STUPIDA RAZZA

martedì 23 febbraio 2016

Spiegare l’Italia. Conversazione con Marcello Foa

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E sono già due anni. E sui media squillano le trombe per celebrare il governo di Matteo Renzi, i suoi prodigi, la sua energia. In realtà il premier continua a brillare per capacità tattiche – sa fiutare benissimo l’aria – e pochezza strategica. Costantino Ceoldo mi ha intervistato, per conto della Pravda, sulla situazione italiana. Potete leggere l’intervista in inglese qui e in italiano su Spondasud. Di seguito ripropongo il passaggio su Renzi.
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http://spondasud.it/2016/02/spiegare-litalia-conversazione-con-marcello-foa-10721

I depositi fino a 100.000 euro sono davvero sicuri?

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Anni fa parlavo del bail in.
Un misto di incredulità e scetticismo accompagnava queste mie oscure profezie.
Oggi, dopo il “salvataggio” delle 4 banche del Pd, tutti smanettano su internet alla ricerca di informazioni.
Altri si recano in banca per capire (da chi lavora in banca,eh?! 😨:o😱) la solidità del proprio istituto.
Allora, prima che vi facciate nuovamente fregare,  ve la dico tutta e subito: la storia dei depositi garantiti fino a 100.000 euro è una menzogna.
Per dirla con Fantozzi: “una cagata pazzesca”
Così come lo era ripetere che l’Italia aveva un sistema bancario solido.. (si è visto eh?).
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domenica 21 febbraio 2016

DILEMMA: ESSERE O BENESSERE ?

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Quand'ero ragazzo, e avevo appena letto Opera aperta, pensavo che Umberto Eco, nello stagnante panorama intellettuale italiano, fosse un geniale eversore culturale. Negli anni ho dovuto rendermi conto, un poco a malincuore per la verità, che anche Umberto Eco è una vecchia zia del conformismo, del logo comune, dell'ottimismo obbligatorio, non diversamente da quel Mike Bongiorno (l'"everyman") che egli sbertucciò selvaggiamente in uno dei suoi più famosi Diari minimi. Solo che mentre Mike è una vecchia zia del conservatorismo, Eco lo è, meno innocentemente, del progressismo. Non c'è infatti "communis opinio" o filosofia a "everyman" che gli sfugga o gli ripugni quando si tratta di mettere al riparo dalle critiche quel dogma assoluto del progressismo che è la modernizzazione. Il metodo è quello collaudato e di sicura efficacia: demonizzare il passato, opportunamente caricato dei più triti luoghi comuni, a maggior gloria del presente.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16258

Verso la battaglia di Berlino: Angela Merkel nel bunker

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Aumentano poderose le spinte centrifughe che stanno disintegrando l’Unione Europea: la situazione, come in tutte le fasi che precedono il collasso di un sistema, è ogni giorno più convulsa e concitata, generando una serie di crisi che si susseguono senza soluzione di continuità, dal Portogallo alla Grecia, dall’Italia alla Svezia. L’intera impalcatura europea scricchiola ed è sufficiente un colpo violento per romperne il precario equilibro: ecco perché bisogna tenere gli occhi puntati sulla Germania e sulle imminenti elezioni regionali. Se è ancora possibile tamponare le crisi nell’europeriferia per qualche mese, una forte emorragia di voti per la CDU alla prossima tornata elettorale, seguita dalla caduta di Angela Merkel, sarebbe l’inizio del collasso sistemico. Da quando ha lanciato la politica delle porte aperte a tutti dietro pressioni atlantiche, la cancelliera tedesca vive infatti nel bunker: la battaglia di Berlino incombe.
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http://federicodezzani.altervista.org/verso-la-battaglia-di-berlino-angela-merkel-nel-bunker/

IL NUOVO PROPRIETARIO DELL'AGRICOLTURA DEL BEL PAESE. A INSAPUTA DEGLI ITALIANI, S'INTENDE

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Questo signore di cui vedete l’immagine in bacheca ha un nome che non dice niente alla stragrande maggioranza dei lettori. Si chiama Ren Jianxin. Entro pochi mesi finirà per diventare il padrone dell’intera agricoltura italiana, che ci piaccia o meno. E’ una delle persone più potenti al mondo. La disposizione liquida monetaria di cui dispone si aggira intorno ai 500 miliardi di euro, pari al pil di Grecia, Portogallo, Slovenia, Croazia e Macedonia tutte insieme; nazioni, queste, la cui agricoltura è già nelle sue mani da questa mattina. Ma lui punta decisamente all’Italia (in Spagna gli è andata male e si è ritirato, è per questo che ha dirottato su di noi). E’ una persona garbata, molto gentile, simpatica, solare, dicono molto intelligente. E’ il volto autentico (in carne e ossa) di quello che in Italia i social networks amano definire con una locuzione ridicola e infantile: i poteri forti.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16253

AVERE FIGLI E' TERRIBILE PER L'AMBIENTE, QUINDI NON NE AVRO'

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L'esplosione della popolazione e il cambiamento climatico sono collegati. Voglio fare la mia parte 


“Hai dei bambini?”

