STUPIDA RAZZA

giovedì 31 marzo 2011

IL NUOVO ORDINE MONDIALE DI SOROS: A BRETTON WOODS PER CREARE UNA NUOVA ECONOMIA





Il magnate miliardario George Soros ha intensificato i suoi sforzi finanziari per cercare di riorganizzare l'economia mondiale, riducendo l'importanza dell'economia degli Stati Uniti nel mondo.
Per l'8 aprile, secondo un rapporto del Media Center Research, o MRC, Soros ha preannunciato il finanziamento che avverrà durante una conferenza internazionale volta a ricalcare la famosa conferenza di Bretton Woods del 1944, alla fine della seconda guerra mondiale, che contribuì a creare la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale.
Questa volta, Soros spenderà 50 milioni di dollari per formare un gruppo di oltre 200 accademici, leader economici e politici che avranno come scopo quello di “stabilire nuove regole internazionali” e “riformare il sistema monetario”.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8127










NEL 2009 GHEDDAFI PROPOSE LA NAZIONALIZZAZIONE DEL PETROLIO LIBICO

La Coalizione dei Globalisti non è interessata a proteggere la popolazione libica da Muammar al-Gheddafi. La no-fly zone e gli attacchi della NATO e degli USA sull’esercito libico non hanno nulla a che fare con la democrazia e con le elezioni libere.
Si tratta di petrolio – e di chi lo possiede.
Nel 2009 Gheddafi ha pronunciato quella parola con la N – nazionalizzazione. Non solo per il petrolio libico, ma per tutto quello della regione. Agli occhi dei globalisti, questo ha reso Gheddafi un pericoloso cane pazzo e ribelle che doveva essere rimpiazzato.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8126

IL GIAPPONE ALLE PRESE CON L’ETA’ BUIA DEL 21ESIMO SECOLO

tra non molto toccherà anche all'america e all'europa.
Il primo incontro della stagione di baseball giapponese è stato rinviato di modo che le persone non sprechino benzina per andare a vedere le partita. Quando la stagione partirà sul serio, la maggior parte degli incontri in notturna sarà anticipata al pomeriggio per non dissipare l'elettricità. Non ci saranno inning supplementari.
I tabelloni elettronici, icone di Tokyo, sono stati spenti. L'immondizia si sta accatastando in molte città del Nord perché i mezzi non hanno benzina, gli edifici pubblici non sono riscaldati, le fabbriche sono chiuse, in larga parte a causa dei continui blackout e perché gli impiegati non possono andare al lavoro con i serbatoi delle auto vuoti.
Questo è quello che accade nel 21esimo secolo, quando un paese tecnologicamente sofisticato ha un ammanco di energia. Il terremoto dell'11 marzo e lo tsunami hanno trascinato una larga parte del Giappone in un'epoca buia che potrebbe proseguire anche per un anno.
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http://www.criticamente.it/2011/03/31/il-giappone-alle-prese-con-leta-buia-del-21aampdeg-secolo/

Anche senza nucleare non si torna al Medioevo

Un lettore mi fa notare che la mia presa di posizione contro il ritorno italiano al nucleare (Repubblica del 17 e 21/3) mal si concilia con i precedenti articoli avversi alle «due fonti alternative fondamentali, l’eolico e il fotovoltaico». Ma allora, si chiede il lettore, dovremmo tornare al Medioevo? Cercherò di dissipare questo dubbio ma per l’immediato vorrei segnalare una preoccupazione ben più incombente. E, cioè, la ripresa della campagna per un ristabilimento pieno degli incentivi da parte, tra l’altro, di gruppi mafiosi più volte finiti tre le maglie della Giustizia e di politici che hanno fatto dell’ecologia uno strumento di influenze e tangenti.
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http://eddyburg.it/article/view/16785/

La scommessa del mondo arabo in cerca dei piccoli Mandela per creare le nuove democrazie


che sloggino i dittatori "burattini",ma anche i burattinai "america".
Preparatevi a sloggiare, autocrati arabi: e anche tu, Ahmadinejad. Da persona che ha sempre creduto nel potenziale democratico di questa parte del mondo, sono allo stesso tempo fiducioso e preoccupato sulle prospettive. Fiducioso perché i popoli arabi lottano per un governo più rappresentativo e onesto, che è ciò di cui hanno bisogno per superare l´enorme divario in termini di istruzione, libertà e autonomia delle donne, un divario che li ha tenuti in posizione arretrata. Ma compiere un tale passo significa attraversare un terreno minato fatto di problemi tribali, settari e di governance. Il modo migliore per comprendere le potenzialità e le trappole che questa transizione presenta, è quello di pensare all´Iraq. So che in America la guerra in Iraq e lo sforzo per costruire la democrazia che ne è seguito ha costituito un elemento di divisione tale che nessuno desidera parlarne. Oggi però ne parleremo, perché quell´esperienza ci ha dato una lezione importantissima sul modo di gestire il passaggio verso il governo democratico di uno Stato arabo multi-settario, una volta che il coperchio è saltato.
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http://www.dirittiglobali.it/home/categorie/33-internazionale/12755-la-scommessa-del-mondo-arabo-in-cerca-dei-piccoli-mandela-per-creare-le-nuove-democrazie.html

LE MOLTE INCOGNITE DEL CONFLITTO LIBICO

Alcuni dirigenti, tra cui quelli francesi, si sono imbarcati a cuor leggero in un conflitto incerto contro il dittatore folle della Libia, senza aver rispostoa tre domande che avrebbero meritato di essere discusse pubblicamente, quanto meno in parlamento, prima di dare il via al lancio di missili da un aereo francese. Saremmo disposti a condurre un' eventuale seconda fase della guerra, stavolta terrestre? Certo, si può sperare che il regime crolli per il solo effetto dello sgomento causato da un bombardamento a tappeto. Ma l' esperienza dimostra che a volte non è così. In questo caso, che fare? Continuare a bombardare, con il rischio di provocare massacri di civili usati come scudo umano, e di attirarsi lo sdegno dell' opinione pubblica araba contro un Occidente presentato come invasore - e lo dimostra il primo scarto della Lega araba? Spedire truppe a occupare le città e a combattere per le strade? Queste soluzioni sono entrambe autorizzate dalla risoluzione 1973 delle Nazioni Unite, senza che nessuno dei parlamenti interessati sia stato chiamato a dare il proprio accordo.
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http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/03/27/le-molte-incognite-del-conflitto-libico.html

