STUPIDA RAZZA

lunedì 28 febbraio 2011

LA GUERRA GLOBALE DI SION DA GERUSALEMME E BAGHDAD ALLA BANCA D’ITALIA


siamo rovinati...........!
31 dicembre: nel plauso a denti stretti della destra e più convinto della “sinistra” a Mario Draghi governatore della Banca d’Italia, si chiude l’annus horribilis berlusconian-dalemiano.bertinottiano 2005. Vince la finanza anglo-israeliana, massonica e laica (si fa per dire), perde la finanza cattolica e, in specie, la massoneria Opus Dei. Vincono anche coloro che 13 anni prima hanno avviato la bancarotta italiana, assassinato la politica e fatto trionfare un’economia in gran parte straniera di rapina e per il resto quella che impesta l’aria di questi tempi. La posta in gioco? Tra le altre il famigerato Partito Democratico filoclintoniano, filoisraeliano, filobilderberghiano, massonico, di Rutelli, Veltroni e aggregati vari.Uomo di Soros, ma anche dei Rothschild, dei briganti globali Goldman Sachs (la più grande banca d’affari del capitalismo con le zanne), dei Chicago Boys, delle organizzazioni mafioso-massoniche Bilderberg e Trilateral (alle cui conventicole insieme a Henry Kissinger non manca mai), cioè di tutta quella che a buon diritto si può chiamare la mafia economica ebraico-laica (con l’accento sul primo termine) in contrapposizione – e a volte in combutta – con la mafia finanziaria cattolica, quella dei Mercinkus, Sindona, Calvi e, infine, di Fazio. Uomo con alle spalle uno dei più colossali tradimenti nazionali, tradimenti che sono essenzialmente quelli a danno dei lavoratori, quando nel 1992 fu complice di quell’assalto all’economia italiana, guidata dal più grande delinquente della speculazione filosionista, George Soros, che sfasciò per sempre il sistema produttivo del nostro paese. Le forze di cui Draghi fu l’operativo in Italia, sia con il sabotaggio del ’92, sia sovrintendendo ai successivi saccheggi nella qualità di presidente del Comitato per le privatizzazioni (dal 1993), sono le stesse che in Palestina fucilano o torturano pacifisti e oppositori, rimuovono un popolo, con l’assassinio e il massacro sociale, dal primo lembo di un obiettivo strategico chiamato “Grande Israele”; le stesse che in Iraq hanno cercato, invano, di decapitare un polo antimperialista, nazionale e socialmente alternativo ai modelli del vampirismo capitalista e del nuovo colonialismo; le stesse che, a partire dai progetti di una masnada di nazisionisti covati da Reagan e Bush padre a Washington, si propongono il dominio e il saccheggio planetari. A volte si opera con il fosforo, a volte con le manifestazioni colorate, a volte con il terrorismo, a volte con la
moneta. In ogni caso si opera come detta Mein Kampf.

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http://www.stampalibera.com/?p=23197

'Bici batte auto': il Critical Mass e il movimento dei ciclisti urbani

L’ultimo venerdì di ogni mese migliaia di ciclisti si riuniscono in città quali Seattle, Londra, Vilnius e Honolulu per festeggiare la bici. È il fenomeno chiamato Critical Mass, una massa critica ma pacifica che propone un’alternativa all’auto. Questa è solo la punta dell'iceberg di un movimento di ciclisti urbani che cresce ormai da decenni.
Il documentario Bici batte auto. Creativi & guerrieri urbani su due ruote presenta le varie facce di questo movimento: da Critical Mass alle gare urbane, allo scatto fisso, un meccanismo, che non permette un movimento indipendente dei pedali rispetto alla ruota posteriore, divenuto poi arte di strada.

La produzione italo-americana uscita nel 2008 non ha un solo regista: sono stati almeno 5 collaboratori e 3 collettivi italiani a occuparsi di film e video. Il tutto curato da Naoto, “personaggio borderline della scena milanese che si divide tra bici e telecamera” si legge sulla confezione. La parte principale di tale raccolta, che racconta la storia di Critical Mass, è però stata girata dal pluripremiato documentarista Ted White.
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http://www.ilcambiamento.it/trasporti/bici_batte_auto_documentario_critical_mass.html

Passare all’auto elettrica? Ecco cosa cambierebbe







nutro seri dubbi riguardo l'auto elettrica.
L’avvento dell’auto elettrica non è più in discussione, ormai è solo una questione di tempo. È quindi il caso che l’industria dell’automobile e soprattutto il suo indotto si adeguino per trarne profitto invece che fallire. Questo è il succo del pensiero di Oliver Hazimeh, direttore e capo del settore mobilità elettrica della PRTM, società americana di consulenza al managing.
"Come avviene in seguito all’arrivo di ogni innovazione dirompente, la creazione di una nuova catena di valore aprirà numerosi nuovi spazi, ossia grandi occasioni come anche rischi - afferma Hazimeh -. Le compagnie che rivendicheranno attivamente il loro posto in questo quadro saranno quelle che domineranno la scena nella prossima generazione".
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http://www.ilcambiamento.it/trasporti/auto_elettrica_transizione.html

Le auto elettriche non sono a 'emissioni zero' e inquinano quasi quanto un diesel

Le auto elettriche non sono così ecologiche come i produttori vorrebbero far credere. A confermarlo questa volta è un'indagine curata dall'agenzia dei consumatori inglese Which? che sta circolando da alcuni giorni sui quotidiani britannici e sui blog specializzati.
L'agenzia inglese ha messo a confronto le emissioni di CO2 provocate dalla carica delle auto elettriche e quelle dovute all'utilizzo dei motori diesel più efficienti. Il risultato è stato che la differenza non è così sostanziale. Per esempio la differenza tra una Smart Fortwo diesel e una elettrica sarebbe di solo 19 grammi di C02 a favore dell'auto elettrica. Un risultato simile conseguirebbe al confronto tra un'auto elettrica Nissan Leaf e una VW Golf diesel.
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http://www.ilcambiamento.it/trasporti/auto_elettriche_non_sono_emissioni_zero.html

