STUPIDA RAZZA

domenica 30 dicembre 2012

21 punti per una politica rinnovata

I referendum del 2011 sono stati un esempio straordinario di buona politica. La difesa della Costituzione e la reale partecipazione dei cittadini devono essere un modello a cui guardare anche per la Lista Civica Nazionale. Un promemoria per Luigi De Magistris, la sua lista arancione e “Cambiare si può”.
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 http://temi.repubblica.it/micromega-online/21-punti-per-una-politica-rinnovata-promemoria-per-luigi-de-magistris-la-sua-lista-arancione-e-%E2%80%9Ccambiare-si-puo%E2%80%9D/

L'anno perduto tra Berlusconi e Monti

È bastato che Berlusconi si riaffacciasse sugli schermi, perché l’Italia corresse a rifugiarsi sotto l’ala di Mario Monti. O l’uno o l’altro, tertium non datur. Ancora non esiste una sinistra sufficientemente forte per darsi una politica convincente e diversa dal rigore.
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http://temi.repubblica.it/micromega-online/lanno-perduto-tra-berlusconi-e-monti/

Abbandonare l'Euro per ritrovare l'Europa

Ne “Il tramonto dell'euro” Alberto Bagnai muove guerra ai luoghi comuni sull'economia che imperversano ormai da tempo in qualsiasi talk-show televisivo. La crisi della zona euro è prima di tutto una crisi politica, che discende dalla mancata volontà dei partecipanti di trovare soluzioni cooperative. Ecco perché può esistere un nuovo “europeismo antieuro”.
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venerdì 28 dicembre 2012

Energia gratis per tutti per sempre

utopia o realtà...................?

LA BANCA SENZA INTERESSI


RATZINGER SIA SCOMUNICATO DAGLI UOMINI DI CRISTO: DON GALLO E PADRE ZANOTELLI

 

guarda caso papa tedesco.
chi detta le regole nell'ue?
la crande germania.
Papa Ratizinger ha espresso appoggio per Mario Monti, l’uomo che più di chiunque altro in Italia ha sottratto ai poveri per dare ai ricchi. Questo viola, addirittura bestemmia, la parola di Cristo. Questo Papa è indegno e va scomunicato. 
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11267

CENSURATO DA TUTTE LE TV ITALIANE !

il berlusca non aveva torto a dare del kapò a mr. schulz.

ALBERTO BAGNAI CONTRO TUTTI


GRAZIE ALLA RETE CE LA FAREMO


I lavoratori, i robot e i signori della rapina

Negli anni recenti i discorsi sulla disuguaglianza si sono concentrati sul divario tra i lavoratori più istruiti e quelli meno istruiti o sui redditi in forte rialzo di un pugno di superstar della finanza e di altri settori. Ma è tempo di rivalutare una contrapposizione molto più attuale per capire cosa sta succedendo: quella (marxiana) fra capitale e lavoro.
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 http://temi.repubblica.it/micromega-online/i-lavoratori-i-robot-e-i-signori-della-rapina/

RITORNO ALLA TERRA


E’ boom di assunzioni in agricoltura, settore che , malgrado la crisi  e forse proprio grazie a questa,  fa registrare il più elevato aumento nel numero di lavoratori dipendenti con un incremento record del 10,1 per cento, in netta controtendenza rispetto all'andamento generale. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti relativa al secondo trimestre del 2012.
"In agricoltura il lavoro c'è,  sia per chi vuole seriamente intraprendere con iniziative innovative, come dimostra l'aumento del 4,2 per cento nel numero di imprese individuali condotte da under 30 nel secondo trimestre dell'anno, sia anche per chi chiede possibilità di occupazione" - ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini,  sottolineando che "non si tratta di un fatto marginale, ma di una opportunità, per molti disoccupati, immigrati, donne e giovani, che è in grado di garantire valore economico, ambientale e di sicurezza alimentare all'intera società".
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È possibile costruire una democrazia energetica? Il caso di Schonau, in Germania

Petrolio, gas, nucleare, carbone. Risorse che inquinano e vanno incontro ad esaurimento. Riproponiamo un estratto di una puntata di 'Report' del 2008, che poneva alcune questioni: può esistere un sistema elettrico in cui non si spreca niente? È possibile costruire una democrazia energetica e raggiungere un'autonomia attraverso le rinnovabili? Dalla foresta nera, nel Sud-Ovest della Germania, a Schonau, un esempio di liberalizzazione dal basso.


Natale ieri e oggi... cosa è cambiato?

"Riflettendo sul 'Natale oggi', mi sono affiorate alle mente immagini di parecchi Natali fa, quando ero un bimbo e alcuni miei amici indossavano pantaloni corti anche quel giorno". Cosa è cambiato dagli anni Cinquanta ad oggi? Come si viveva il Natale e come si vive oggi? Valerio Pignatta ci racconta in una 'fiaba' autobiografica il diverso modo di sentire e vivere le festività.

