STUPIDA RAZZA

sabato 30 novembre 2013

BABBO NATALE E LA PUBLIC COMPANY!

Mentre i signori del senno di poi si svegliano da un lungo letargo e declassano il buco privato con il paese intorno Olanda e alzano il rating della voragine Spagna che tanto bene sa truccare i bilanci, noi torniamo ad occuparci del nostro Paese, mentre all’orizzonte mi sembra di intavvedere una baguette…a si un’allucinazione!
In un Paese delle meraviglie come il nostro, nel quale radio scarpa trasmette quotidianamente  le mirabolanti lezioni dei professori made in usa e getta, dove il rendimento di un titolo di stato equivale al flusso di un dividendo, o meglio ancora dove più alto è il dividendo, più alto è il rischio di un’azione, qualcuno viene preso con le Manni nel Sacco…
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http://icebergfinanza.finanza.com/2013/11/29/babbo-natale-e-la-public-company/

Decrescita felice e cura della polis

In quanto attivisti/simpatizzanti/soci del Movimento per la Decrescita Felice siamo convinti che sia necessario riportare al centro del nostro sistema sociale, del dibattito pubblico e dell’agire politico la felicità, il benessere, la qualità della vita(in questo articolo li utilizzerò in maniera un po’ semplicistica come sinonimi).
Siamo anche tutti d’accordo nel dire che il nostro paese (se non l’intero occidente, ma mi sembra meglio soffermarsi sulla situazione italiana) stia marciando in direzione esattamente contraria.
Penso sia indispensabile cercare di capire come fare e quali strade percorrere per raggiungere i nostri obiettivi ed ottenere risultati significativi.
Per fare questo è altresì importante chiedersi quale sia il campo d’azione dei nostri valori all’interno della nostra società, e come, e soprattutto se, questi potrebbero essere accolti.
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riflessioni e proposte per un’economia della decrescita felice

Sabato 21 e domenica 22 settembre, a Padova si è svolto il direttivo MDF nazionale e all’incontro erano presenti i circoli MDF del Veneto; Tra le diverse iniziative prese dal direttivo, segnaliamo l’evento che si è svolto sabato sera 21 settembre.
In quella data è stato organizzato un incontro pubblico dal titolo: “l’insostenibile pesantezza della crescita” a cui hanno preso parte Maurizio Pallante e Don Albino Bizzotto che è in protesta, sotto forma di digiuno, contro le grandi opere previste nel Veneto e contro lo spreco del territorio.

Dai temi trattati in quella serata sono emerse diversi spunti di riflessione che MDF fa suoi ancora con maggiore convinzione e che riportiamo di seguito invitando tutti i circoli e i simpatizzanti ad approfondirne attivamente le tematiche e le soluzioni.
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LA FAVOLA DEL MEDIANO SOGNATORE: IL SOGNO BELLO DI ENRICO LETTA

Una quindicina di anni fa era uscita una canzone di Ligabue che si chiamava "una vita da mediano". Era stato un bel successo meritato, con un'idea di fondo davvero azzeccata, perchè usava il calcio, la nostra grande passione popolare, come metafora della eroica condizione umana esistenziale.
Ascoltando, questa mattina, le parole di Enrico Letta, mi è tornata in mente questa bella canzone italiana.

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12647

venerdì 29 novembre 2013

ASSALTO A FORT APACHE

O che bello: Berlusconi se ne tornerà ad Arcore per qualche “bunga bunga” segreto, anzi, segretissimo fino alla chiamata per le attività sociali di redenzione: immaginiamo qualche casa-famiglia da ripulire (nel senso etimologico del termine) oppure tagliare le erbacce in un parco attiguo a qualche sua tenuta.
I giornali sbraitano: un’era è finita. Berlusconi, in realtà, cadde con la famosa lettera dalla BCE che ci chiedeva tanti, ma tanti soldi che lui non sapeva dove prendere. Il resto è stato solo inutile resistenza: gli potrei consigliare, appena può, di cambiar aria. Al suo posto non mi fiderei troppo delle rassicurazioni sul suo futuro giudiziario: fa comodo a tanti – anche agli ex fidati amici Alfano & Co. – se lei sparisse in qualche dorata galera. Allo stesso modo, lasci perdere “Forza Italia-2 La Vendetta” perché si tirerebbe addosso altri guai e passerebbe gli anni che le rimangono da un tribunale all’altro, magari ripreso da tutte le Tv mentre scende da un furgone in manette.

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12646

NON E’ UN PAESE…

Più o meno tutti, credo, conoscano il film dei Coen, “Non è un paese per vecchi”. L’Italia d’oggi non è più nemmeno un paese, è un’area di morti, cui è stato tolto il cervello. Per eseguire l’autopsia? Per curiosità o dubbio circa la sua presenza? Non so. Dico subito che non m’interessa nulla la decadenza di Berlusconi. Ha avuto quello che si merita. Soltanto andrebbe spiegato perché se lo merita. Non certo per i reati ascrittigli, una broda indigeribile.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12644
Tutti i genovesi che hanno vissuto (e sofferto) le cinque giornate di sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico (AMT) ricordano bene come, sia pur in un contesto di grande disagio, la solidarietà per la lotta degli autisti fosse assolutamente egemone. La pagina Facebook di sostengo ai lavoratori ha raggiunto le ventitremila adesioni. Le principali squadre di calcio cittadine hanno espresso la loro solidarietà.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12639

