STUPIDA RAZZA

mercoledì 30 novembre 2016

La presidenza Trump e i rapporti UE-USA

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Una settimana dopo l’elezione di Donald Trump quale 45esimo presidente degli Stati Uniti, 

l’Europa s’interroga 


sui programmi dell’inatteso (dai più) nuovo inquilino dalla Casa Bianca per i prossimi quattro 

anni. Dalle sue 

esternazioni prima del voto, non di rado sconcertanti, dalle sue prime dichiarazioni

daPresident-elect, in parte più

moderate, dalle prime indiscrezioni sulle nomine nel suo cabinet team si cerca di delineare le 

prime ipotesi sulla 

sua futura politica estera.

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http://www.eunews.it/2016/11/24/la-presidenza-trump-e-rapporti-ue-usa/72825

Se Schäuble dice sì, #IODICONO

Se Schäuble dice sì, #IODICONO

Dopo Angela Merkel, Barack Obama, la JP Morgan e il commissario europeo Pierre Moscovici, oggi un altro "megaburocrate" dice di augurarsi la vittoria del "sì" al referendum: Wolfgang Schäuble. Un personaggio inquietante che è stato definito ayatollah dell'austerità, Nuovo Führer, Cancelliere-ombra, salvatore dell'Euro. Schäuble è un uomo particolare: ogni volta che parla, qualche risparmiatore perde i suoi soldi. Come fa crollare le borse lui, nessun altro mai. Il ministro delle finanze tedesco è l'emblema dell'anacronismo, costantemente fuori dal tempo e dalla storia in ogni sua dichiarazione. È uno dei più alti rappresentanti di quella "generazione di tecnocrati" che non ne hanno azzeccata una da un ventennio a questa parte. In Italia, solo per fare qualche nome di spicco, possiamo citare gli ex presidenti del Consiglio Mario Monti, Romano Prodi e il loro attuale successore, il mai eletto Matteo Renzi.
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http://www.beppegrillo.it/2016/11/se_schauble_dice_si_iodicono.html

GUND­LA­CH: BOND KING FLOP ESPLO­DO­NO I REN­DI­MEN­TI!

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Chi ci segue da anni sa che l’ex re del mer­ca­to ob­bli­ga­zio­na­rio Bill Gross,  ha fatto una fine in­glo­rio­sa chia­man­do ben quat­tro degli ul­ti­mi top mai av­ve­nu­ti nel mer­ca­to toro ob­bli­ga­zio­na­rio…

LA FINE DEL MONDO …OB­BLI­GA­ZIO­NA­RIO!

PIMCO & BOND: ER­RA­RE HU­MA­NUM EST…

Ora ar­ri­va l’ul­ti­mo re dei bond quel Jef­frey Gund­la­ch, am­mi­ni­stra­to­re de­le­ga­to di Dou­ble­Li­ne Ca­pi­tal,  a ve­de­re un au­men­to dei ren­di­men­ti dei ti­to­li che po­treb­be­ro sol­le­var­si sino ad­di­rit­tu­ra, udite, udite al 6 % nei pros­si­mi quat­tro o cin­que anni sui ren­di­men­ti a dieci anni ov­ve­ro tri­pli­ca­re.
Io non ho idea se anche Gund­la­ch fre­quen­ti le stes­se Ja­cuz­zi piene di cham­pa­gne che fre­quen­ta­no Gross e Rou­bi­ni spa­ri­ti dalla scena, ma ad­di­rit­tu­ra pro­spet­ta­re il 6 % a cin­que anni nel bel mezzo di una de­fla­zio­ne da de­bi­ti è come dire che nei pros­si­mi 5 anni verra in­ven­ta­ta la for­mu­la per ac­cen­de­re un ce­ri­no sotto l’on­da d’ur­to di una ca­sca­ta.
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FI­NAN­CIAL TIMES: NO AL RE­FE­REN­DUM RI­SCHIO PER ROYAL BANK OF SCO­TLAND