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http://www.ilcambiamento.it/decrescita_felice/natale_ieri_oggi.html 


Il Berlusconi in ognuno di noi

Parafrasando Giorgio Gaber viene da chiedersi se fa più paura Berlusconi in sé o il Berlusconi che ci può essere in ognuno di noi. Sembra infatti strano che un personaggio tanto discusso e strapieno di scheletri nell’armadio sia ancora alla ribalta.
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 http://www.ilcambiamento.it/editoriale/berlusconi_ognuno_di_noi.html

Edilizia: uscire dalla crisi con la riconversione energetica

Il mercato delle costruzioni registra un nuovo pesante crollo. Per Maurizio Pallante, fondatore del Movimento per la Decrescita Felice, si tratta di una crisi largamente annunciata e dalla quale si può uscire attuando una grande riconversione del settore: “basterebbe passare dall’edilizia della crescita a quella del recupero, orientata al risparmio energetico”.

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 http://www.ilcambiamento.it/bioedilizia/crisi_edilizia_riconversione_energetica.html

giovedì 27 dicembre 2012

AGENDA MONTI … UN’ARCA DI NOE’!

L’arca di Noè che il professore sta allestendo con i legni della sua agenda non mancherà di riempirsi nelle prossime settimane delle peggiori coppie della speculazione politica italiana, un concentrato di animali politici che cambiano opinioni e ideali a seconda della convenienza personale.

Come potete notare il picchio dell’austerità, del pareggio di bilancio non mancherà di procurare qualche piccolo incoveniente alla nostra arca di Noè!
Ma andiamo oltre e diamo un’occhiata ad alcuni passaggi dell’ cosa ha detto recentemente il nostro Noè
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http://icebergfinanza.finanza.com/2012/12/27/agenda-monti-tutto-tutto-niente-niente/

FRANCIA E GERMANIA IL BUCO NERO DELLE PENSIONI!

Non passa giorno che qualche oca giuliva in Italia non sprechi tempo e tastiere per lodare la riforma pensionistica di questo governo, elevandola come stella polare delle riforme che hanno salvato il nostro Paese.
La balla più colossale che Vi è stata raccontata è che il nostro sistema pensionistico era uno dei peggiori in circolazione, insostenibile, pur dopo due o tre riforme negli ultimi anni.
Ne abbiamo parlato insieme in ITALIA GERMANIA Implicit Debt prima di chiunque altro in Italia, condividendo mentre nel Paese corvi neri e cassandre interessate facevano a gara per seminare il panico, come il nostro , il nostro sistema pensionistico ben prima della riforma Fornero venisse addirittura lodate da alcune importanti università tedesche il che è tutto un programma.
Un anno dopo scopriamo che …
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2012/12/27/francia-e-germania-il-buco-nero-delle-pensioni/

ITALIA: MAI RISCHIATO IL FALLIMENTO!

Una premessa prima di leggere questo post è assolutamente fondamentale!
Come ho scritto in questi mesi la crisi in Italia era sostanzialmente una crisi di fiducia e non di solvibilità, una crisi di fiducia alimentata  da una convergenza di interessi che mirava a destabilizzare il nostro Paese, per puntare allo disfacimento di un’unione europea le cui fondamenta erano costruite sulla sabbia di una grande illusione.
Senza l’intervento della Banca Centrale Europea, oggi non esisterebbe più l’euro e non ci sono Monti o Merkel che tengano, nell’inganno politico e finanziario di questa crisi. Questa Europa non ha alcun futuro, un’Europa costruita su squilibri ed egoismi nazionali come gli stessi protagonisti hanno ammesso.
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http://icebergfinanza.finanza.com/2012/12/20/italia-mai-rischiato-il-fallimento/

BANCA D’ITALIA…PARTECIPAZIONI E CONFLITTI DI INTERESSE VARI!

 banca delle banche,non banca degli italiani.questo è il vero grande conflitto di interessi.
si parlava sempre di quello del berlusca,ma di questo manco pu u cazz.
Non passa giorno nel quale quelli dello zero virgola, si quelli che vogliono fermare declini vari accompagnati da editorialisti, professori o scienziati economici made in USA più o meno interessati, dicevo non passa giorno che non suggeriscano di svendere il patrimonio pubblico o di alienare quote o partecipazioni di aziende strategiche italiane.
Ieri sera sul tardi sul sito della Banca d’Italia, grazie ad una segnalazione dell’amico Claudio è apparso il seguente comunicato stampa…
Al fine di prevenire ogni rischio di conflitto di interesse, anche solo apparente o potenziale, in seguito alla istituzione dell’Ivass (la nuova autorità di vigilanza sulle assicurazioni in cui gli esponenti di vertice della Banca svolgeranno un ruolo rilevante) la Banca d’Italia ha deciso di cedere la sua partecipazione nel capitale della società Assicurazioni Generali.
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http://icebergfinanza.finanza.com/2012/12/20/banca-ditalia-partecipazioni-e-conflitti-di-interesse-vari/ http://icebergfinanza.finanza.com/2012/12/20/banca-ditalia-partecipazioni-e-conflitti-di-interesse-vari/

IL FISCAL CLIFF E’ UN DIVERSIVO. (LO TSUNAMI DEI DERIVATI E LA BOLLA DEL DOLLARO)

Il “fiscal cliff” è un'altra bufala per distogliere l'attenzione di politici, dei media e del pubblico più attento, sempre che ce ne sia, da problemi piccoli e grandi.

Il fiscal cliff è un taglio automatico alla spesa ed un incremento delle tasse, con il fine di ridurre il deficit di una cifra insignificante nei prossimi 10 anni, se il Congresso non prenderà direttamente l'iniziativa di tagliare la spesa ed aumentare le tasse. In altre parole, il fiscal cliff ci sarà comunque.

