STUPIDA RAZZA

lunedì 25 giugno 2012

IL FALLIMENTO DEL SISTEMA DENARO: UNA OPPORTUNITA' ?

«Un uomo stava camminando nella foresta quando s’imbattè in una tigre. Fatto dietro-front
precipitosamente, si mise a correre inseguito dalla belva. Giunse sull'orlo di un precipizio,
ma per fortuna trovò un ramo sporgente di un albero a cui aggrapparsi. Guardò in basso,
e stava per lasciarsi cadere, quando vide sotto di sé un'altra tigre. Come se non bastasse,
arrivarono due grossi topi, l'uno bianco e l'altro nero, che cominciarono a rodere il ramo.
Ancora poco e il ramo sarebbe precipitato. Fu allora che l'uomo scorse una fragola matura.
Tenendosi con una sola mano la colse e la mangiò. Com'era buona!».
Koan Zen

Un tempo si diceva che il battito d’ali di una farfalla in Polinesia poteva provocare una catastrofe nell’emisfero opposto. Era una classica iperbole della complessità, per esprimere il concetto che l’ecosistema Terra è integrato e ogni sua componente è interdipendente. 

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10479

UNA NUVOLA DI FOLLIA

La grande truffa è l'illusione di libertà e potenza che si prova navigando in rete, ma siamo solo attori che recitano una parte dentro una nuvola.

È semplicemente folle pensare di uscire dall'enorme truffa in cui siamo piombati, senza condannare a pene vigorose chi le ha provocate, ma diventa un insulto presentare il conto di questo olocausto mediatico e finanziario alle vittime e non agli imputati. 

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Il lavoro secondo la decrescita

 lavorare meno,lavorare tutti.
La terza Conferenza internazionale sulla decrescita, la sostenibilità ambientale e l’equità sociale che si terrà a Venezia dal 19 al 23 settembre (www.venezia2012.it) si sta velocemente avvicinando. Essa si svolgerà lungo tre assi tematici: commons, democracy e work. Sui primi due la combinazione con i principi della decrescita è abbastanza facile da immaginare: la decrescita è prima di tutto riconoscimento del valore non monetario dei sistemi ecologici e l’auspicio di una loro gestione responsabile, condivisa, partecipata. 
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43550

Il grigiocrate Mario Monti. Biografia non autorizzata…

Pare strano per un milanese “doc”, ma tutto iniziò a Torino. Più di quarant’anni fa. La parabola del professor Mario Monti, da giovane e promettente docente di Economia a presidente del Consiglio di un’Italia commissariata e messa in svendita dalla finanza internazionale, prende infatti le mosse dall’arrivo del ventisettenne economista alla facoltà universitaria subalpina. Monti viene invitato dal suo “mentore” Onorato Castellino, che successivamente sarebbe diventato preside di Economia e Commercio e presidente della Compagnia di San Paolo, la potentissima fondazione dell’omonimo istituto bancario. E fin dall’inizio già si scorge una delle costanti della vita professionale del “nostro”: la cooptazione. Uno strumento tipico delle élite di cui il professore ha sempre usufruito in prima persona e che, a sua volta, ha usato per tessere intorno a sé una fitta rete di rapporti umani e professionali.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43557

Tutti agricoltori, per salvare il mondo dai banchieri

Dopo la battaglia per l’acqua vinta esattamente un anno fa con i referendum, è giunto il momento di far partire quella per il suolo: dobbiamo trasformarci da consumatori in co-produttori, perché il nostro modo di mangiare è il primo atto agricolo ed è in grado di cambiare un modello di produzione che ci sta portando sull’orlo del baratro. Dobbiamo scegliere i gruppi di acquisto solidale, i mercati dei produttori locali e soprattutto essere coscienti e informati per sostenere una nuova forma di resistenza. I nostri nonni stenterebbero a crederlo, siamo una società che spende più per dimagrire che per mangiare. Non ho nostalgia per il mondo antico, ma dobbiamo far tornare i giovani alla terra e al mestiere di contadino, perché c’è più saggezza e conoscenza in un contadino che in un banchiere.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43553

La Germania non è il centro imperiale dell'Europa


crande germania,preparati.
 