NON POSSIAMO FARE NULLA PER I SUPER-BATTERI RESISTENTI AGLI ANTIBIOTICI CHE PRESTO UCCIDERANNO MILIONI DI PERSONE



Le "meravigliose medicine" che stiamo usando dalla metà del secolo scorso stanno perdendo rapidamente la loro efficacia e le autorità mediche avvisano che l'emergenza dei super-batteri resistenti agli antibiotici rappresenta "una delle minacce più gravi nella storia della medicina". (1) Ovviamente le "meravigliose medicine" di cui sto parlando sono da noi conosciute come antibiotici. Queste medicine attaccano i batteri, al principio quando iniziarono a essere sviluppate negli anni '50 e '60, vennero accolte come "i miracoli" che avrebbero salvato un numero illimitato di vite.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12634

Se dobbiamo continuare a combattere, allora faremmo meglio a considerare l’economia industriale del 20° secolo come un’aberrazione, e non come una cosa normale. Il mondo sta per entrare in un regime economico completamente diverso, un regime di persistente contrazione generale – che andrà avanti (con i suoi alti e bassi) finché i consumi avverranno nei limiti del “bilancio” pluriennale delle risorse terrestri.

C’è un recente studio pubblicato dalla JP Morgan che mostra una panoramica delle variazioni dell'offerta di moneta nel mondo negli ultimi anni. Solo nei primi tre trimestri di quest'anno, l'offerta di moneta mondiale , misurata come aggregato M2 , è aumentata da 63 a 66 mila-miliardi-di-dollari.

L'aggregato monetario M2 include denaro contanti, non contante su conti correnti, depositi a tempo determinato e di risparmio, e titoli di Stato a breve termine. Questo significa che in meno di un anno l'offerta di moneta mondiale è cresciuta di 3 mila-miliardi-di-dollari, cioè del 4,6%. Ha raggiunto quasi il 100% del PIL di tutti i paesi del mondo messi insieme in un anno. 

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12630

IL CAPITOMBOLO DI KRUGMAN

Se dobbiamo continuare a combattere, allora faremmo meglio a considerare l’economia industriale del 20° secolo come un’aberrazione, e non come una cosa normale. Il mondo sta per entrare in un regime economico completamente diverso, un regime di persistente contrazione generale – che andrà avanti (con i suoi alti e bassi) finché i consumi avverranno nei limiti del “bilancio” pluriennale delle risorse terrestri.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12625

Questi sono i tre documenti scritti e proposti dall'Ass.Decrescita

Da troppo tempo stiamo assistendo al generale degrado della vita politica e istituzionale senza riuscire a rispondere, frenare e invertire questo fenomeno. Corruzione, strumentalizzazione, svalutazione delle istituzioni si sono sedimentate in una diffusa sfiducia nel processo politico, una spirale di insofferenza e passività, un rifiuto al coinvolgimento in prima persona.
Ma in questi stessi anni, mentre le élite globali spingevano per la creazione di nuove enclosures - barriere materiali o immateriali che regolano, attraverso l’accesso economico, la definizione di chi è dentro e di chi è fuori - molti soggetti locali hanno lottato per la conservazione di spazi e beni comuni – nuovi commons materiali e immateriali accessibili a tutti e coltivati assieme per il bene della comunità intera. Uno scontro che ha evidenziato i conflitti tra globale e locale, tra flussi e luoghi, tra crescita e sostenibilità, tra passività e autonomia. In termini generali, si sono prodotte nuove tensioni tra le logiche della produzione e quelle della cura, della riproduzione e della rigenerazione.  che si traducono in un conflitto tra le generazioni attuali e quelle future. Intorno a queste nuove fratture si stanno definendo nuovi soggetti, identità, valori – ma anche spazi pubblici, forme di organizzazione, pratiche di azione - che oppongono alla competizione individualistica e al primato dell’economia e del consumo i legami di solidarietà e cooperazione, la centralità delle persone e la manutenzione delle ricchezze ambientali, sociali e culturali collettive.
1): leggi tutto: 
 http://www.decrescita.it/joomla/index.php/component/content/article/4-progettualita/116-per-qualcosa-che-vale
2): leggi tutto: 
 http://www.decrescita.it/joomla/index.php/component/content/article/4/20-rigenerazioni-proposta-per-un-soggetto-politico-non-elettorale
3): leggi tutto:
 http://www.decrescita.it/joomla/index.php/component/content/article/4/115-per-una-politica-capace-di-futuro

martedì 26 novembre 2013

Non ci salveremo più dalla bolla speculativa

Immettendo nel sistema, altro veleno, cioè altro denaro, creando così una gigantesca bolla speculativa che prima o poi ci ricadrà addosso con effetti planetari e devastanti.
Tradizionalmente le funzioni del denaro sono quattro:

1) Misura del valore,
2) Intermediario nello scambio, 
3) Mezzo di pagamento, 
4) Deposito di ricchezza. 

Poco da dire sulle prime tre. Ma togliamoci dalla testa che il denaro sia ricchezza o che la rappresenti. Preso nel suo complesso il denaro non è nulla, un puro nulla. Se ne accorsero gli spagnoli agli albori del XVII secolo quando, dopo aver rapinato agli indios d'America tutto quanto potevano d’oro e argento (la moneta dei tempi, in Europa) si trovarono più poveri di prima. Nel suo Memorial Gonzalez de Cellorigo scrive con icastica lucidità: “Se la Spagna è povera è perché è ricca”
.