Guardando il problema dal punto vista dell' economia tradizionale il fiscal cliff consiste in una doppia dose di austerità in un' economia già vacillante ed in recessione. Da John Maynard Keynes in poi molti sono gli economisti che hanno capito che l' austerità non è la risposta a recessioni e depressioni.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11264

IL MITO DELLO STATO CENTRALIZZATO (LA STABILIZZAZIONE NON CI SALVERÀ')


Il  fiscal cliff non è proprio una "scogliera" e l'intero paese non precipiterà nell'oceano se dovesse arrivarci.  Ci sarà solo qualche sconto fiscale che si rinnoverà automaticamente e il governo sarà costretto a tagliare qualche altra spesa.
Questo precipizio è in realtà solo una pista falsa.

Si comportano come quando noi compriamo un last minute, stanno cercando di evitare qualche taglio alla spesa e di non applicare i previsti aumenti delle tasse che entreranno in vigore il 1° gennaio, per salvarci dalla turbolenza.

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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11257

HO VISTO UNA SCENA IERI

Ho visto una scena in piscina ieri che ha fermato il mondo. Ha fermato il mio mondo e, per me, tutto il resto del mondo. In piscina vengono anche i disabili, fisici e mentali. Ci sono gli accompagnatori, o più raramente i familiari che li portano. Le carrozzine, l’argano per calarli in acqua, ecc. Nella piscina dove vado io c’è un corridoio in piastrelle azzurre che porta dagli spogliatoi alle vasche, e che fa un angolo retto vicino ai bagni. Lo si percorre per forza, ma il segmento più lungo è quello che parte dagli spogliatoi, così chi si spoglia davanti agli armadietti lo vede tutto. leggi tutto:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11256

MONTI LASCERÀ CHE SI SCANNINO GLI ALTRI

Fuori dalle elezioni ma dalla parte di chi sosterrà la sua linea e pronto a rientrare dopo il voto

Alla fine ha prevalso la prudenza. Che, com’è noto, concerne la tattica e non la strategia. Riguarda i metodi, non gli obiettivi.

Dopo aver attentamente riflettuto, o mostrato di farlo per ribadire il suo carattere oculato e persino “saggio”, Mario Monti ha comunicato le proprie decisioni: non parteciperà direttamente alla contesa elettorale, essendo però pronto «a dare apprezzamento [e] a essere guida» per chiunque si impegnerà a proseguire sulla strada del governo uscente. Dopo di che, una volta avviata la nuova legislatura, sarà disponibile ad assumere «le responsabilità che mi venissero affidate dal Parlamento». 

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11253

PERCHE’ COSI’ INDOLENTI ?

 perchè non abbiamo toccato ancora il fondo del barile.
A cavallo del secolo scorso, lavoratori e studenti di tutto il mondo erano pronti a scendere in piazza, iiniziare rivoluzioni e, se necessario, a morire per combattere i privilegi, con lo scopo di sostenere i diritti umani fondamentali di giustizia e uguaglianza per tutti, salari minimi equi e condizioni di vita accettabili.

Negli Stati Uniti, i monopoli dei Rockefeller, Carnegie, e Vanderbilt furono colpiti e in Europa le monarchie indolenti e apatiche furono deposte dalle rivolte popolari dei lavoratori.

Oggi ritroviamo gli stessi elementi che spinsero a un cambiamento nei primi del Novecento. Il popolo della Grecia, la culla della democrazia, ha visto la sua intera nazione spolpata da euro-banchieri avvoltoi, per la gioia del Casato dei Rothschild, attraverso una serie di programmi di austerità imposti dall’estero. 

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11251

mercoledì 26 dicembre 2012

DEMOCRAZIA INTERNA

i partiti e i media stanno tartassando grillo  riguardo la democrazia interna al m5s.
predicano bene,ma razzolano male.
sono alla frutta.

Fino a quando era allo zero virgola, l’hanno ignorato. Poi l’hanno attaccato con le accuse di demagogia, qualunquismo, antipolitica, populismo. E non ha funzionato. Ora viene buono lo stigma della dittatura.

l'unica dittatura esistente è la troika "fmi - bce - ue".
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 http://www.pieroricca.org/2012/11/27/democrazia-interna/

martedì 18 dicembre 2012

SHADOW BANKING – IL SISTEMA BANCARIO OMBRA

I legislatori si preoccupano per la crescita esplosiva del sistema bancario ombra, e fanno benissimo. Le banche ombra sono state al centro dell'ultima crisi finanziaria, e lo saranno anche per la prossima. Non c'è il minimo dubbio. È semplicemente impossibile tenere in piedi un sistema nel quale istituzioni finanziarie non-bancarie, sottratte a qualsiasi normativa, sono in grado di creare la propria moneta (credito) senza né controllo né supervisione. Il denaro che hanno creato – attraverso operazioni extra-contabili, cartolarizzazioni [1], recupero crediti o altre enormi operazioni di leva finanziaria [2] incontrollate – si immette nell'economia, crea una domanda artificiale, fa diminuire la disoccupazione e stimola la crescita. Ma quando il ciclo si inverte di colpo (e i debiti non vengono pagati in tempo), allora le banche ombra dalla capitalizzazione fragile cominciano a fallire l'una dopo l'altra, creando una catena di bancarotte che fanno precipitare le borse, mentre l'economia cade in una crisi a lungo termine. 
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11224