E' una domanda che mi hanno ripetutamente fatto nei miei viaggi, in quanto ovunque le culture celebrano i bambini e la capacità delle donne di farli. Io no, né lo pianifico, per ragioni sia personali sia ambientali. Ma non volendo innescare uno scambio imbarazzante, di solito nicchio con un “non ancora”. Ho trovato difficile giocare in anticipo riguardo alla mia scelta, perché citare la sovrappopolazione è stata una pericolosa area di conversazione. Dopo tutto, la maggior parte delle culture hanno tradizioni fondate in una qualche versione del “crescete e moltiplicatevi” biblico.

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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16252

LA FINE DEL CONTANTE ARRIVERA’, PRESTO

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La situazione si sta facendo molto preoccupante. Il momento di “far fuori il contante” ed in particolare i tagli da 500€ e 100$ si sta avvicinando.
Lunedì il Presidente della BCE ha affermato che sta seriamente pensando di mettere fuori corso la banconota da 500€.
Ieri l’ex Segretario del Tesoro Larry Summers ha pubblicato un editoriale sul Washington Post dicendo di sbarazzarsi della banconota da 100$.
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IL DELIRIO DI GEORGE SOROS...E I VERI NEMICI DELL'EUROPA

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In un recente editoriale sul Guardian (lo storico quotidiano britannico della sinistra laburista) George Soros, lo speculatore “illuminato”, è tornato a parlare di politica estera; ma, vuoi per l’età ormai avanzata, vuoi per il delirio di onnipotenza tipico di chi è abituato a manipolare impunemente verità e denaro, stavolta sembra aver superato la soglia del ridicolo.
Secondo Soros, la minaccia per l’Europa è Putin, non l’Isis.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16249

BEPPE … IL CANGURO AZZOPPATO E #MATTEOSTAISERENO

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Grillo non è Crozza, un giullare del potere che intrattiene le masse cerebrolese di un pubblico sempre più passivo e inebetito, mutuando la falsa analisi socio politica con zerbinismi satirici verso l'una o l'altra fazione, oppure facendo un camouflage retorico tra destra e sinistra, maggioranza e opposizione, euro e no-euro, sempre al servizio dell’altra faccia del capitale finanziario che deve intrattenere e divertire … 
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16247



DE­FLA­ZIO­NE DA DE­BI­TI: LA PAL­LOT­TO­LA D’AR­GEN­TO?

Come può an­da­re a fi­ni­re?
Ma ve­nia­mo quin­di alle pos­si­bi­li so­lu­zio­ni na­sco­ste tra le pie­ghe della sto­ria e del­l’a­na­li­si em­pi­ri­ca.
In­co­min­cia­mo per prima dal­l’a­na­li­si em­pi­ri­ca e pre­ci­sa­men­te da uno stu­dio usci­to qual­che anno fa ad opera della Mc­Kin­sey dal ti­to­lo  “Debt and de­le­ve­ra­ging: The glo­bal cre­dit bub­ble and its eco­no­mic con­se­quen­ces”, il quale ana­liz­za 45 epi­so­di sto­ri­ci di de­le­ve­ra­ging ac­ca­du­ti in al­cu­ni set­to­ri delle 10 prin­ci­pa­li eco­no­mie oc­ci­den­ta­li e 4 re­la­ti­ve ai Paesi emer­gen­ti.
Il ri­sul­ta­to è che in 23 epi­so­di la crisi si ri­sol­se con una cre­sci­ta fu­tu­ra del de­bi­to in­fe­rio­re a quel­la del Pil, at­tra­ver­so un calo del de­bi­to in ter­mi­ni no­mi­na­li, in 12 epi­so­di vi fu un au­men­to no­mi­na­le della cre­sci­ta at­tra­ver­so la crea­zio­ne di in­fla­zio­ne, la quale ri­du­ce il rap­por­to de­bi­to/cre­sci­ta eco­no­mi­ca, in 7 epi­so­di la con­tra­zio­ne del de­bi­to av­ven­ne ad opera di fal­li­men­ti ge­ne­ra­liz­za­ti pub­bli­ci e pri­va­ti e solo in tre casi l’e­co­no­mia mo­strò un li­vel­lo di cre­sci­ta in grado di far di­mi­nui­re il rap­por­to de­bi­to/PIL.
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http://icebergfinanza.finanza.com/2016/02/19/deflazione-da-debiti-la-palottola-dargento/

RENZI MONTI FOR­NE­RO: GOS­SIP AL­L’I­TA­LIA­NA!