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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=46639

Se le città si ribellano ai sindaci radical-chic

Doria a Genova, Pisapia a Milano, De Magistris a Napoli, Marino a Roma, hanno in comune più cose. Sono borghesi e/o aristocratici progressisti, vengono dal mondo delle professioni, sono espressione della «società civile», guidano da sinistra-sinistra, sinistra-centro, centro-sinistra e simili, quattro delle più importanti città italiane, dopo essere stati eletti in modo pressoché trionfale.
È un minimo comun denominatore forte, a cui si aggiunge però paradossalmente un altro elemento unificante che vanifica tutto il resto: sono impopolari, governano male, provocano il rimpianto per il «peggio» che c'era prima...
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L'illusionista


Da quando la famiglia Letta tira le fila del governo di centrodestrasinistra commissariato dalla UE, nella persona del rampollo Enrico, l'arte dell'illusionismo  sembra essere diventata un vero e proprio sport nazionale. Con la complicità del popolo beota, sempre restio ad affrancarsi dai falsi miti che costituiscono l'humus della sua quiescenza, sembra davvero di presenziare ad uno spettacolo di Oudinì, con la sottile differenza che Letta, non essendo un vero prestidigitatore, si rivela assai poco bravo e riesce ad illudere solamente chi ha scelto di farsi prendere per il naso a tempo indefinito.
La commedia fiorita intorno alle rate dell'IMU, di giugno e di dicembre, travalica di gran lunga qualsiasi logica dettata dal buon senso.....
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Quale "sovranismo"?

A nostro giudizio non si può non condividere quanto sostiene Gianfranco la Grassa in un suo recente articolo, vale a dire che «si deve puntare nella fase attuale in modo speciale su ciò che viene al momento definito […] come sovranismo. Ma in che modo? E fino a quale punto? Con quali mezzi, strategie e forze in campo? Tutto da discutere, ma non fra secoli» (1). A questo proposito, occorre precisare che con il neologismo “sovranismo” ci si riferisce all’istanza di riconquista della sovranità nazionale, ceduta quasi completamente dai “nostri” politici non all’Europa (che come soggetto politico non esiste) bensì all’UE, o meglio ad alcune istituzioni dell’UE quali ad esempio la Commissione Europea e la Banca Centrale Europea (che in realtà non è affatto una banca centrale).
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  http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=46629

Addio con nostalgia ai cinema monosala e ai bar col biliardo

Dall'inizio del prossimo anno, per diktat delle grandi produzioni e della grande distribuzione, la pellicola verrà sostituita dal digitale. Addio al proiettore. Ma addio anche al vecchio cinemino monosala che con le unghie e con i denti era riuscito, nonostante tutto, a resistere (a Milano ne sono rimasti tre). Si tratta infatti di esercizi a conduzione familiare o parrocchiale che non possono permettersi di pagare i 50 mila euro che costa il passaggio al digitale. Il risparmio per le produzioni è notevole, dagli 800 ai 1000 euro per la stampa delle copie. Business is business. Ma, come sempre, non si calcolano le perdite 'invisibili', quelle culturali e sociali.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=46628

Rompere la gabbia, l'utopia è possibile. La storia passata e recente ci insegna che ...

IL RIPRISTINO DELLA SOVRANITA' MONETARIA NON E' UNA FANTASIA ESTREMISTA, MA E' LA VIA PERCORRIBILE E NECESSARIA PER BLOCCARE LA CRISI E INVERTIRE LA TENDENZA - Presentazione del libro -  "Che il dibattito sulla crisi e su come uscirne giri a vuoto, è sensazione diffusa: “la ripresa è dietro l’angolo”, ci dicono. Ma intanto ad ogni tentativo concreto di rilanciare l’occupazione, diminuire le tasse, rendere più tollerabile la vita quotidiana alla stragrande maggioranza degli italiani, fa da contraltare un altro ritornello: “mancano le risorse”.  Se si tira la coperta da un lato, se ne lascia scoperto e irrisolto un altro, un altro problema. A meno, come da ‘rivelazioni’ degli ultimissimi giorni, di svendere di nuovo quel che resta del patrimonio pubblico dopo le privatizzazioni dell’industria di Stato del 1992. 
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   http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=46645

lunedì 25 novembre 2013

Quell'utopia concreta che accomuna Grillo e Olivetti

Esistono profonde analogie tra il Movimento 5 Stelle e il Movimento di Comunità fondato da Adriano Olivetti nell’immediato dopoguerra. Ne è certo il professor Paolo Becchi, ideologo del M5S, che sottolinea come la diffidenza dei confronti della politica e della partitocrazia e la fiducia verso un impegno che nasca dalla base accumunano Olivetti da un lato e Beppe Grillo dall’altra. “Non v’è dubbio che tanto in Olivetti quanto in Grillo ci siano dei tratti utopistici - sottolinea il professor Becchi -. Se è vero che sono finite le ideologie, per le utopie non c’è mai una fine. E questo, ecco, è un nuovo elemento che accomuna i due diversi Movimenti”.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=46642

domenica 24 novembre 2013

In memoria di Preve

È scomparso il 23 novembre il filosofo Costanzo Preve. La sua notorietà era inversamente proporzionale alla sua statura intellettuale. Pochi (o comunque non abbastanza), anche tra gli addetti ai lavori, conoscevano il suo nome, il suo pensiero, le sue numerosissime opere. Dopo aver studiato in Francia sotto la guida di Hyppolite, Preve ha vissuto a Torino: città alle cui logiche si è sempre sentito estraneo, vivendo, di fatto, come uno straniero in patria.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=46630