E’ opinione di molti che l’attuale sconquasso nell’area europeo-mediterranea è determinato dalle politiche sovrane della Germania, che attraverso l’euro e l’Unione impone agli stati deboli politiche espropriative e immiserenti che distruggono l’industria di quei paesi, ne riducono i redditi, azzerano le conquiste pregresse del lavoro, e favoriscono l’industria tedesca (a partire dal manifatturiero), contribuendo a sostenere i redditi in Germania.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43545

Una generazione bruciata: seguono le altre



Ieri ho incontrato due vecchi amici. Ci siamo messi a parlare dei figli e della crisi che avvolge l'Italia. Mi hanno raccontato che il loro figlio che ora ha più di trent'anni si è messo in cooperativa con altri. Fanno pubblicità grafica e cose del genere. Mi hanno fatto capire che non guadagna quanto basterebbe per vivere. Naturalmente sono loro a soccorrerlo fino a quando potranno. Questa è la condizione della generazione dei biagizzati la legge che oramai da dieci anni ha di fatto abolito il contratto di lavoro a tempo indeterminato e l'obbligo a pagare una retribuzione dignitosa (come prescrive vanamente la Costituzione).

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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43543

La lezione di Rio+20: cambiare il nome della specie da homo sapiens a insipiens



dopo la globalizzazione è l'ora della glocalizzazione: pensare globalmente,agire localmente.
Anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, aprendo la Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (www.uncsd2012.org) il 20 mattina a Rio de Janeiro, ha affermato che il documento finale non ha risposto alle aspettative ed ha sottolineato come i negoziati siano stati molto difficili. "Personalmente, ha detto, mi aspettavo un documento finale più ambizioso".
Fino all'ultimo le organizzazioni della società civile hanno cercato di contribuire a dare concretezza al documento finale per renderlo adeguato alla sfida che abbiamo di fronte a noi: come imparare a vivere nei limiti di un solo pianeta.
E il 21 giugno sera importanti rappresentanti della società civile, scienziati, leader di grandi associazioni internazionali, come WWF, Greenpeace, Oxfam, e think tank, come il Club di Roma, figure rappresentative dei movimenti del Sud del mondo come Vandana Shiva e tanti altri, hanno firmato un documento dal titolo "Il Rio+20 che non vogliamo" parafrasando il testo del documento finale "Il futuro che vogliamo" che dice chiaramente che il "futuro che vogliamo" non si trova nel documento che porta questo nome.

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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43542

Banche e derivati. Il "botto" è vicino


 è l'ora di resettare il sistema.

Un allarme tardivo, ma realistico. E completa assenza di indicazioni su cosa fare per “impedire” il ripetersi di un film già visto.

Banche e derivati sono la stessa cosa: i secondi sono “prodotti” dalle prime, non esistono per loro conto.

Fin dall'inizio è apparso chiaro che tutti i discorsi sulla “riforma delle regole del sistema finanziario internazionale” non sarebbe approdata a nulla. Troppi “decisori” (sia dei maggiori stati che dell più importanti istituzioni economiche globali) sono incatenati – personalmente e strutturalmente – agli istituti di credito, ai fondi di investimento, ecc. Il governo degli Stati uniti, Obama a parte, ne è un esempio clamoroso da oltre un trentennio. Gente che esce dalla finanza o dalle grandi multinazionali per fare il ministro e poi torna a fare la finanza o l'impresa. Gli si può forse chiedersi di rinunciare a una carriera futura o di bastonare i propri recenti ex colleghi di lavoro?
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martedì 19 giugno 2012

L’alternativa dei “nove su dieci”

Crisi finanziaria, crisi del debito pubblico, austerità. Sembra che non ci sia alternativa per un paese in difficoltà come il nostro. Ma chi ha pagato, effettivamente, il conto della crisi? La risposta la dà il titolo del libro di Mario Pianta Nove su dieci. Perché stiamo (quasi) tutti peggio di 10 anni fa (Laterza, 2012, 12€). È sui “nove su dieci” più poveri che ha gravato il peso del declino e del riaggiustamento economico, mentre i più ricchi – “uno su dieci” degli italiani – hanno beneficiato del lungo processo che ha portato a quest’esito disastroso, e si sono ora posti al riparo dai costi della crisi. Le soluzioni, proposte ed attuate, per superare la crisi hanno l’effetto di approfondire le disuguaglianze esistenti, deprimendo le forme di partecipazione politica e indebolendo la democrazia.
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 http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/L-alternativa-dei-nove-su-dieci-13946