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Non so a Voi ma a me fanno te­ne­rez­za quei po­ve­ri ra­gaz­zi die­tro le scri­va­nie della carta strac­cia an­glo­sas­so­ne co­stret­ti a scri­ve­re ogni gior­no fes­se­rie su sug­ge­ri­men­to del pro­prio edi­to­re.
Sai bel­lez­za se il re­fe­ren­dum non passa sal­ta­no 8 ban­che ita­lia­ne! Pec­ca­to che le otto ban­che ita­lia­ne sal­ta­no lo stes­so ma non per colpa del re­fe­ren­dum ma per colpa dei fal­li­ti che le hanno am­mi­ni­stra­te e per colpa degli idio­ti che sie­do­no in Par­la­men­to è hanno sot­to­scrit­to senza fia­ta­re l’ac­cor­do per il bai­lin ov­ve­ro la pos­si­bi­li­tà di met­te­re le mani nei ri­spar­mi degli ita­lia­ni per na­scon­de­re le re­spon­sa­bi­li­tà po­li­ti­che e ma­na­ge­ria­li.
E’ un pò come gli ana­li­sti di Deust­che Bank che ogni gior­no scri­vo­no re­port sui ri­schi delle ban­che ita­lia­ne chie­den­do di fare pre­sto per met­te­re altri sol­di­ni in qual­che altro fondo dei ba­loc­chi, per sal­va­re loro stes­si.
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MUTUI: LA TEM­PE­STA PER­FET­TA CHE VER­RA’!

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Nelle scor­se set­ti­ma­ne ab­bia­mo con­di­vi­so l’e­splo­sio­ne dei tassi e dei pi­gno­ra­men­ti av­ve­nu­ta negli ul­ti­mi mesi nei mer­ca­ti im­mo­bi­lia­ri ame­ri­ca­ni, re­si­den­zia­li e com­mer­cia­li…

NUOVA BOLLA SUB­PRI­ME: COM­MER­CIAL REAL ESTA­TE BUST 2 …

HOU­SING BUST 2 ESPLO­DO­NO I PI­GNO­RA­MEN­TI...

… ma so­prat­tut­to come il vi­ziet­to di ali­men­ta­re de­bi­to sub­pri­me at­tra­ver­so so­cie­tà non fi­nan­zia­rie in Ame­ri­ca non sia mai spa­ri­to anzi.
Que­sto è quan­to è ac­ca­du­to nelle ul­ti­me set­ti­ma­ne, una maz­za­ta che spe­gne­rà qual­sia­si ve­lei­tà del mer­ca­to im­mo­bi­lia­re ame­ri­ca­no, giu­sto in tempo per ac­com­pa­gna­re nel 2017 l’A­me­ri­ca in re­ces­sio­ne anche se dalla re­ces­sio­ne del 2009 in real­tà per gli ame­ri­ca­ni non c’è mai usci­ta.
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Così la Bce aiuta lo scoppio di un'altra crisi

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TUTTE LE BANCHE CENTRALI,INCREMENTONO LO SCOPPIO DELLA PROSSIMA CRISI,
E QUANDO ARRIVERA',NE VEDREMO "DELLE BELLE"..........!

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http://www.ilsussidiario.net/News/Denaro-Lettera/2016/11/25/SPY-FINANZA-Cosi-la-Bce-aiuta-lo-scoppio-di-un-altra-crisi/734650/

Tra scrofe ferite e fritture velenose, lo scippo della sovranità … e occhio ai brogli!!

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Non c’e che dire, dopo il Brexit e Trump, il vento sembra essere decisamente cambiato e il populismo sta soffiando forte anche in Italia se persino l’Economist ha sentito l’impulso di liquidare una Riforma pasticciata come quella della Costituzione Boschi-Verdini , anche perché si è reso conto che probabilmente non passerà, dunque è sceso in campo senza preavviso a sostegno del NO … ma intanto fa terrorismo politico e aggiunge «Il rischio è che il principale beneficiario potrebbe essere lo scombussolato M5S».
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http://comedonchisciotte.org/tra-scrofe-ferite-e-fritture-velenose-lo-scippo-della-sovranita-e-occhio-ai-brogli/

lunedì 28 novembre 2016

Il‭ ‬Nuovo‭ ‬Comitato d‭’‬Affari

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Lo scenario di politica estera che si delinea è molto più complesso rispetto a quanto appaia a 

prima vista.‭ ‬Al 

netto delle semplificazioni propagandistiche portate avanti da molti media non è affatto 

scontato che si 

distendano significativamente i rapporti tra Federazione Russa ed .‭

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http://www.umanitanova.org/2016/11/26/nuovo-comitato-affari/

Maltempo o malgoverno ?