Costanzo Preve non è più tra noi

La parabola umana di Costanzo Preve si è conclusa.
Tutti noi suoi amici sentiamo che una parte di noi stessi scompare. Quella parte di umanità nostra originaria, unica e personale che si è creata attraverso un rapporto intenso, coltivato per anni, in cui reciprocamente ci si riconosce, nei pensieri, nel modo di vivere, di vedere sé stessi, gli altri e il mondo che ci circonda, nella volontà di vivere il proprio tempo come una necessaria premessa per il futuro.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=46632

Gli uomini narcisi e l’egoismo che fa ammalare

In una donna cercano solo conferme delle loro capacità. Per loro sarebbe perfetta una fidanzata virtuale che non li mette mai in discussione, come succede nel film Her. Perché hanno il terrore di un rapporto vero. «Alla base di tutto c’è una completa mancanza di autostima», dice lo psicoterapeuta Claudio Risé. Che ci spiega perché il narcisismo (da non confondere con la vanità) è il disturbo più diffuso del nostro tempo
Un uomo, reduce da un fallimento sentimentale, trova l’amore in una donna che non esiste: di lei conosce solo la voce, in quanto è frutto di un sistema operativo capace di rispondere alle domande che le vengono rivolte, e di interagire a sua volta. È la trama del film Her, di Spike Jonze, presentato al Festival di Roma, dove il protagonista maschile, Theodore, è interpretato da Joaquin Phoenix e la voce computerizzata è quella sensualissima di Scarlett Johansson che, appunto, resta invisibile per tutta la durata del film. Theodore s’innamora di quella voce. Ci fantastica sopra, la sogna, la desidera. Perché la voce è collaborativa, è malleabile, in pratica è tutto quello che Theodore vuole sentirsi dire e che gli altri non gli dicono.
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È morto a Torino il filosofo “irregolare” Costanzo Preve: da Marx alla critica all’euro

È morto a Torino il filosofo Costanzo Preve. Era nato a Valenza (Alessandria) nel 1943, aveva settant’anni ed era ormai malato da più di un anno. Date le sue origini – la madre era armeno ortodossa –  ha chiesto di essere sepolto con il rito greco-ortodosso. Una decisione che solo in apparenza contraddice la sua professione di ateismo: infatti Preve, marxista irregolare isolato e criticato dalla sinistra, lontano dalla politica dai primi anni Novanta dopo un intenso periodo di militanza, apprezzato e studiato oggi dagli ambienti della destra antiglobalista, aveva compiuto in piena libertà un percorso che l’aveva trasformato in profondità anche sul piano spirituale.  Nella prefazione al carteggio con Luigi Tedeschi, in uscita a breve per Area 51, Stefano Sissa scrive che il suo obiettivo era quello di contrastare sia l’odierno capitalismo sia il nichilismo divorante che contraddistingue la nostra epoca. Non stupisce perciò ritrovare un pensatore come Preve tra quanti hanno difeso Ratzinger dall’attacco dei salotti laicisti. In proposito scriveva che il relativismo «piace solo agli intellettuali sradicati, ma essi sono meno del 3% della popolazione globale. Il rimanente 97% è angosciato dalla morte di Dio, e dal fatto che essa viene sostituita dal circo mediatico, dalla simulazione televisiva, dall’incontinenza pubblicitaria, dalle mode pilotate e dallo spettacolo porno. Ridotta l’intera filosofia a smascheramento delle illusioni metafisiche (…) effettivamente la religione torna ad essere il deposito del senso complessivo delle cose».
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=46638

mercoledì 20 novembre 2013

Un Paese di analfabeti, servi e pigiabottoni

Molti amici mi contestano quando dico che sono contrario alla riduzione del numero di parlamentari. La mia obiezione è semplice e netta: noi abbiamo oggi lo stesso numero di parlamentari che la nostra nazione esprimeva ai tempi di Giolitti, quando la popolazione italiana era grossomodo la metà. Mi irrita pensare che il grado culturale della stragrande maggioranza dei cittadini di questo Paese li porti a concludere che con questo tipo di operazioni si arrivi a ridurre il nostro debito pubblico e quindi a far ripartire la macchina dello Stato.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=46602

Lavoro e altruismo


“Col sudor di tua fronte mangerai il pane”, disse il Signore ad Adamo, ma in ogni tempo c’è stato qualcuno che ha banchettato senza sudare e qualcuno che, dopo aver sudato, è rimasto senza pane.
Sono i frutti dell’egoismo: la tendenza innata dell’uomo a spogliare gli altri e a tenere tutto per sé. L’egoismo è presente in tutte le persone, ma non tutte riescono a metterlo in atto, perché, appena qualcuno si accaparra più di ciò che gli spetta, condanna gli altri a racimolare ciò che resta. I forti e i furbi diventano ricchi, mentre i deboli e i semplici si ritrovano sottomessi e sfruttati e la loro inclinazione a sopraffare è costretta a rimanere a livello di desiderio.
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Un supplizio che dura da vent’anni


