STUPIDA RAZZA

domenica 31 agosto 2014

PERCHE' GLI STUDENTI AMERICANI POSSONO FAR SALTARE IL CAPITALISMO GLOBALE

Eccoci  di fronte ad una previsione che mancava dagli anni '70, da prima ancora della codifica del concetto di globalizzazione nelle scienze sociali: gli studenti americani possono far saltare il capitalismo globale.
Cosa è accaduto? Un clone di Angela Davis, con tanto di taglio di capelli afro dell'epoca e pantaloni a zampa di elefante, ha preso la testa delle masse giovanili americane? Occupy in segreto ha conquistato le metropoli? Una rete clandestina di nerd è pronta a far scattare il piano di insurrezione tecnologica in America mettendo Ferguson come capitale?
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13843

IL PORNO E IL SAMOVAR DELLE BANALITA'

Chi sia Uriel Fanelli non lo so, ma è sicuramente un personaggio "eccentrico". Ho appena letto un suo articolo, "Casaleggio malato e la crisi del Movimento di Grillo" mi sono fatta alcune idee su di lui.  Perché leggere l'articolo di uno "scrittore blogger", come lo volete chiamare, è un po' come leggergli l'anima, si catturano emozioni, umori, intenzioni, sentimenti. A volte ti puoi anche "innamorare" di uno scrittore anche solo leggendolo, anche senza conoscerlo. Oppure, come dice  Holden Caulfield: "Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue, vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira." (Il giovane Holden, di J.D. Salinger).


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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13842

ECCOTI SERVITA LA TUA "OPERAZIONE DI INFORMAZIONE" QUOTIDIANA DELL'IMPERO DEL CAOS

La Repubblica annuncia le prove, gente! Come sempre, del resto, quando devono pompare una certa isteria bellica. 
Poi guardi le foto, e c'è scritto in piccolo e in inglese che «L'area di dispiegamento e di addestramento si trova a circa 50 km a Est del confine ucraino», ossia in territorio russo.
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COME PUTIN HA APPENA SALVATO L’EUROPA ED ALTRI RACCONTI GEOPOLITICI

Immaginate questo scenario. Un fratello e una sorella che litigano fra loro. Qualcosa è andato storto, s’incolpano l’un l’altra, sono ai ferri corti.  Ed ecco che arriva il ragazzo della porta accanto che inizia a prendere in giro tutti e due e a dargli addosso.  Improvvisamente fratello e sorella mettono da parte le loro divergenze, uniscono le forze e affrontano insieme quel ragazzo della porta accanto.
Il detto: “Il nemico del mio nemico è mio amico” si è rivelato più volte una realtà nella storia e se i rapporti geopolitici non sono paragonabili ai rapporti di fratellanza, le conseguenze della creazione di alleanze e le ripercussioni del fatto di essersi uniti ai nemici, possono essere profonde.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13839

giovedì 28 agosto 2014

LA GEOPOLITICA USA DEL "DIVIDE ET IMPERA"

quando li mandiamo a fare in culo questi guerrafondai di americani ?
Se volete capire cosa sta succedendo in Ucraina, guardate questo video lungo 15 minuti, il cui protagonista è il consigliere ed amico di Putin Sergei Glaziev.
Glaziev spiega che i cambiamenti strutturali nell'economia mondiale, ed il suo spostamento verso l'Asia, hanno indotto i politici americani ad un disperato tentativo per cercare di mantenere il loro potere: fomentare una guerra in Europa.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13835

UN GRAFICO IMPRESSIONANTE

 questa è la realtà,non le palle che ci raccontano i mass media e i politici di tutti gli schieramenti ad eccezzione del m5s.
Dal 2007, abbiamo perso il 40% della produzione industriale
Dei tre grafici questo è il più impressionante a mio avviso. Al nord le zone industriali si riempiono di capannoni vuoti e di erbacce mentre basta andare in città una mattina feriale per prendere coscienza di quanta gente è a casa! Nelle scuole i giovani sono testimoni di questo disastro e alla domanda "cosa farai dopo il diploma" la risposta più gettonata è "farmi mantenere dai genitori". Un patrimonio immenso buttato via e tanto dolore per tutti.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/index.php

mercoledì 27 agosto 2014

Riforme, Zagrebelsky: “La finanza comanda i governi, compreso il nostro”