FLOW, il documentario 'per amore dell'acqua' dedicato alla risorsa più preziosa

Tutti hanno sentito parlare dell'oro nero e dei conflitti che causa, ma pochi sanno che sarà l’oro blu il maggior problema politico-ambientale del nostro secolo: “L’acqua è sempre stata al centro del benessere materiale e culturale delle società di tutto il mondo. Oggi, purtroppo, questa preziosa risorsa è in pericolo. […] La crisi dell’acqua è la dimensione più pervasiva, più grave e meno visibile della devastazione ecologica”, scrive la fisica indiana Vandana Shiva in Le guerre dell’acqua (Feltrinelli, Milano 2004).
La dott.ssa Shiva è una delle protagoniste del documentario Per amore dell’acqua. FLOW (titolo originale: For Love Of Water) uscito negli Stati Uniti nel 2008. La regista Irena Salina spiega che il film tratta il problema idrico “da varie angolazioni: l’inquinamento e la commercializzazione dell’acqua negli Stati Uniti, l’accessibilità dell’acqua per le popolazioni povere all’estero, le conseguenti questioni legate ai diritti umani e i ben noti aspetti spirituali dell’acqua”.
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http://www.ilcambiamento.it/acque/per_amore_acqua_flow_documentario.html

il dovere di proporre una cultura nuova

Altri si occupano di queste cronache molto meglio di noi. Ci occupiamo però sempre di politica in maniera indiretta, attraverso quell’ottica particolare che chiamiamo scelte economiche. Una multinazionale che fa lobby perché sia modificata una legge fa politica. Un comune che sceglie di non cementificare fa politica. Chi fa parte di un gruppo di acquisto solidale, o compra prodotti del commercio equo, fa politica anch’egli.
Tuttavia le vicende ci interessano e ci preoccupano, come tutti. Giustificare la situazione guardando sconsolati a una maggioranza che vota questa o quella parte politica però sarebbe un errore, o peggio, un alibi. Qual è il meccanismo psicologico che ci rende assuefatti a tutto quel che sta accadendo, quando invece dovremmo esclamare “non è possibile, la verità non può essere questa”? Ce lo ha spiegato bene Gherardo Colombo (fate un salto a pagina 8): prima viene la cultura, poi le regole.
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http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=2677

domenica 27 febbraio 2011

ECO-MONETA

http://www.eco-currency.eu/

ARCIPELAGO SCEC


http://www.arcipelagoscec.net/cosa-sono

STRATEGIA E GEOPOLITICA: UNA CONGIURA MEDIATICA DEL SILENZIO

Spesso il potere mediatico è determinante, soprattutto in un mondo come quello odierno, laddove l’informatizzazione e la rivoluzione tecnologica avviate tra gli Anni Ottanta e gli Anni Novanta, definitivamente saldatesi all’interno della società negli ultimi dieci anni, han modificato nettamente lo stesso approccio all’informazione. Internet è dominante, e tutti i suoi principali effetti, negativi e positivi, condizionano pesantemente le nostre coscienze sociali e persino politiche. La rete è un prodotto nato e cresciuto nelle stanze della Silicon Valley e della spinta innovatrice occidentale, come volano di una globalizzazione culturale e politica, in realtà mai compiuta, ma lungamente mitizzata in senso totalizzante a partire dall’era di Clinton, allorquando gli Usa iniziarono a valutare quei tanti progetti di egemonizzazione planetaria, teorizzati a partire dalla fine della Guerra Fredda, che oggi si stanno dissolvendo così rapidamente dinnanzi al sorgere di nuovi (o rinnovati) attori geopolitici mondiali, quali anzitutto Russia e Cina in prima fila, o come India, Iran, Turchia e Pakistan, subito dopo.
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http://www.stampalibera.com/?p=23172#more-23172

Manifesto dell’orgoglio di essere popoli italiani.

Sento dire da alcuni lettori che la colpa di tutti i disastri sta nel fatto che siamo italiani, quasi a dire che siamo nati così, o che i nostri genitori non hanno saputo educarci…
Anche a me vien voglia di dirlo a volte, ma poi ci ripenso perchè comprendo la lotta impari fra i media di regime impegnati nel nostro rimbecillimento e il buon senso delle ultime persone pensanti che non trova spazio per emergere.
E’ da molto tempo che è partita la campagna mediatica contro gli Italiani. Almeno da quando abbiamo avuto l’ultimo governo che governava veramente per l’Italia, quando l’Italia non era ancora stata conquistata completamente.
Lo scopo è sempre stato quello di disprezzarla per comprarla, come appunto recita il noto proverbio: chi disprezza compra.
Come fare ad inculcare nella gente il senso di inferiorità? Così, semplicemente riducendoci a poveracci senza più capacità di discernimento, abbeverati nella greppia dei cretini, foraggiata di fieno venefico.
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http://www.stampalibera.com/?p=18691#more-18691

1947, Alcide de Gasperi prende i soldi per la svendita della la nostra sovranità


Per i più giovani lettori ricordiamo che al suo ritorno dagli USA, De Gasperi cacciò le sinistre unite nel Fronte Popolare, dal Governo, alimentando così una politica di divisioni e odio che favorì e innestò una strategia della tensione con 3500 morti (gestita dai Servizi Segreti deviati che armarono il terrorismo presunto “nero” o straniero) e che durerà fino agli anni ’90, lasciando l’Italia nell’ingovernabilità.
Così siamo caduti nella trappola degli schieramenti e della contrapposizione ideologica che in seguito lacererà le generazioni e distruggerà le forze positive della nostra nazione. Iniziò da quella infausta data del ’47 la contrapposizione buono/cattivo, giusto/sbagliato, rossi e bianchi, anteponendo l’odio al bene comune. Fu un odio frà poveri, qualcosa di veramente triste. Fu un pensiero ed un comportamento mostruoso che poterono innestarsi nelle coscienze della gente, comprate a suon di cioccolata, sigarette e miraggi di benessere. L’Italia dimenticò così in fretta gli altri ben più corposi regali americani: le bombe sulle nostre città, le infami bombe giocattolo che avevano per l’appunto le forme di giocattoli per bambini e che fecero tante innocenti vittime.
Cosi noi, popolo senza memoria, perdemmo la nostra sovranità e la nostra dignità.
Ancora oggi, caduto il cosidetto “comunismo,” la divisione e le differenze ideologiche appaiono come motivo di diversità politica ma sono solo un pretesto, una funzione meramente di facciata per una intera classe politica asservita agli interessi degli stessi burattinai.