Londra, 300 mila in piazza contro i tagli

e questo è solo l'inizio.
LONDRA - Trecentomila persone nelle strade, per gridare "no" ai tagli alla spesa pubblica che minacciano di dividere la Gran Bretagna fra "chi ha e chi non ha", tra ricchi e poveri, come ai tempi della Thatcher. La più grande manifestazione sindacale di protesta degli ultimi vent´anni nel Regno Unito e la più numerosa dimostrazione di piazza a Londra da quella del 2003 contro la guerra in Iraq: il segno di un´opposizione di popolo che si risveglia, un monito che parte da Londra e arriva a tutta Europa, dove i problemi sono simili, deficit pubblico, disoccupazione, economia fragile. Ma anche scontri con la polizia vetrine infrante, raid contro banche, grandi magazzini e boutique di lusso, contusi, caos, quando una minoranza di alcune centinaia di giovani, appartenenti a gruppi radicali, anarchici, anti-capitalisti, si staccano dal corteo principale e tengono in scacco per ore il centro della capitale, tutto attorno a Piccadilly Circus. Il bilancio finale della giornata di scontri segnerà 27 feriti e circa 75 fermati dalla polizia nelle varie zone di Londra.
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http://www.dirittiglobali.it/home/categorie/33-internazionale/12698-londra-300-mila-in-piazza-contro-i-tagli.html

mercoledì 30 marzo 2011

Hermann Scheer, l’energia come questione etica

Il recente incidente nucleare di Fukushima e le sue ripercussioni in tutto il mondo circa il ruolo del nucleare nell’approvigionamento energetico riportano prepotentemente alla ribalta le teorie di Hermann Scheer, il politico tedesco che piu’ di ogni altro propugnava un’economia solare mondiale. Scheer, che e’ venuto a mancare nell’ottobre 2010, usava asserire che “chi non ha visioni, non dovrebbe fare politica”. In effetti, il suo maestro fu il visionario Willy Brandt e non il pragmatico Helmut Schmidt (“Chi ha visioni deve andare dal medico”).
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http://www.megachipdue.info/tematiche/kill-pil/5915-hermann-scheer-lenergia-come-questione-etica.html

martedì 29 marzo 2011

Occupazione o lavoro? La 'crisi' secondo Ivan Illich

In tempi come quelli attuali, in cui allarmano le elevate percentuali della disoccupazione e la crisi funge da spettro (e spauracchio) per le prospettive delle nuove generazioni, sono poche le proposte concrete capaci di ridisegnare il presente. Lo ha fatto di recente Michele Dotti con un bell' articolo che ben illustra la differenza fra possibilità reali di lavoro e incapacità politica di progettazione. Proprio questo è il punto da cui bisognerebbe ripartire per una riflessione di più ampio respiro sul significato della 'crisi'.
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http://www.ilcambiamento.it/crisi/disoccupazione_creativa_ivan_illich.html

Uno studio di fattibilità per un insediamento residenziale passivo in Italia

Ottenere risultati soddisfacenti in ambito ambientale ed economico attraverso la realizzazione di edifici ad alta efficienza energetica è l'unico modo per raggiungere una qualità abitativa che si rifletta direttamente sul comfort e sull'aumento del valore immobiliare.
Sono questi gli elementi iniziali del lavoro che nel 2010 l’Area Progetto di PAEA ha realizzato nell’ambito della convenzione stipulata con il Ministero dell'Ambiente: uno studio di fattibilità che attesta la percorribilità degli insediamenti residenziali passivi e che comprende la redazione di parametri di efficienza energetica dei componenti e la ricerca della fattibilità economica e tecnica.
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http://www.ilcambiamento.it/bioedilizia/paea_studio_insediamento_residenziale_passivo.html

Energia e materia, dall'Ue finalmente un orizzonte chiaro: rinnovabili e riciclo

Flussi di energia e flussi di materia. Finalmente insieme in un'analisi economica e di prospettiva a lungo raggio. E' questo l'orizzonte dell'Ue come conferma il commissario europeo Janez Potocnik nell'intervista rilasciata al Sole24Ore dalla quale emerge netta la strada che si vuole percorrere: rinnovabili e gestione integrata dei rifiuti partendo dalla loro riduzione, dal riuso, al riciclo al recupero energetico, tutto in funzione della conservazione delle materie prime.
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http://www.cometa-online.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1548:energia-e-materia-dallue-finalmente-un-orizzonte-chiaro-rinnovabili-e-riciclo&catid=37:ambiente&Itemid=50

PERCHE' QUELLI DI WALL STREET NON SONO IN PRIGIONE ?

I truffatori finanziari hanno messo a terra l'economia mondiale, ma la FED si muove più per proteggerli che per perseguirli.
Tra un drink e l'altro, in una noiosa e nevosa serata a Washington il mese scorso, un ex investigatore del Senato scoppiò a ridere mentre finiva di sorseggiare la sua bibita.
"Tutto è finito a carte quarantotto, e nessuno va in prigione" disse. "Ecco il succo della storia. Al diavolo, non c'è bisogno di aggiungere niente altro. Basta questo".
Misi giù il taccuino. "Solo questo?"
"Esattamente" aggiunse, mentre chiedeva il conto alla cameriera. "Tutto è finito a carte quarantotto, e nessuno va in prigione. Può concludere l'articolo a questo punto".
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8119

LIBERO MERCATO UBER ALLES

Alcuni anni fa nel New England, un gruppo di ambientalisti chiese a un dirigente aziendale in che modo la sua azienda (una cartiera) poteva giustificare lo smaltimento dei suoi scarichi industriali non depurati in un fiume vicino. Il fiume, che era costato secoli a Madre Natura per formarlo - veniva utilizzato per l'acqua potabile, la pesca, il canottaggio e il nuoto. In pochi anni, la cartiera lo aveva trasformato in una fogna aperta altamente tossica.
Il dirigente si strinse nelle spalle e disse che scaricare nel fiume era il modo finanziariamente più efficace per rimuovere i rifiuti della cartiera. Se la società avesse dovuto assorbire la spesa supplementare di dover ripulire da sé, poteva non essere in grado di mantenere il proprio vantaggio competitivo e sarebbe quindi stata chiusa o trasferita in un mercato del lavoro più economico, con conseguente perdita di posti di lavoro per l'economia locale.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8120

lunedì 28 marzo 2011

La guerra per la guerra

C’è solo una cosa più infame del fare la guerra: fare la guerra senza nominarla.
In questo modo le nostre democrazie aggiungono ai maggiori difetti dei passati regimi un’ulteriore vergogna, l’ipocrisia.
Da un certo punto di vista, l’ipocrisia è il più subdolo degli inganni: di fronte all’ipocrita non si hanno difese, perché non si sa chi ci si trova davanti, non si riconoscono le insidie, non si è in grado di percepire il pericolo, e di conseguenza non è possibile prepararsi e difendersi.

Così noi siamo nati e cresciuti nell’occidente libero del pianeta, nella convinzione di appartenere alla terra dei buoni, dove regna la democrazia e dove si ripudia la guerra.

Ma basta chiamarla missione internazionale, missione umanitaria, e tutto si risolve.

