STUPIDA RAZZA

mercoledì 19 febbraio 2014

Lunga vita grazie al limite


Interprete dei maestri «libertari» del secondo novecento come Ivan Illich, Andrég Orz, Cornelius Castoriadis e Jacques Ellul, critico radicale dell'«impostura dello sviluppo», Serge Latouche è il principale sostenitore della decrescita. Usato come ariete concettuale per demolire il muro di certezze che protegge la fede nell'economia, il rituale del consumo e il culto del denaro, quello di decrescita è un termine che anche Latouche, professore emerito di Economia all'Università di Parigi-sud, sembra ormai voler abbandonare. Sostituito con «abbondanza frugale», rimane comunque fondamentale per comprendere l'elemento centrale della sua proposta teorica e politica: il limite.
Un limite che va opposto alla hybris consumistica, al mito dell'abbondanza materiale, alla tecnica prometeica, e che deve orientare la decolonizzazione di un immaginario viziato da economicismo, tecnicismo ed espansionismo. La decolonizzazione dell'immaginario, spiega nel suo ultimo libro tradotto in italiano, Incontri di un «obiettore di crescita» (trad. di Stefano Salpietro, pp. 144, euro 12, Jaca Book), «è un processo di terapia collettiva lenta e graduale». Abbiamo intervistato Latouche alla vigilia dell'incontro veneziano su «Cambiare strada. Per una riconversione sociale ed ecologica».
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=47458

L’EUROZONA HA GIA’ UCCISO IL GOVERNO RENZI

Tragica cosa per le persone di questo Paese, non per sto egocentrico servo della finanza europea. Renzi fallirà come un cretino qualsiasi. Perché neppure può provarci.
Non sto provocando, è che la sua è una missione impossibile. Se non fosse sto pupazzo pompato che è, se conoscesse l’Eurozona e la macroeconomia, non si sarebbe cacciato in questo pasticcio (e badate che sto dicendo che pure i suoi padroni speculatori ci smeneranno il muso, perché sto gioco di creare una moneta unica per distruggere mezza Europa e fare un gran banchetto si è già ritorto contro chi l’ha pensato. Gli speculatori ci hanno fatto un po’ di fortune per pochi anni, ma sta finendo).
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12958

martedì 18 febbraio 2014

La fretta di Renzi e la crisi della politica

 un'altro burattino.speriamo che sia l'ultimo.
Qual è la caratteristica principale dell'azione di Renzi? La fretta. Fretta di lasciare un segno, per non logorarsi, di differenziarsi da riti e tempi della vecchia politica. Se c'è qualcosa per cui Renzi vuole essere innovativo, non è per i contenuti, ma per il ritmo.

E' senza dubbio questa la caratteristica fondamentale del leader PD, che vuole apparire in contrapposizione ai tradizionali tempi lunghi della politica italiana, come sottolineato da Ilvo Diamanti. E', in qualche modo, obbligato a mostrarsi in grado di raggiungere risultati immediati, qualsiasi essi siano. 

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 http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-fretta-di-renzi-e-la-crisi-della-politica/

Non saranno le banche centrali a salvarci

La politica espansiva americana, che si gonfia e si sgonfia provocando bolle (finanziarie), contro quella "sparagnina" dell'Europa. Ma l'una e l'altra hanno un tratto in comune: affidarsi solo alla moneta per risolvere i guai dell'economia. Ma se non si torna a un ruolo attivo della politica non se ne esce.
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http://temi.repubblica.it/micromega-online/non-saranno-le-banche-centrali-a-salvarci/

Renzi, Palazzo Chigi e lo zampino del Bilderberg


Dal cilindro del Quirinale è uscito un altro governo accarezzando le alchimie di sempre, quelle dei governi in vitro. Nulla di naturale, un po' di pressioni, le lobby che scalpitano, i diktat degli ambienti internazionali e il gioco è fatto. Complice, nel caso della caduta del governo Letta, il marasma dentro il Partito Democratico.
Da Firenze arriva Matteo Renzi, sindaco della città toscana, dove sarà sempre ricordato in particolare per la sua sensibilità artistica. Per Renzi il massimo della cultura è infatti Jan Fabre, l'artista belga star della Leopolda, amante degli spettacoli a base di sangue, urina, sperma, installazioni di insetti, pesci moribondi, animali imbalsamati. Un biglietto da visita tutto fuorché entusiasmante, ma questo passa il convento e dal convento italiano è uscito il sindaco fiorentino, che ha in settori della stampa italiana la sua sponda ideale.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=47486

Renzi rottamerà anche l'Italia?