Alle volte fa anche bene di­strar­si e oc­cu­par­si di gos­sip al­l’i­ta­lia­na visto che in que­sti ul­ti­mi tempi va di moda il trion­fo del senno di poi, si quel­li che si sve­glia­no e si ac­cor­go­no che in fondo ciò che hanno fatto non è stata la scel­ta mi­glio­re, che si po­te­va fare di me­glio.
Sia ben chia­ro non si trat­ta di gos­sip, ma in que­ste poche righe anche uno sme­mo­ra­to qua­lun­que può com­pren­de­re in quale real­tà vi­via­mo, mai sin­te­si fu più ef­fi­ca­ce.
Noi per anni vi ab­bia­mo rac­con­ta­to le vi­cen­de di Deu­tsche Bank, quel­lo che è real­men­te ac­ca­du­to nel 2011, l’im­men­sa fes­se­ria di in­se­ri­re il pa­reg­gio di bi­lan­cio in Co­sti­tu­zio­ne ed ade­ri­re al Fi­scal Com­pact etc, etc. Ora le volpi, solo ora, viste le pros­si­me esi­gen­ze elet­to­ra­li, si ri­vol­go­no ai pro­pri polli, at­tra­ver­so i gior­na­li e le te­le­vi­sio­ni…
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mercoledì 17 febbraio 2016

Elogio del niente

Cosa accade quando lo "scollocamento" è forzato e non è una scelta? Cosa accade quando il lavoro che si perde è stato un pilastro? Cosa accade quando le relazioni giungono a una fine necessaria? Cosa accade quando qualche amico cui si tiene si allontana perché non ti riconosce più? Chi di noi non ha vissuto almeno una volta nella vita una esperienza simile? Chi di noi non si è mai sentito sul baratro per poi capire che il baratro, il niente, il vuoto non sono insostenibili come si credeva? Ecco, allora, una esortazione, una riflessione, uno spunto, un'àncora per chi in quel vuoto c'è adesso. Perché... nessun cambiamento arriva per caso o invano. In questi momenti in cui tanti si trovano in crisi o in difficoltà, è bene tenere a mente poche cose, ma sincere.

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La Grecia in rivolta contro l'austerity

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Grecia in rivolta da mesi, gli agricoltori bloccano le strade, pensionati e dipendenti pubblici bloccano il paese. La popolazione si ribella all'austerity imposta dalla Troika e ai tagli a sociale, sanità e pensioni. Ma tutto nel silenzio dei media.

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Meglio un'isola felice o un continente triste?


Mi capitano spesso conferenze, incontri, presentazione dei miei libri, corsi di formazione; e, quando illustro realtà concrete che stanno cambiando qualcosa partendo da loro stessi (quindi progetti come ecovillaggi, comunità intenzionali, centri per le tecnologie alternative, progetti di ecovicinato), mi capita di frequente di sentire l’obiezione: “Sì, bei progetti ma sono solo isole felici”. E poi di seguito inizia la filippica che è tutta colpa dei partiti, bisogna cambiare la politica, bisogna partire dai bambini dalle scuole, insomma va bene che qualcuno ha trovato forse una strada, ma di certo non è la soluzione a tutti i problemi. Nelle persone che non vogliono cambiare veramente c’è sempre la scusa, l’obiezione pronta contro chiunque provi a fare qualcosa e più questo qualcosa è concreto e più sorgono dubbi, non sia mai che quel qualcuno ci riesce pure a costruire una alternativa; allora come minimo va criticato, sminuito o nel migliore dei casi ridotto ad “isola felice”.
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http://www.ilcambiamento.it/editoriale/isola_felice.html

E se fosse la scuola il problema?