Viviamo nel più subdolo dei regimi, quello che nasce nella e si nutre di menzogna.
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http://www.stampalibera.com/?p=24638

Earthlings (Terrestri)

Earthlings - Terrestri è un film di un paio di anni fà, un film educativo e animalista a tutti gli effetti, più che un semplice documentario, che tutti dovrebbero vedere, come lo fù a suo tempo Zeitgeist.
Earthlings mostra come la momentanea specie dominante di questo pianeta - Noi umani - ci raportiamo con le alte specie animal, così differenti, ma allo stesso tempo così simili a Noi.
Earthlings è sconsigliato ad un 'pubblico sensibile', si legge ne titoli d testa, addiritura in America è vietato ai minori di 16 anni, io invece lo consiglio ai ragazzi e ai bambini - specialmente quelli che vivono in città e non hanno mai contati con gli animali- in modo che da subito riescano a comprendere la realtà che li circonda.
Earthlings, infine, è un film duro e crudo, che vi farà piangere, se avete una seppure minima sensibilità, e che spero sortisca quell'effeto sperato: prendere coscienza per poi mettere in pratica questa consapevolezza ed iniziare a 'fare qualcosa' perchè questo stato di cose cambi il più presto possibile, iniziative come possono essere quelle di boicottare dei prodotti di una determinata azienda che tratta in modo indegno gli animali, che magari poi ci vende per cibo.


In Germania il primo supermarket Vegan d'Europa

provate a vedere questo documentario,se non ci riuscite "per le torture inflitte agli animali", fate un pensierino alla conversione al veganismo.

Alla fine di febbraio è stato aperto in Germania il primo supermarket vegano d'Europa.
I proprietari di questo singolare supermarket, che è stato aperto nel cuore della città di Dortmund, sono i coniugi Kim e Ralf Kalkowski, i quali hanno deciso di passare da un negozio virtuale Vegan Wonderland a un vero e proprio negozio battezzato Vegilicious. Su consiglio dei consumatori, che nello shop on line potevano trovare ben 1800 prodotti, la coppia di gestori si è lanciata, creando il primo supermercato vegano d'Europa.
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http://www.ilcambiamento.it/vegetarianesimo_veganesimo/germania_primo_supermercato_vegan_europa.html

Una risposta sul salario di cittadinanza

Prendiamo spunto dall'articolo comparso su Megachip di Badiale e Bontempelli per contribuire alla discussione sui temi del lavoro. È un dibattito che riteniamo fondamentale perché è la chiave di volta per capire come governare la transizione verso una società a decrescita controllata. Pensiamo sia necessario chiarire in primo luogo chi siamo, ovvero di cosa mangiamo o abbiamo mangiato. Siamo lavoratori autonomi. Il primo di noi svolge la sua professione ne settore della consulenza proprio sui temi del lavoro, il secondo lavora nell'artigianato e nell'edilizia. Abbiamo anche esperienza diretta del pubblico impiego, della scuola e del cosiddetto terzo settore.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/fondata-sul-lavoro/5844-una-risposta-a-badiale-e-bontempelli-sul-salario-di-cittadinanza.html

La Libia, la sinistra italiana e l'incomprensione dell'imperialismo

Fino ad ora, il movimento per la pace è rimasto praticamente senza voce di fronte alla guerra contro la Libia. Anche la sinistra non è stata all’altezza. Perché? La ragione principale sta nel fatto che chi ha scatenato la guerra, cioè gli Usa, la Gran Bretagna e la Francia, sono riusciti a mettere al centro dell’attenzione mondiale un uomo, il colonnello Gheddafi. La “storia” che si è venduta all’opinione pubblica mondiale è quella di un dittatore, al potere da ben quaranta anni, e del suo popolo, che chiede democrazia e libertà, e che per questo viene massacrato. Si è persino parlato di genocidio. L’accettazione acritica di questa versione ha disarmato la sinistra o almeno ne ha indebolito le motivazioni.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/guerra-e-verita/5903-la-libia-la-sinistra-italiana-e-lincomprensione-dellimperialismo.html

Costruire con parsimonia

La tragedia del terremoto senza precedenti avvenuto in Giappone, e soprattutto la catastrofe nucleare che si sta abbattendo su quel Paese, e che presto investirà una grande parte del pianeta adombrando gli eventi di Chernobyl, dovrebbero farci riflettere moltissimo sul nostro stile di vita.
Può sembrare demagogico, o cinico, affrontare questo discorso in questo triste momento, tuttavia ritengo che sia proprio questo il tempo per riflettere, poiché l’atteggiamento blasé che caratterizza la nostra società tende a farci dimenticare in fretta degli avvenimenti tragici.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/kill-pil/5893-costruire-con-parsimonia.html

Le tecnologie italiane che fermano il nucleare

Dopo le celebrazioni per l’Unità d’Italia, vogliamo celebrare il genio italiano nel campo dell’energia: uomini e aziende che indicano, oggi più che mai, al mondo intero le strade tecnologiche per uscire dall’economia basata sulle fonti fossili e sul nucleare. Tutto il mondo riconosce agli italiani la capacità di pensare fuori dagli schemi. Gli anglosassoni dicono “to think out of the box”, “pensare fuori dalla scatola”. È questa capacità che ci permette da decenni di generare innovazione in tutti i campi, compreso quello dell’energia.
La ricerca in Italia può contare su risorse esigue rispetto agli investimenti di altri paesi europei e industrializzati. Eppure, il numero di ricerche prodotte per ciascun ricercatore italiano è il più alto d’Europa. E le ricerche degli italiani sono le più citate da altri studi. Non è un caso. È la natura degli italiani.
Molte delle tecnologie che ci daranno l’energia del futuro sono state ideate da italiani. Eppure, pochi conoscono nomi, facce, aziende che hanno scritto e sempre più scriveranno la storia dell’energia nel mondo. E pochi sanno che le idee italiane per il futuro dell’energia sono già oggi sfruttate commercialmente da aziende straniere. È vero, era italiano anche colui che ha inventato il nucleare. È proprio vero. Abbiamo inventato quasi tutto noi. Il peggio e il meglio.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/kill-pil/5853-le-tecnologie-italiane-che-fermano-il-nucleare.html

Povertà mondiale, sommosse per il cibo e crisi economica

Mentre il governo tunisino è crollato sotto le proteste dei cittadini, fomentate in parte dal prezzo del cibo aumentato drammaticamente, con proteste che si diffondono in altre regioni del paese e nel mondo, questo estratto dell'ultima pubblicazione di Global Research, The Global Economic Crisis: The Great Depression of the XXI Century (“La crisi economica mondiale: la grande depressione del XXI secolo”), contribuisce a una messa a fuoco della crisi attuale:
Le pallottole ricoperte di zucchero del “libero mercato” stanno uccidendo i nostri figli. L'atto dell'uccidere è orchestrato, con fare distaccato, attraverso il commercio di programmi per il computer nelle Borse Merci di New York e Chicago, dove vengono stabiliti i prezzi mondiali del riso, del frumento e del granturco.
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http://www.megachipdue.info/rubriche/3-libri-consigliati/5786-poverta-mondiale-sommosse-per-il-cibo-e-crisi-economica.html

IRLANDA: EDWARD MANI DI FORBICE!