Sono trascorse due settimane dall’approvazione in prima lettura, a Palazzo Madama, della riforma del Senato. Ma, prima di commentarla, il professor Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte costituzionale, si è preso il suo tempo. Ciò che ne pensa è noto. A marzo ha firmato l’appello di Libertà e Giustizia, di cui è presidente, contro la “svolta autoritaria” segnata dal Patto del Nazareno per il combinato disposto della riforma costituzionale e di quella elettorale (il cosiddetto Italicum), beccandosi del “gufo”, del “professorone” e del “solone”. In aprile ha guidato la manifestazione di L&G a Modena “Per un’Italia libera e onesta”. A maggio ha inviato un lungo testo con una serie di proposte alternative – pubblicato dal Fatto Quotidiano – alla ministra delle Riforme Maria Elena Boschi, che l’aveva invitato a un convegno di costituzionalisti a cui non aveva potuto partecipare: la ministra s’era impegnata a diffonderlo, ma poi non se n’è più saputo nulla. Ai primi di agosto, nel pieno delle votazioni al Senato, ha scritto un editoriale su Repubblica intitolato “La Costituzione e il governo stile executive”, in cui ha cercato di spiegare il senso di ciò che sta accadendo. Ora accetta di riparlarne con Il Fatto. A partire dal memorandum 2013 di JP Morgan che, come abbiamo scritto l’altro giorno, presenta straordinarie somiglianze con l’agenda Renzi.
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 http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/23/riforme-zagrebelsky-la-finanza-comanda-i-governi-compreso-quello-di-renzi/1096613/

Le guerre del ventunesimo secolo? Sono per l’energia



Iraq, Siria, Nigeria, Sud Sudan, Ucraina, Mar della Cina a oriente e meridione: dovunque si guardi, il mondo è infiammato da nuovi conflitti o guerre che si intensificano. A prima vista appaiono eventi indipendenti l’uno dall’altro, fondati su circostanze specifiche. Ma guardando meglio si comprende come abbiano in comune caratteristiche fondamentali. E’ questa la presa di posizione di Michael T. Klare.
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 http://www.ilcambiamento.it/guerre/guerre_ventunesimo_secolo.html

FRANCIA E GERMANIA: SHOCK ECONOMY

Giusto per ribadire il concetto di SHOCK ECONOMY… FEDE CIECA! uno dei post più brevi e sintetici della storia di Icebergfinanza…

Ue, Angela Merkel lancia Luis de Guindos  Aspettando il 30 agosto, quando le nomine Ue verranno formalizzate, la prima mossa del risiko delle nuove poltrone la fa Angela Merkel. “Il governo tedesco – ha spiegato il cancelliere in conferenza stampa – vede di buon occhio la proposta della candidatura di Luis de Guindos alla presidenza dell’Eurogruppo”.

Chi è Luis de Guindos attuale ministro dell’economia spagnolo, visto che nessuno ve lo dice?
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2014/08/27/francia-e-germania-shock-economy/

martedì 26 agosto 2014

DEFLAZIONE…UNA RIVOLUZIONE COPERNICANA!

Alcuni di Voi, i primi vecchi pendagli da forca a salire su questo veliero certamente ricorderanno l’incontro conferenza di Assisi del 29 novembre 2009 e la mia presentazione dal titolo ” Deflazione…una rivoluzione copernicana!”

Un’autentica “rivoluzione copernicana”, la Deflazione, l’antitesi del sistema Tolemaico, ovvero l’idea di una Terra al centro dell’Universo, centro che affascina gli altri corpi celesti, che tendono a gravitare nella sua orbita, l’orbita dell’inflazione, unica dinamica conosciuta dai paesi occidentali negli ultimi 60 anni.
Su internet se cliccate DEBT DEFLATION ne potete trovare traccia ovunque ad un’unico indirizzo ovvero il nostro e descritta in ogni minimo particolare nel nostro libro che se volete potrete ordinare a questo indirizzo nel capitolo intitolato …Tra Scilla e Cariddi: inflazione e deflazione
“Settantacinque anni fa, nel passaggio tra Scilla e Cariddi della Grande Depressione, Irving Fisher pubblicò il suo lavoro La deflazione da debiti, teoria della Grande Depressione, nel tentativo di trovare una spiegazione che potesse dare un senso agli eventi drammatici di quel periodo. La principale corrente odierna di pensiero accademico, il cosiddetto pensiero razionale (rational expectations hypothesis), che da oltre 30 anni domina con la sua ideologia l’economia, non ha mai, dal canto suo, preso in seria considerazione la teoria della deflazione da debiti, in quanto ritiene che tutto ciò che avviene nei mercati sia razionale (il valore stesso è sempre razionale, e solo uno shock esogeno può cambiare questa realtà).”
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2014/08/26/deflazione-una-rivoluzione-copernicana/

FRANCIA … RIEN NE VA PLUS!

tutti i nodi vengono al pettine.................
Rien ne va plus, les jeux sont faits .. nulla è più valido in questa crisi, i giochi (ormai) sono fatti.
Era il gennaio di quest’anno quando scrissi.
Il Principe Machiavelli amava sempre ricordare che …dove men si sa, più si sospetta.
E in un certo senso sono in pochi a sospettare di Madame Volatilité, pochi sanno, pochi conoscono, quale è la sua reale situazione…
Nel ritratto delle cose di Francia, Nicolò scrive … E Francesi per natura (…)  sono insopportabili di disagi e incomodi loro; e col tempo straccurono ( trascurano) le cose in modo che è facile, col trovargli in disordine, superargli. (da Scritti politici: Il ritratto delle cose di Francia).
e col tempo straccurono ( trascurano) le cose in modo che è facile, col trovargli in disordine, superargli…
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2014/08/26/francia-rien-ne-va-plus/

GERMANIA: LA RECESSIONE E’ GIA’ ARRIVATA!