Questa è la sinfonia di parole e giudizi che costantemente tra genitori e insegnanti si sente suonare. Qualche volta con leggerezza, altre con disperazione e, altre ancora, con una sorta di rassegnazione a qualcosa di inesorabile con cui ci è toccato avere a che fare. Sulla base di alcuni di questi problemi nascono terapie lunghe e costose, sostegni psicologici, gruppi di aiuto e, ultimamente, spuntano i gruppi whatsapp (di cui molti di noi fanno parte e non riescono a fare a meno) di genitori in ansia, preoccupati per i troppi compiti, per quella pagina da fare che non risulta sul diario o alla ricerca di qualcuno che fotografi il tale esercizio o la talaltra tabella da completare e ce la invii o il come e percome di quella squadratura difficile.
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http://www.ilcambiamento.it/culture_cambiamento/scuola_problema.html

Giocare, scommettere, vincere. Ma si vince veramente?


Si inizia così nella pellicola di McKey. Un gruppo di addetti ai lavori (personaggi piuttosto eterogenei) ha una grande intuizione. Siamo ancora negli anni precedenti la grande crisi del 2008 e quindi nessuno immaginerebbe mai che cosa sta per succedere. L'intuizione consiste sostanzialmente nell'osservare con molta attenzione il mercato immobiliare che nonostante sembri solidissimo, presenta, in realtà già i semi del disastro che di lì a poco tempo esploderà. Gli effetti, come sappiamo bene, saranno devastanti su larghissima scala, causando crisi e vere e proprie tragedie in milioni di famiglie. Il mercato immobiliare, infatti, è la colonna portante dell'economia americana. Michael Burry, personaggio piuttosto particolare, eccentrico, con un profilo psicologico che senz'altro prende lo spettatore, è intelligente e visionario. Capisce che quello stesso sistema si regge sul nulla ed è invece che solidissimo e promettente, estremamente instabile. E' il primo a capire e, da speculatore, fa una scommessa con il sistema stesso (le grandi banche) sul crollo del mercato immobiliare di lì a pochi anni intuendo che da quel disastro non previsto ci saranno da guadagnare milioni di dollari. I protagonisti, tra investitori e gestori di fondi, invece di fare in modo da mettere all'erta da un'eventualità del genere che avrebbe mandato sul lastrico la gente e che avrebbe fatto perdere casa e lavoro a milioni di persone, ne approfittano cinicamente.
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http://www.ilcambiamento.it/moneta/lagrandescommessa.html

La settimana del non acquisto


Per chi volesse provare a mettersi alla prova (e che prova!) ecco un evento davvero curioso: la settimana del non acquisto. L'idea arriva da Stefania Rossini, la famosissima blogger esperta di autoproduzione, che ha voluto lanciare una sfida a tutti i suoi lettori: "una sfida contro noi stesse, una sfida pacifica e benefica, oltre che divertente - si legge sul suo blognaturalmentestefy.it - una sfida che consiste semplicemente nel non acquistare nulla da lunedì a domenica".
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http://www.ilcambiamento.it/decrescita_felice/settimana_del_non_acquisto.html

BAN­CHE USA: TROP­PO GRAN­DI PER FAL­LI­RE!

In­co­min­cia­mo da qui, dal­l’en­ne­si­ma con­fer­ma che le no­stre vi­sio­ni sulla reale con­si­sten­za del ciclo eco­no­mi­co ame­ri­ca­no lo scor­so anno erano giu­ste, men­tre altri vi rac­con­ta­va­no fiabe, fa­vo­le o leg­gen­de me­tro­po­li­ta­ne…

Maz­za­lai (Ice­berg­fi­nan­za): Trop­po ot­ti­mi­smo nei dati USA

Per l’en­ne­si­ma volta, il set­ti­mo mese con­se­cu­ti­vo il di­stret­to ma­ni­fat­tu­rie­ro di New York se­gna­la una sen­si­bi­le con­tra­zio­ne del­l’at­ti­vi­tà …
For the se­ven­th straight month, the Em­pi­re State re­port is si­gna­ling si­gni­fi­cant con­trac­tion for the ma­nu­fac­tu­ring sec­tor. The ge­ne­ral bu­si­ness con­di­tions index for Fe­brua­ry came in below low-end ex­pec­ta­tions, at minus 16.64 vs even dee­per con­trac­tion of minus 19.37 in Ja­nua­ry. New or­ders, at minus 11.63, are in con­trac­tion for a ninth month in a row while em­ploy­ment, thou­gh im­pro­ving to minus 0.99 from minus 13.00, is in con­trac­tion for an eighth month in a row.
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LO "SGAMBETTO" DEL FINANCIAL TIMES A RENZI

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MO SO CAZZI MR. RENZI..........!