E' un po quello che accade da circa un anno al debito sovrano mondiale, alle abbligazioni sovrane, la sensazione e non solo di un impulso a lasciarle sole per qualche ragione, anche se noi sappiamo esattamente perchè!
L'unica cosa che non sappiamo in realtà è perchè continuiamo a farci cosi male, dimenticando che in fondo l'America è messa molto peggio, con i suoi Stati e le sue contee, sull'orlo del fallimento anche se non potrà mai fallire sino a quando un manipolo di disperati continuerà a considerare il dollaro come unica moneta rifugio e la sua fallimentare classe politica monetaria continuerà a spacciare la propria droga nei mercati.

Mentre la BCE prova a mettere in piedi l'ennesimo castello di carta per proteggere il sistema finanziario dei paesi periferici ed in particolare quelli tedeschi e francesi, oltre che inglese, soffiandoci sopra contemporaneamente e minacciando chissà quali aumenti di tassi, in Irlanda...
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http://icebergfinanza.splinder.com/post/24367625/irlanda-edward-mani-di-forbice

consumi critici

questo potrebbe essere il futuro per i detenuti per reinserirsi nella società.
“Le pene devono tendere alla rieducazione del condannato. È scritto nel terzo comma dell’articolo 27 della Costituzione. Questo è il cuore ideale del lavoro in carcere”. Luigi Pagano dal 2004 è provveditore agli istituti di pena lombardi, dopo 15 anni passati a dirigere l’istituto penitenziario San Vittore di Milano.
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http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=2697

AFFOGANDO NEL DEBITO

ecco il sogno americano, "sperando che il sogno europeo sia diverso".
Un antico proverbio, spesso ripetuto anche ai giorni nostri, è quello secondo cui si finisce sempre col raccogliere ciò che si è seminato. Ora, il governo degli Stati Uniti semina debiti da decenni ed i nostri politici hanno tentato incessantemente di assicurarci che andrà tutto bene. Ebbene, niente andrà bene. La verità è che il governo statunitense sta letteralmente affogando nel debito. In questo istante, il debito complessivo del governo è di 14 223 730 274 180,80 di dollari (1). E’ un debito così grande da sfuggire a qualsiasi tentativo di comprensione. E’ anche un debito assolutamente impossibile da saldare con il nostro attuale sistema finanziario. Un giorno il peso di questo debito farà collassare completamente l’economia globale. La sola cosa che impedisce che ciò accada è la nostra abilità nel prendere in prestito ancor più soldi.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8117

IL CRIMINE ORGANIZZATO, LA SPINA DORSALE DEL NUOVO ORDINE MONDIALE

Negli ultimi dodici anni, dall'aggressione della NATO all'ex-Yugoslavia, non è la prima volta che siamo testimoni di un intervento internazionale che ha come obbiettivo uno stato sovrano, sotto l'egida nelle Nazioni Unite e con le parole d'ordine 'democrazia' e 'diritti umani'. Il controllo del caos non è una strategia recente e le leggi internazionali sono oramai defunte da lungo tempo. Nel marzo del 1999, la NATO bombardò Belgrado, Pristina e altre città della ex-Jugoslavia, il paese che per primo ha sperimentato i test del nuovo corso degli eventi durante gli anni '90.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8115

domenica 27 marzo 2011

Tutte le bugie che ci hanno raccontato sulla guerra libica

questi guerrafondai non hanno ancora capito una cosa importantissima:autodeterminazione dei popoli
Un racconto di prima mano sulla micidiale manipolazione con cui viene costruito il consenso alla guerra in Libia.


Un pamphlet brutalmente attuale per la scuola del 2011

Ci sono degli scritti che attraversano indenni il corso del tempo e conservano una loro, imprescindibile, attualità di fondo. Sicuramente l’Avviso agli studenti (Avertissement aux écoliers et lycéens), un breve pamphlet redatto nel 1995 dal pensatore belga Raoul Vaneigem (in passato appartenente all’Internazionale Situazionista), è uno di questi.
Tra l’altro, molto ci sarebbe da dire sull’attualità del saggio forse più noto di Vaneigem, il Trattato del saper vivere ad uso delle giovani generazioni che, scritto tra il 1963 e il 1965, venne pubblicato solo nel 1967, giusto in tempo per contribuire in maniera non poco determinante alle idee che animarono il Maggio Francese.
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http://www.megachipdue.info/rubriche/3-libri-consigliati/5886-un-pamphlet-brutalmente-attuale-per-la-scuola-del-2011.html

LA PRIMA GRANDE GUERRA DEL XXI SECOLO E' INIZIATA

È un brutto film di fantascienza scritto da politici scienziati pazzi.
Esattamente otto anni dopo il giorno in cui il presidente George W. Bush ha portato l’America e la sua “coalizione dei volenterosi” in guerra contro l’Irak, il presidente Barack Obama ha portato l’America e la sua “ampia coalizione” in guerra contro la Libia.
E proprio come il mondo è stato venduto ad una “coalizione dei volenterosi” che consisteva predominantemente in un’effimera alleanza di persuasi e costretti, la presunta “ampia” coalizione di Obama consiste principalmente nei due compagni di guerra dell’America, il Regno Unito e la Francia.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8111

PIU’ NIENTE DA RUBARE

Michael Betancourt è un intellettuale: usa parole come semiosi e, di fatto, sa esattamente che cosa significano. Parlando del Rapporto Keiser, ha fatto alcune rilevazioni interessanti sulla pila di effimeri digitali in cui si è trasformato il sistema finanziario globale e gran parte dell'economia. A partire dal punto 20:52 in poi, Michael dice questo sulle iniziative in corso nei mercati finanziari di tutto il mondo:
Non vorrei necessariamente dire "rubare" ... semplicemente non mi pare che "rubare" sia necessariamente il verbo giusto per definirlo. E`qualcosa di diverso. Rubare [implica] che vi sia una sorta di bene materiale che è stato rubato ... che la moneta sia stata svalutata implica che, se non avessimo fatto questo, la valuta sarebbe solvente, e tutto il problema qui è che la stessa moneta è scollegata da qualsiasi tipo di valore fisico.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8113

sabato 26 marzo 2011

Il vaso di pandora

La catastrofe che ha devastato il Giappone non sta minando solo il dogma di fede dell'energia nucleare, non più vista, ormai, solo in chiave favolistica come soluzione universale di ogni problema energetico. Alle 14.45 di venerdì 11 marzo 2011, infatti, l'onnipotente uomo moderno ha riscoperto la sua immensa fragilità, sbattutagli in faccia con amorale freddezza da un terremoto e un'onda. Due eventi assolutamente normali e quasi insignificanti per la vita sulla terra che spazzano via in pochi secondi intere città, mettendo in ginocchio uno dei Paesi più avanzati al mondo, da sempre emblema di organizzazione, efficienza e tecnologia. Del presunto dominio umano sulla Natura.
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http://www.giornaledelribelle.com/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=766