ma va !
Lo so non avete mai tempo per nulla, ma vi consiglio di mettervi comodi, anche se sarà un post abbastanza lungo, vi garantisco che ne vale la pena.
La scorsa settimana giusto per trovare un colpevole alla difficilissima situazione dell’economia tedesca, Angela Merkel non ha trovato di meglio che scaricare le proprie responsabilità su Italia e Francia in quel di Lindau e ovviamente sull’incapacità della teoria economica di prevedere le crisi,  …per cui la «scienza dell’economia» ha fallito nel prefigurare o descrivere la realtà durante la crisi dell’euro. A questo interrogativo ha risposto con un’altra domanda.
Sono errate le teorie o non abbiamo ascoltato le persone giuste?
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2014/08/25/germania-la-recessione-e-gia-arrivata/

JACKSON HOLE: IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI.

Chi ci segue da sempre sa che siamo stati i primi in Italia a comprendere l’arrivo della Grande Recessione studiando a fondo le dinamiche del mercato del lavoro americano, le metodologie di rilevazione del BLS e soprattutto esplorando l’universo nascosto dei lavoratori scoraggiati e della forza lavoro.
Mentre il mondo intero vi mostrava le meraviglie di un recupero che solo apparente, noi abbiamo coniato il termine la grande depressione umana per descrivere quello che stava accadendo in America e nel mondo.

OCCUPAZIONE: IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI

Mentre gli altri vi facevano notare i progressi del tasso di disoccupazione e i numeri del BLS, noi condividevamo il mercato del lavoro ombra americano milioni e milioni di posti di lavoro a tempo indeterminato trasformati in lavori a part-time, un’ora di lavoro al giorno spesso diventava occupazione.
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2014/08/25/jackson-hole-il-silenzio-degli-innocenti/

DEFLAZIONE: IL RE DEGLI IGNORANTI

Si a scavare nel vuoto, a scavare nel nulla, il re degli ignoranti, ignoranti della storia…
“Contro la deflazione Draghi darà battaglia, cominciando a quanto pare a settembre, con misure anche “non convenzionali” e cioè lo sconto non solo di titoli pubblici ma anche di obbligazioni emesse da imprese che vantano crediti verso le pubbliche amministrazioni e verso la propria clientela; obbligazioni naturalmente garantite dai rispettivi debitori. E poi un’immissione di liquidità in favore delle banche purché esse la reinvestano in buona parte sulla clientela. La premessa dalla quale Draghi parte (così sembra) è che la predetta clientela, cioè le imprese manifatturiere e di servizi qualificati, reinvesta la liquidità che gli arriva. Del resto la scuola ci insegna che la deflazione si combatte così.
La scuola degli ignoranti ci insegna così, ma proseguiamo perchè all’ignoranza non vi è limite…
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2014/08/22/deflazione-il-re-degli-ignoranti/

ITALIA …TEMPESTA ORMONALE

Ne abbiamo già accennato tempo fa in …ITALIA…STA ANDANDO TUTTO A PUTTANE! si in tutti i sensi, solo che ora loro hanno disperatamente bisogno di un aiuto, un aiuto che la Germania sembra abbia già incominciato ad utilizzare…
Tageszeitung osserva che la tendenza è ancora peggio di quanto appaia perché su questo trimestre, e non era mai successo, la Germania aveva ottemperato alla direttiva europea che impone di calcolare nel Pil anche i rilevamenti «illegali» sul mercato della prostituzione, su quello delle droghe e sul lavoro nero. Crisi, la Germania non cresce più
Si una tempesta ormonale come quelle americane che da tempo sostengono il fallimento della ripresa, gli ultimi dati macroeconomici e immobiliari sono pura immaginazione istituzionale, foraggiata da una ripresa dell’indebitamento.
L’ennesima truffa o manipolazione di questa crisi, un giochino per nascondere la triste realtà, una sniffata di cocaina pura…
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2014/08/22/italia-tempesta-ormonale/

ZINGALES E GLI ELICOTTERI DI DRAGHI

Piano piano, tra i luminari che sostenevano l’impossibilità di un’uscita dall’euro si sente levare la brezza del diluvio universale che verrà…
Non tutta la spesa pubblica è fonte di corruzione e – in presenza di deflazione – il finanziamento monetario del deficit può essere il male minore. Minore di una spirale deflazione-debito che metterebbe in ginocchio il Sud Europa e porterebbe alla fine dell’euro. L’elicottero che Draghi non ha – Il Sole 24 Ore
Atu Capio?
Ma guarda un pò non appena si ha la sensazione che il diluvio sta per arrivare anche la spesa pubblica brutta e cattiva diventa improvvisamente deficit spending da finanziare con la moneta, ovvero con il quantitative easing.
Lo dice Zingales vent’anni dopo e tutti ohhhhh con naso all’insu, lo scrive Icebergfinanza cinque anni anni prima UNICO in Italia ad aver parlato di DEBT DEFLATION ovvero deflazione da debiti e chi vuoi che lo stia ad ascoltare!
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2014/08/21/zingales-e-gli-elicotteri-di-draghi/