La strada di questa seconda Repubblica, dal 1992-93 fino ai nostri giorni, si può riassumere in poche parole, anzi ne bastano due: suicidio e tradimento.
L’attuale fase, oramai in putrefazione, incominciò con un terremoto istituzionale, alla fine del secolo scorso. Il sisma controllato, che doveva scuotere alcuni e non altri protagonisti della vita politica nazionale, fu alimentato da cariche esterne. Benché l’esplosivo fosse stato preparato al di là dei confini italiani, come raccontano titolati attori di quella stagione, gli esecutori degli attentati, alla stabilità sociale ed economica del Belpaese, furono locali.
Si trattava di far saltare un consunto patto internazionale e di inaugurare un diverso scambio tra le parti in causa, omologato alle mutate gerarchie derivanti dalla dissoluzione dell’impero sovietico.
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Dalla civiltà dell’oro al folle sogno di un’età aurea: breve storia del denaro. E del tempo

Diciamocelo, direbbe qualcuno: lo chiamiamo sterco del demonio ma lo adoriamo come un dio. Ci piace, ci lusinga, ci invita a sognare una vita migliore, e per questo passiamo gran parte della giornata a procacciarcelo. Invidiamo e spesso idolatriamo persone che lo posseggono in grande quantità.  Il denaro è all’origine di gran parte delle nostre gioie e dei nostri dolori. Dire che ne siamo schiavi non è tanto un’esagerazione quanto una locuzione particolarmente indicativa. Schiavi. Ma schiavi di cosa? O di chi?
Singolare è che se chiediamo a qualcuno “che cos’è il denaro?”, difficilmente otterremo una risposta soddisfacente. Amiamo il denaro ma non lo conosciamo, non ne penetriamo i segreti, non abbiamo confidenza con il suo “quid”.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=46615

martedì 19 novembre 2013

LA GERMANIA PREPARA LA “CAMPAGNA D’ITALIA”

Doppia mossa del cavallo europeo. Prima si colpisce la Germania invocando un articolo dei trattati ultra-nascosto e dimenticato - eccesso di surplus commerciale, pensate un po’- e in tal modo ci si accoda obbedienti al diktat Usa che ha attaccato Berlino con una violenza inaudita mai resa manifesta da dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Poi si attacca l’Italia, tutta protesa a dar buon esempio di sé, e la si critica; non la si colpisce a morte, la si ferisce per la legge di stabilità, soprattutto per l’enormità degli emendamenti. È un imprevisto. 
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12608

FUGA DAL DOLLARO

Paul Craig Roberts pensa che la Fed (N.d.T. Federal reserve system) si sia messa all'angolo. Un incremento dei tassi di interesse rafforzerebbe il dollaro, gli darebbe nuova vita come valuta di riserva e bloccherebbe gli investimenti in oro, ma la salita dei tassi farebbe collassare i mercati azionari ed obbligazionari e ridurrebbe il valore dei derivati nei bilanci delle banche. Ho chiesto al Dottor Roberts se la Fed sacrificherebbe il dollaro per poter salvare le banche e quale sarebbe l'effetto sul potere di Washington davanti al resto del mondo. Le sue risposte a queste domande suggeriscono che i giorni dell'egemonia finanziaria e primato mondiale di Washington siano contati.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12607

L'OBIETTIVO DELLA PANTOMIMA DELL'USCITA DEI POLITICI DA "FORZA ITALIA"

Occuparsi di determinate cose della cosidetta politica interna e scriverne è un po’ come infilare le mani in una tazza del cesso intasata. Un lavoro davvero sporco che poi alla fine si ripresenta ancora e ancora. Da qui l’esigenza di -almeno- esternare una considerazione al di la della meschinità dell’argomento.

E l’argomento è: la spaccatura di forza italia. Un “evento” su cui i giornali hanno elucubrato parecchio, sottolineando reazioni e controreazioni dei due contendenti, alfano e berlusca, soffermandosi sulle frasi ad effetto (di berlusca) come “mai con chi mi vuole morto”, parlando alternativamente di rotture definitive e di possibili riconciliazioni. 

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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12606

lunedì 18 novembre 2013

1993-2013: STA ARRIVANDO AL CAPOLINEA IL VENTENNALE “PASSO A DUE” TRA RUSSIA E STATI UNITI ? (PARTE PRIMA)

PARTE I

Le ultime tensioni tra l'Unione Europea e la Russia per la bravata di Greenpeace nell'Artico [ci si riferisce al blitz sulla piattaforma di Gazprom nel mare di Pecora: maggiori dettagli sul Corriere sezione Esteri NdT] ha semplicemente confermato un dato di fatto che realmente nessuno si preoccupa più di negare: le élite politiche e finanziarie occidentali odiano in modo viscerale Vladimir Putin e sono sconvolte dal comportamento che la Russia tiene sia sul piano interno che sulla scena internazionale [ovvero sia per come la Russia si comporta dentro i suoi confini, sia per la crescente proiezione di superpotenza globale, si pensi all’ultima vittoria sullo scenario siriano NdT]. Questa tensione era ben visibile sui volti di Obama e Putin al vertice del G8 a Lough Erne, dove entrambi i leader sembravano essere assolutamente disgustati l’uno dall'altro. Le cose sono andate ancora peggio quando Putin ha fatto qualcosa di abbastanza inedito nella storia diplomatica russa: ha affermato pubblicamente che Kerry era un disonesto e lo ha persino apostrofato con il termine di “bugiardo”

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12604

PER UNA CIVILTA' INTELLIGENTE - SULLA TERRA

Sembra davvero possibile, quasi probabile, che esistano forme di vita intelligente su altri pianeti. Secondo l’ astronomo della prestigiosa University of California di Berkeley, Geoff Marcy, un ricercatore ufficiale della NASA per la missione Telescopio Keplero, "l’universo è semplicemente troppo vasto perchè non ci possano essere altre forme di civiltà da qualche parte”. In realtà, la vera domanda è: “Quanto dista da noi il nostro vicino di casa spaziale più intelligente?”. Potrebbe essere a dieci anni luce, o cento, o un milione o più. Non ne abbiamo idea” (1).