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“La persona intelligente è colei che, contemporaneamente, riesce a soddisfare se stesso e gli altri.
Lo stupido è, invece, colui che riesce, contemporaneamente, a danneggiare se stesso e gli altri.”
Carlo Maria Cipolla (storico) – 1922 – 2000
L’Italia è sotto scrosci d’acqua: per mia fortuna è intervenuto il mutamento climatico – del quale, in questa sede, non m’interessa indagare le cause – che ha contribuito, grazie al riempimento delle “riserve” sotterranee delle sorgenti (dovuto alla siccità estiva), a non aggravare la situazione.
L’acqua dolce rappresenta il 3% delle risorse idriche del pianeta alle quali, sottratta la quota imprigionata nei ghiacci artici, rimane un misero 1% (scarso), col quale dobbiamo bere, lavarci, irrigare, ecc.
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Siete a conoscenza di questi scandali sui vaccini nel corso della storia?

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Vi è attualmente consenso generale della maggior parte dei professionisti sul fatto che i vaccini siano stati completamente controllati e testati come sicuri ed efficaci mezzi di prevenzione di malattie infettive. Ci viene detto continuamente che la scienza ha dimostrato in modo definitivo che i vaccini funzionano come dichiarato, e che qualunque perplessità o informazione che contraddicano questo assioma sono imputabili a paranoia o ciarlataneria, come si presume sia provato dal loro efficace uso da molti decenni.
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http://comedonchisciotte.org/siete-a-conoscenza-di-questi-scandali-sui-vaccini-nel-corso-della-storia/

I travestiti morali

I travestiti morali

dalla prima lettera dell’elevato ai 5 Stelle
dicono che siamo in lite, siamo sciolti. ogni anno ci predicono un futuro orrendo, che siamo nel caos a Roma, a Palermo, sostengono che alcuni di voi vogliano liberarsi di me, sostengono che dopo le elezioni siamo vittime e carnefici dei più bassi istinti possibili. Immaginano le nostre menti basandosi sul meccanismo psicologico più arcaico e banale di questo mondo: la proiezione.
Proiettano su di noi quello che sono loro, non sopportano la felicità, la gioia del progetto, il fatto che il MoVimento discenda da un comico, non sopportano idee originali, lo humor, le persone che non si prendono sul serio, sino a diventare isterici ladri del tempo altrui. Odiano la lealtà, la carriera fatta onestamente, odiano il frutto del lavoro e dell’impegno: sono i travestiti morali.
Noi siamo quelli che avrebbero voluto essere, siamo loro da giovani.

Voi siete la prima generazione del MoVimento.
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Le fake news sono quelle dei media tradizionali

Le fake news sono quelle dei media tradizionali

Nel suo editoriale di domenica, il New York Times condanna ciò che definisce come "Il virus digitale chiamato bufala" e invoca una censura su Internet per ovviare al presunto problema, rivolgendosi in particolare al fondatore di Facebook Mark Zuckerberg che avrebbe permesso a "bugiardi e geni della truffa di impossessarsi della sua piattaforma". Poiché questa campagna mainstream contro le bufale ha destato un forte scalpore durante la scorsa settimana, due sono le notizie false citate ripetutamente: un endorsment di Papa Francesco per Donald Trump e una dichiarazione secondo cui Trump era in vantaggio su Hillary Clinton nel voto popolare. Potrei aggiungere un'altra notizia falsa in materia di elezioni, una bufala diffusa dai supporter di Trump secondo cui il documentarista liberal Michael Moore sosteneva Trump mentre in realtà egli era a favore di Hilary Clinton.
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http://www.beppegrillo.it/2016/11/le_fake_news_sono_quelle_dei_media_tradizionali.html