L’alternativa dei “nove su dieci”

"Svuotare gli arsenali, riempire i granai"

Durante questi primi cinque anni di crisi economica e finanziaria internazio­nale, la ricetta dei tagli alla spesa pubblica (per ridurre il debito) è stata al centro delle politiche e delle richieste avanzate dalle istituzioni internazionali, dai governi dei paesi più forti e dai mercati finanziari. Nell’elenco delle spese pubbliche da ridurre sono entrate le pensioni, l’istruzione, il sistema sanitario, il trattamen­to dei dipendenti pubblici, i servizi sociali. Quasi mai o solo di sfuggita sono state inserite nell’elenco le spese militari. […] Eppure nel mondo si spendono ogni anno più di 1.600 miliardi di dollari per le armi: la riduzione del 10% a livello globale della spesa militare avrebbe liberato risorse necessarie a fermare la speculazione in Gre­cia e si sarebbe potuto salvare tempestivamente il paese dal crack finanziario, senza ulteriori conseguenze per l’Europa e l’economia mondiale. Eppure la strada scelta è stata un’altra, complici la resistenza della lobby dell’industria bellica, della casta dei militari, degli interessi consolidati di una parte del mondo politico nel business militare. È anche questa la ragione, non l’unica, di tante guerre degli ul­timi 20 anni: tenere fiorente l’industria e il mercato delle armi, legittimare il potere della casta politico-militare, consolidare la costruzione di un sostanziale unipolari­smo geopolitico incentrato sul ruolo della Nato. […]
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 http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/Svuotare-gli-arsenali-riempire-i-granai-13862
 

Volcker e il buonsenso perduto

La scorsa settimana Paul Volcker, in una conferenza al Parlamento europeo, ha sostenuto la necessità di tornare a una netta separazione fra le attività speculative delle banche e la loro funzione tradizionale di deposito dei risparmi e di erogazione di credito all'economia reale. Un piccolo ripasso: Paul Volcker, ora consigliere del presidente Barack Obama per la ripresa economica, è stato a lungo a capo della Federal Reserve – la banca centrale Usa – ai tempi in cui Ronald Reagan lanciava il paradigma neoliberista, fondato su deregolamentazione della finanza, alti tassi d’interesse e dollaro forte. Volcker è uno dei padri del “consenso di Washington”, uno dei registi negli anni Ottanta della crisi del debito del terzo mondo, è stato il primo ad aprire le porte alla speculazione, anche se è stato poi il democratico Clinton a cancellare il Glass-Steagall act che negli Usa teneva separate dai tempi della grande depressione le banche d’affari da quelle commerciali.
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 http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/Volcker-e-il-buonsenso-perduto-13851
 

venerdì 15 giugno 2012

L'IDEA DI SVILUPPO CONTIENE LA CRISI

Superare la centralità del concetto di Sviluppo a favore del concetto di Sostenibilità, e quindi "del limite" che vi è contenuto, è la sfida non più rinviabile che ci troviamo ad affrontare. La crisi economico-finanziaria globale che stiamo attraversando pone l'umanità intera davanti ad una riflessione sul modello di civiltà industriale-capitalista fino ad oggi trionfante sull'intero pianeta. L'idea stessa di Sviluppo contiene la crisi che stiamo attraversando. Occorre la consapevolezza che siamo alla fine di un'epoca e cambiano radicalmente paradigmi fondamentali.
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http://www.ecologistiecivici.it/primo-piano/item/7097-lidea-di-sviluppo-contiene-la-crisi.html

QUEST'UOMO NON STA FACENDO GLI INTERESSI DELLA NAZIONE

Quest'uomo non sta facendo gli interessi della nazione. Ci sta svendendo. Ci sta affondando. E lo fa in piena consapevolezza.

Subdolamente, il sole24ore, ieri mattina, titolava “Schnell frau Merkel!”. L’idea di base consisteva nel ricordare ai propri lettori, a nome della Confindustria, che la situazione italiana oggi, sarebbe –secondo loro- com’era nell’ottobre del 2011 quando decisero di eliminare Berlusconi. Ricorderete che, in quei tumultuosi giorni, il quotidiano economico titolò “Fate presto” con anomale lettere cubitali, schiacciando il campanello d’allarme. 