È la forma-partito che è fallita

Mercoledì sera a Porta a Porta c'erano i rappresentanti dei soliti partiti, gente di seconda o terza fila. A un certo punto, sotto la sapiente regia di Vespa, il discorso è caduto su Beppe Grillo e tutti si dimostravano fintamente preoccupati e sinceramente scandalizzati e indignati del modo in cui l'ex comico conduce il suo movimento: antidemocratico e autoritario. Particolarmente sdegnata era la rappresentante del Pdl, Beatrice Lorenzin. Nel mio libro-dizionario Il Ribelle dalla A alla Z ho liquidato la voce pudore con una sola parola: scomparso. 
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44732

Le ragioni della crisi: i limiti dello sviluppo e la decrescita necessaria

Nei romanzi di fantascienza di una volta, sembrava che nel ventunesimo secolo ci saremmo fatti vacanze sulla Luna tutti gli anni. E invece questo secolo si sta rivelando più simile a un romanzo di Dickens, quando ti raccontava di ragazzi vestiti di stracci che morivano di fame nella Londra dell’800. Ultimamente, per esempio, ho scoperto che ci sono persone nella mia città che stanno al freddo in questi giorni di inverno perché non possono permettersi il riscaldamento. Che le cose non vanno bene in Italia, lo sappiamo tutti.leggi tutto:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/17/le-ragioni-della-crisi-i-limiti-dello-sviluppo-e-la-decrescita-necessaria/448315/

Abbasso Benigni e viva l'Italia

sei veramente patetico.
Dolce Remi’, Roberto Benigni, nato appunto Roberto Remigio e pasciuto Benigni, il ragioniere che lesse Dante dopo Carmelo Bene. Da Bene a Benigni l’Italia crollò. Cosa avrebbe detto l’attore letterato salentino di noi e di lui? Che ce lo siamo meritato un cane così bavoso che ringhia come una pecora, perché siamo dannati ed applaudiamo all’ovvio, dopodiché il grande Carmelo ci avrebbe mandati tutti a farci un the, per non dir di peggio.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44751

Obama: “gli USA hanno l’obbligo di combattere la violenza”


Si è vero! Ma nel caso degli USA è come mettere un vampiro a guardia degli anemici.
Fin dalle origini i cosiddetti americani, che poi erano minoranze di delinquenti e di integralisti religiosi provenienti da mezza Europa, combatterono la “violenza” dei primitivi, sporchi, ignoranti, senza Dio, che pretendevano di restare a casa propria (essendo loro i veri americani) e, sempre in nome di Dio e della civiltà, ne sterminarono dieci milioni, insieme a tutti i bisonti che costituivano la base della sopravvivenza di quelle splendide popolazioni.

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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44748

Questa oggi è l'America e questi sono gli americani

 lacrimucce di coccodrillo.
“I vantaggi di vivere in un paese democratico occidentale, dove la moderna scienza e la ricerca hanno raggiunto i massimi della loro degenerazione, sono tanti, a portata di tutti e senza limitazioni di sorta. Il loro limite, si riduce al semplice pagamento. Se paghi hai, diversamente, aspetti tempi migliori!
Ma la gente pur di approfittare dei saldi di tanta libertà, sarebbe pronta a truffare, rubare e in alcuni casi ad uccidere. Ma la democrazia non si occupa della provenienza del tuo denaro e non ne fa una questione di etica o di morale. Per la democrazia i soldi hanno tutti lo stesso odore; sia che puzzino di merda o di vergogna, di sudore o di sangue.
Per tanto, il confine che un tempo separava la licenza dalla libertà, è stato per sempre rimosso – per una questione di semplificazione che, diversamente, avrebbe resa difficile la commercializzazione di tutti quei beni (o mali) prodotti, sui quali il Sistema Bestia occidentale accampa la sua sopravvivenza e il suo indiscusso potere”.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44749

Preferisco un Gauleiter tedesco a qualsiasi politico italiano

La cosa non è nuova. Era già stata, di fatto, Angela Merkel a cacciare a pedate Silvio Berlusconi e a imporre Mario Monti. Allo stato questa è una grave violazione della sovranità nazionale italiana (la dignità nazionale l'abbiamo perduta da tempo).
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44746

Qual è l'antidoto alla modernità? Un sano egoismo

Ci sono quelli che non hanno mai tempo e non si fermano mai. «È una perdita di tempo» ti dicono. Dove corrano e perché, è un mistero anche per loro stessi, visto che rimandano tutto a un futuro indefinito, quando finalmente potranno fare quanto, per mancanza di tempo, gli era stato a suo tempo precluso. Di solito muoiono prima, oppure in corso d'opera, ma se qualcuno sopravvive è solo per poter constatare che, purtroppo, non c'è più tempo... L'agile saggio di Armando Torno, Elogio dell'egoismo (Bompiani), ruota intorno a questo paradosso: abbiamo una vita limitata, ma ci comportiamo come se fosse eterna, ci illudiamo di riempirla di cose, e intanto la sprechiamo. Siamo troppo occupati a vivere per domandarcene il perché. Elogio dell'egoismo è quindi un vademecum per muoversi nel mare della modernità, dove a ogni istante le onde dell'ansia minacciano di sommergerci. Mai come oggi la libertà si confonde con la schiavitù. Prendiamo la comunicazione: siamo talmente interconnessi da aver perso il diritto a starsene per i fatti propri. Chi non ha un cellulare viene considerato un alienato, chi non utilizza un computer è fuori dalla catena produttiva, chi non chatta, non twitta, non facebookka, è un asociale. Eppure, come nota Torno, «se tutti possono scrivere a tutti, i computer e gli altri strumenti di comunicazione ricordati si trasformano in fogne».
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44750 