Nel MoVimento chi sbaglia paga, nel Pd fa carriera

Nel MoVimento chi sbaglia paga, nel Pd fa carriera

Venerdì verrà votato online il collegio dei probiviri, organo di garanzia del Movimento 5 Stelle previsto dal regolamento approvato online dalla stragrande maggioranza degli iscritti, che ha facoltà di disporre la sospensione cautelare dell’iscritto. Nel MoVimento chi sbaglia va via,senza sconti. Siamo gli unici a farlo. Negli altri partiti, su tutti il Pd, l'abbrutimento, le falsità, le condanne, gli sprechi di denaro pubblico sono la chiave per fare carriera politica. De Luca potrebbe essere nominato capo assoluto della Sanità in Campania dopo le sue parole sulle clientele per il voto al Sì al referendum e le ripetute minacce di morte a chi lo critica. Nella vicenda delle firme false del Piemonte 9 piddini hanno patteggiato ammettendo dunque di aver falsificato degli atti pubblici e nessuno è stato sanzionato; uno di loro è addirittura consigliere regionale, i vertici del partito non hanno fiatato e Chiamparino è presidente della Regione grazie a una falsificazione piddina: uno scandalo su cui tutti i media tacciono. Tutti scandali su cui i giornali e i telegiornali di regime non informano i cittadini. Per un episodio tutto da chiarire su una decina di firme a Bologna e per quello di Palermo in cui coloro a cui è stato notificata l'indagine si sono già autosospesi così come faranno gli altri che dovessero venirne a conoscenza, il MoVimento viene passato ai raggi x, fioccano le inchieste sui giornali e i tg scatenano gli opinionisti. Due pesi e due misure. Se usassero con loro lo stesso metro che usano con noi, il MoVimento sarebbe al 60%. Anche qualcuno di noi a volte sbaglia, ma state sicuri che pagherà, come sempre è accaduto e come sempre accadrà. Di seguito riportiamo il comunicato del consigliere di Bologna Marco Piazza in seguito alle vicende di oggi.
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http://www.beppegrillo.it/2016/11/nel_movimento_chi_sbaglia_paga_nel_pd_fa_carriera.html

ITA­LIAN BANKS: THE BIG SHORT!

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La set­ti­ma­na scor­sa nel­l’ar­ti­co­lo che par­la­va della pro­po­sta della Com­mis­sio­ne eu­ro­pea sulla ri­du­zio­ne della leva fi­nan­zia­ria, ho fatto meno di ac­cen­na­re ai nomi delle ban­che ita­lia­ne che in que­sto mo­men­to sono trop­po espo­ste a que­sto in­di­ca­to­re che come ab­bia­mo visto in pas­sa­to ci ha dato la pos­si­bi­li­tà di in­do­vi­na­re il nome di ben otto ban­che ame­ri­ca­ne, fal­li­te, fuse o na­zio­na­liz­za­te su le prime dieci du­ran­te la gran­de crisi del 2008.
Forse a qual­cu­no è sfug­gi­to ma a noi no, al­cu­ni gior­ni fa Steve Ei­sman ha pun­ta­to il suo mi­ri­no con­tro le ban­che ita­lia­ne.
Ma chi è Steve Ei­sman dirà qual­cu­no?
“Le ban­che ita­lia­ne sono piene di cre­di­ti marci, ma fanno finta che val­ga­no il dop­pio”. Pa­ro­la del ban­chie­re ame­ri­ca­no Steve Ei­sman, che Steve Ca­rell ha in­ter­pre­ta­to nel film dello scor­so anno “The big short – La gran­de scom­mes­sa”. Ei­sman ha ri­la­scia­to un’in­ter­vi­sta al Guar­dian.
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http://icebergfinanza.finanza.com/2016/11/28/italian-banks-the-big-short/

FIL­LON: “UN CIN­QUEN­NIO PA­TE­TI­CO” IL TEMPO DEL­L’AU­STE­RI­TA’ CON­TI­NUA!

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Non c’è due senza tre ver­reb­be da dire ma è me­glio che il tre ce lo te­nia­mo per l’I­ta­lia anche se lu­ne­di è pro­ba­bi­le che ci ri­tro­ve­re­mo con una cin­qui­na, ov­ve­ro l’at­tua­le vit­to­ria alle pri­ma­rie del cen­tro­de­stra fran­ce­se Fil­lon, vero ou­tsi­der e con Hofer pre­si­den­te del­l’Au­stria.
In Ame­ri­ca l’en­tou­ra­ge della Clin­ton sta ri­met­ten­do in gioco le ele­zio­ni ame­ri­ca­ne fa­cen­do finta di as­se­con­da­re la ri­chie­sta di ve­ri­tà e de­mo­cra­zia dei verdi giu­sto per ri­cor­da­re a tutti che i colpi di scena in que­sta crisi sono al­l’or­di­ne del gior­no e che non bi­so­gna mai dare nulla per scon­ta­to.
C’è chi sor­ri­de a que­sta even­tua­li­tà ma noi non esclu­dia­mo mai nulla, tutto è pos­si­bi­le anche se si con­ti­nua a dire che non c’è stato nulla di ano­ma­lo.
Quel­lo che no­tia­mo è che que­sta in­cre­di­bi­le ne­me­si ci sta por­tan­do di­ret­ta­men­te al­l’ap­pun­ta­men­to con le ele­zio­ni pre­si­den­zia­li fran­ce­si con l’an­ti­pa­sto di quel­le olan­de­si, il no­stro re­fe­ren­dum se per­met­te­te è come il due di pic­che!
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NUOVA BOLLA SUB­PRI­ME: COM­MER­CIAL REAL ESTA­TE BUST 2