IL MISTERO DEL LIBERO ARBITRIO

Ecco svelato il mistero del libero arbitrio. L’uomo é Dio di se stesso, in quanto, unico e solo parametro, imputato a decidere, arbitrariamente, della sua salvezza e della sua sconfitta.
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http://www.stampalibera.com/?p=23151#more-23151

Perché gli avvenimenti in Bahrain sono più importanti di quelli in Libia

arabia saudita......................?
Stratfor spiega perché gli sviluppi in Libia, benchè importanti, siano materialmente meno rilevanti da una prospettiva macro che quelli nel piccolo Bahrain:

“Mentre l’attenzione del mondo si sta focalizando sui combattimenti in Libia, uno sviluppo molto più significativo sta avvenendo nel Golfo Persico, in particolare nel paese del Bahrain, dove il governo sta negoziando con l’opposizione. Ed il risultato di queste trattative sarà molto più geopoliticamente rilevante e significativo del combattimento che sta avvenendo in Libia.
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Lettera a Berlusconi da inviare in massa. D

I problemi che attanagliano il Paese sono innanzitutto di tipo economico e monetario in quanto mancano i soldi per poter garantire una vita dignitosa ed in questo la magistratura è colpevole per aver sentenziato la sua incompetenza a giudicare di chi sia la proprietà della moneta all’atto dell’emissione (http://www.bancaditalia.it/bancomonete/signoraggio/cass_SS_UU_16751_06.pdf ) . Siamo così costretti, con il prelievo fiscale, a ripianare l’inesistente debito pubblico piuttosto che permettere allo Stato di garantire i servizi e le infrastrutture. La pressione fiscale sta assottigliando il potere d’acquisto delle famiglie inducendole a non consumare ed in molti casi a spingerle verso il suicidio da insolvenza. Questa angoscia sociale ed incapacità di spesa hanno creato una recessione del P.I.L. , il parametro con il quale emettiamo titoli di Stato per garantire il prestito dell’emissione monetaria da parte della B.C.E.. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Ci rivolgiamo a Lei in quanto primo ministro e fondatore di un partito e di un movimento che fanno della LIBERTA’ il motto di propaganda politica. Le ribadiamo che L’UNICA libertà di cui ha bisogno il popolo italiano è quella di uscire dalla gogna fiscale e monetaria in mano alla Banca Centrale Europea, della quale la Banca d’Italia è organo partecipante. Risolvendo la definizione delle quote della Banca d’Italia potremo avere quella massa monetaria sufficiente e gratuita per ridare speranza e dignità di vita al popolo italiano.
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http://www.stampalibera.com/?p=23090#more-23090

Alta velocità, questa voragine che non è solo finanziaria

invece che all'alta velocità,devono pensare al trasporto ferroviario locale.
Abbiamo più volte sostenuto su queste pagine come il progetto dell'alta velocità italiana costituisca una voragine finanziaria nell'ordine degli 80 miliardi di euro, a carico del contribuente italiano, dei suoi figli e dei suoi nipoti, che saranno costretti a ripagarne i costi spropositati nel corso dei prossimi decenni. Così come abbiamo stigmatizzato a più riprese la mistificazione mediatica messa in atto da Mauro Moretti e dalla politica, con la complicità dell'informazione, nel 'vendere' il TAV italiano sotto le mentite spoglie di una grande opera ormai completata, mentre, dopo la devastazione messa in atto nel Mugello, nei nodi cittadini continuano i lavori ed il 'folle' progetto del sottoattraversamento della città di Firenze non è ancora neppure iniziato.
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http://www.ilcambiamento.it/territorio/voragine_tav_non_solo_finanziaria.html

Legge obiettivo, Wwf: "Ecco i motivi dei ritardi sulle grandi opere"

altro che grandi opere.

La legge Obiettivo è servita in 10 anni prevalentemente a dare autorizzazioni ad opere, spesso prive di un inquadramento territoriale ed ambientale credibile, alimentando un costosissimo e mediocre progettificio ad uso e consumo delle grandi aziende del settore edile.
Se l’intento originario era quello di dare una svolta al ritardo infrastrutturale del Paese, puntando su pochi interventi strategici irrinunciabili e stabilendo costi e tempi certi, con la Legge Obiettivo si è fallito su tutti i fronti. Secondo il WWF il Governo farebbe bene a concentrare le risorse per accelerare gli interventi sulle infrastrutture esistenti (ponendo ad esempio fine allo scandalo dei cantieri della A3 Salerno-Reggio Calabria e sulla SS106 Ionica) e a realizzare, anche in funzione anticongiunturale, come chiede anche l’Associazione Nazionale Costruttori Edili-ANCE il programma delle piccole e medie opere per 825 milioni di euro, varato nel giugno 2009 e che oggi è al palo.
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http://www.ilcambiamento.it/territorio/wwf_legge_obiettivo_grandi_opere.html

L’inizio della fine

Le rivolte popolari in Tunisia, Egitto, Libia, Algeria, Marocco, Bahrein segnano l’inizio della fine dell’Impero americano, e occidentale, in quelle regioni. Da quando hanno vinto la Seconda guerra mondiale gli Stati Uniti, nonostante tutte le loro belle parole di democrazia, hanno sostenuto i dittatori più infami, corrotti e sanguinari, purché gli facessero comodo, quando non hanno fomentato direttamente dei golpe militari. E questa realpolitik imperialista gli si è sempre ritorta contro o li ha messi in situazioni insostenibili.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/guerra-e-verita/5702-linizio-della-fine.html

La sommossa in Nord Africa: un fermento che durerà

«Credo che in questo momento vi siano rabbia e disperazione. Non vedo proprio ora alcuna forza trainante che guidi il processo. È certamente una fase intermedia, generata da una situazione di vera disperazione che non ha una guida in questa circostanza, ma credo che siamo proprio all'inizio del processo. Come sempre, questo tipo di fase nella storia produrrà, entro un tempo molto breve, una qualche sorta di leadership. Questa sarà la seconda fase del momento. Ora, non si vede una vera e propria leadership. È un’autentica rivolta. In russo, vorrei utilizzare il termine «бунт» (bunt)- "sommossa". Questa è la mia valutazione.»
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http://www.megachipdue.info/tematiche/guerra-e-verita/5708-la-sommossa-in-nord-africa-un-fermento-che-durera.html

IL CORAGGIO DI ESSERE DIVERSI!

Carpe diem, cogli l'attimo, l'attimo fuggente. Chi non ricorda Robin William nell'intramontabile parte del professor Keating, il professore che molti di noi avrebbero voluto, quello che ti fa salire in piedi sui banchi di scuola per vedere le cose da una prospettiva differente, da un'altra angolazione, che stimola e infiamma il pensiero critico.
Che fine ha fatto il pensiero critico oggi, la consapevolezza nei giovani di oggi, gli stessi giovani dei quali gli adulti nelle loro tavole rotonde e conferenze amano spesso dipingere come senza anima, gioventù bruciata da loro stessi senza saperlo o facendo finta di non saperlo.
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http://icebergfinanza.splinder.com/post/24196754/il-coraggio-di-essere-diversi

SHOCK ECONOMY 2011!