Io non ne ho davvero idea, ma a volte mi fermo a pensare quanto sia legittima l’affermazione che l’umanità abbia creato sulla Terra una “civiltà intelligente”.

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12603

La crisi come opportunità


Andiamo, questa volta, alle radici dell’infelicità che morde gli uomini d’oggi e che rappresenta la cifra più significativa di questo primo scorcio di millennio. Anticipiamolo: l’infelicità diffusa che scorgiamo tra il grigiore della città, almeno laddove si è mantenuta l’abitudine di osservare la vita a discapito della fretta di fenderne gli spazi assorti nel proprio privato, ha poco a che vedere con la crisi.
L’infelicità precede questa crisi ed è la “condicio sine qua” della nostra civiltà, quella che tutti ormai chiamiamo “società dei consumi”. Per questo è un’infelicità cronica.
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Il Datagate, i servizi segreti europei e la Nato


Come era prevedibile, sta calando gradualmente una coltre di silenzio sul caso Datagate: i leader europei faranno finta ancora per un po' di lamentarsi, si improvviseranno improbabili protocolli di garanzia della privacy, Obama prometterà misure draconiane, ma tutto riprenderà come prima.
In attesa della prossima puntata. Già, perché il problema resta tutto in piedi con le sue cause non toccate minimamente e prima o poi spunterà un altro interessato a risollevare la questione magari attraverso un nuovo "pentito di Cia" o di Nsa. È singolare come nessuno si sia posto il problema del perché i servizi europei abbiano docilmente collaborato con l'agenzia americana nello spionaggio di altri europei.
Ovviamente, questo dimostra una volta di più quanto sia illusoria l'esistenza dell' "Europa" di cui ci si riempie la bocca in continuazione. A proposito, un'altra notizia interessante: in queste settimane è stato deciso lo scioglimento della "brigata franco tedesca" sorta nel 1991, che avrebbe dovuto essere il primo nucleo dell'esercito europeo. Mi pare che nell'unità politica d'Europa, al di là delle dichiarazioni formali, non creda davvero più nessuno di quelli che contano.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=46591

Decrescita sostenibilità e salute

Il primo sentimento che voglio esprimere è di gioia, perché questo momento che è stato costruito da un gruppo di lavoro interno al movimento della decrescita felice, è un momento molto importante. Io sono qui per imparare e mi limiterò a dare un piccolo inquadramento culturale generale dentro il quale si innesta questo contributo specifico relativo alla salute.
            La cosa principale da tenere in considerazione è che la decrescita parte in ambito economico, è una contestazione della finalizzazione dell’economia alla crescita della produzione di merci, ma travalica immediatamente in ambito filosofico, diventa una concezione del mondo, una concezione della vita. So che la parola crea delle perplessità in molte persone, una perplessità legata al fatto che dietro a questa parola che ha un prefisso privativo (de-) le persone vedono un concetto di riduzione, di diminuzione, di povertà, di ritorno indietro e così via, e non c’è niente di più sbagliato in questo.
Ma questa concezione non deriva dal fatto che c’è il prefisso privativo “de-” davanti alla parola crescita, deriva dal fatto che ormai da decine di anni noi siamo bersagliati e bombardati dall’idea che ogni crescita sia un fatto positivo, che ogni crescita abbia una connotazione qualitativa positiva.
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La primavera araba era un bluff

Ho sempre espresso profondo scetticiscmo sulla Primavera araba, ora la conferma da uno studio internazionale della Fondazione Thomson Reuters che ha analizzato i 22 Stati membri della Lega Araba. Dopo la caduta di Mubarak, l’Egitto è diventato il Paese peggiore in cui essere donna nel mondo arabo addirittura dietro l’Arabia Saudita e l’Iraq ovvero un altro Paese che, a dieci anni dalla caduta di Saddam Hussein, oggi dovrebbe beneficiare di valori quali la democrazia, lo stato diritto, il progresso economico e sociale e che invece sprofonda in condizioni sempre più arretrate. Non va molto meglio la Tunisia, che con Ben Ali era indicata come un esempio di Islam moderno e laicista e che oggi appare sempre più integralista.
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Chi salverà l'Italia?

La primavera è la stagione in cui sbocciano i campi ma, per l’Italia, sarà, soprattutto, quella in cui cadranno i fiori all’occhiello dei settori più avanzati dell’industria pubblica. Tra aprile e maggio arriverà, pertanto, l’autunno delle imprese strategiche nazionali che saranno prima indebolite da uno spoil system banditesco, di cui, more solito, i partiti saranno i principali protagonisti, e, successivamente, sbranate dai mercati dove spadroneggiano i nostri peggiori alleati. Gli avvoltoi hanno puntato le prede e non si allontaneranno dal banchetto finchè non avranno la pancia piena.
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Attrarre per distrarre

Quelli che perdono il lavoro, e arrivano alle soglie della fame pur avendo sempre lavorato onestamente, se diventano guerriglieri, partigiani, rivoluzionari e si riprendono militarmente ciò che è stato loro vigliaccamente sottratto, mettono semplicemente in atto l’antica regola dell’occhio per occhio. Costoro non sono dunque da biasimare se non dopo aver condannato i profittatori che li hanno provocati depredandoli.
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Popolo?