La “ GRANDE DEPRESSIONE DEL ‘29” : analogie con il nostro tempo!

mi sa tanto che ha ragione.
La contrazione economica iniziata con il crollo azionario del ’29 fu,  per dimensioni e conseguenze  la più devastante che la storia ricordi e tuttora persistono conoscenze assai limitate delle cause che la scatenarono e ne prolungarono il decorso.
Alcuni sostengono che essa fu la logica conseguenza degli eccessi finanziari e monetari accumulati durante il boom economico che la precedette, mentre altri sostengono che fosse principalmente dovuta all’interventismo dello Stato nel sostenere artificialmente l’espansione attraverso il ricorso al credito.
Keynes ha sempre sostenuto che il capitalismo non può salvarsi dai propri eccessi senza l’aiuto e l’intervento dello Stato, attraverso il ricorso ad iniezioni di liquidità, investimenti pubblici e una politica di redistribuzione dei redditi con un certo grado di protezione doganale.
L’amministrazione americana e la Federal Reserve hanno applicato in questi anni, alcuni dei principi keynesiani attraverso l’espansione della spesa pubblica , riduzione delle imposte, maggiore liquidità attraverso la manovra dei tassi di mercato, ricorrendo in maniera sistematica al deficit di bilancio e ad un’economia di guerra che finanziata anch’essa a debito pone una seria ipoteca sulle generazioni future. 
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UN SOLO ORDINE…BOMBARDARE I SALARI!

In fondo è ferragosto, come puoi pretendere che gli italiani si rendano conto di quello che sta accadendo, le più spettacolari acroba…razzie della storia politica, le più demenziali proposte e idee avvengono sempre quando loro sono sotto l’ombrellone, speriamo almeno che si stiano leggendo un buon libro, VIAGGIO ATTRAVERSO LA TEMPESTA PERFETTA il nostro ovviamente. :D
Vi confesso che mi sto chiedendo per quale motivo sono qui a raccontarvi certe cose in fondo agli italiani non gliene frega nulla, loro tirano a campare sino a quando l’inevitabile sarà realtà, come la terribile deflazione salariale!
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2014/08/19/un-solo-ordine-bombardare-i-salari/

PADOAN E DELRIO: IN AUTUNNO CADONO LE FOGLIE DI FICO

d'altronde a noi italiani ci piace farci prendere per il culo vero ?
Non si può certo dire che Giuseppe Ungaretti nella sua famosa poesia Soldati mancasse di chiarezza e sinteticità:
“Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”
E’ bastato un colpo di vento e alla BBC inglese ovviamente lontani da occhi indiscreti …
«Quello che cambia è che per la ripresa in Italia, ma anche in Europa, ci vorrà più tempo del previsto. Sfortunatamente – ha detto ancora Padoan – e non lo dico come una scusa, ci siamo tutti sbagliati. Intendo organizzazioni internazionali, governi e via di seguito. Tutti prevedevamo una crescita maggiore per quest’anno nella zona euro e nessuno fino ad ora ci ha visto giusto». Padoan: nel 2014 crescita inferiore alle attese.
Si NESSUNO ci ha visto giusto, in fondo noi abbiamo solo cercando di comprendere i segnali della storia ed interpretarli, condividendoli, che ci volete fare siamo gufi ottimisti ben informati.
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2014/08/18/padoan-e-delrio-in-autunno-cadono-le-foglie-di-fico/

LA GRANDE TRUFFA AZIENDALE: IL SETTORE AGROALIMENTARE DETTA LE LINEE GUIDA NELLA DEFINIZIONE DELL'AGENDA DEL TTIP



Secondo il linguaggio burocratico, il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP - Transatlantic Trade and Investment Partnership n.d.t) tra USA e UE si propone di creare la più grande zona di libero scambio al mondo, "proteggere gli investimenti" e rimuovere gli "ostacoli normativi inutili".
Superando la retorica diventa chiaro che il trattato mira a indebolire le condizioni lavorative, sociali, ambientali e le norme a tutela dei consumatori.
Ideato dal "High Level Working Group on Jobs and Growth" (Gruppo di lavoro di alto livello su occupazione e crescita n.d.t), questo gruppo è stato accusato di costituire nient'altro che una combriccola di non eletti e irresponsabili, composto da noti burocrati orientati al libero scambio provenienti da entrambi i lati dell'Atlantico [1].
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13825

ARRIVA L'ESERCITO

Gli esperti dei think-tank stanno chiedendo all'Unione europea che si prepari a combattere scioperi e proteste sociali con la forza militare. A causa dell' aggravarsi delle disuguaglianze sociali provocate da una economia globalizzata e dai crescenti conflitti militari all'interno delle frontiere della UE, questo tipo di manifestazioni inevitabilmente dovranno aumentare.
 
C'è stato uno studio dell'Istituto per la Sicurezza dell'Unione Europea, in cui gli autori, senza mezzi termini, affermano che di fronte a questi sviluppi, l'esercito dovrà essere utilizzato sempre più per compiti di polizia in modo da poter proteggere i ricchi dalla collera dei poveri. 
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EUROPA. RAI.IT: DACCI OGGI IL NOSTRO FÜHRER QUOTIDIANO...

Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio che questo è un regime, si guardi gli spot di propaganda Rai sul progetto Unione Europea, che allietano le nostre serate da alcuni tempi, quando le famiglie del "mulino bianco" (ormai decimate dalla crisi) si raccolgono intorno al desco domestico. Sono straordinari, edificanti, confortanti, degni di una perfetta dittatura neoliberista, che si serve delle potenti armi del marketing della comunicazione subliminale, per consolidare il proprio potere messo in seria crisi dall'urgenza delle proteste euroscettiche.

Una voce giovane,  suadente, afrodisiaca, ci illustra le virtù dell'Europa, seminando messaggi di propaganda eurista attraverso simboli junghiani molto evidenti, per chi ha un briciolo di buon senso in testa. Ma lo sciame inquieto degli spettatori della tv generalista si ciba di piatti rassicuranti in maniera bulimica, senza riflettere né meditare, tante sono le preoccupazioni ansiogene da sedare.
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COME NEGOZIARE (AI POLITICI)

Roberto Buffagni ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Debito estero e crescita: due obiettivi per due st...":
La minaccia di uscire dall'euro non è uno strumento di pressione adeguato per una trattativa volta a ottenere migliori condizioni all'interno del quadro UE, perchè è un ultimatum, che dunque si può usare una volta sola, e a cui si è costretti a dare corso in caso di risposta negativa.
L'uscita dall'euro fa saltare il quadro UE attuale, del quale l''euro è il principale strumento politico (l'archetipo di tutti i "piloti automatici" con i quali l'oligarchia UE governa). 
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IN QUESTA GUERRA DEGLI ORRORI IO SCELGO QUELLI DELL'ISIS

Ma è mai possibile che in Italia appena uno pone una questione un po’ seria, anche se scomoda, debba essere sommerso dal coro di indignazione bipartisan come sta capitando al deputato Cinquestelle Alessandro Di Battista (‘abominevole’, ‘pericoloso’, ‘ignorante’, ‘nemico interno’ fino al ‘minchione’ appioppatogli da Francesco Merlo)? Eppure Di Battista affronta un nodo cruciale per capire la nascita, la crescita e l’affermarsi del radicalismo islamico: di fronte a un nemico invisibile o irraggiungibile, perché ti bombarda con robot teleguidati da migliaia di chilometri di distanza o con caccia che, senza una contraerea, non possono essere colpiti, che cosa resta a una resistenza? O subire passivamente o darsi al terrorismo.
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PADOAN: “CI SIAMO TUTTI SBAGLIATI”. NO, TUTTI NO

Grande il Ministro Pier Carlo Padoan: «Ci siamo tutti sbagliati. Intendo organizzazioni internazionali, Governi e via di seguito. Tutti prevedevamo una crescita maggiore per quest’anno nella zona euro e nessuno fino ad ora ci ha visto giusto».

È recidivo: il 12 febbraio scorso, quando era ancora l’economista-capo dell’OCSE (l’organizzazione dei Paesi più industrializzati, grande ente sovrannazionale di imposizione delle politiche economiche), ammise candidamente che l’OCSE – cioè lui – avevano sbagliato totalmente le proiezioni, e per conseguenza avevano imposta all’Europa in recessione una cura che aveva aggravato la malattia. E ciò dal 2008 ad oggi. 

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PERCHE' COMBATTIAMO GUERRE

E’ passato un secolo dall’inizio della Prima Guerra Mondiale, che in molti a quell’epoca definirono come “la guerra che avrebbe posto termine a tutte le guerre”. Sfortunatamente, le guerre continuano puntualmente. E con i titoli dei giornali sull’Ucraina che fanno ogni giorno più paura, sembra il momento di chiedersi perché.
Un tempo le guerre si combattevano per il gusto di farlo e per profitto; quando Roma invase l’Asia Minore e la Spagna conquistò il Perù, l’obbiettivo era esclusivamente l’oro e l’argento. Un genere di ragioni che prosegue tuttora. Nella autorevole ricerca sponsorizzata dalla World Bank, l’economista di Oxford Paul Collier ha dimostrato che il miglior segnale premonitore delle guerre civili, tuttora assolutamente comuni nei paesi poveri, è la disponibilità di risorse da saccheggiare come i diamanti.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13811

IL FALSO "ANNUNCIO DELLA TERZA GUERRA MONDIALE" - UNA MANNA MILIARDARIA PER GLI SPECULATORI DI WALL STREET

Verso metà mattina di venerdì 15 agosto è arrivata la notizia che l'Ucraina aveva "distrutto parte di un convoglio russo". Immediatamente  il mercato azionario ha perso quasi 200 punti, i Buoni del Tesoro sono stati offerti a 10 punti di meno, il petrolio è aumentato e l'oro, che aveva perso oltre 20 dollari, è tornato subito al prezzo precedente.