PREZZO DEL PETROLIO,I NUMERI CHE CONTANO PIU' DEGLI ACCORDI "FARSA"

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http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2016/2/17/SPY-FINANZA-Prezzo-del-petrolio-i-numeri-che-contano-piu-degli-accordi-farsa-/680005/

IL SEGRETO DEL TTIP (L'OPPOSTO DELLA TRASPARENZA)

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I trattati tra gli Stati, o tra aree economiche, sono da sempre coperti da un robusto cono d'ombra. Cosa comprensibile ai tempi delle monarchie assolute o dei califfati (un capo religioso con poteri temporali, come la Chiesa fino al 1870), ma alquanto sconveniente – diciamo così – nel tempio ufficiale della democrazia occidentale. Insomma, Stati Uniti e Vecchia Europa.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16240

VIAGGIO PREMIO NEGLI USA

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“Ma tutto questo Alice non lo sa...” Francesco de Gregori
Un viaggio negli USA, ogni tanto, è necessario. Cosa si va a fare? Quattro chiacchiere con il Presidente e poi un colloquio (palese o segreto) con il Segretario di Stato, che negli USA è il Ministro degli Esteri, e vuole informazioni di prima mano, reali, verificabili. Poi, si manda il tizio a parlare in una Università, per osservare (chissà come se la ridono...) come se la cava con il “fuoco di fila” degli studenti, per verificare se ha capito bene la lezione o se servono ripetizioni. Sergio Mattarella ha capito benissimo, perché è una persona intelligente, solo che...ha raccontato un sacco di balle agli studenti: bene, avranno commentato al Dipartimento di Stato, di questo possiamo fidarci, è un contaballe come quello di prima.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16239

DIPLOMATICO RUSSO DA UNA NOTIZIA BOMBA: GLI USA SI ASPETTAVANO CHE, A OTTOBRE, L'ISIS OCCUPASSE DAMASCO

In un articolo su un quotidiano britannico l’ambasciatore russo nel Regno Unito rivela che i russi avevano saputo dalle potenze occidentali che, dopo la proclamazione USA di una no-fly zone, l’ ISIS avrebbe occupato Damasco
Lunedì scorso Alexander Yakovenko, ambasciatore russo in Gran Bretagna, ha lanciato una specie di bomba, anche se sembra che sia passata nel silenzio più assoluto.   In un pezzo sull’ edizione cartacea del London Evening Standard, nel difendere la politica russa in Siria ha fatto la seguente straordinaria rivelazione:
"L'estate scorsa ci è stato detto dai nostri partner occidentali che a ottobre Damasco sarebbe caduta sotto la  IS (cioè sotto lo Stato Islamico).
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16243

L'UE "AIUTA" LE BANCHE (MA NON IN ITALIA"

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http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2016/2/16/SPY-FINANZA-L-Ue-aiuta-le-banche-ma-non-in-Italia-/679664/

LA "DIFESA" DEL LAVORO DEL LAVORO DALLE MSCCHINE INTELLIGENTI

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ALTRO CHE DIFESA,QUEL GIORNO SARA' UNA BENEDIZIONE !

martedì 16 febbraio 2016

DRA­GHI ITA­LIA: IL­TRION­FO DEL SENNO DI POI!