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Pro­ba­bil­men­te molti di Voi hanno già di­men­ti­ca­to que­sto re­cen­tis­si­mo pezzo che ab­bia­mo pub­bli­ca­to le scor­se set­ti­ma­ne un an­ti­ci­po della nuova crisi im­mo­bi­lia­re che verrà…
Due gior­ni fa sono usci­ti i dati real­ti­vi alle ven­di­te di nuove abi­ta­zio­ni, non di­men­ti­chia­mo­ci uno dei due mo­to­ri che hanno so­ste­nu­to l’a­ne­mi­ca ri­pre­sa eco­no­mi­ca in que­sti ul­ti­mi anni, in­sie­me al set­to­re au­to­mo­bi­li­sti­co, am­be­due dro­ga­ti dal cre­di­to sub­pri­me, giu­sto per non farci man­ca­re nulla.

Usa: Ven­di­ta nuove case in calo a ot­to­bre. De­lu­se le stime

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TO­GLIE­TE­MI LA LEVA E VI DI­STRUG­GE­RO’ DEU­TSCHE BANK!

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Ma dav­ve­ro qual­che in­ge­nuo si era di­men­ti­ca­to della reale si­tua­zio­ne delle ban­che e so­prat­tut­to di Deu­tsche Bank. Giu­sto per chia­rir­ci se ci sarà anche in Eu­ro­pa il fa­mi­ge­ra­to ri­tor­no del­l’A­ra­ba Fe­ni­ce non ba­ste­rà a ri­sol­ve­re tutti i pro­ble­mi della vo­ra­gi­ne con la banca in­tor­no.
Ieri giu­sto per dare una mano alla ne­me­si in corso la com­mis­sio­ne eu­ro­pea senza fare i conti con la cop­pia di osti Mar­kel e Schau­ble ha…
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FI­NAN­CIAL STA­BI­LI­TY BOARD: JP­MOR­GAN …WAN­TED!

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Come ab­bia­mo visto re­cen­te­men­te in Ma­chia­vel­li par­lan­do di Deu­tsche Bank, ormai nel mondo sono in molti quel­li che si di­ver­to­no a sti­la­re le loro clas­si­fi­che del ri­schio si­ste­mi­co ban­ca­rio, ognu­no con le pro­prie me­to­do­lo­gie come i tor­tel­li­ni fatti i casa a se­con­da della con­ve­nien­za.
Ab­bia­mo re­cen­te­men­te visto gli stress test ta­roc­chi del­l’E­BA e della BCE, quel­li della Fe­de­ral Re­ser­ve e del Fondo mo­ne­ta­rio in­ter­na­zio­na­le e un paio di ana­li­si in­di­pen­den­ti del­l’uf­fi­cio studi ZEW te­de­sco.
Noi come ben sa­pe­te e so­prat­tu­to sanno co­lo­ro che se­guo­no il no­stro Ma­chia­vel­li, ci fi­dia­mo solo  del no­stro mdel­li­no di ri­schio pre­fe­ri­to, il quale ha di­mo­stra­to una ca­pa­ci­tà pre­vi­sio­na­le spet­ta­co­la­re, che ci ha per­mes­so prima di molti altri di com­pren­de­re quali ban­che sa­reb­be­ro fal­li­te nella crisi ame­ri­ca­na del 2008
Ora ar­ri­va anche quel­lo del Fi­nan­cial Sta­bi­li­ty Board e ci rac­con­ta che le ban­che si­ste­mi­che più pe­ri­co­lo­se al mondo sono ame­ri­ca­ne ov­ve­ro JP­Mor­gan e Ci­ti­group!
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Le “false notizie” sono il nuovo “cospirazionismo” ?