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10437

giovedì 14 giugno 2012

ELINOR OSTROM… COMMON SENSE!

Come scrive Andrea Di Stefano sul mensile VALORI
…un nuovo fantasma si aggira per l’Europa. Non ha il volto barbuto di Karl Marx e neppure quello del Kapitalist raffigurato da George Grosz nel 1932. Si tratta dei “beni collettivi”. Gestiti secondo principi di democrazia partecipativa, possono scardinare alle radici il Fondamentalismo del Mercato, che, con la complicità dei decisori pubblici, si è imposto dalle fine degli anni Ottanta a livello globale. Le implicazioni di una nuova teoria economica dei beni comuni sono ancora tutte da definire e richiedono un notevole sforzo di analisi e l’adozione di nuovi strumenti di regolazione che possano portare all’affermazione di uno Stato moderno ed efficiente.
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http://icebergfinanza.finanza.com/2012/06/13/elinor-ostrom-common-sense/

ITALIA E’ FALLITA!

 si,nei denti.
Una delle leggende metropolitane più in voga tra l’immensa schiera di esterofilia all’amatriciana assecondata quotidianamente dai portatori di interesse che caratterizza questo Paese è che se non ci fosse stata la leggendaria doppia razione di liquidità da parte della BCE ovvero il LiTRO per amanti delle misure, le banche italiane sarebbero tutte fallite.
E’ affascinante ogni qualvolta la principessa Italia sente lo spread sotto il cuscino all’improvviso riprendono vigore i figli di Loretta, si quelli che da oltre un anno ci ricordano che l’Italia è fallita ieri!
Ovviamente alla memoria storica di questa folla di uomini e donne illuminati difetta il ricordo di quanto è accaduto nei loro amati migliori mondi possibili, l’ America, l’Inghilterra o la Germania tanto per fare qualche nome a caso.
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2012/06/13/italia-e-fallita/

NATO: ALLARME NERO

fantapolitica o realtà..............................?
Per dirla con Jean Baudrillard «Ogni significato presuppone una profondità, una dimensione nascosta che l’uomo postmoderno ignora, abituato com’è alla mancanza di significati per eccesso di significati stessi». Il sistema in cui sopravviviamo è basato sulla menzogna a tutti i livelli, certo ben artefatta. E’ in corso da decenni una guerra per controllare anche le nostri menti. Cia ed Nsa cosa credete che siano e soprattutto facciano in giro per il mondo. Gli esperti Usa hanno iniziato a studiarci su basi “sociologiche” dagli anni Cinquanta, sostenendo le azioni illegali dei servizi segreti, come la “strategia della tensione”. 
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10435

Monti e poteri forti

Dopo che il Corriere della Sera, vero organo della Confindustria, ha preso le distanze  dalla sua folle politica di austerità  senza ripresa Mario Monti  si è  rammaricato di essere stato abbandonato dai poteri forti. Sembrerebbe una inattesa confessione da parte dell'uomo che sette mesi fa, presentandosi al  Parlamento e al popolo italiano, rivestito del laticlavio conferitogli da Napolitano, aveva ironizzato sui complottisti che lo stavano presentando  come l'emissario di potenze  economico-finanziarie mondialiste e di oscuri circoli para-massonici.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43483

Autorità sovranazionali e fine degli Stati

Meno di tre mesi per salvare l’euro. Da quando è approdata alla direzione del Fondo monetario internazionale, dopo aver lasciato il ministero delle Finanze francese, Christine Lagarde è entrata così dentro il suo ruolo di banchiere da assumere i tipici vezzi e i modi di ragionare della tecnocrazia internazionale.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43493

L’illusione green

Rio+20, il grande summit dell’Onu sullo stato del pianeta, che si terrà in Brasile dal 20 al 22 giugno, e sulle pagine dei giornali di tutto il mondo è già apoteosi della green economy. Come lo fu vent’anni fa lo "sviluppo sostenibile". Cambiano gli slogan, la retorica rimane identica. Formule magiche per tentare di conciliare irriducibili contraddizioni: l’aumento delle rese economiche e la salvaguardia degli ecosistemi. Capitale e natura non vanno d’accordo. Il primo s’è mangiato la seconda. Vent’anni di fallimenti, di promesse mancate, di convenzioni e di protocolli disattesi non bastano a far ammettere ai capi di governo e al mondo della politica ciò che è sempre più evidente: la crescita delle attività economiche mirate ad aumentare i profitti, accumulare la ricchezza finanziaria, investire in sempre nuove attività imprenditoriali non può che far peggiorare gli impatti del sistema umano sui cicli bio-geochimici della Terra.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43462