Ieri in Ita­lia è ar­ri­va­ta la so­li­ta let­te­ri­na dalla BCE, si ma que­sta volta non era solo in­di­riz­za­ta al­l’I­ta­lia, ma anche alla Ger­ma­nia, per una volta tanto, il buon Mario ha sug­ge­ri­to ai te­de­schi di darsi una cal­ma­ta, di non dire fes­se­rie…
(…) “Dopo avere esclu­so qual­sia­si ne­go­zia­to con l’I­ta­lia per l’ac­qui­sto di sof­fe­ren­ze dai no­stri isti­tu­ti, nel­l’ar­co di pochi mi­nu­ti si è tro­va­to prima a ge­la­re le spe­ran­ze ita­lia­ne di tro­va­re una spon­da in Eu­ro­pa per le re­vi­sio­ne del bail-in, uno dei punti fon­da­men­ta­li del­l’U­nio­ne ban­ca­ria, spie­gan­do che “le re­go­le sono ap­pe­na en­tra­te in vi­go­re” e che “già pen­sa­re a una re­vi­sio­ne mi sem­bra dif­fi­ci­le”, e poi a chiu­de­re di fatto le porte alla pro­po­sta te­de­sca di at­tri­bui­re un coef­fi­cien­te di ri­schio ai ti­to­li di Stato, scel­ta par­ti­co­lar­men­te pe­na­liz­zan­te per gli isti­tu­ti ita­lia­ni. “Se i ti­to­li del de­bi­to pub­bli­co siano risk free o no è og­get­to di ri­fles­sio­ne. Anche negli stress test della Bce non non sono con­si­de­ra­ti risk free. Ma que­sto è un pro­ble­ma di ca­rat­te­re glo­ba­le”, ha spie­ga­to. “Non pos­sia­mo es­se­re solo noi in Eu­ro­pa a pren­de­re que­sta ini­zia­ti­va”. Un chia­ro mes­sag­gio alla Ger­ma­nia che si ag­giun­ge ai ri­pe­tu­ti in­vi­ti lan­cia­ti a Ber­li­no nelle ul­ti­me set­ti­ma­ne a su­pe­ra­re le re­si­sten­ze sul si­ste­ma di ga­ran­zia unico dei de­po­si­ti, senza il quale l’in­te­ra im­pal­ca­tu­ra del­l’U­nio­ne Ban­ca­ria resta dram­ma­ti­ca­men­te pe­ri­co­lan­te.”Mario Dra­ghi, l’ul­ti­mo degli eu­ro­pei stret­to tra gli egoi­smi na­zio­na­li sulle ban­che.
LEGGI TUTTO: 
http://icebergfinanza.finanza.com/2016/02/16/draghi-italia-iltrionfo-del-senno-di-poi/

DRA­GHI: CIN­QUE­CEN­TO EURO

Oggi non ho molto tempo ma un pic­co­lo ac­cen­no a quel­lo che è ac­ca­du­to ieri alle pa­ro­le di Dra­ghi è do­ve­ro­so…
MI­LA­NO – “Sono le eco­no­mie emer­gen­ti il punto fo­ca­le del­l’in­cer­tez­za”, ha esor­di­to Mario Dra­ghi, il pre­si­den­te della Banca cen­tra­le eu­ro­pea, da­van­ti al Par­la­men­to eu­ro­peo per la con­sue­ta au­di­zio­ne tri­me­stra­le. I re­cen­ti crol­li delle Borse “ri­flet­to­no l’e­le­va­ta sen­si­bi­li­tà del set­to­re a pro­spet­ti­ve eco­no­mi­che più de­bo­li del pre­vi­sto – ha af­fer­ma­to Dra­ghi – e ri­flet­te anche i ti­mo­ri che al­cu­ne parti del set­to­re ban­ca­rio siano espo­ste a ri­schio nei set­to­ri della pro­du­zio­ne di ma­te­rie prime”. “In ogni caso – ha as­si­cu­ra­to Dra­ghi – non ci sarà una Ba­si­lea 4″, ov­ve­ro non chie­de­re­mo alle ban­che di au­men­ta­re i ca­pi­ta­li. Per usci­re dalla crisi è ne­ces­sa­rio che gli Stati di­mi­nui­sca­no le tasse e au­men­ti­no gli in­ve­sti­men­ti. Bce: au­di­zio­ne di Dra­ghi al par­la­men­to eu­ro­peo.
LEGGI TUTTO: 
http://icebergfinanza.finanza.com/2016/02/16/draghi-cinquecento-euro/

COT­TA­REL­LI: C’E’ TROP­PO DE­BI­TO NEL MONDO!