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Barack Obama circa le false notizie: “Abbiamo dei problemi se non riusciamo ad accorgercene”. Il Presidente ha denunciato l’ondata di disinformazione nelle piattaforme social come Facebook, aggiungendo che anche la politica potrebbe esserne vittima. – Guardian –
Il concetto di “falsa notizia” andrà sostituire quello di “teoria della cospirazione”, si dice che potrebbe essere, a noi sembra probabile.
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Vaccinarsi è bene, ma senza isterismi

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La decisione della regione Emilia-Romagna di non ammettere agli asili nido i bambini che non siano stati vaccinati contro la poliomielite, la difterite, l’epatite B, il tetano ha suscitato qualche polemica ma in linea di massima è stata accolta in senso favorevole e una analoga norma dovrebbe essere presto adottata dalla regione Lazio.
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http://comedonchisciotte.org/vaccinarsi-e-bene-ma-senza-isterismi/

Donald Trump e “Lo Stato profondo” – Brogli da entrambe le parti … Nomine chiave

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Le elezioni potrebbero essere state truccate, probabilmente da entrambe le parti, dato che l’élite sfuggente, o quello che viene anche chiamato lo ‘Stato profondo’, potrebbe essere stata in contrasto (n.d.T. al suo interno). Sembra che il miglior ‘maneggione’ si sia rivelato vincitore. Il conteggio finale del voto popolare indica un leggero vantaggio di Hillary su Trump. Non importa, il sistema è stato volutamente progettato in modo non-democratico nel 18° secolo dai Padri Fondatori, che non hanno mai avuto davvero l’intenzione di creare dei veri e democratici Stati Uniti d’America sulla base di diritti uguali per tutti.
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Perché The Economist (disperato) vota “no” al referendum

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La scelta della più celebre rivista dell’oligarchia finanziaria, The Economist, di sostenere il “no” al referendum del 4 dicembre, ha lasciato molti interdetti: ma come, i poteri forti, dopo aver scritto la riforma, consigliano ora di affossarla? La decisione del potente settimanale inglese nasce dall’imprevisto esito delle elezioni americane e dalla condotta, sempre più imprevedibile, di Matteo Renzi nei confronti di Bruxelles: la vittoria del “no” e la formazione di un successivo governo tecnico, docile a malleabile, è considerata la soluzione migliore affinché l’Italia non disturbi le decisive elezioni in Francia e, soprattutto, Germania. La mossa è rischiosissima e testimonia, soprattutto, il caos che regna ai vertici del sistema.
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domenica 27 novembre 2016

REFERENDUM! Occhio che stavolta è diverso

jim messina refetrendum italia

A proposito del referendum, vorrei profittare di questa pagina per ricordare alcuni punti ed esprimere un’opinione.
Il primo punto da ricordare bene è: qui non si tratta di abrogare o modificare una norma specifica, bensì di modificare in maniera sostanziale la Costituzione. Ovvero la base stessa della legalità. Si può essere a favore o contro, ma non si può pensare che sia poco importante.
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Una volta tanto

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Questa volta devo esprimere solidarietà verso i pentastellati. Sono accusati per le firme false raccolte al fine di presentare le liste (mi pare sia così). Per quel che ho sempre saputo, tutti e reiteratamente hanno raccolto firme del genere, da che mondo è mondo. Il fatto è che, come sempre (anche questo da che mondo è mondo), la magistratura si muove non dico su comando, ma quando riceve il benestare di qualcuno. Così accadde nell’operazione – ben più importante – di liquidazione della prima Repubblica. I cosiddetti ladrocini e i finanziamenti ai partiti, ecc., esistevano dalla nascita di questa Repubblica e riguardavano tutti i partiti. Fu possibile farne un can can allorché crollò il “campo socialista” (e non fu più pericoloso creare del caos in un pilastro della Nato come l’Italia) e si presentò l’occasione di avere al governo servi molto più obbedienti quali i post-piciisti, vendutisi agli Usa già dagli anni ’70 (ma allora era ancora in piedi l’Urss con i paesi detti suoi “satelliti”; chissà cos’era l’Italia per gli Usa?). I sedicenti “comunisti” furono infatti salvati dalla tormenta giudiziaria assieme alla “sinistra” Dc, che doveva costituirne la cornice (con Prodi e altri “fidi”).
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http://comedonchisciotte.org/una-volta-tant/