LA LIBIA VIENE BOMBARDATA PERCHE’ GHEDDAFI VUOLE INTRODURRE IL DINARO D’ORO ?

come ci sono gli stati uniti e l'unione europea,ègiusto che si crei un'afica unita.
L’attuale crisi economica mondiale ha costretto una serie di governi a considerare l’introduzione di una valuta aurea interstatale, scrive sul suo blog l’oligarca minore russo Sterligov.
Da quando la Cina ha annunciato il conio dello yen d’oro, si sono alzate voci sul sistema aureo nel Medio Oriente. Il principale iniziatore del pagamento senza dollari né euro è il leader e guida della rivoluzione in Libia, il colonnello Muammar Gheddafi, il quale ha fatto appello al mondo arabo ed africano per adottare una valuta unica – il dinaro d’oro.
Su questa base finanziaria, il colonnello Gheddafi ha proposto di creare uno stato africano unico con popolazione araba e nero-africana che conti 200 milioni di persone.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8108

venerdì 25 marzo 2011

Impossibile volere "più energia"

I drammatici eventi che si sono susseguiti al terremoto ed allo tsunami scaturiti l'11 marzo scorso, nell'area orientale di Honshu in Giappone con una magnitudo 9.0 della scala Richter, hanno causato una vera catastrofe, un'ingente quantità di morti e gravissimi danni nonché tanti problemi ai reattori nucleari di Fukushima . Si è riaperto in tutto il mondo il dibattito sul futuro dell'energia nucleare. In Italia, dove già il clima è molto surriscaldato dagli atteggiamenti poco trasparenti dell'esecutivo in merito alla scelta nucleare, si è riaperto un ampio dibattito sui pro ed i contro dell'energia nucleare, in un'ottica che mira comunque e, in ogni caso, alla futura crescita dei consumi energetici.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/kill-pil/5882-impossibile-volere-qpiu-energiaq.html

QUELLA CALDA SENSAZIONE DI RICCHEZZA!

Sono in molti oggi quelli che si chiedono cosa accadrà dopo che la Federal Reserve avrà smesso di spacciare la sua droga al mercato. Recentemente Josette Sheeran, del World Food Programme ha detto che tutti coloro che non hanno più cibo a sufficienza, hanno solo tre opzioni a loro disposizione, ovvero la rivolta, l'emigrazione o la morte!
La politica monetaria delle banche centrali è responsabile di quanto avviene attraverso la speculazione mondiale.
Uno dei tanti scienziati della Federal Reserve, un certo Dundley uomo ovviamente Goldman Sachs è andato tra la gente comune del Queens cercando di raccontare come l'inflazione in fondo non è un problema, che alla fine l'Ipad 2 costa come l'Ipad 1. In fondo la gente mangia Ipad, se non l'hanno preso a calci in culo poco ci mancava!
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http://icebergfinanza.splinder.com/post/24355635/quella-calda-sensazione-di-ricchezza

EURO 2: LA VENDETTA

Ritorno ancora su un argomento che mi sta particolarmente a cuore visto che sono stato uno dei primi a parlarne in anticipo in tempi non sospetti, era infatti il 2008 quando parlavo spiegavo il Club Med e a che cosa ci avrebbe portato. La scorsa estate ho scritto il saggio economico intitolato “L’Europa sé rotta” ma pare che ancora adesso la maggior parte dei piccoli risparmiatori ed investitori italiani non si renda conto di che rischi gravino sui loro portafogli e sullo scenario macroeconomico europeo. Nello specifico il cosiddetto rischio di spaccatura monetaria all’interno dell’area valutaria dell’Unione Europea. Sostanzialmente tutto questo è rappresentato dalla Teoria di Euro 2 ovvero l’emersione o la creazione di una seconda divisa in Europa che venga adottata dai paesi periferici.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8105

RENDITA E CONFLITTO

Guerra di Libia con tutti i rischi annessi e connessi, credit crunch bancario, indici capitalistici che languono, a partire dal PIL, aumenti continui dei prezzi e delle tariffe, impoverimento generale del paese e vistosa incapacità della politica di intervenire positivamente non sono questioni separate che affliggono l’Italia, e non soltanto l’Italia, l’una indipendente dall’altra.
Non si tratta di eventi negativi che si sono concentrati tutti in questi ultimi anni per avversa sorte, per un puro caso che non ci ha di certo favoriti, ma effetti inevitabili della prevalenza e della diffusione di un nuovo modo di produzione sociale: il Nuovo Capitalismo del terzo millennio.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8104

giovedì 24 marzo 2011

Una tassa sulle transazioni finanziaria



Dalla Campagna Zerozerocinque al Partito Democratico aumenta la pressione sul ministro dell’Economia in tema di tassa sulle transazioni finanziarie. Il governo italiano resta “scettico”. Ma l’Europa ormai va in un’altra direzione.
Richiamare il governo alle sue responsabilità in sede europea, rilanciare l’iniziativa di legge per l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf), contrastare la speculazione con un occhio ai conti pubblici. E’ questo in estrema sintesi il contenuto della lettera aperta inviata dalla Campagna Zerozerocinque, “sussidiaria” italiana dell’iniziativa internazionale Make Finance Work, al ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti. La missiva è l’ultimo capitolo in ordine di tempo della lunga serie di iniziative realizzate dai promotori della Ttf. Già in occasione del prossimo Question time, segnalano inoltre fonti interne alla campagna, il deputato Pd Mario Barbi dovrebbe presentare un’interrogazione parlamentare sul progetto di introduzione dell’imposta, il cui disegno di legge è stato depositato alla Camera il 30 settembre scorso.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/23/una-tassa-sulle-transazioni-finanziaria-attivisti-e-pd-in-pressing-su-tremonti/99542/

Tassare le transazioni finanziarie

Dalla Campagna Zerozerocinque al Partito Democratico aumenta la pressione sul ministro dell’Economia in tema di tassa sulle transazioni finanziarie. Il governo italiano resta “scettico”. Ma l’Europa ormai va in un’altra direzione.