Voglio ricordare che "la vendita", che ha fatto scendere il prezzo dell'oro era una vendita del valore di due miliardi di dollari di futures COMEX.  Diciamo che DUE MILIARDI DI DOLLARI equivalgono alla produzione di poco più di una settimana delle miniere d'oro di tutto il mondo.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13809

lunedì 25 agosto 2014

Alla ricerca della sovranità: cinque punti per l’Italia

Il problema principale di cui soffre l’Italia è quello di una sconcertante assenza di sovranità, che al lato pratico si esprime nell’adesione ad organismi sovranazionali quali l’Ue e la Nato, che ne minano alla radice ogni autonomia decisionale. Proprio per questo la priorità per chiunque si ponga in una posizione critica rispetto all’attuale stato delle cose è quella di riconquistare integralmente quella sovranità nazionale.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49219

Chi ha ucciso il liceo classico?

Tutto è cominciato quando hanno ucciso il liceo classico; quando si è cominciato a pensare che il principale compito della scuola fosse di fornire uno sbocco lavorativo ai giovani e, di seguito, quando si è pensato che la scuola dovesse essere pensata in funzione delle esigenze dei giovani, dei loro gusti, delle loro aspettative. È l’immagine del fallimento del sistema scolastico italiano che emerge leggendo La scuola che vorrei(Bruno Mondadori, pp. 122, euro 15), l’ultimo libro di Adolfo Scotto di Luzio, docente di Storia della Pedagogia all’Università di Bergamo, nonché esperto dei problemi della scuola e dell’insegnamento. E non si tratta di un semplice grido d’allarme. È come se si dicesse che l’intero sistema culturale e formativo italiano è all’ultima spiaggia e se non si cambia registro c’è il più che probabile rischio del fallimento totale della nostra società civile.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49215

L’altra verità, sconvolgente, sull’Isis e sui suoi aguzzini

Leggo titoli sconvolti e giustamente indignati per la decapitazione del giornalista Usa ad opera dell’Isis, ovvero dei fondamentalisti islamici che stanno occupano ampie parti del Medio Oriente e dell’Iraq. E’ un gruppo che, come emerge anche nel filmato, oggi proclama il proprio odio per gli Stati Uniti. La storia in teoria è semplice e già vista: terroristi contro la superpotenza americana.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49211

Doppio plenilunio


Dal carteggio di due grandi italiani, Sergio Quinzio e Guido Ceronetti, pubblicato da Adelphi, ricavo l’informazione di una profezia formulata da don Bosco, il fondatore dei Salesiani nel 1854.
Il sacerdote predisse che l’epoca dell’Anticristo, il periodo in cui il mondo sarebbe stato sotto il dominio del Male, prima del secondo avvento del Messia e del Giudizio Universale, sarebbe cominciata nel maggio di un doppio plenilunio.
Ebbene, l’evento raro di un mese di maggio con due plenilunii si è verificato nel 1988, esattamente 100 anni dopo la morte del santo.
Sembrerebbe un’altra delle tante profezie balzane, smentite dai fatti.
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La fine dell'umanità non è una notizia

Ogni anno intorno alla metà di agosto suona il campanello d’allarme del Global Footprint Network, l’associazione che stima il giorno in cui si finiscono le risorse ecologiche prodotte per l’anno intero. E non c’è verso di frenare questo sovra-sfruttamento, ripetiamo meccanicamente errori senza imparare nulla. 

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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49207


Industrie e banche agli stranieri, per Renzi va bene così

La vendita della Indesit a Whirpool è solo l’ultimo caso: si sta verificando nel silenzio generale la fine dell’Italia industriale, come predetto da Luciano Gallino. Il pericolo imminente è quello di cedere al capitale estero non solo le industrie ma anche le grandi banche, e di svendere completamente il risparmio italiano. A causa del declino verticale dell’industria e della sofferenza delle banche italiane, e a causa della colpevole inerzia governativa e dei pesanti vincoli europei, il capitalismo nazionale sta diventando un servile vassallo di quello internazionale. E l’Italia rischia così di precipitare definitivamente nel Terzo Mondo. Se l’“Economist” definisce “untangled” (sciolto, smembrato) il capitalismo italiano, sfugge il peso della svolta forzata di Mediobanca, che ha deciso di sciogliere gli accordi incrociati tra le maggiori aziende nazionali: da allora, secondo Enrico Grazzini, il capitalismo italiano si è votato a una sorta di suicidio irreversibile.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49205

Troika, rottamare l’Italia: a Renzi restano solo 100 giorni

Troppo grande per fallire. E troppo grande per essere “salvata” alla maniera della Troika, cioè col prestito a usura che depreda quella che, nonostante tutto, è ancora la terza economia europea. Renzi? Troppo difficile da rimpiazzare subito, perché il quarto primo ministro non eletto sarebbe un azzardo persino per l’ex demoocrazia italiana. Ma se il premier chiede “mille giorni” per completare le “riforme”, sarà già tanto se gliene concederanno cento. Lo sostiene il blog del californiano Wolf Richter, che ospita un post di “Don Quijones”, freelance di Barcellona, dopo l’intervista che Renzi ha rilasciato al “Financial Times”. Non è facile essere al governo di un paese dell’Eurozona: la pressione può essere insostenibile, «stretti tra le nuove impopolari norme e legislazioni che vengono fuori da Bruxelles e Francoforte e i mercati finanziari in bilico su una lama di coltello». Quattro regole d’oro: obbedire sempre alla Merkel, mai ventilare un referendum su alcunché, mai criticare la Troika e «mai menzionare – e nemmeno coltivare – l’idea dell’uscita dall’euro».
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49204