Come già evidenziato nel recente post di inizio anno dal titolo " No Man's Ocean 2011 " alcune variabili macro e dinamiche finanziarie ed economiche stanno incominciando a delinearsi sempre più all'orizzonte, amplificate nelle ultime settimane dalle dinamiche geopolitiche.
Qui non si tratta di spaventare o terrorizzare nessuno ma solo di condividere per quale motivo questa ripresa è insostenibile e le sue fondamenta di un castello di carta già sperimentato negli anni scorsi.
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http://icebergfinanza.splinder.com/post/24200542/shock-economy-2011

Massacrato in un ristorante di Genova,

purtroppo il menefreghismo non ha limiti.
In due picchiano selvaggiamente un tunisino, prendendolo a martellate in testa e amputandogli due dita della mano sinistra in un bar-ristorante cinese del centro, nell’indifferenza totale di almeno una decina di avventori.
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http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/02/26/AOdFbw-massacrato_ristorante_nessuno.shtml

Regala biscotti al clochard: evasione fiscale

vergognatevi!
L’altro ieri un clochard si è presentato nella pasticceria di vico dei Notari, in centro storico, e ha chiesto del cibo. Il pasticcere si è impietosito e gli ha regalato tre canestrelli. Erano rotti, non avrebbe potuto venderli e ha pensato di fare una buona azione piuttosto che buttarli nel cestino. Ma fuori dal negozio c’erano i finanzieri. E lo scontrino, per quei biscotti, non era stato rilasciato. Il titolare della pasticceria ha pagato a caro prezzo il suo gesto. Le Fiamme Gialle gli hanno elevato un verbale per mancata emissione di scontrino.
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http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/02/27/AOhDU9-evasione_biscotti_clochard.shtml

LE CONTRORIVOLUZIONI EMERGENTI IN TUNISIA ED EGITTO

“Il Presidente Hosni Mubarak ha deciso di lasciare la carica di Presidente dell'Egitto e ha assegnato il compito di gestire gli affari del paese al consiglio superiore delle forze armate”, ha dichiarato Suleiman in un breve discorso televisivo. “Che Dio aiuti tutti”.
I festeggiamenti si potevano sentire nelle strade del Cairo e anche prima che Suleiman terminasse il suo discorso. E anche se non c'era modo di sapere se l'esercito avesse garantito elezioni democratiche, la folla era euforica perche' 30 anni del governo autoritario di Mubarak erano terminati.
"L'Egitto e' libero! L'Egitto e' libero!" hanno gridato in piazza Tahrir. "Il regime e' caduto!"
Un faraone arrogante e' caduto. Gli Egiziani possono credere che il loro paese e' libero, ma la loro lotta e' tutt’altro che finita. La Repubblica Araba Unita dell’Egitto non e’ ancora libera.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8009

L’ AGENDA NASCOSTA DELL' AMERICA IN MEDIO ORIENTE ?

Le rivolte popolari in Medio Oriente continuano a essere fonte di speranza e ispirazione. Anche preoccupazione però. L’imperialismo, infatti, sta manovrando per sovvertire il desiderio di cambiamento. Mentre la situazione è ancora tutta da vedere, sembra invece palese che i manovratori avranno successo.
Quando Mohamed Bouazizi, un laureato senza impiego di nazionalità tunisina, si era auto immolato per protestare contro la confisca del banco di frutta, suo unico mezzo di sostentamento, non avrebbe mai immaginato che il suo gesto di disperazione sarebbe stato la scintilla capace di far scoppiare rivolte in tutto il paese.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8008

IL LINGUAGGIO DELLA TIRANNIA

Gli imperi comunicano con due linguaggi. Uno è il linguaggio degli imperativi. E' il linguaggio degli ordini e della forza. Il linguaggio militarizzato disprezza la vita umana e celebra l'iper-mascolinità. Esige. Non fa alcun tentativo di giustificare l'evidente razzia di risorse naturali e benessere, o l'uso di violenza indiscriminata. Quando ad un checkpoint in Iraq viene trucidata una famiglia, ci si dice solo che sono “caduti”.
L'altro linguaggio dell'impero è più delicato. Si avvale della dialettica degli ideali e dei nobili scopi, si sofferma sulla nobiltà e la benevolenza dell'impero. Il linguaggio della beneficenza viene usato per rivolgersi a chi si trova al di fuori dei luoghi di morte e saccheggio, a chi non è avvilito, a chi deve essere sedotto affinché affidi il potere ai predatori.
Le meta è, comunque, la perdita totale di potere. Differisce solo il linguaggio usato.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8005

AVANTI TUTTA

Avanti tutta è il “Tomo II” che prosegue e conclude il ragionamento di Adesso Basta: la scelta del downshifting si è rivelata percorribile. Scoprire che si può vivere con poco, fuori dallo schema lavoro-guadagno-spendo, in un momento di grave crisi economica può essere un sollievo personale, ma anche un progetto “politico”, da condividere.
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http://ecom.paea.it/prodotti/_avanti_tutta.php?pn=3

Adesso Basta

Si sostiene erroneamente che io abbia inventato il downshifting, cioè il fenomeno del lasciare un lavoro avviato per rallentare e cercare un equilibrio esistenziale migliore seguendo le proprie passioni. Non è così. Io ho solo consentito a migliaia di storie di italiani di venire allo scoperto. Storie che la dicono lunga su quanto in crisi sia ormai il nostro modello economico e sociale, e su quanto il nostro Paese sia ricco di energie, desideri, progetti.
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http://www.ilcambiamento.it/avanti_tutta/simone_perotti_adesso_basta_downshifting.html

'Avanzi popolo'


Avanzi popolo. L’arte di riciclare tutto quello che avanza in cucina. Storie, ricette e consigli Stampa Alternativa / Nuovi Equilibri, 2009 pp. 327Ho sempre stimato quel tipo di donna capace di trasformare un frigo semivuoto in un’ottima cena, piuttosto che la chef che segue per filo e per segno i dogmi della nouvelle cuisine. Ecco, nel suo ultimo libro Avanzi Popolo Letizia Nucciotti mette su carta esattamente questo sapere. Una pratica antica e più ragionata di quanto non possa sembrare a primo impatto. Del resto, si sa, ars est celare artem - come dicevano gli antichi - e alla base del riciclo in cucina non c'è solo il buon senso ma anche proprio un saperci fare.
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http://www.ilcambiamento.it/recensioni/avanzi_popolo_letizia_nucciotti.html

Qualunquemente

Nel 1991 quel film di Daniele Luchetti, Il portaborse, interpretato da Nanni Moretti nei panni dell'onorevole Cesare Botero, anticipò lo scandalo di Tangentopoli che di lì a poco avrebbe trascinato nel fango l'oligarchia partitocratica della Prima Repubblica. Metteva a nudo il linguaggio vuoto della politica, un velo brumoso che allora copriva brogli elettorali e corruzione.