“La più bella sei tu”: Benigni e l’elogio della carta straccia


quanti di questi articoli sono rispettati?
giudicate voi.
Esaurito il repertorio degli scemi che fanno politica, è il momento dei giullari che insegnano storia. Lunedì 17 dicembre, in diretta su Rai Uno alle 21.10 dal Teatro 5 di Cinecittà, riaperto e ristrutturato dopo l’incendio di qualche mese fa, l’attore Roberto Benigni, colui che iniziò la sua carriera nel 1977 con il filmBerlinguer ti voglio bene”, ci ha spiegato in diretta la Costituzione italiana nello spettacolo “La più bella del mondo”.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44752

Cosa si deve fare se i nostri governanti perdono la testa?

 mandarli tutti quanti a fanculo.
Nella nostra Costituzione non è previsto che cosa si debba fare se i governanti perdono la testa. Eppure qualcosa dovremo pur fare di fronte ad una situazione politica in cui ogni dato della realtà è in contraddizione con ciò che i governanti perseguono sfruttando senza remore il proprio potere. Questo è, infatti, "perdere la testa": agire al di fuori della realtà. La realtà di una democrazia dovrebbe essere quella in cui i parlamentari "rappresentano" e mettono in atto la volontà dei cittadini nel perseguimento del bene comune. 
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44758

sabato 15 dicembre 2012

PER CHIUNQUE: TUTTO QUELLO CHE DOVETE SAPERE DI ECONOMIA PER VIVERE BENE. IN UNA BOTTA SOLA

Non sto scherzando. Se capirete quello che sto per scrivere, non avrete bisogno di capire altro di economia. Faccio questo perché so benissimo che le vostre vite sono già troppo difficili per chiedervi di studiare l’economia. Ma dall’altra parte se non capite l’economia siete fregati, vi mangiano anche le tasche, e sta succedendo. E allora ecco un compromesso, e se lo capite siete già salvi.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11215

LA VOLGARITA' DELLA LITTIZZETTO

Il recente sketch della Littizzetto contro Berlusconi sta facendo discutere. Non è la prima volta che l'attrice indirizza i suoi strali contro esponenti della politica. Come dimenticare quando nel febbraio 2007 si scagliò contro Rossi e Turigliatto, allora senatori, colpevoli di non aver votato a favore della politica militarista del governo di centrosinistra? I due Parlamentari stavano compiendo un gesto coraggioso, di rara coerenza con i propri valori e con il mandato ricevuto dai propri elettori, ben sapendo che l'avrebbero pagato con l'espulsione dai rispettivi partiti (e quindi con la non-rielezione). Ma per la Littizzetto andavano attaccati con durezza, perché mettevano il bastone fra le ruote ai potenti che a lei piacciono.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11214 

PERCHE’ UN MONTI CHE FALLISCE E’ UN “TECNICO” E IL CORREA CHE HA SUCCESSO E’ UN “ECONOMISTA SINISTRORSO” ?

Il New York Times ha pubblicato profili di leader nazionali quali Mario Monti per l'Italia e Rafael Correa per l'Ecuador. Vorrei invitare i lettori a porre a confronto il trattamento reverenziale riservato a Monti con quello riservato a Correa. La prossima volta che qualcuno vi dice che il NYT è un giornale “di sinistra” potrete fargli vedere quanto si spinga a destra nelle questioni finanziarie.

http://topics.nytimes.mariomonti

http://topics.nytimes.rafaelcorrea

Il punto di vista che il NYT manifesta descrivendo Monti come un “tecnico” [1] e Correa come un “economista sinistrorso” è tipico dei media dominanti. 

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11213

L'INDISPENSABILE DISOBBEDIENZA ALIMENTARE

Se vi opponete alla deforestazione, al riscaldamento globale, al crollo della biodiversità, sulla terra e nei mari, alla fame cronica di un miliardo di persone e alla povertà di altri tre miliardi per l’attuale guerra mortale dell'acqua, al continuo aumento di obesità e a numerose malattie, allora la trasformazione del vostro modo di mangiare vi può permettere di passare dalle parole ai fatti. Rifiutando il modello di alimentazione, che è stato imposto nel corso degli ultimi 50 anni, senza che ve ne siate resi conto, entrerete in resistenza contro l'enorme e complesso mondo dell'industria agroalimentare, molto più interessato ai profitti che alla salute delle persone che "nutre". 
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11212

UN DONO DI MORTE

Ogni anno sprechiamo soldi in prodotti inutili che inquinano il pianeta, la maggior parte dei quali non sono voluti. Perché non gli prepariamo un dolce?

Non c’è niente di cui hanno bisogno, niente che non abbiano già, niente che vogliano. Quindi gli compri una statuetta della Regina alimentata ad energia solare; una spazzola per l’ombelico; un cestello da gelato placcato in argento; un “divertente” deambulatore gonfiabile; un affare di plastica e ingranaggi chiamato “Terry - la tartaruga che bestemmia”; oppure – ed in qualche modo lo trovo sensato – un planisfero “gratta e vinci”.