E’ dav­ve­ro il trion­fo del senno di poi, que­sto ini­zio anno 2016, men­tre i let­to­ri di Ice­berg­fi­nan­za ormai da sei anni hanno il pri­vi­le­gio, at­tra­ver­so la sto­ria, di aver po­tu­to com­pren­de­re in­sie­me le di­na­mi­che di que­sta crisi prima di chiun­que altro, gra­zie allaDE­FLA­ZIO­NE DA DE­BI­TI: COSA PO­TREB­BE AC­CA­DE­RE … al­l’im­prov­vi­so il fan­ta­sma di Carlo Cot­ta­rel­li,  torna a farci vi­si­ta, uscen­do dalle mi­ste­rio­se stan­ze del Fondo mo­ne­ta­rio in­ter­na­zio­na­le per av­ver­ti­re che c’è trop­po de­bi­to nel mondo...
Wa­shing­ton – “C’è trop­po de­bi­to nel mondo, trop­po de­bi­to pri­va­to e trop­po de­bi­to pub­bli­co” . Così Carlo Cot­ta­rel­li, di­ret­to­re ese­cu­ti­vo del Fondo mo­ne­ta­rio in­ter­na­zio­na­le, in­ter­pel­la­to sul­l’en­ne­si­mo lu­ne­dì nero in Borsa, a mar­gi­ne del­l’in­con­tro or­ga­niz­za­to nel­l’am­ba­scia­ta d’I­ta­lia a Wa­shing­ton in oc­ca­sio­ne della vi­si­ta del pre­si­den­te della Re­pub­bli­ca, Ser­gio Mat­ta­rel­la. “Que­sta si­tua­zio­ne di de­bo­lez­za crea in ge­ne­ra­le una bassa cre­sci­ta e quan­doc’è bassa cre­sci­ta i mer­ca­ti fi­nan­zia­ri si pre­oc­cu­pa­no: tutti que­sti su e giù sono do­vu­ti ad un estre­mo ner­vo­si­smo che potrà anche es­se­re in­giu­sti­fi­ca­to ri­spet­to a quel­lo che suc­ce­de nel­l’im­me­dia­to ma che, se­con­do me – ha spie­ga­to l’ex com­mis­sa­rio alla Spen­ding re­view – è le­ga­to a que­ste de­bo­lez­ze strut­tu­ra­li”.
LEGGI TUTTO: 
http://icebergfinanza.finanza.com/2016/02/16/cottarelli-ce-troppo-debito-nel-mondo/

DON’T PANIC! THIS IS NOT 2008…

Nel fine set­ti­ma­na ab­bia­mo letto di tutto e di più  su quan­to è ac­ca­du­to nelle ul­ti­me set­ti­ma­ne, un trion­fo im­pres­sio­nan­te del senno di poi.
Era im­pre­ve­di­bi­li di­co­no loro, i mer­ca­ti hanno esa­ge­ra­to come ve­dre­mo nel pros­si­mo post.
La do­man­da prin­ci­pa­le oggi è que­sta…Crisi delle ban­che e dei mer­ca­ti: è un nuovo 2008?
Lo la­scia­mo leg­ge­re a Voi, a noi in­te­res­sa ri­cor­da­re che è an­co­ra pre­sto per as­si­ste­re ad un nuovo 2008, non ci sono an­co­ra le con­di­zio­ni, ma quel­lo che è certo è che la pros­si­ma crisi sarà più gran­de e del­l’ul­ti­ma, per­chè que­sta de­fla­zio­ne da de­bi­ti, l’im­men­sa mole di de­bi­to che op­pri­me l’e­co­no­mia mon­dia­le, non può che spa­ri­re at­tra­ver­so un’u­ni­ca ipo­te­si, come ab­bia­mo più volte visto.
A chi sug­ge­ri­sce che in real­tà quel­lo che sta ac­ca­den­do al set­to­re fi­nan­zia­rio non è come nel 2008, sug­ge­ri­sco di dare un’oc­chia­ta a que­sta im­ma­gi­ne…
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DEU­TSCHE BANK: ORA I MER­CA­TI ESA­GE­RA­NO!

Dite la ve­ri­tà, in que­sti anni avete mai sen­ti­to nonno Schau­ble dire che i mer­ca­ti esa­ge­ra­no, non solo du­ran­te la crisi eu­ro­pea che col­pi­va i paesi me­di­ter­ra­nei ma anche du­ran­te la crisi sub­pri­me, che de­va­sta­va il si­ste­ma fi­nan­zia­rio mon­dia­le?.
Fi­gu­rar­si,  quan­do ac­ca­de agli altri, è solo il giu­sto ca­sti­go per i tanti pec­ca­ti com­mes­si, quan­do ac­ca­de a te, alle tue ban­che, al­lo­ra qual­cu­no sta esa­ge­ran­do.

Ban­che: Schaeu­ble, i mer­ca­ti esa­ge­ra­no

 (Il Sole 24 Ore Ra­dio­cor Plus) – Bru­xel­les, 11 feb – Il mo­vi­men­to dei ti­to­li ban­ca­ri in Borsa “e’ esa­ge­ra­to”. Lo ha detto il mi­ni­stro delle fi­nan­ze ted­sche, Wol­fgang Schaeu­ble, ai gior­na­li­sti ag­giun­gen­do che i mer­ca­ti “co­min­cia­no a es­se­re ner­vo­si in re­la­zio­ne al caso della Gre­cia e alla sua evo­lu­zio­ne”. In ogni caso il mi­ni­stro te­de­sco si e’ li­mi­ta­to alla con­sta­ta­zio­ne che in que­sta fase i mer­ca­ti un po’ vanno su e un po’ vanno giu’.
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http://icebergfinanza.finanza.com/2016/02/15/deutsche-bank-ora-i-mercati-esagerano/

LA NUOVA ERA GLA­CIA­LE: TASSI NE­GA­TI­VI!