CONTRO L'USURA DELLE BANCHE. ESISTE UN MODELLO ALTERNATIVO ? ATTIVITA' BANCARIA COOPERATIVA NELL' ETA' DELL' ACQUARIO

Secondo il calendario Maya e quello Hindu, l’anno 2012 (o giù di lì) segna una transizione da un periodo di buio, violenza, avidità ad un periodo di illuminazione, giustizia, pace. È difficile notare questo cambiamento proprio negli eventi mediati dai principali mezzi di comunicazione, ma qualcosa sembra muoversi dietro le quinte, e questo è particolarmente vero nel mondo una volta noioso del sistema bancario.

Nell’era buia di Kali Yuga, il denaro comanda; ed è attraverso le banche che gli interessi monetari hanno ottenuto il loro potere. 

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10433

IL CORTO CIRCUITO DELLE "CULTURE SUPERIORI"

Claude Lévi-Strauss, filosofo e antropologo francese, divide le società in "fredde" e "calde". Le prime sono tendenzialmente statiche e privilegiano l’equilibrio e l’armonia a scapito dell’efficienza economica e tecnologica. Le seconde, cui appartiene la nostra, sono dinamiche e scelgono l’efficienza e lo sviluppo economico a danno però dell’equilibrio, dato che "producono entropia, disordine, conflitti sociali e lotte politiche, tutte cose contro le quali i primitivi si premuniscono e forse in modo più cosciente e sistematico di quanto non supponiamo".
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10434

LA REPUBBLICA DELLE IDEE E IL SUO PRESIDENTE

In una intervista con Adam Mitchnik pubblicata qualche giorno fa dal quotidiano la Repubblica il presidente Napolitano ammette di essere stato dalla parte dei carri armati sovietici che invasero Budapest uccidendo gli operai insorti nel 1956. Potremmo aggiungere che il presidente Napolitano, in quanto dirigente del Partito comunista italiano negli anni dello stalinismo, ha pensato che fosse giusto sterminare i kulaki, internare i dissidenti politici, eliminare gli anarchici e i trotzkisti e così via assassinando. 
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10431

SALVANDO LA SPAGNA SALVEREMO GLI SPAGNOLI ?


 elementare watson.
"Il costo della ricapitalizzazione delle banche insolventi o le acquisizioni di banche solvibili ma in perdita ricadrà sui cittadini spagnoli". - Karl Whelan, economista del University College di Dublino.
Prima di approvare il salvataggio di 100 miliardi di euro per la Spagna, i ministri delle finanze avrebbero dovuto porsi una domanda: Ma questo sarà un aiuto vero? 
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10429

martedì 12 giugno 2012

EURO, GLI AIUTI CHE...UCCIDONO

Sarò all’antica, ma non riesco a capire la logica degli aiuti o forse la capisco fin troppo bene. Li chiamano aiuti, ma in realtà sono un cappio al collo di chi li riceve, secondo un meccanismo che gli economisti senza paraocchi hanno illustrato da tempo. Storia vecchia, considerato che il debito rappresenta la formula più efficace di dominazione. Chi si indebita e non è sorretto da ingenti risorse proprie, perde la propria libertà. Vale per i privati, per la aziende e per gli Stati. 
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10428

DOPO LA SPAGNA L'ITALIA. LO TSUNAMI E' IN ARRIVO

Il momento è drammatico. Gli eurocrati non demordono. Pur di salvare l’euro, e con esso la loro dittatura, dopo che sono fallite tutte le cartucce, hanno in mente di usare l’ultima arma letale a loro disposizione: seppellire le nazioni, espropriare i popoli di ogni residua sovranità, per fondare un super-stato imperiale comandato dalla aristocrazia finanziaria e parassitaria.

I salvataggi portano sfiga a quelli che li ricevono. E' dimostrato non solo dalla Grecia, ma pure da Irlanda e Portogallo che, dopo gli "aiuti" europei, hanno conosciuto paralisi dell'economia, aumento della disoccupazione, crescita dei disavanzi e dei debiti, privati e pubblici. Quello offerto alla Spagna non farà eccezione.