Sembrano divertenti il primo giorno di Natale, stupidi il secondo giorno, imbarazzanti il terzo.

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11210

VOTA SILVIO ! SPERANDO CHE COLLASSI L'EUROZONA

Oramai non ci resta che il peggiorismo del “tanto peggio, tanto meglio” per uscire dal rigore euromontiano salvando le chiappe. In assenza di vere opposizioni e alternative reali al sistema, l’unica speranza che hanno gli italiani per non soccombere è nel gioco allo sfascio, appoggiando chiunque e per qualsivoglia motivo mostri di opporsi alla dittatura europide-globalista. Non è detto che vada bene, ma è l’unica e la sola speranza rimastaci, perché il sistema è troppo forte, numerosi come mosche i suoi lacchè piazzati nei punti strategici e gli idioti che lo accettano in massa, acriticamente, una quota significativa della popolazione.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11209 

BUONGIORNO

Quello che sta succedendo non attiene alla vostra, personale opinione che avete su Beppe Grillo e sul suo Movimento (M5S) né sugli altri, piccoli movimenti nati alla fine di questa drammatica legislatura: è una questione di democrazia.

Certo, il M5S è un caso eclatante rispetto agli altri, poiché rischia d’attrarre circa il 20% dei votanti: un quinto dell’elettorato, milioni d’elettori che saranno gabbati da un mix ben studiato, ossia le farraginose regole per presentare nuove liste (se hai già un solo parlamentare non serve niente, ti è abbuonato tutto: la Casta sa scrivere bene le sue regole) e la “fretta” delle elezioni anticipate.

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11207

venerdì 14 dicembre 2012

La truffa del debito pubblico (alias Monti per salvare Francia, Germania e Usa)

Dal giorno delle dimissioni di Monti, si susseguono le dichiarazioni a sostegno del Premier e della sua permanenza alla guida dell’Italia. Endorsement che giungono dall’estero e non da persone qualunque, bensì dai leader dei principali occidentali. Francia, Germania e Stati Uniti si hanno attivato una pesante ed esplicita ingerenza nelle dinamiche elettorali di un altro Paese, onde influenzare l’opinione pubblica italiana a favore del prof. bocconiano.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44726

Cop 18, ovvero la farsa dei negoziati sul clima

DOHA, SILENZIO DEI MEDIA – Parlare delle conferenze sul clima è come ascoltare un disco rotto. Da un lato il legittimo auspicio dei mesi scorsi era quello di vedere una copertura mediatica della Conferenza sul clima di Doha, che fosse all’altezza dell’enormità della posta in gioco: il futuro del pianeta. Dall’altro, in un mondo “normale” ci si sarebbe aspettati che da questo appuntamento uscissero delle soluzioni reali, sostanziose e vincolanti. Ma, evidentemente, normalità e buon senso continuano ad essere assenti dai tavoli dei negoziati, e anche questa conferenza, conclusasi sabato scorso, si chiude con un colpevole fallimento. E con i grandi media che, silenti, continuano a ritenere che le sorti del pianeta e di chi lo abita siano questione di secondaria importanza.
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Investire sull’identità: la globalizzazione finisce per esaltare le differenze

“La globalizzazione è un processo irreversibile”. L’affermazione, uno dei tanti mantra in circolo nell’etere del pensiero unico, è stata esternata e sottoscritta nel tempo da un numero incalcolabile di personalità della più varia estrazione: dal “cattivo maestro” (leggi diligente scolaro) Toni Negri all’economista Giovanni Vigo, passando per Romano Prodi, Bill Clinton e Fidel Castro che, nel 1998, ebbe a dire: “Gridare abbasso la globalizzazione equivale a gridare abbasso la legge di gravità”. L’unanime coro non rende solo ossequio allo status quo, ma partecipa attivamente alla sua difesa, dipingendo i processi in corso come “stati naturali” al pari delle Alpi o dei Pirenei: un qualcosa che è lì per volontà divina e con cui bisogna necessariamente imparare a fare i conti, piaccia o meno. In questo modo si toglie ossigeno a quella che si potrebbe definire l’immaginazione divinizzante, cioè la capacità di dar sostanza a mondi diversi iniziando anzitutto col pensarli possibili. Invece ogni cosa è etichettata come irreversibile: la globalizzazione, il libero mercato, l’Alleanza Atlantica, l’euro. Ma sarà poi vero? I fatti sembrano suggerire il contrario.
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Ripartiamo dal limite

Diego Fusaro, torinese, è ricercatore e docente di Storia della filosofia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Di recente ha pubblicato“Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo” (Bompiani), corposo saggio che critica il capitalismo attraverso la lente della filosofia. Uno sguardo inedito per gli addetti ai lavori dell’economia solidale, un volume denso, impegnativo,  affascinante nel ripercorre le tappe dell’imposizione capitalistica attraverso quelle del pensiero filosofico, con un incedere “hegeliano” fatto di tesi, antitesi e sintesi. La sintesi sono gli anni che viviamo, quelli che Fusaro definisce del capitalismo “totalitario”.
“Chiariamo: non si può accettare l’identificazione tra la critica al capitalismo e l’approvazione dei crimini del ‘900 di stampo comunista. È un’identificazione sostenuta dall’ideologia dominante, che squalifica in partenza ogni forma di critica. Come se chi contesta il capitalismo volesse il gulag. Come se non fosse possibile criticare in nome di un nobile fine, a favore di qualcosa di positivo. 
Chiarito questo, sono partito dal fatto che il capitalismo va studiato come ‘metafisica della smisuratezza’, dell’assenza di misura. Perché il capitalismo rovescia ogni metro. Ecco perché è una risorsa criticare il capitalismo su basi filosofiche”.
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Ecco perché l’Italia uscirà dall’euro