Dopo es­se­re stati i primi an­co­ra nel 2009 in Ita­lia a par­la­re di DE­FLA­ZIO­NE DA DE­BI­TIsiamo stati tra i primi sem­pre nel 2009 a par­la­re anche di tassi di in­te­res­se ne­ga­ti­vi come della pos­si­bi­le op­zio­ne che avreb­be te­nu­to vivo per anni il mer­ca­to ob­bli­ga­zio­na­rio glo­ba­le e le sue stre­pi­to­se op­por­tu­ni­tà men­tre si sca­te­na­va un’e­splo­sio­ne de­fla­ti­va…
Vi ri­cor­da­te quan­do vi scris­si di Greg Man­kiw e del suo se­mi­na­ri­sta, il 21 apri­le inFI­NAN­CIAL,IL_­GE­NIO _DEL­LA_­VE­RI­TA’_­CER­CA­SI…..  
Lui è Gre­go­ry Man­kiw pro­fes­so­re ad Har­vard, in uno dei suoi ul­ti­mi se­mi­na­ri, un suo stu­den­te ho pro­po­sto un in­ge­gno­so si­ste­ma per ren­de­re meno at­traen­te de­te­ne­re mo­ne­ta.Im­ma­gi­na­te­vi che la Fed do­ves­se an­nun­cia­re, entro un anno da oggi che tutte le ban­co­no­te che ter­mi­na­no per una de­ter­mi­na­ta cifra de­vo­no es­se­re messe fuori corso le­ga­le, im­prov­vi­sa­men­te il 10 % della mo­ne­ta in cir­co­la­zio­ne spa­ri­reb­be. Tale mossa con­sen­ti­reb­be alla Fed di ta­glia­re i tassi sotto zero.
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UN TEDESCO CI DA' UN CONSIGLIO BUONO

Un tedesco ci dà un consiglio buono
Il tedesco è l’economista Peter Bofinger (ultimo a sinistra), uno dei cinque saggi del Consiglio Germanico dei consulenti economici. Ha scritto un rapporto di minoranza contro i quattro colleghi, i quali a loro volta hanno dato la loro autorevole manforte all’idea nuova di Weidman e di Schauble: le banche italiane dovranno essere obbligate per normativa europea a non detenere troppi Buoni del Tesoro, e dunque (s) venderli in fretta sui mercati. Il debito sovrano “non va più considerato interamente esente da rischio di default e completamente liquido”. Oggi, le banche possono mettere i titoli di Stato che detengono, proprio perché liquidi e sicuri, nella percentuale obbligatoria di riserve; li trattano insomma come contanti o attivi solidissimi. In tal modo, le banche danno una mano allo Stato che si indebita a meno, e dallo Stato ricevono liquidità a poco costo. E’ l’ultimo, estremo ricordo dell’antico “matrimonio” fra Bankitalia e Tesoro.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16237

IL PIANO TEDESCO PER UN BAIL-IN SUI TITOLI DI STATO RISCHIA DI FAR SALTARE L’EURO

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‘Se fossi un politico italiano vorrei tornare alla mia moneta il più velocemente possibile: è questo l’unico modo per evitare la bancarotta’, così ha detto un ‘saggio’ tedesco.
Un influente consigliere del Governo tedesco ha avvertito che il nuovo ‘piano tedesco’ volto ad imporre un ‘haircut’ [1] ai detentori del ‘debito sovrano’ dell'Eurozona innescherà l’inarrestabile crisi delle obbligazioni europee e potrebbe costringere l'Italia e la Spagna a ripristinare le loro valute.
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PRIVATIZZAZIONI: LA TATTICA ATLANTICA PER ATTACCARE LA RUSSIA


Alcuni funzionari russi hanno discusso due anni fa di un piano per la privatizzazione di un gruppo di imprese statali, tra le quali spiccano la compagnia petrolifera Roseneft, la VTB Bank, Aeroflot e Ferrovie Russe. L’obiettivo dichiarato era quello di ottimizzare ilmanagement di queste compagnie, oltre che di indurre gli oligarchi ad invertire la ventennale emorragia di capitali dal paese per tornare ad investire nell’economia russa. La partecipazione estera era richiesta in quei casi in cui il trasferimento di tecnologia e di tecniche di gestione dall’Occidente avrebbero verosimilmente aiutato l’economia.
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