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L'APOCALISSE E' VICINA: ABBIAMO PASSATO IL PUNTO DI NON RITORNO ?

Nonostante la leggenda urbana, basata su un'interpretazione errata del calendario Maya, che predice la fine del mondo per quest' anno, diversi ricercatori credono che possa essere veritiero un programma per computer di 40 anni fa, il quale predice un collasso socioeconomico ed un massiccio calo della popolazione

Vi ricordate di quando Wile E. Coyote, nella sua ossessione di catturare Road Runner, cadeva dalla cima di un dirupo? Lo sfortunato predatore correva fuori dal bordo, si fermava a mezz' aria come solo un personaggio dei cartoni animati può fare, guardava in basso in un incredibile attimo di illuminazione, precipitava giù in una nuvola di polvere, poi il tonfo! 

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VANDANA SHIVA HA PARLATO DI GUERRE, DI ARMI, DI UOMINI E DI PACE

Fin dall'inizio della crisi finanziaria e della contrazione dei consumi, la domanda che ci siamo posti è stata: “Come può la Federal Reserve mantenere a zero i tassi di interesse per le banche e applicare tassi reali negativi per i risparmiatori e gli obbligazionisti mentre il debito pubblico degli Stati Uniti aumenta di 1.500 miliardi dollari ogni anno per il suo deficit di bilancio?”
Non molto tempo fa la Fed ha annunciato che avrebbe continuato questa politica per altri due o tre anni. Ma la Fed è vincolata alla politica e se non tenesse artificiosamente bassi i tassi di interesse, il costo degli interessi sul debito pubblico sarebbe così alto che ci si dovrebbe fare domande sul rating di credito che gode il Tesoro degli Stati Uniti e sulla vitalità del dollaro. 
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10419

PRIMA O POI UN CROLLO DELLA FINANZA BUSSERA' ALLA PORTA

Fin dall'inizio della crisi finanziaria e della contrazione dei consumi, la domanda che ci siamo posti è stata: “Come può la Federal Reserve mantenere a zero i tassi di interesse per le banche e applicare tassi reali negativi per i risparmiatori e gli obbligazionisti mentre il debito pubblico degli Stati Uniti aumenta di 1.500 miliardi dollari ogni anno per il suo deficit di bilancio?”
Non molto tempo fa la Fed ha annunciato che avrebbe continuato questa politica per altri due o tre anni. Ma la Fed è vincolata alla politica e se non tenesse artificiosamente bassi i tassi di interesse, il costo degli interessi sul debito pubblico sarebbe così alto che ci si dovrebbe fare domande sul rating di credito che gode il Tesoro degli Stati Uniti e sulla vitalità del dollaro. 
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domenica 10 giugno 2012

Rischiarare tutto: perché?

L’Occidente, più o meno dal ‘500 –ma nella seconda metà del ‘900 con più insistente nevrosi– si è imposto un compito ben preciso come fosse una missione sacra: "occidentalizzare" il resto del mondo, con la convizione che la propria società sia a tutti gli effetti il migliore dei mondi possibili”. La storia, tuttavia, ci insegna che ogni civiltà, dall’ellenica alla romana, dall’egiziana alla mesopotamica, si è sempre creduta un “vaso d’elezione”: l’uomo tende a far coincidere l’universo con il proprio modello etico, considerando la sua veri la più giusta.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43445

Il buongiorno si vede dal mattino


 complimenti................
Le giornate stanno continuando ad allungarsi, l'aria si é fatta tiepida e mentre l'estate sta iniziando a fare capolino, sembra giunto il momento di trastullarci con un sommario bilancio di questo primo semestre di governo dei banchieri, partendo dal presupposto che probabilmente nel momento del golpe operato dalla premiata ditta Monti & Napolitano, eravamo stati troppo ottimisti.
La pressione fiscale é salita a dismisura, a causa dell'introduzione di una marea di nuove tasse e delle accise sul prezzo dei carburanti. I redditi delle persone meno abbienti  sono quelli che ne hanno risentito di più e si stanno drammaticamente allungando le file alle mense della Caritas, le persone costrette a dormire in macchina e quelle letteralmente buttate sotto ad un ponte da Equitalia.
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La ripresa americana