In termini pro capite l'Italia è una nazione più ricca della Germania , con circa 9 trilioni (9mila miliardi) di ricchezza privata. Ha il più grande avanzo primario di bilancio del blocco G7. Il suo debito combinato pubblico e privato ammonta al 265% del PIL, inferiore a quello in Francia, Olanda, Regno Unito, Stati Uniti o Giappone. Per l'indice del Fondo monetario internazionale il punteggio dell'Italia è il migliore per "sostenibilità a lungo termine del debito" tra i principali paesi industrializzati, proprio perché, sotto Berlusconi, ha riformato per tempo la struttura del sistema pensionistico.
«Hanno un vivace settore delle esportazioni, e un avanzo primario. Se c'è un paese dell'eurozona che potrebbe trarre beneficio dall'abbandonare l'euro e ripristinare la competitività, è ovviamente l'Italia», ha detto Andrew Roberts di RBS.
«I numeri parlano da soli. Pensiamo che nel 2013, non si tratterà di sapere quali paesi saranno costretti a lasciare l'euro, ma chi sceglierà di andarsene». 
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Il ritorno di Berlusconi e dell'antiberlusconismo

L'ennesima discesa in campo di Berlusconi e l'annuncio delle dimissioni di Monti hanno agitato le acque in quel mondo delle apparenze che è la politica italiana. Il PDL si appresta a lanciare una campagna elettorale incentrata sulla difesa della sovranità nazionale e fortemente critica verso l'euro e
verso i principali partner europei, in primis la Germania.

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L’unica politica che ci interessa

Qui guardiamo con una certa diffidenza i testi che girano in rete, ma questa volta si tratta di qualcosa di assolutamente autentico: il discorso tenuto – in una riunione di capi di stato latinoamericani – dall’attuale presidente dell’Uruguay, José Mujica, un ex-fioraio che si è decurtato lo stipendio da 9000 a 800 euro al mese.
“Autorità presenti di tutte le latitudini e organismi, grazie mille. Grazie al popolo del Brasile e alla sua Sra. Presidentessa, Dilma Rousseff. Mille grazie alla buona fede che, sicuramente, hanno presentato tutti gli oratori che mi hanno preceduto.
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mercoledì 12 dicembre 2012

Ora però basta, con l’antiberlusconismo non ci fregate più

in campana;il berlusca ce lo metteva nel culo a secco,questi con la vaselina.
No, no, e ancora no. Stavolta non ci dobbiamo cascare. Stavolta ci dobbiamo porre l’impegno morale di ignorare (e semmai combattere) chi di professione gridava alla difesa della democrazia, per poi amorevolmente calpestarla per far posto ai “tecnici” grazie all’unione contronatura tra Pd-Pdl-Udc. Tutto in nome del dio spread. È una cosa psicologica, probabilmente. Le mignotte, i cucù, le bugie, i cortigiani, le corna, il sesso malato, Mediaset, conflitti di interessi, la cricca, Dell’Utri, la mafia, gli appalti, le barzellette, Feltri e Sechi che sfondano quotidianamente il muro del buonsenso, Cicchitto, le gaffe, i video delle gaffe, «il ruolo di kapò», Ghedini fuori dal tribunale di Milano. E poi, speculari: i post-it, le raccolte firme, le manifestazioni, i popoli viola, il “Fatto Quotidiano” comprato a mo’ di dichiarazione partigiana, post indignati, i libri su di lui, gli anatemi su di lui, la vergogna per lui, Valigia Blu, mille bolle blu, Se non ora quando? e le scrittrici radical-chic sul palco, Santoro e Bella Ciao.
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Berlusconi: strategie e interessi

Se alle elezioni politiche vince il PD, si completerà il dissanguamento monetario, la strage delle pmi, la cessione di sovranità, capitali, aziende, risorse nazionali dall’Italia al corporate capital franco-tedesco, e saremo fritti.
Saremo fritti anche se vince Berlusconi, perché la sua vittoria non andrebbe oltre a una sostanziale parità in Senato,  renderebbe il Paese ingovernabile, scatenerebbe gli attacchi giudiziari e la speculazione internazionale e aprirebbe la via, nell’emergenza,  a un Monti bis + Troika commissariale, quindi alla depredazione rapida e violenta di quel che resta di valido nel paese,  e a una susseguente,  letale depressione.
Si profila una drammatica convalida a breve del mio ormai decennale consiglio: chi può, emigri.
Escludendo che segue personalmente il mio consiglio, Berlusconi a questo punto ha due strategie di fondo, tra cui scegliere:
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E’ tragico il bilancio di un anno di Mr. Monti

C’è, dunque, un “tesoro” accumulato da Mr. Monti. Lo ha affermato lui stesso, non escludendo l’ipotesi di candidarsi alle prossime elezioni politiche pur di continuare nel suo programma uccidi-Italia e salva-banche.
Ecco, di quel “tesoro”: regali alle grandi banche d’affari internazionali senza un accenno a rinegoziare i gravi tassi di interesse usuraio, un pil a quota -2,4 per cento, un debito pubblico saltato ormai a 2000 miliardi di euro, disoccupazione ai livelli di republica di Weimar, la tassazione più alta d’Europa, tagli al benessere delle famiglie e all’assistenza e previdenza sociale, svendita di quel che resta delle nostre aziende produttive strategiche... possiamo farne veramente a meno.