“Silvio forever”,

“Silvio forever“, la prima alla stampa risente ancora della eco dello stop della Rai alla messa in onda dello spot. La pellicola presentata come la biografia non autorizzata di Silvio Berlusconi al cinema “Quattro Fontane” di Roma parte proprio con la sequenza filmata che tanto ha infastidito i vertici Rai: un’intervista di repertorio imperdibile alla mamma del Cavaliere, Rosa Bossi. Immagini che, secondo l’ufficio legale della tv di Stato, offenderebbero la memoria della madre del premier. I registi sono Roberto Faenza e Filippo Macelloni, scritto da Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, giornalisti del Corsera e autori del best-seller La casta. Il film della durata di 80 minuti realizzato grazie ad una mole enorme di materiale di repertorio su Silvio Berlusconi, ha richiesto un lavoro di montaggio ed editing impressionante. Mai visto. “Sono due anni e mezzo che montiamo e rimontiamo il film – afferma Stella – volevamo fare un film sulla classe politica, un tormentone. Ma gira e rigira, non c’era mai un baricentro. Qual era l’unico baricentro al quale ancorare il tutto? Silvio Berlusconi”. La voce narrante che interpreta Silvio Berlusconi è quella di un bravissimo Neri Marcorè. Un documentario che spiazza in parte i cronisti in sala che si aspettavano forse un film antiberlusconiano tout court. “Silvio Forever non è un docufilm politico” dichiara un po’ infastidito Gian Antonio Stella in risposta alla domanda di un giornalista in platea che gli rimproverava di “non aver avuto abbastanza coraggio”. Autori e registi sgombrano il campo da ogni dubbio a costo di “scontentare il pubblico militante”. “Berlusconi è un personaggio formidabile, da commedia dell’arte”, ha dichiarato Sergio Rizzo. “L’obiettivo del film? Capire come e perché – ribattono gli autori – Berlusconi ha saputo toccare certe corde intime del Paese”. Il lungometraggio prodotto dalla Lucky Red è costato 700mila euro e approderà nelle sale italiane il 25 marzo.


Un mondo vecchio in guerra

Scrivere qualcosa di sensato sulla guerra in Libia è difficile. Ed è difficile scrivere qualcosa di sensato in generale su guerre come questa, ora più che mai. Lo si poteva forse fare alla vigilia dei primi interventi militari post-guerra fredda, Iraq e seguenti. Ma ora, appesantiti da queste esperienze, non possiamo che leggere e rileggere l’articolo di Massimo Fini, pubblicato dal Fatto Quotidiano e ripreso da MicroMega, e trovarci sostanzialmente d’accordo con lui.
Siamo in guerra, con buona pace (appunto…) dell’Onu, del presidente Napolitano e di tutti gli interventisti umanitari. E lo siamo in tutta rapidità, con una facilità disarmante (la guerra s’impadronisce anche del lessico), ci siamo scivolati dentro senza accorgercene. Tanto che, a ben guardare, i veri risultati che otterremo sono proprio quelli indicati da Fini: creeremo un precedente senza precedenti, appunto, quello di un intervento nel dominio riservato di uno stato che non ha invaso alcun vicino, ma il cui potere centrale si ribella alla ribellione di una parte del paese che non ha mai digerito l’unità. Ravviveremo il terrorismo, ben felice dell’evoluzione della crisi, legittimando per altro qualsiasi ritorsione libica. Proteggeremo i nostri interessi, facendoci come al solito portatori di un’ideale di democrazia che è tale proprio perché ci fa comodo, anzi ci permette di fare i nostri comodi.
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http://www.cometa-online.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1534:un-mondo-vecchio-in-guerra&catid=36:etica&Itemid=50

Biocapitalismo e società pubblicitaria

Continuiamo con questa intervista al sociologo Vanni Codeluppi una serie di microindagini sulle idee per la Transizione, piccole introduzioni a pensieri che potrebbero accompagnarci a lungo, ora che non vogliamo attardarci con gli schemi del XX secolo: la solita destra-sinistra, le isole culturali incomunicanti, gli scontri di civiltà, il mercato delle idee funzionale alle ideologie dell'accumulazione, sullo sfondo delle possibilità autodistruttive della nostra specie. Conosceremo invece menti creative, libri davvero originali, pensieri diversi. Forse conosceremo soluzioni ai problemi generati da un cambiamento difficile.
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http://www.megachipdue.info/component/content/article/32-pensieri-lunghi/5878-biocapitalismo-codeluppi.html

Guerre, bugie e videoclip

La guerra civile in Libia è stata anticipata e accompagnata da una mole di informazioni false o prive di riscontri, da creare molti interrogativi. Il ruolo dei Media mainstream e delle nuove tecnologie di comunicazione in geopolitica, nonché negli orientamenti sociali e culturali, ha assunto un rilievo tale da influenzare gli avvenimenti. Per meglio comprendere il rapporto tra Media ed equilibri internazionali, è necessario ricercare le connessioni tra notizie ed eventi, quanto le prime siano influenzate dalle diplomazie e quanto, di conseguenza, influenzino l'opinione pubblica.
Pare di assistere, dagli anni '90, a copioni che si ripetono per rappresentare i conflitti. Alcune parole chiave sostengono il lessico giornalistico e generano paure collettive o scetticismo verso i mezzi d'informazione, per cui la vittima finale è il senso di veridicità della notizia, finalizzata più a evocare irrazionali emozioni che non a esporre i fatti.
L'articolo allegato, “Guerre, bugie e videoclip”, propone un'analisi comparata tra le guerre e le rivoluzioni degli ultimi venti anni e lo sviluppo delle tecnologie di comunicazione: dalla Prima Guerra del Golfo alla strage sulla nave di aiuti umanitari Mari Marmara diretta a Gaza, dalle rivoluzioni colorate al risveglio dell'orgoglio arabo in Piazza Tahrir, dalle reti televisive embedded al web.
Scritto prima della risoluzione che autorizza la No fly zone, l’articolo prova a indagare l'attività mediatica dal “giorno della collera” in Libia. Per comprendere la genesi, prima del precipitare degli eventi, che ha contratto le possibilità di mediazione, portando l'Italia in guerra e gettando la Sinistra nello scompiglio, dalle pagine de «il manifesto» al Parlamento Europeo.
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http://www.scribd.com/doc/51424517/GUERRE-BUGIE-E-VIDEOCLIP

SOVEREIGN DEBT E LA LEGGE DI MURPHY!

Abbiamo appena visto che secondo la legge di Murphy se qualcosa può andare male state certi che lo farà.
La sua filosofia ci dice di sorridere perchè domani sarà peggio anche perchè i cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si cerca di prendere per impedir loro di nuocere e noi purtroppo di cretini in questa crisi ne abbiamo visti tanti, anche se definirli cretini è un complimento.