Quest'anno il personaggio di Antonio Albanese, il Cetto del film Qualunquemente che venerdì uscirà nelle sale, pur privilegiando il registro comico, appare ancora una volta come lo specchio in cui il paese vede riflessi i suoi vizi peggiori.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=36893

Inside Job

"C’è del marcio in Danimarca" così "cantava" il grande William Shakespeare nel primo atto della scena IV dell’Amleto, ma c’è da chiedersi, cosa scriverebbe ora trovandosi ad osservare l’"intrepida" Wall Street? Sono passati due anni dalla bolla finanziaria scoppiata nel 2008 e ancora oggi l’economia risente del crollo finanziario a livello mondiale, un fenomeno che, come un effetto a catena, ha fatto crescere il tasso di disoccupazione e ha spinto sulla soglia della povertà numerose famiglie e altrettante ne ha messe in ginocchio. Un fenomeno che sembra essersi generato da solo, forse per "partenogenesi", dato che, a parte qualche indiziato, in pochi sono finiti in prigione, sempre se ci siano finiti. Ad indagare con occhio attento senza far sconti a nessuno, è il milionario Charles Ferguson, che dopo aver venduto la sua invenzione a Bill Gates si è dedicato alla professione di cineasta, vincendo con "No End in Sight" sulla guerra in Iraq, un premio speciale della giuria per i documentari al "Sundance Film Festival" 2007 e candidandosi agli Oscar nel 2008. Il titolo di questo documentario–shock è "Inside Job", che riprende l’espressione indicante appunto il crimine di furto, rapina o appropriazione indebita compiuto da una persona con una posizione di fiducia e autorizzato ad accedere ad operazioni senza supervisione.
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http://filmup.leonardo.it/insidejob.htm

The Quantum Activist, l'attivista dei quanti

"Verso l’una di notte dopo aver finito un pacchetto intero di compresse per il mal di stomaco mi arresi ed uscii. Ecco che una fresca brezza marina mi colpì direttamente in faccia. E un pensiero sorse: perché vivo in questo modo? Perché vivo in QUESTO modo? E seppi che dovevo cambiare. Lo seppi e basta".
Inizia con queste parole il racconto di cambiamento di Amit Goswami, fisico nucleare e attivista quantistico, protagonista del documentario di Ri Stewart e Renee Slade, The Quantum Activist, in uscita a febbraio in Italia.
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http://www.ilcambiamento.it/recensioni/the_quantum_activist_recensione.html

Warology. Operazione l'altra guerra

Qual è l’altra guerra che stiamo vivendo? Come sarà la guerra del futuro? Esperti di strategie militari tradizionali e virtuali, ufficiali di punta dell’esercito, scienziati e uomini politici si confrontano in una conversazione serrata delineando il quadro di una nuova cultura del conflitto. Più di un’inchiesta, Warology è un viaggio ai confini dell’impensabile.

Tre capitoli della stessa storia, con tanto di prologo ed epilogo. Warology. Operazione l’altra guerra, in uscita a febbraio 2011 in tutte le librerie, traccia le sembianze di cosa è diventata la guerra nel nostro tempo. Una guerra che si basa su strategie dell'invisibile, un conflitto asimmetrico che coinvolge i civili, dove il primo nemico è la notizia e la sfida consiste nell'immaginare l'impensabile. Sul campo di battaglia del Terzo Millennio, insomma, la vera posta in gioco è la dissoluzione dell'umanità.
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http://www.ilcambiamento.it/recensioni/warology_altra_guerra_dvd_febbraio.html

venerdì 25 febbraio 2011

E dopo la Libia... è l'ora di The Kingdom?

E' il pensiero che fa tremare i polsi a mezzo mondo. Dopo Tunisia, Egitto, Yemen, Bahrein e Libia... perché non potrebbe succedere anche in Arabia Saudita? In fin dei conti, si tratta di una monarchia assoluta di sapore medioevale, con un re talmente vecchio che al suo confronto Mubarak, Gheddafi e persino Berlusconi sembrano giovani leoni. L'Arabia non brilla per democrazia, diritti umani, libertà religiosa, di stampa e di pensiero; frustano la gente e giustiziano gli apostati coi tribunali coranici, insomma è un Paese da cui si può comprare petrolio senza essere rimproverati ma senza alcuna plausibile ragione. E' una dittatura bella e buona e probabilmente assai peggiore delle altre dittature rovesciate in questi giorni.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/guerra-e-verita/5687-e-dopo-la-libia-e-lora-di-the-kingdom.html

La lotta di classe sotto altro nome

Stiamo vivendo la valanga conservatrice-neoliberale guidata dal cancelliere Angela Merkel, che propone la realizzazione di riforme nell’eurozona, indirizzate a migliorare la competitività dei paesi che la compongono, sulla base di una riduzione dei salari e dei diritti dei lavoratori. Con tale atteggiamento si presuppone che la competitività dipenda soprattutto dai salari, in modo che la loro variazione al ribasso produrrà un aumento al rialzo della competitività, permettendo una discesa dei prezzi che renderà i prodotti più economici e quindi ne aumenterà la competitività. A supporto della sua teoria, Merkel parla della Germania, la cui alta competitività si basa, secondo il cancelliere, nella “moderazione salariale”, parole utilizzate nel discorso neoliberale per definire un processo nel quale i salari vengono congelati o diminuiscono, mentre la produttività aumenta.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/fondata-sul-lavoro/5690-la-lotta-di-classe-sotto-altro-nome.html

CALDE ASPETTATIVE DI INFLAZIONE! AL LUPO, AL LUPO!

Mentre in Europa un giorno si e un giorno no, i menestrelli della Banca centrale europea cantano e minacciano rapidi e futuri aumenti dei tassi per smorzare quella calda aspettativa di inflazione che specialmente in America ma anche da noi i banchieri centrali stanno cercando di creare Bullard, governatore della Fed di St.Louis cerca di gettare benzina sul fuoco.
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http://icebergfinanza.splinder.com/post/24188512/calde-aspettative-di-inflazione-al-lupo-al-lupo

A PROPOSITO DI ...ARABIA SAUDITA!