Steve Bannon, il segugio infernale del trumpismo rampante

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Il logo ufficioso di Breitbart News è un animale di inusitata ferocia, un tasso africano ghiotto di miele e il suo motto:honey badger don’t give a shit (il tasso del miele se ne fotte). Dall’inizio della presidenza Trump il sito destina l’aggiornamento in tempo reale dei primi 100 giorni del presidente, monitorando con assiduità la rivoluzione del trumpismo. Con Steve Bannon il sito Breitbart News è diventato la nuova frontiera della comunicazione della destra americana, dove un gruppo di giovani redattori ha lavorato con passione ideologica alla diffusione delle notizie.
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Madame le President Marine Le Pen – Prossimo Terremoto politico in Europa?

fillon lepen

Dopo lo shock della Brexit e l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, ormai tutto sembra possibile nel mondo politico. Tra sei mesi Marine Le Pen, il capo del Fronte Nazionale francese (FN), si vedrà a portata di mano la presidenza.
Questa è una possibilità che non è la sola Le Pen a   trumpeting – strombazzare – dopo la votazione-sorpresa in Gran Bretagna per uscire dall’Unione Europea e l’altrettanto sorprendente vittoria di Trump negli USA all’inizio di questo mese. La scorsa settimana, l’attuale Primo ministro francese Manuel Valls ha riconosciuto che la leader del FN potrebbe essere eletta Presidente della Repubblica francese, quando il paese andrà alle urne in aprile-maggio del prossimo anno.
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Di quale paese parla l’Istat ?

Una manifestazione di disoccupati in una foto d'archivio.
ANSA  CIRO FUSCO

In base all’ultimo rilevamento dell’Istat la soddisfazione degli italiani per le condizioni di vita è in aumento. “Rispetto al 2015, inoltre migliorano i dati campionari sulla percezione della situazione economica di famiglie e individui”. Secondo l’Istituto “La quota di persone di 14 anni e più soddisfatte della propria situazione economica aumenta dal 47,5% del 2015 al 50,5% del 2016. Nel 2016, aumenta anche la quota di famiglie che giudicano la propria situazione economica invariata (dal 52,3% del 2015 al 58,3%) o migliorata (dal 5,0% al 6,4%) e le proprie risorse economiche adeguate (dal 55,7% al 58,8%)”. Più che della realtà attuale, sembra unadescrizione fedele delle rappresentazioni dei media che tendono a minimizzare la crisi economica in corso, la quale di anno in anno viene considerata superata, e auspicano la famosa “ripresa” che in verità, come Godot, non arriva mai. Sono davvero così soddisfatti, gli italiani, oppure si tratta di un artificio contabile simile a quelli che spesso condizionano i risultati dei dati statistici.
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http://comedonchisciotte.org/di-quale-paese-parla-litalia/

martedì 22 novembre 2016

Senato, è legge ddl sulla canapa: agricoltori non responsabili se principio attivo resta entro lo 0,6

Senato, è legge ddl sulla canapa: agricoltori non responsabili se principio attivo resta entro lo 0,6

Passata la proposta di legge per lo sviluppo della filiera della canapa. L’annuncio arriva dalla commissione Agricoltura delSenato che in sede deliberante l’ha approvato in via definitiva e all’unanimità. Nel mese di settembre tutti i gruppi avevano ritirato gli emendamenti presentati e due settimane fa, su richiesta del relatore Mario Dalla Tor (Ap), la proposta di legge era stata assegnata alla 9a commissione di Palazzo Madama.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/22/senato-e-legge-ddl-sulla-canapa-agricoltori-non-responsabili-se-principio-attivo-resta-entro-lo-06/3209980/

La Costituzione al servizio della finanza



Per quanto formalmente il prossimo 4 dicembre saremo chiamati a pronunciarci su un quesito che attiene alla riforma di parti importanti della nostra Costituzione, nella sostanza andremo a pronunciarci su un tema di massima rilevanza che attiene alla ridefinizione dei rapporti Stato-mercato in Italia. 