Ora quanto sta accadendo nell'effetto domino dei paesi sovrani europei dell'area cosidetta periferica non è altro che il tentativo di cercare di protrarre all'infinito una reale presa di responsabilità, ovvero la consapevolezza che alcuni paesi dell'aerea euro, in piena deflazione, recessione economica, costretti a terribili misure di austerity, non potranno mai permettersi di pagare interessi che incominciano a sfiorare la soglia del 8/10 % a seconda delle scadenze.
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http://icebergfinanza.splinder.com/post/24352009/sovereign-debt-e-la-legge-di-murphy

vecchio blog max

se volete leggere degli articoli a partire da gennaio 2009 andate sul vecchio blog: http://max1967.ilcannocchiale.it/

Hai la sensazione che il vecchio mondo sta andando a rotoli quando...

Il vecchio mondo non tiene più e si sta sfaldando, ormai anche i più irriducibili sostenitori dello status quo stanno iniziando a rendersene conto e vacillare nelle loro certezze.
Cioè, passi che qualche cristiano rinato del midwest gridi all'apocalisse ed alla fine del mondo (ci sono sempre stati i picchiatelli in tutte le epoche), ma quando la discussione raggiunge le strade, i bar, i tavolini e le metropolitane hai la sensazione strisciante che effettivamente qualcosa in questo vecchio mondo stia effettivamente succedendo.

Non è proprio qualcosa di misurabile, è più uno stato di consapevolezza: è qualcosa che non puoi vedere, non puoi toccare, lo avverti quando sei seduto al bar al'ora di pranzo e senti il tavolino di fianco che parla della centrale di Fukushima, lo avverti quando in metropolitana i due amici seduti vicini parlano delle rivolte nel mondo arabo, lo percepisci quando...
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http://informazionescorretta.blogspot.com/2011/03/hai-la-sensazione-che-il-vecchio-mondo.html






 

COME FINIRÀ L’ERA DEL PETROLIO

ma questo aumento delle materie prime,è causato dalla speculazione o dal picco petrolfero?  
Qualunque sia l’esito delle proteste, sommosse e ribellioni che stanno ora spazzando il Medio Oriente, una cosa è certa: il mondo del petrolio sarà trasformato in maniera definitiva. Dobbiamo considerare tutto ciò che sta accadendo come solo il primo tremore di un terremoto del petrolio, che scuoterà il nostro mondo fin nelle sue parti più profonde.
Per un secolo dalla scoperta del petrolio nel sud-ovest della Persia prima della prima Guerra Mondiale, le potenze occidentali sono ripetutamente intervenute in Medio Oriente per assicurare la sopravvivenza dei governi autoritari dediti alla produzione di petrolio. Senza tali interventi l’espansione delle economie occidentali dopo la Seconda Guerra Mondiale e l’attuale ricchezza delle società industrializzate sarebbe inconcepibile.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8100

STA PER PARTIRE L' ATTACCO ALL'EURO ?

ultima frase dell'articolo: Delle due l’una: o il mercato considera che, nonostate Portogallo, Irlanda e Grecia, il dollaro (ovvero l’America) siano messi addirittura peggio oppure tra non molto partirà un attacco feroce all’euro.
io sono più propenso per la prima.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8103

mercoledì 23 marzo 2011

RIPENSARE L’UMANO

Il disastro nucleare attualmente in corso in Giappone costringe urgentemente a ripensare radicalmente la natura umana, e già che ci siamo, la natura in generale.
Dico subito che il senso di questo mio contributo non ha carattere divulgativo o informativo, io mi auguro che la sua lettura stimoli le parti attive, cioè oltre che il pensiero anche la volontà.
L’umanità nel corso degli ultimi secoli ha cavalcato con entusiasmo sempre crescente il freddo destriero d’acciaio chiamato tecnologia. Superfluo snocciolare le conquiste di questa attività umana, anche i bambini sanno. Probabilmente è anche superfluo indicare gli aspetti contrari: inquinamento, stress da modernità, alienazione, che comunque non sono quisquilie. Per l’uomo contemporaneo, la questione comincia a mostrare aspetti nuovi ed inquietanti, è maturato uno strano, forse imprevisto rapporto tra l’uomo e la sua creazione, direi che oggi non è più così chiaro chi comanda dei due.
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http://www.stampalibera.com/?p=24261

E' IL DELEVERAGING BELLEZZA!

Come abbiamo più volte sottolineato il doppio decennio perduto giapponese e la realtà empirica insegna che dopo un'orgia del debito sono inevitabili dai sei agli otto anni di dinamica contraria, ovvero un rientro consapevole o obbligato dal debito. Dopo la debitomania, interviene la debitofobia, nonostante i patetici tentativi della banca centrale americana di reveleraggiare l'economia.
Secondo Cullen Roche, la Fed di New York ci propone le prove che i consumatori americani non sono semplicemente costretti a pagare i loro debiti, ma scelgono consapevolmente di farlo.

Questo avvalora la nostra tesi che non è solo un problema di portare l'acqua alla fonte, al cavallo, ma il cavallo non ne vuol proprio sapere di continuare a bere acqua avvelenata.
Il ritmo della riduzione del debito è tale che non si è mai visto negli ultimi dieci anni.
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http://icebergfinanza.splinder.com/post/24347117/e-il-deleveraging-bellezza

martedì 22 marzo 2011

Follia razzista e guerrafondaia

E’ veramente sconcertante la follia razzista e guerrafondaia che ha preso gran parte della sinistra italiana. Perchè non è solo una questione di propaganda, di subalternità culturale alle campagne mass-mediatiche televisive. C’è anche questo, ma non solo.
Non è solo questione di ingenuità, di pensare che davvero l’interesse della Francia sia di sostenere il popolo libico e non di sostituire l’Italia nel controllo del petrolio libico. Di aver creduto che la Germania avesse riconosciuto negli anni ’90 la secessione della Croazia e della Slovenia per bontà e non per portarle nell’area di influenza del Marco o che la Nato avesse bombardato la Serbia per ragioni umanitarie, che gli Usa avessero fatto la guerra a Saddam Hussein per trovare le armi di distruzione di massa, che gli Usa avessero invaso l’Afghanistan per trovare Bin Laden e non per installarsi militarmente nel cuore dell’Eurasia, ai confini con India, Cina e Russia, eccetera, eccetera.
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http://www.stampalibera.com/?p=24305#more-24305










Napolitano: Non è guerra? Ci dica: dov’è l’interesse nazionale?