La democrazia presuppone che i piccoli egoisti formino un soggetto forte chiamato popolo, capace di organizzarsi naturalmente in gruppi compatti per tenere a bada i grandi egoisti, ma il demos (la popolazione) non si comporta affatto secondo il modello associativo, anzi, è incline a non fare lega per niente, pertanto, concedere la sovranità al popolo, quando il popolo non è in grado di esercitarla, perché minato dall’egoismo disgregatore, è una grande vigliaccata!
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Le agenzie di rating: il retroscena della finanza

Su uno sfondo brulicante e sconfinato premono i bisogni e i desideri di un’umanità intera, la voglia di tutti di avere di più».
Le agenzie di rating sono quelle società finanziarie private che emettono giudizi sulla credibilità economica e finanziaria di un paese, una banca o un'azienda condizionando scelte finanziarie globali o nazionali che possono avere esiti devastanti per una società. Ma chi le muove? Come funzionano? Ecco una prima analisi di un esperto del settore che ci spiega i meccanismi speculativi di queste eminenze grigie della finanza liberista.
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venerdì 15 novembre 2013

AMERICA EUROPA: POLITICA MONETARIA FUMERIA D’OPPIO!

Nell’antica Londra vittoriana le fumerie di oppio erano luoghi di perdizione, oppio antidolorifico che poteva tranquillamente causare effetti allucinogeni alterando le percezioni sensoriali, soprattutto se utilizzato in dosi massicce.
Ieri in diretta su Twitter ho condiviso le affermazioni della nuova governatrice della banca centrale americana, nonna , chiedendomi cosa mai fumerà alla sua età…

No nessun gioco delle tre carte, nessuna mezza parola, le valutazioni del mercato azionario non sono in bolla, salgono solo sulla base dei fondamentali suppongo, soprattutto sulla base degli utili e margini attesi!
Ovviamente non sembrava vero ai nipotini psicopatici, cocainomani, testosteronizzati di Santa Clause Bernanke, frequentratrice della più colossale fumeria d’oppio finanziaria al mondo di scoprire che Babbo Natale è donna, subito scatenati alla ricerca del pacco regalo migliore.
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2013/11/15/america-europa-politica-monetaria-fumeria-doppio/

2014 SIETE PRONTI PER IL FALLIMENTO DELL’ITALIA ?

Fantastico questo Paese, il Paese delle Meraviglie dove come direbbe la nostra Alice …
” Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com’è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe! “ 
Ieri il mitico Enrico Letta si è superato, nel gioco delle tre carte verbali, un gioco di prestigio mai visto nella storia della Repubblica italiana, quattro frasi in croce per sintetizzare gli abbaglianti in fondo al tunnel che verranno…
“Per far ripartire l’economia e i consumi l’elemento di fiducia è fondamentale – ha continuato Letta -. Ci sono segnali macroeconomici che non si vedono nè si toccano, ma i dati ci dicono che la ripresa nel 2014 è a portata di mano”.
Dite la verità non vi sembra di sentire il gatto Silvio, si il telegattone che in piena crisi suggeriva di spendere e spandere, avere fiducia, consumare anche le suole delle scarpe, consumare con l’immaginazione anche lo stipendio che non avete?
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http://icebergfinanza.finanza.com/2013/11/14/2014-siete-pronti-per-il-fallimento-dellitalia/

GERMANIA …IL CIGNO NERO!

Non passa giorno che conversando con la gente comune qualcuno non rimanga sbalordito dalle mi affermazioni a proposito dell’estrema fragilità del sistema finanziario tedesco, sbalordito e deluso, un pò come il bimbo che all’improvviso scopre che Babbo Natale in realtà non esiste, che era solo una splendida ed indimenticabile favola, si come l’idea che le banche tedesche siano solide, che il loro sistema Paese sia un roccia sulla quale rifondare la nuova Europa finanziaria.
Non riscrivo tutto ciò solo per raccontarvi che l’avevo detto ma perchè ognuno di Voi, faccia leggere ad amici e parenti quello che in realtà sta accadendo perchè sono stanco di sentire un popolo intero che continua ad autoflagellarsi indicando la vicina come modello unico ed immacolato da seguire, partendo dal mercato del lavoro per arrivare sino al suo sistema bancario, passando per tante altre questioni.
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http://icebergfinanza.finanza.com/2013/11/13/germania-il-cigno-nero/

LE ECONOMIE AVANZATE SONO ORMAI UN COLOSSALE SCHEMA PONZI ?

I debiti sovrani battono nuovi record ogni settimana, questo purtroppo è quello che tutti sentiamo periodicamente. L’articolo di oggi è la nostra risposta all’interessante articolo del famoso blog americano Zero Hedge di cui questo è il link: Fonzie Or Ponzi? One Theory On The Limits To Government Debt.

Per chi non avesse voglia di leggerlo, facciamo ora un breve riassunto. Lo scopo dell’articolo è dimostrare che il debito pubblico di uno stato ad alto sviluppo umano potrebbe dividersi semplificando in tre categorie: Fonzie, Fonzie or Ponzi e Ponzi.