 aspetta e spera.
Sino a poche settimane fa, a fronte della mediocre prestazione dell’economia europea, era sottolineata la pur contenuta ripresa americana, che lasciava presagire una crescita del Pil prossima al 3%. In questo quadro era sbandierato come un risultato eccezionale l’aumento di circa 800.000 posti di lavoro.
Poi è arrivata la “gelata” di fine maggio: l’indice si crescita si è abbassato e soprattutto, i 180.000 nuovi posti di lavoro attesi, si sono ridotti ad un dato molto più striminzito: 59.000.
Obama se l’è cavata dicendo che è tutta colpa dell’Europa (ma pensava “Germania”) che non sta dimostrando coraggio e con la sua “austerità” sta accentuando le tendenze recessive mondiali. Naturalmente nelle affermazioni del Presidente americano c’è del vero: la stupida fissazione dei tedeschi per il pareggio di bilancio è la più sonora sciocchezza che sia dato di vedere e questo incide sulla situazione economica mondiale, ma la spiegazione è troppo sbrigativa. Intanto siamo di fronte ad un rallentamento mondiale dell’economia (e di Cina, India e Russia torneremo a parlare), ed, in questo, gli Usa ci mettono del proprio.
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venerdì 1 giugno 2012

Primum vivere! Per una critica del totalitarismo sviluppista e liberista

 sviluppo o sotto-sviluppo?io dico il secondo.
Il finanzcapitalismo continua a oscillare tra due poli di una falsa alternativa: rigore e crescita. Sempre all'interno di un modo di produzione che è devastazione dell’ambiente e dei beni comuni. E che ormai solo gli ideologi ostinati non vogliono ammettere essere in una crisi sistemica.
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 http://temi.repubblica.it/micromega-online/primum-vivere-per-una-critica-del-totalitarismo-sviluppista-e-liberista/

“Il Vaticano è rimasto una corte medioevale”. Intervista ad Hans Küng

«È una situazione molto grave e dolorosa, e come si dice in tedesco mancano cinque minuti alla mezzanotte: il tempo massimo non è ancora scaduto per salvare la Chiesa e la Fede dal sistema della Curia romana». Il professor Hans Küng, forse il massimo teologo ribelle del nostro tempo, in gioventù amico e compagno di studi di Benedetto XVI. Analizza così a caldo lo scandalo del Vaticano. Ascoltiamolo.
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 http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-vaticano-e-rimasto-una-corte-medioevale-intervista-ad-hans-kung/

Le piaghe del Vaticano

dopo i partiti,tocca al vaticano.
Una Vatican Connection, i cui fili uniscono in una trama ferrea le inverecondie politico-affaristiche della prima e della seconda Repubblica italiana. Senza dover tornare troppo indietro fino a Sindona, all’Ambrosiano, alla P2 o al riciclaggio nel Torrione di Niccolò V della tangente Enimont, madre di tutte le tangenti della prima Repubblica, basta ripercorrere le vicende che hanno segnato i tre lustri del berlusconismo per tracciare un compendio quasi completo degli scandali italici transitati in qualche modo nel Cortile di San Damaso. Dalla Protezione Civile ai Grandi Eventi, dai Furbetti del Quartierino capitanati dal pio legionario di Cristo Antonio Fazio, intimo del cardinal Gian Battista Re, alla P3 e alla P4; dal San Raffaele di don Verzé al grumo di interessi immobiliari di Propaganda Fide. In una folla di cardinali e faccendieri, ministri e affaristi, Gentiluomini di Sua Santità e bancarottieri, opuisdeisti e massoni, cilici e compassi.
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 http://temi.repubblica.it/micromega-online/le-piaghe-del-vaticano/

FRACKING SOCIALE E FINANZIARIO!

Questo grande velo di menzogne adesso si sta lacerando. I Governi pensano di poter arrestare questo processo attraverso i soldi, ma ci sono diverse ragioni per credere che non funzionerà. Il sistema bancario probabilmente è già al di là del salvabile: molti istituti di credito semplicemente non sono più banche, ma esperimenti di vasta portata che non funzionano come previsto. Possiamo continuare per un bel po’ a “stimolare” e “salvare” l’economia, ma otterremo solo di rimandare il necessario aggiustamento, fino a quando saremo costretti a lasciare che l’indispensabile distruzione creativa faccia il suo corso.
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