presidente,altro che comunista, più che altro direi "opportunista".
Che ci guadagna l’Italia dalla creazione del Protettorato della Cirenaica? - Perchè subordinarsi alla Francia e Gran Bretagna, e voltare le spalle alla Germania?
“..ma non è una guerra è un’azione ONU!” (sic). Come? Sì, è “un’azione ONU”, davvero? La Francia si è aggiudicata il subappalto principale, con la coppia anglosassone felice per la volenterosa opera di apripista svolta dall’infausto Sarkosy. L’Unione Africana smentisce d’aver partecipato al vertice di guerra di Parigi, e la Lega Araba accusa che hanno barato, tradendo i patti originali. E l’Italia che ci fa in questa compagnia? Stando all’obliqua spiegazione del presidente della repubblica, l’Italia sarebbe costretta a partecipare in azioni di guerra -non dichiarate- per il semplice fatto di appartenere all’ONU. Ma va lá Giorgio, raccontane una “Migliore”: ci sono fior di Paesi che partecipano all’ONU ed hanno condannato o si sono defilati. Cito uno a caso: la Germania. E’ possibile che il Circo Montecitorio voglia sempre “fare come l’America” (nel senso di Stati Uniti)? Ma non erano europeisti?Giorgio Napolitano dovrebbe spiegare agli italiani quali sono le superiori ed imperscrutabili ragioni che hanno spinto a stracciare un accordo di collaborazione con la Libia sottoscritto solo cinque mesi fa. Esso garantiva all’Italia una grossa parte del suo fabbisogno energetico e un mercato vorace e ricco per l’ export. Nel frattempo che cos’è avvenuto esattamente per rimpiazzare un trattato con le bombe? Qual’è il vantaggio superiore (o equivalente) che proverrà dalla distruzione della nazione libica o dalla sua spartizione?
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http://www.stampalibera.com/?p=24324#more-24324

L'internazionalismo del capitale e il localismo del lavoro

innanzitutto bisognerebbe toglierci dal culogoverno e opposizione che hanno una sola visione:neoiberismo.
"Il neoliberismo è stato di fatto accettato come la nuova frontiera da seguire. Ma oggi quella nuova religione della crescita, che apparve negli anni '80 come l'avanguardia di una nuova stagione di modernizzazione e di avanzamento del mondo intero, si mostra in tutta la sua paradossale e stupefacente antistoricità". Piero Bevilacqua, storico e saggista italiano, ci racconta come siamo arrivati fin qui e cosa resta da fare oggi.
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http://www.ilcambiamento.it/crisi/internazionalismo_capitale_localismo_lavoro.html

Guerra; e Pace?

e adesso facciamoci due risate.........
Le scalette dei Tg sono l’istantanea perfetta di un mondo capovolto in cui crisi scaccia crisi ed il focus della tragedia cambia. Da venerdì la Libia è tornata saldamente in pole position con titoli ed aperture, strappati la scorsa settimana dalla catastrofe giapponese. E così, dalla guerra d’acqua per contenere le esalazioni radioattive nella centrale nucleare di Fukushima, presente in diversi Tg, a farla da padrona è la guerra vera per contenere le violenze di un ex dittatore, poi promosso amico dell’Occidente e di nuovo retrocesso a dittatore.
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http://www.cometa-online.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1512:guerra-e-pace&catid=35:comunicazione&Itemid=50

Cos'è Alternativa

speriamo che dall'utopia si trasformi in realtà,tutto sta a noi.
Alternativa è il movimento politico e culturale fondato da Giulietto Chiesa a Roma il 17 aprile 2010. Il nostro punto di partenza è rappresentato dalla convinzione che il modello economico e sociale attualmente dominante nel mondo, basato sull'idea di una illimitata espansione di produzione e consumi, è ormai diventato una megamacchina distruttrice della natura, della società, dello stesso equilibrio psichico individuale, ed è destinato al collasso in tempi relativamente rapidi, cioè nel corso di questa e delle prossime due generazioni umane.
La causa di fondo di questa svolta è l’esaurimento delle risorse, l’apparizione simultanea dei limiti allo sviluppo in molte direzioni essenziali, il superamento delle soglie oltre le quali il pianeta e i suoi complessi ecosistemi sono in grado di rigenerarsi La transizione ad un diverso modello di produzione e consumo è inevitabile, ma sta a noi far sì che essa si traduca nel passaggio ad una società più umana e solidale e non in una drammatica e sanguinosa crisi di civiltà, esito inevitabile se la lasciamo nelle mani di coloro che ci governano..
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http://www.megachipdue.info/alternativa/manifesto.html

Non possiamo accettarlo

Naturalmente, faranno anche questa. Ormai l’arroganza e l’orgia del potere incontrollato non hanno più limiti: la democrazia non è più nemmeno ridotta a un guscio formale; il rispetto di norme e convenzioni non regge davanti a un’incuranza e a un’ignoranza che non conoscono più limiti; le opinioni pubbliche non esistono più, annegate nel marasma del bla-bla televisivo e mediatico dove tutti gridano, nessuno sta a sentire e nessuno incide sulla realtà che è invece gestita da una banda di gangsters e dai loro gregari.
Il mondo arabo è in fiamme, ma le notizie arrivano frammentate e quasi casuali. Lo Yemen è sull’orlo di una guerra civile; gli Emirati Arabi Uniti (gli stessi che collaborano alla missione “Odissea all’alba” sui cieli della Libia) usano le loro spietate polizie per soffocare nei loro paesi le richieste di libertà; la Tunisia è lasciata a se stessa, e la gente di là può solo scappare sulle carrette natanti verso Pantelleria.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/guerra-e-verita/5861-non-possiamo-accettarlo.html

La democrazia delle cannoniere

non sarà mica che esportando di continuo "democrazia" negli altri paesi,ne rimaniamo senza noi?
All'Occidente non è bastata la Somalia, non è bastato l'Iraq, non basta nemmeno l'Afghanistan. Gli avvenimenti di questi ultimi giorni in Libia e nel Medio Oriente, capaci di distrarre il mondo persino dalla catastrofe giapponese, nonostante essa suoni come un monito impressionante per le cosiddette "società della complessità", dimostrano la limitatezza degli strumenti con cui l'egemonia occidentale pretende di continuare a governare la realtà contemporanea.
Le grandi potenze occidentali, infatti, replicano per l'ennesima volta il frusto canovaccio del democracy building con la stessa politica delle cannoniere con la quale imposero il colonialismo al cosiddetto Terzo Mondo, nel XIX e nel XX secolo.

Nessuna credibilità ha più presentare Gheddafi come un dittatore oppressore del suo popolo, quando con questo personaggio l'Occidente, per quasi mezzo secolo, ha alternato lauti affari con operazioni di polizia internazionale (i bombardamenti del 1981 e del 1986; le sanzioni e poi gli accordi per l'attentato di Lockerbie), per tacere della relativamente misteriosa vicenda dell'estate 1980, l'abbattimento del nostro aereo civile Itavia sui cieli di Ustica, in uno scenario di guerra non dichiarata, obiettivo del quale era, con ogni probabilità, di nuovo Gheddafi, e protagonisti ancora Francia e Usa.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/guerra-e-verita/5858-la-democrazia-delle-cannoniere.html