Ieri un lettore mi ha chiesto per quale motivo considerassi l'Arabia Saudita a rischio uno dei possibili pezzi del domino che sta cadendo in tutta l'Africa e nel Medioriente, visto che non si segnalano particolari tensioni o proteste.
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http://icebergfinanza.splinder.com/post/24184183/a-proposito-di-arabia-saudita

TEMPI DIFFICILI...IL SEQUESTRO DELLE FUTURE GENERAZIONI!

Quello che non mi stancherò mai di ripetere e che molte belle addormentate nel nostro bosco non comprendono è che come spesso accade in questa crisi, un fiume di denaro si sta riversando nel sistema finanziario per riempire pozzi ormai avvelenati e prosciugati dalla siccità della più demenziale speculazione, mentre nel futuro dei nostri giovani e delle nostre comunità si intravvede sempre più la siccità!
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http://icebergfinanza.splinder.com/post/24184138/tempi-difficiliil-sequestro-delle-future-generazioni

l'informazione sociale ha un futuro

Lo scorso fine settimana a Lucca è accaduto un fatto strano: stampa cosiddetta "mainstream" e stampa del settore non profit si sono incontrate per una tavola rotonda sul futuro dell'informazione sociale. Il titolo era provocatorio e ambiguo: il sociale fa notizia. Ad ospitare questo dibattito il salone nazionale del volontariato, "Villaggio Solidale".
La discussione è partita da una provocazione: quante volte troviamo nei titoli delle notizie di agenzia in Italia la parola "Ruby" in confronto alla parola "volontariato"? La competizione non esiste, a raccontare lo squilibrio del risultato non sarebbe utile nemmeno la metafora sportiva del "cappotto".

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http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=2672&fromHP=1

PROSSIMA FERMATA: LA CASA DI SAUD

Ecco un corso intensivo su come uno dei “nostri” – monarchi – dittatori tratta il suo popolo in occasione della grande rivolta nel mondo arabo del 2011. Il re del Bahrein, Hamad al-Khalifa, si è macchiato le mani di sangue dopo che le sue forze mercenarie di sicurezza - pakistani, indiani, siriani e giordani – hanno attaccato alle 3 di giovedì notte, senza preavviso, manifestanti pacifici accampati in Piazza della Perla, versione ridotta del paese del Golfo di Piazza Tahrir al Cairo.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8003

LIBIA. RIVOLUZIONE COLORATA O NO ?

secondo il mio punto di vista è ancora presto per capire se queste sono rivoluzione colorate o no.
io spero che non siano colorate ma autentiche.
bisogna vedere l'evolversi degli eventi.
Molti mi chiedono un'opinione su quello che accade in Libia. Rivoluzione colorata o no? Chi c'è dietro? Grazie per la stima, ma confesso che per una volta non riesco a formarmi un'idea precisa. Non sono in grado di costruire una teoria, io che ho sempre una teoria pronta per ogni cosa. Succede.
Allora ho pensato di farvi partecipi dei miei pensieri in libertà. Di quello che ho notato in particolare, di quello che ci propinano, della schizofrenia dei messaggi che arrivano. Così potrete non farvi un'opinione pure voi. E' importante, certe volte, riuscire a non averla.
Ecco cosa ho sentito.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8004

PEAK OIL, CAMBIAMENTI CLIMATICI, DISORDINI POLITICI: LA LEZIONE DELL’EGITTO

E’possibile che il popolo egiziano che è coraggiosamente sceso in strada per rovesciare il regime tirannico abbia preso parte alla prima rivoluzione del picco del petrolio?
Sembra una vera iperbole, in un primo momento. Hosni Mubarek ha gestito il paese sotto un costante stato di emergenza in cui ha bloccato la libertà di parola, intimidito ogni persona percepita come una minaccia e gestito un sistema sfacciatamente corrotto che ha lasciato milioni di Egiziani in povertà. I tiranni sono stati rovesciati alla fine e i manifestanti nelle strade dell’Egitto stavano chiaramente esercitando il loro diritto a fare una scelta politica – rimuovere Mubarak. Dopo tutto, è una così romantica storia che vogliamo leggerci: la gioventù diseredata che ha superato in astuzia le spie del governo, twittando su Facebook per organizzare la sommossa, una ribellione eccezionalmente pacifica.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8002

martedì 22 febbraio 2011

L’euro, il rapporto FCIC e la BCE: quello che i media non vi hanno detto

La discussione più importante al recente Forum di Davos è stata quella che i media non vi hanno raccontato. Dedicata al futuro dell’euro, si è tenuta il 28 gennaio nella forma di un confronto tra il presidente della BCE Jean-Claude Trichet e il prof. Wilhelm Hankel, uno dei cinque moschettieri che hanno presentato il ricorso alla Corte Costituzionale tedesca contro il fondo UE “salva-stati”. Di fronte ad un pubblico straripante, Hankel ha riscosso più volte applausi (unico a riceverne) quando ha affermato che l’euro è un “cadavere ambulante” e che i tentativi di salvarlo affosseranno la democrazia in Europa. Trichet e gli altri relatori, tra cui il famoso Nouriel Roubini, non hanno saputo contrapporre argomenti convincenti ad Hankel, nella loro difesa dell’euro.
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http://www.stampalibera.com/?p=22777

GOOGLE: INTERESSI PRIVATI MA POTERI PUBBLICI.

Google, in seguito alle reazioni internazionali per l’abusivo blocco dell’account youtube di FermiamoLeBanche a causa del booktrailer de Il labirinto femminile, alle 19 circa del 18 febbraio 2011, ha riaperto l’account, che aveva bloccato alle 17 circa del 15 febbraio 2011.

Account che aveva chiuso per lo strappo a Ruby delle ‘vesti’ (i diritti, le prerogative individuali ecc.) ad opera dell’uomo in nero con la maschera bianca dell’anonimato e del perbenismo: una simbolizzazione dei moltissimi ‘sicari’ pagati dagli Stati ma al servizio di occulte logiche conservatorie indotte dal potere bancario. Una simbolizzazione che diviene esplicita quando faccio dire a Ruby che il signoraggio bancario primario e secondario è «la radice del male».

Il vero problema è comunque che il controllo di quanto accade in rete dovrebbe essere gestito, in base alle leggi, dagli Stati attraverso i loro ‘Garanti’, che invece praticano nel mondo intero una sistematica abdicazione alle loro funzioni in favore dei sub\poteri privati (il vero potere è solo quello bancario) che dominano Internet secondo logiche commerciali e di regime.