In tal senso, al di là della contingenza del dibattito politico, il referendum assume una forte valenza ideologica. Dovrebbe essere ormai chiaro che la riforma Boschi-Renzi non fa altro che accentuare il processo di messa al bando dell’intervento pubblico in economia, già in buona parte realizzato con la revisione dell’articolo 81 della Costituzione e l’introduzione del vincolo costituzionale del pareggio di bilancio. È vero che nel quesito che ci verrà sottoposto non leggeremo nulla di tutto questo, ma è sufficiente leggere i rapporti delle Istituzioni finanziarie internazionali che vogliono la riforma e i testi preparatori della riforma stessa per convincersi che l’oggetto del contendere è esattamente questo. Vediamo. 

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http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-costituzione-al-servizio-della-finanza/

Da Bankitalia a Obama, aveva proprio ragione Marx…

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CINA E GIAP­PO­NE: TRUMP TE LA DO IO L’IN­FLA­ZIO­NE!

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Per chi se lo fosse perso la scor­sa set­ti­ma­na, Ku­ro­da il go­ver­na­to­re della Banca cen­tra­le giap­po­ne­se ha di­chia­ra­to che la BOJ for­ni­rà li­qui­di­tà il­li­mi­ta­ta ai mer­ca­ti…
(Il Sole 24 Ore Ra­dio­cor Plus) – Roma, 17 nov – La Banca del Giap­po­ne (Boj) ha va­ra­to, a sor­pre­sa, un piano di ac­qui­sti di ti­to­li di Stato giap­po­ne­si, di im­por­to il­li­mi­ta­to, sulle sca­den­ze tra uno e cin­que anni per con­tra­sta­re il rial­zo dei ren­di­men­ti in atto sulla parte a breve della curva. Dopo l’an­nun­cio della Boj i ren­di­men­ti a due, cin­que e dieci anni dei bond nip­po­ni­ci hanno in­ter­rot­to la sa­li­ta e in­ver­ti­to la rotta. Il Go­ver­na­to­re della Banca, Ha­ru­hi­ko Ku­ro­da, par­lan­do in Par­la­men­to ha detto che non avreb­be per­mes­so che pres­sio­ni sul mer­ca­to dal­l’e­ste­ro in­fluen­zas­se­ro l’an­da­men­to dei ren­di­men­ti dei bond nip­po­ni­ci.
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RE­CORD A WALL STREET: IL RI­TOR­NO DEL­L’A­RA­BA FE­NI­CE!

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Non ho idea se que­sto sia il de­fi­ni­ti­vo ul­ti­mo volo del­l’A­ra­ba Fe­ni­ce o se bi­so­gna an­co­ra at­ten­de­re qual­che istan­te, in fondo i mer­ca­ti ame­ri­ca­ni non hanno più nulla a che ve­de­re con la real­tà, ma­ni­po­la­ti e ar­ti­fi­cial­men­te so­ste­nu­ti dal nulla fon­da­men­ta­le.
Ave­va­no bi­so­gno di ce­le­bra­re i so­li­ti re­cord sui so­li­ti ca­pel­li­ni, dro­ga­ti e psi­co­pa­ti­ci aiu­ta­ti da qual­che mani a forte che tien su la ba­rac­ca e nella notte lo hanno fatto, 19.000 per il Dow e 2.200 per lo S&P500.
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Quali prospettive per i nostri (pro)nipoti?

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Nell’era della “disoccupazione tecnologica”, il reddito di cittadinanza dovrebbe essere quella parte di profitto a cui il capitale rinuncia per garantirsi la domanda di merci
Piuttosto che intervenire sulle condizioni di fattibilità pratica del reddito di cittadinanza, su cui non ho competenza, vorrei interrogarmi sul significato storico che può assumere il dibatterne oggi. Infatti io lo giudico un argomento economico cruciale posto dalla mutazione radicale che sta subendo la “maniera capitalistica del produrre”.
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Tra reddito e lavoro, il terzo settore

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Una risposta realistica alla contrapposizione tra reddito e lavoro può consistere nell’incentivare le imprese che perseguono comportamenti socialmente responsabili
L’ampio dibattito in corso su reddito di cittadinanza e reddito minimo garantito – il primo inteso come programma universalistico e incondizionato, che prevede l’accesso da parte di tutti ai frutti delle risorse comuni, il secondo visto come programma selettivo, che implica la concessione di un sussidio in favore di chi si trova al di sotto di una determinata soglia di povertà – ha visto emergere la contrapposizione tra chi, nella lotta alla disuguaglianza e alla disoccupazione, punta a sostenere i redditi e chi punta a sostenere il lavoro.
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