Arriva Renzi, largo dunque al nuovo che avanza? La personalità eccentrica e ciarliera di Renzi, sembra garantire, piuttosto che un futuro radioso, la conservazione di questo immobile presente cui l'Italia sembra essere condannata. Non deve nemmeno stupirci il fatto che il probabile governo Renzi sia sorto in una assise del PD, con contemporanea destituzione dell'uscente governo Letta, che nessun governo italiano sia più legittimato dal consenso del popolo, che il parlamento sia stato esautorato dei propri poteri istituzionali, fagocitati da un presidenzialismo strisciante, che nomina ed esautora governi in spregio alla costituzione.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=47487

lunedì 17 febbraio 2014

Eros, civiltà e godimento: l’antropologia del liberalismo


La scena finale di The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese si chiude con una carrellata in cui vediamo ripresi i volti dei partecipanti al meeting di Jordan Belfort. Le espressioni esplicano chiaramente la matrice che impegna la trama del film. E queste facce le abbiamo viste milioni di volte, ovunque, in ognuno. Perché tutti hanno sognato di condurre la vita di Jordan Belfort, la corsa all’oro, lo sballo, le droghe, le prostitute, fottere il sistema per divenire, finalmente, il sistema. Hollywood non ha mai mancato al suo ruolo, mutatis mutandis, di descrivere l’american way of life, l’universale modello di vita dell’individuo d’Occidente di cui Scorsese si rende testimone. Il denaro si è insediato nelle coscienze ed è divenuto l’obiettivo ultimo della società improntata sul modello capitalistico liberal-libertario. Perché? Perché il denaro, pur non essendo fonte di felicità, è il ponte diretto con il piacere. Non c’è altro da aggiungere. Questa è l’antropologia dell’Ultimo Uomo.
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AMERICA :TUTTO INASPETTATAMENTE…BENE!

Nel frattempo mentre l’Italia e la Merkel trepidano per le avventure di Renzie, in America nelle ultime settimane non c’è un solo dato che faccia pensare alla mirabolante ripresa che qualche governatore intravvede addirittura sino al 4 % di crescita per il 2014.
Quello che è affascinante è che per l’ennesima volta i governatori della Federal Reserve stanno clamorosamente sbagliando previsioni al punto tale che dovranno arrestare nei prossimi mesi il tapering, come accaduto pià volte in passato  è un branco di bisonti psicopativi continua a correre dietro a questi stregoni da quattro dollari che negli ultimi anni hanno azzeccato si e no circa il 10 % delle loro previsioni.
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2014/02/17/america-tutto-inaspettatamente-bene/

Neoliberismo e plutocrazia: l'Italia alla deriva

Noam Chomsky, filosofo e linguista, nella sua estrema lucidità, non ha dubbi: in Italia la democrazia è virtualmente terminata quando si è insediato un governo non scelto dagli elettori. La destra e la sinistra portano avanti le stesse idee politiche e subiamo il frutto amaro del neoliberismo, distruttivo per i popoli d’Europa.
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 http://www.ilcambiamento.it/crisi/neoliberismo.html


Equomanuale: manuale per una spiritualità della giustizia economica

Sentii parlare per la prima volta dell'ingiusto debito internazionale nel 1983, all'età di 19 anni. La questione era scandalosa e diede inizio alla nascita della mia coscienza politica. Con il tempo però persi di vista il problema, anche perché non ne sentii più parlare in televisione e non lessi più niente su giornali e riviste. Ingenuamente pensavo che fosse stata trovata una soluzione e che la politica internazionale avesse eliminato l'argomento dalla sua agenda perché apparteneva ormai al passato.
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 http://www.ilcambiamento.it/diritti_umani/equomanuale_giustizia_economica.html