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martedì 11 dicembre 2012

Montoni, Berluscani, Bersonti

Siamo troppo abituati a ragionare partendo dai singoli individui, imputando a ciascuno di loro piani e strategie per raggiungere obiettivi personali. Fino ad un certo punto questo può corrispondere al vero, eppure lo sguardo dovrebbe allargarsi per cogliere lo sfondo sistemico che dà senso alle molteplici traiettorie individuali. Ci accorgeremmo, allora, che gli agenti politici spesso lavorano per il mantenimento del Sistema anche quando sembrano opporsi frontalmente. Il ritorno in campo di Berlusconi, sicuramente motivato dalle sue angosce giudiziarie e dalla speranza di ritrovare quella centralità mediatica che alimenta la sua personalità narcisistica, va dunque letto come un movimento preciso dell’intero quadro politico della Casta. Lo hanno già capito coloro che si imbattono nel voluttuoso antiberlusconismo del centro-sinistra, che invoca il fronte comune per sconfiggere il mostro.
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http://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/9446-montoni-berluscani-bersonti.html 

DERIVATI…L’OMBRA DELLO SPREAD!

Mentre si continua a parlare di spread e del sesso degli angeli, di debito pubblico invece che di debito privato, andiamo a dare un’occhiata a quanto sta accadendo nelle segrete dei castelli fantasma della finanza europea mentre quella americana prosegue nella sua dimensione “mark to fantasy”…
«Regolamentare le attività delle banche sui derivati». In Europa o negli Stati Uniti non troverete nessun banchiere centrale, esponente politico o economista che non sia d’accordo sulla necessità di porre un freno alle attività speculative degli istituti di credito. Peccato però che la realtà sia profondamente diversa e i tentativi di intervento a livello regolamentare intrapresi su entrambe le sponde dell’Atlantico dopo la crisi Lehman continuino a non andare al di là dei buoni propositi.
Più che le accuse (ancora da provare) lanciate in settimana a Deutsche Bank per non aver registrato perdite potenziali fino a 12 miliardi di euro, lo dimostra la montagna di derivati, potenzialmente esplosiva, sulla quale le banche continuano a sedersi. (…) 
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2012/12/11/derivati-lombra-dello-spread/

DEUTSCHE BANK: DODICI MILIARDI DI BUONI MOTIVI…!

Ha ragione il professore mai enfatizzare gli isterismi dei mercati soprattutto quando sono guidati da psicopatici anche perchè… “Se non ci fosse l’Europa” le guerre finanziarie “sconvolgerebbero i singoli mercatini nazionali. L’Europa pone un argine a queste guerre finanziarie dove i singoli paesi Ue sarebbero la parte soccombente”.
Su coraggio professore chieda alla Grecia o alla Spagna come si sta bene senza guerre finanziarie, lo chieda alla gente comune come si sta bene cullati da “questa” mamma Europa, dove ciò che conta sono solo capitali e monete.
Alzo gli occhi al cielo e cambio argomento…
Se c’è una lezione che questa crisi mi ha suggerito in questi anni è di non sottovalutare mai qualunque notizia che ha un fondamento di verità soprattutto quando una serie di notizie aiutano ad immaginare una serie di incastri che portano tutti in un’unica direzione, tutti allo stesso puzzle… dodici miliardi di buoni motivi per stare in campana!
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2012/12/11/deutsche-bank-dodici-miliardi-di-buoni-motivi/

E' provato: lo spread un imbroglio dei tedeschi.


 l'unica cosa sensata che ha detto.
All'origine dell'impennata dello spread ci fu Deutsche Bank, che nel luglio 2011 vendette una quantità ingente di Btp, Si parla anche di 7 miliardi. Un rilascio sul mercato di queste dimensioni avrebbe fatto innalzare perfino la temperatura delle calotte polari. Ora sappiamo anche perché: il 20 ottobre 2011 Deutsche Bank presenta un lungo lavoro al Governo tedesco e alla Troika (Fmi, Bce e Ue), intitolato "Guadagni, concorrenza e crescita", nel quale chiede esplicitamente che vengano privatizzati i sistemi welfare e i beni pubblici di Francia, Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda. Prima mettono nel mirino i Paesi da invadere, poi li mettono in crisi, aumentando artificialmente gli interessi sul debito pubblico, poi mandano la cura, presentandola coma la sola possibilità. La terza guerra mondiale è servita, senza spargimento di sangue: un bottino facile facile, ottenuto con la complicità dei servi schiocchi e mediante l'introduzione di un cavallo di Troia.
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http://www.byoblu.com/post/2012/12/11/Lo-spread-un-imbroglio-dei-tedeschi.aspx