Prova ne sia che il portavoce di Google ha ‘candidamente’ dichiarato che «per policy Google non commenta singoli casi, ma ha una linea d’azione che viene messa in atto regolarmente e può portare alla rimozione di singoli video e, successivamente, anche a chiusura di account youtube, come in questo caso».
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http://www.stampalibera.com/?p=22790














I

IL CORPO DELLE DONNE

donne,uscite dagli schemi!

Eco in città - Guida agli stili di vita sostenibili

Eco in città è la nuova collana editoriale completamente dedicata all’ecologia e agli stili di vita sostenibili, edita da L’Aurora Comunicazione & Marketing, casa editrice di COMetA.

Pensate come uno strumento utile sia per i residenti sia per chi è di passaggio, le 10 guide relative a 10 città italiane vogliono essere un vademecum di consigli, idee e suggerimenti per vivere nella propria città adottando uno stile di vita sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
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http://www.cometa-online.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1430:eco-in-citta-guida-agli-stili-di-vita-sostenibili&catid=45:libri&Itemid=50

La fine ingloriosa di un'umanità snaturata

Gli individui moderni non riescono ad immaginare, neppure per un momento, una realtà diversa da quella che, quotidianamente, conducono. Questo, è il vero dramma. Sempre impegnati a pulire casa con intrugli chimici dai nomi più “pittoreschi” e riversare sull’ambiente, il loro carico di morte e distruzione.

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http://www.cometa-online.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1429:la-fine-ingloriosa-di-unumanita-snaturata&catid=37:ambiente&Itemid=50

Un fantasma si aggira per il mondo arabo

io direi: un fantasma che si aggira per il mondo intero.
Non è quello del comunismo. E, per ora, non lo si può chiamare “fantasma della democrazia”. E’ una rivolta da fine dell’Impero. E’ uno dei sintomi della crisi globale del pianeta, che progressivamente sta sostituendo, e sostituirà completamente in pochi anni, tutte le agiografie adoranti della globalizzazione imperiale. E’ un figlio di molti fattori, che non possono essere ridotti a uno, come gran parte della stampa occidentale sta scribacchiando in questi giorni.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/5674-un-fantasma-si-aggira-per-il-mondo-arabo.html

La rivolta si estende. In USA, nel Wisconsin

le rivolte si stanno sposatando dalla periferia al centro..................?
Che strano cartello, al Cairo in festa. Recita: L'Egitto sostiene i lavoratori del Wisconsin.

Cosa diamine c'entra l'Egitto col Wisconsin? Un accostamento quantomeno improbabile. Eppure, complice forse l'ampia copertura mediatica delle rivolte egiziane con sperticate lodi ai combattenti per la libertà e la democrazia, in Wisconsin sta succedendo l'impensabile: non solo sono scesi in piazza i lavoratori, ma ogni giorno a loro si aggiungono decine di migliaia di persone che arrivano da tutto lo Stato.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/beni-comuni/5673-la-rivolta-si-estende-in-usa-nel-wisconsin.html

GHEDDAFI LIBIA : UN URLO PARANOICO SOFFOCATO DALLA DIGNITA'!

Nell'urlo paranoico di un dittatore qualunque, Libia, Libia, Libia, libertà, rivoluzione, vittoria, si nasconde la psicosi di un delirio cronico assecondato per anni dalle democrazie occidentali, in particolare dalla nostra presunta democrazia, prostituitasi agli interessi di un istante fondato sul nulla. Egitto, Libia, Tunisia e domani l'Arabia Saudita sono solo alcuni tasselli di una svolta epocale.
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http://icebergfinanza.splinder.com/post/24176664/gheddafi-libia-un-urlo-paranoico-soffocato-dalla-dignita

CRISI DEL CIBO 2011 ? I 14 FATTI PREOCCUPANTI

Sarà il 2011 l’anno dell’inizio della grande crisi globale del cibo?
Il prezzo del cibo è in aumento, i produttori sono in difficoltà e quest’anno si è già assistito allo scoppio di proteste in diverse parti del globo. Quando le persone non hanno abbastanza cibo, tendono a diventare disperate e, sfortunatamente, sembra che non ci saranno miglioramenti nel prossimo futuro. In questo momento il mondo fa fatica a nutrirsi e, con il passare dei giorni, ci sono sempre più bocche da sfamare. Si prevede che la popolazione mondiale raggiungerà i nove miliardi entro il 2050. Ci sono già troppe persone che nel mondo muoiono di fame e sfortunatamente questa situazione coinvolgerà sempre più aree con l’aumento della crisi dei produttori.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7991

Tempi moderni: la catena di smontaggio

Il boom economico, la lavatrice, il frigorifero, la Seicento, la tv in salotto e il giovane operaio ex contadino che con il cuore gonfio e la valigia di cartone arriva in massa a Torino, Genova e Milano per costruirsi un futuro radioso. La cartolina sbiadita dell’epoca d’oro del fordismo italiano ci racconta di un mondo diverso, dove il sudore della fronte e la speranza, le umiliazioni e le piccole conquiste erano il pane quotidiano di un proletariato sradicato e trattato con disprezzo, pronto a fare sacrifici disumani per rincorrere il sogno di un benessere diffuso, duraturo e democratico. E per far sì che i propri figli, figlie e nipoti potessero studiare e costruirsi un avvenire ancor più dignitoso.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02/22/tempi-moderni-la-catena-di-smontaggio/93393/

Perché noi no?

Ci sono riusciti tunisini ed egiziani, ce la stanno facendo pure i libici (seppure pagando un prezzo carissimo). Perché noi no? Il nostro Paese tecnicamente non è sotto dittatura, ma è anche vero che la maggioranza sta in piedi a suon di parlamentari comprati, dopo essersi spaccata, aver perso i pezzi per strada, ed essere ormai in ostaggio di un solo uomo che per non finire sotto processo (uno dei tanti processi) paralizza un intero Paese.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02/22/perche-noi-no/93360/

Le tre egemonie culturali che regolano l’Italia

L’Italia contemporanea è un paese di dicotomie, di schieramenti contrapposti, di posizionamenti radicali e di scelte di comodo. È un Paese plebiscitario, esaltato dal televoto, in cui ogni cittadino tende a etichettare il prossimo sulla base di categorie precostituite e lo spazio per il confronto tra idee è difficilmente scevro dal pregiudizio o dalla diffidenza.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02/22/le-tre-egemonie-culturali-che-regolano-litalia/93274/