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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12587

L’ENIGMA DEL MERCATO CINESE

Il progetto dl Partito Comunista Cinese
L'obiettivo della ristrutturazione del sistema economico è consentire alle forze del mercato di svolgere un “ruolo decisivo” nella distribuzione delle risorse.
Tutto qui? Tutti trattenevano il fiato aspettando qualcosa di nuovo in economia - e questo è tutto quello che hanno tirato fuori : un enigma dentro un altro enigma dentro una scatola cinese, sotto forma di un comunicato criptico rilasciato dal tanto atteso Terzo Plenum del 18° Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese.
Per capire chi si è inventato questo rebus - il primo serio programma politico presentato dalla nuova leadership cinese del presidente Xi Jinping e Li Keqiang - basta guardare questa foto: Ecco i sette membri del Comitato permanente del Politburo, quelli che governano veramente la Cina. 

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12590

GLI ABUSI DELLE MULTINAZIONALI SUI MINORI: UN’INVISIBILE EPIDEMIA GLOBALE

“Non ci può essere una rivelazione più profonda dell'anima di una società, del modo in cui tratta i suoi bambini” sostiene Nelson Mandela

Come non essere d'accordo?

Eppure oggi i bambini possono essere aggrediti, fatti ammalare, o uccisi da pervasivi farmaci commerciali, cibo e bevande spazzatura, resi perversi in vari modi dalla violenza senza scrupoli, impegnati in lavori forzati senza nessun beneficio, e poi buttati dentro a un futuro aziendale di schiavitù per debiti e lavoro senza senso. Come può questo crescente abuso sistematico essere consentito pubblicamente ad ogni livello? Che tipo di società potrebbe distogliere lo sguardo da come le sue istituzioni dominanti rovinano le vite dei giovani e lo stesso futuro dell'umanità? 

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mercoledì 13 novembre 2013

FIUMEINPIENA. CHE SI FA, QUANDO NON POSSIAMO FARE NIENT’ALTRO ?

Mi piange il cuore ammetterlo. Ma, in questo caso, Stefano Fassina, viceministro dell’Economia del PD, ha ragione: la Legge sul Reddito di Cittadinanza, proposta dal Movimento Cinque Stelle, non può essere finanziata attingendo alla mangiatoia della “casta”: tagli alla Difesa, 8 x 1000 e IMU sugli immobili della Chiesa, tassazione sui giochi pubblici, tassazione dei capital gain, tagli alle “pensioni d’oro”, “sforbiciata” a tutti i ministeri, tagli all’editoria … Al massimo, così, si otterrebbero 19 miliardi di euro l’anno. Davvero insufficienti per dare 600 euro mensili a 9 milioni di persone. E farebbe bene Alessandro di Battista a farsene una ragione, invece di abbandonarsi a ingiurie. 
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LA GUERRA DEL DEBITO: UNA MODERNA TRAGEDIA GRECA

La crisi economica globale: la Grande Depressione del XXI secolo

All'inizio della giornata di giovedì 7 novembre, la squadra antisommossa della polizia greca ha assaltato gli uffici della principale emittente pubblica della nazione la quale, da cinque mesi, era occupata dai lavoratori, i quali si opponevano alla decisione del governo di cessare l'attività della stessa, licenziando migliaia di dipendenti e distruggendo un'importante istituzione culturale.
Sembra che la trasmissione sia giunta alla fine.

Continua la lunga e dolorosa tragedia greca: la società e la cultura vengono distrutte, le persone impoverite e condotte verso una profonda depressione. 

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martedì 12 novembre 2013

Un pianeta a tavola. Decrescita e transizione agroalimentare

“Un pianeta a tavola. Decrescita e transizione agroalimentare”. Questo il titolo del libro scritto da Filippo Schillaci, edito da Edizioni per la Decrescita Felice.
“Nella mia qualità di esperto di nulla – scrive l'autore nelle sue note conclusive - il mio compito nella realizzazione di questa ricerca sulla sostenibilità alimentare è stato quello di porre domande; e credo di poter dire che il lungo viaggio fra biblioteche, luoghi e persone che ho compiuto nell'inseguire le risposte abbia infine dato i suoi frutti.
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http://www.ilcambiamento.it/recensioni/pianeta_tavola_decrescita_transizione_agroalimentare.html

Crisi e consumi. E se rinunciassimo ai centri commerciali?

Si parla tanto di calo dei consumi, di italiani che tirano la cinghia a causa della crisi economica e della tassazione eccessiva. In questo quadro ha senso continuare a sperare nel commercio a grande distribuzione come quello dei centri commerciali?
La pagina Facebook “Bio? Si può”, attraverso la penna di Barbara Ciucarilli, tenta di analizzare il tema da uno dei possibili punti di vista: “ Ieri mi è capitato di ascoltare i discorsi di una cassiera mentre ero in fila al supermercato. Una donna che doveva conciliare la famiglia (due figli e un marito) con i turni di lavoro che le assegnano. "passi per tutti i sabati e le domeniche che sto qui senza vedere i miei figli, passi il fatto che io e mio marito ci alterniamo con i turni e ci incontriamo solo a letto, ma che mi chiedano anche di rinunciare alle poche festività che abbiamo per venire a lavorare, mi sembra troppo" ”.
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 http://www.ilcambiamento.it/stili_di_vita/crisi_consumi_se_rinunciassimo_centri_commerciali.html