Sull’utilità del M5S

Oggi, mi piacerebbe mettere a fuoco insieme a voi alcuni dei principali motivi a sostegno della tesi dell’utilità sociale e politica del M5S. Per farlo, non intendo perdermi in sterili elenchi di singoli provvedimenti intrapresi nel corso dell’anno e mezzo d’attività parlamentare, cui farebbe da contraltare, a torto o a ragione, un’altrettanto lunga lista di occasioni perdute, ingenuità, scelte discutibili, dichiarazioni agghiaccianti, errori politici e strategici. Gli amanti di questo tipo di classifiche possono trovare abbondante soddisfazione altrove. Qui mi preme riflettere sugli effetti strutturali che l’avvento del Movimento ha avuto e sta avendo sullo scenario sociale e politico del nostro paese.
Riassumendo, mi pare di cogliere almeno 5 punti:
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 http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/22/sullutilita-del-m5s/1096448/

L’Isis l’ha creato l’Occidente, l'unica speranza contro il terrorismo è l'Iran

“L’Isis? Lo ha creato l’Occidente. Feltri ha ragione, ritiriamoci dalle altre nazioni e poi chiudiamo loro le frontiere. Ma io lo dicevo già 20 anni fa…”. Il giornalista e scrittore Massimo Fini commenta così la provocazione dell’editorialista del Giornale, e aggiunge: “L’nica speranza contro il terrorismo è l’Iran”.
Fini, l’Occidente sembra aver trovato nell’Isis un nemico davvero micidiale…
«Ma se è l’Occidente, con la sua smania di omologare il mondo, che ha attaccato l’Iraq, la Libia etc., creando in questo modo fenomeni come l’Isis…».
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L’impero della finanza e l’eclissi della sovranità

Il 7 agosto scorso il Presidente della BCE Mario Draghi, in un intervento ad ampio raggio su crisi economica e stabilità dell’euro, si è espresso senza veli sul futuro prossimo dei paesi con difficoltà di ordine finanziario: “Gli Stati devono cedere la loro sovranità sulle riforme strutturali.” L’intellighenzia politica italiana, con un malcelato senso di fastidio, ha intuito il riferimento all’Italia e si è subito lanciata in parziali smentite sulla necessità di sottoporre il Paese ad un processo di riforme economiche concordato con la Commissione Europea. In verità, il mese di agosto non è nuovo a simili suggerimenti da parte della BCE. Gli analisti di politica economica ricordano bene la lettera della BCE del 5 agosto 2011 indirizzata al governo Berlusconi con le indicazioni delle riforme “strutturali” per scongiurare la crisi dello spread (tasso di interesse sui titoli del debito pubblico) e della solvibilità del debito pubblico.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49220

La locomotiva tedesca è inceppata. Fiducia delle imprese in calo oltre le attese

scusate,ma non dovevamo copiare la crande germania ?
Nuovo calo ad agosto per l'Ifo, l'indicatore che misura la fiducia delle imprese tedesche: è sceso per la quarta volta consecutiva a 106,3 punti, dai 108 del mese di luglio, e sotto le attese degli analisti che - secondo l'agenzia Bloomberg - si collocavano a 107 punti. In calo anche l'indice che misura la situazione corrente, pari ad agosto a 111,1 punti (112,9 a luglio), contro i 112 del consensus.

Il peggioramento del quadro, spiegano gli economisti, è dovuto alle preoccupazioni legate alla crisi in Ucraina e all'impatto delle sanzioni contro la Russia, che coinvolge in maniera determinante le imprese tedesche: basta pensare che il settore dell'elettronica ha perso quasi il 20% di export verso Mosca nei primi sei mesi dell'anno. Ma non sfugge come sia l'ennesimo indicatore proveniente da Berlino che traccia un quadro cupo per la prima economia europea. Da un po' di tempo a questa parte, infatti, la Germania è passata dall'essere ancora di salvataggio nella recessione del Vecchio Continente a una parte del problema. 

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 http://www.repubblica.it/economia/2014/08/25/news/ifo_germania_agosto-94407838/?ref=HREC1-6

domenica 24 agosto 2014

Il culto della sincerità non ci libera dall'errore

C'è differenza tra dire quello che ci passa per la testa e la vera onestà intellettuale. Che sa cosa (e quando) è giusto tacere...


C'è una virtù che oggi sarebbe trionfante. Dico la sincerità. Da quando furono abbattute le barriere architettoniche che la ostacolavano - vale a dire il timore reverenziale, il rispetto, l'autorità, il decoro, il galateo, la paura della punizione - la sincerità si presenta nuda, sfacciata, a briglia sciolta, nei mille rivoli dei media.