I baby boomer senza pensione dovranno lavorare fino a 70 anni

ecco il futuro delle nostre pensioni integrative "con il benestare del sindacato".
Il crac dei fondi privati tradisce una generazione: cambierà il tenore di vita di migliaia di famiglie. Chi ha 60-62 anni ha accantonato a malapena il 25% di quanto gli occorre per la vecchiaia.
Il crac dei fondi pensione privati tradisce un´intera generazione. Sono i baby-boomer, nati fra il 1945 e il 1965: in America i più anziani di loro arrivano adesso all´età della pensione. E scoprono di non potersela permettere. Molti dovranno lavorare fino a 70 anni, almeno a part-time, per integrare una rendita previdenziale del tutto insufficiente.
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http://www.dirittiglobali.it/index.php?view=article&catid=19:lavoro-economia-a-finanza-nel-mondo&id=10656:i-baby-boomer-senza-pensione-dovranno-lavorare-fino-a-70-anni&format=pdf&ml=2&mlt=yoo_explorer&tmpl=component

L’Africa torna al centro

E se arrivasse fino in Europa, dove pure si soffrono le conseguenze dei diktat delle banche e del peso del debito pubblico? Se in Italia, oltre a mobilitarci giustamente contro gli abusi e l’arroganza di un vecchio satrapo sessuomane, cominciassimo anche a muoverci su queste fondamentali tematiche che riguardano il futuro stesso dell’umanità?
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02/20/lafrica-torna-al-centro/93140/

Renzi: “La Bindi non è indicata per vincere” E lei: “A Matteo va bene solo Matteo”

le solite manfrine interne al partito.
bravo matteo,l'unica cosa giusta che hai detto.
Nella politica italiana irrompe l’effetto Rosy Bindi. Con il merito di scuotere il centrosinistra dal suo torpore. La proposta del leader di Sel Nichi Vendola che la vorrebbe come candidata di un’ampia coalizione ha infatti mosso le acque. Un’idea che non dispiace a un dirigente di primo piano del Pd come Nicola Latorre. Ma che riceve la netta bocciatura del ‘rottamatore’ Matteo Renzi. “La candidatura della Bindi va bene per una sinistra che si accontenta di partecipare. Io sono stanco di una sinistra che partecipa, ma non vince”. Il sindaco di Firenze ribadisce poi la necessità di ripartire da un ricambio generazionale all’interno del Pd e aggiunge: “La Bindi, tra l’altro, ha già perso contro Veltroni alle primarie”. E ancora: “Berlusconismo e antiberlusconismo spariranno insieme – afferma – e magari lasceranno posto a chi ha davvero qualcosa da dire per il bene di questo Paese”.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02/18/renzi-la-bindi-non-va-bene-per-vincere-e-lei-a-matteo-va-bene-solo-matteo/92881/

Debito e crescita, a cosa (non)

questo emerito imbecille vuole uscire dalla crisi con la causa che l'ha creata. complimenti.....................!
Dai vertici del G20 non ci si possono aspettare decisioni operative, non è quella la sede, ma una misura dei rapporti di forza. E la notizia che emerge dal summit di ieri, a Parigi, è che la Cina è sempre più forte e gli Stati Uniti più isolati. La tesi americana (e non solo) sostenuta dal segretario al Tesoro Tim Geithner fin dal suo insediamento è questa: dalla crisi si può uscire soltanto se i cinesi iniziano a consumare di più e a risparmiare meno, con il governo di Pechino che rivaluta lo yuan per frenare le esportazioni di merci cinesi e far rifiatare le poco competitive aziende americane.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02/20/a-cosa-nonserve-l%E2%80%99intesadel-g20/93035/

IL SEQUESTRO DELLE DEMOCRAZIE!

Quello che sta accadendo in Africa e in Medioriente non è altro che l'inevitabile destino di chiunque cerchi con la dittatura e la forza di opprimere la libertà dei popoli, libertà che spesso è pilotata ad arte da interessi superiori ma che in questo caso è alimentata dalle infime condizioni umane e sociali in cui questi popoli per troppo tempo sono stati tenuti con la chiara e consapevole connivenza dei governi occidentali interessati allo sfruttamento di questi territori e veicolata da quello straordinario strumento e allo stesso tempo devastante che è internet.
Una dittatura che non mi stancherò mai di ripetere è in corso anche oggi nei paesi occidentali attraverso il completo sequestro della vita sociale delle comunità ad opera della finanza speculativa e di un gruppo di esaltati che grazie all'azzardo morale concesso dalla politica spesso connivente sta letteralmente imponendo il più impressionante trasferimento di ricchezza che la storia ricordi.
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http://icebergfinanza.splinder.com/post/24173530/il-sequestro-delle-democrazie

lunedì 21 febbraio 2011

ALFONSO LUIGI MARRA: STRATEGISMO, SIGNORAGGIO E...

Clima in Comune, Genova capofila delle buone pratiche energetiche

Il 18 febbraio scorso in occasione di 'M'illumino di meno', la giornata del risparmio energetico promossa dalla trasmissione di Radio2 Caterpillar, Legambiente ha presentato il dossier Clima in Comune 2011 sulle buone pratiche attuate dalle amministrazioni comunali in campo energetico.
L'associazione ha scelto di presentare il rapporto a Genova, capofila a livello europeo degli oltre 700 comuni italiani che hanno aderito su base volontaria al 'Patto dei Sindaci', impegnandosi così a predisporre un Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile (PAES) con l'obiettivo di ridurre almeno del 20 per cento le proprie emissioni di gas serra, aumentare del 20 per cento il ricorso a fonti rinnovabili e migliorare del 20 per cento l'efficienza energetica entro il 2020. Il Piano predisposto dall'Amministrazione del capoluogo ligure è stato approvato per primo dall'Europa e pubblicato sul sito ufficiale.
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http://www.ilcambiamento.it/clima/clima_comune_2011_legambiente.html

Europa: finanziati 44 progetti di 'energia intelligente'

Con il programma 'Energia intelligente Europa' (EiE) sono stati destinati 58 milioni di euro per progetti volti alla riduzione dei consumi, all'efficienza energetica e alla creazione di nuove reti e sinergie in vista del traguardo europeo 20-20-20 entro il 2020 (ridurre i gas ad effetto serra del 20%, ridurre i consumi energetici del 20% attraverso un aumento dell'efficienza energetica, soddisfare il 20% del nostro fabbisogno energetico mediante l'utilizzo delle energie rinnovabili).
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http://www.ilcambiamento.it/efficienza_energetica/energia_intelligente_europa_progetti_2011.html