Via i tabù, vai con l'outing. Viviamo dunque nell'età della sincerità?
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49148

Lo scambio del debito con il territorio: la nuova strategia della Elite globalista


Nelle ultime decadi, decine di nazioni sovrane sono cadute in un crescente e profondo buco nero nell’indebitarsi con la megabanche sovranazionali per importi che eccedono di gran lunga quello che sarebbe il livello da poter ripagare. Si deve forse questo alla cattiva prassi professionale di questi banchieri assieme alla cattiva amministrazione dei governi o ad una gigantesca scalata?
Siamo noi dei semplici testimoni di come coloro che pianificano a lungo termine e che sono parte della Elite del Potere globale vanno ottenendo   gradualmente i loro obiettivi?
Bisogna essere in due per ballare il tango……
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49154

L’Unione Europea è l’antitesi dell’Europa

“Le stucchevoli polemiche cui abbiamo assistito negli ultimi anni e hanno opposto coloro che rivendicano la necessità del riconoscimento delle radici cristiane e coloro che vorrebbero negarla, preferendo invece riconoscere quelle illuministiche, indicano quanto la cultura attuale sia abitata da opposti monismi e percio lontana dal superamento delle contraddizioni, insomma quanto poco sia europea: difatti si tratta di una cultura che emerge dal fenomeno pervasivo della globalizzazione, che con altre parole potremmo definire occidentalizzazione ovvero americanizzazione.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49156

La Cina manda in pensione il Pil: ambiente e povertà per misurare la qualità della vita

Che la ricchezza non basti a misurare il benessere non è una novità, né lo sono vari tentativi, nel mondo, di sostituire il Pil con altre misurazioni, come quella della "felicità" scelta dal Buthan. Ma ora è la Cina a muoversi, con oltre 70 città e distretti che hanno abbandonato il Prodotto interno lordo come misura della performance locale. I vertici del partito l'hanno stabilito alla fine dell'anno scorso e il premier Xi Jinping l'ha ribadito in giugno: "Non possiamo più usare il semplice Pil per decidere chi sono i più bravi".

I funzionari governativi stanno assimilando il contrordine: ora chiedono cose come l'attenzione all'ambiente e la riduzione della povertà. E proprio mentre l'Ocse progetta di sostituire il Pil con il suo Better Life Index, arrivano i primi segni concreti, a parere del Financial Times, del fatto che la Cina stia davvero lasciando il mantra della crescita economica a ogni costo per incoraggiare una miglior qualità della vita. 

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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49165

lunedì 18 agosto 2014

SOROS SCOMMETTE SUL CROLLO DEI MERCATI ?

I "Soros put"  sono una serie di investimenti che il miliardario ottantaquattrenne sta ripetendo regolarmente ogni trimestre dal 2010.  Dato che questo giochetto gli ha già fruttato un aumento del 638% trimestre su trimestre, c'è qualcuno che ha cominciato a sospettare che dalle scelte operate da chi ha inventato la "riflessività" e  ha fondato le "open-societies ", si potrebbe cercare di comprendere qualche segnale, qualche anticipazione su gravi prossimi inconvenienti sui mercati
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13793

RENZI "IL GIOVANE PRIMO MINISTRO ITALIANO CHE OSA SFIDARE LA TROIKA". MA QUESTA VOLTA LA TROIKA NON HA ALTERNATIVE

Non capita spesso che sui blog americani si parli di Italia, tanto meno di politica nazionale.   
Ma l’intervista di Renzi al Financial Times ha solleticato l’attenzione di Wolf Richter, blogger californiano di cose economico-politiche con occhi sempre aperti sull’Europa. Che sul suo blog da poco ribattezzato Wolfstreet. com(era Testosteronepit ) ospita un post del freelance di Barcellona, suo collaboratore fisso, che si firma Don Quijones.  Uno che non usa giri di parole.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13791

I BANKSTERS DELLA TROIKA E L’ODORE DELL’EURO

Il diavolo ora veste Troika, il braccio armato delle oligarchie tecno/finanziarie che governano il mondo, seminando povertà e terrore. Non è un incubo, è la realtà. E come Smaug, il drago magnifico dalle squame dorate, pianterà i semi della desolazione. Il tutto avviene nella perfetta indifferenza dei bradipi italici, quei 58% che si stanno godendo le vacanze, che però nel 2010 sfioravano l'80%: quando si dice porca troika.
Anche e soprattutto nell'indifferenza generale dei mass media, che diffondono ad arte i loro germi infetti della distrazione di massa, sostenendo le loro ipocrite verità. Almeno noi, consumatori privilegiati dell'occidente  consumistico, non meritiamo di essere sgozzati in diretta dall'Impero degli USA-Smaug, come sta succedendo nell'Iraq dell'ISIS, ma verremo spennati lentamente ed arrostiti sullo spiedo della recessione, fino a che ci degusteranno definitivamente con una manovra "lacrime e sangue", e ci prescriveranno la fine della Grecia.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13789