STUPIDA RAZZA

sabato 28 gennaio 2017

La globalizzazione è morta



Il re è nudo. Finalmente una voce autorevole della sinistra mondiale - il vicepresidente boliviano Alvaro G. Linera - ha il coraggio di dirlo forte e chiaro: la globalizzazione è morta. Incapaci di interpretare i sintomi dell'evento (dalla Brexit alla vittoria elettorale di Trump, senza trascurare il no del popolo italiano alla "riforma" costituzionale renziana - ennesima sconfitta referendaria dopo quelle subite in Francia, Irlanda e Grecia dal fronte liberal-socialdemocratico europeista) la maggioranza degli intellettuali post e neomarxisti rifiutano di prendere atto di quello che appare un vero e proprio cambio d'epoca. Il paradosso consiste nel fatto che quanto sta avvenendo è l'esito inevitabile di processi che loro stessi hanno contribuito a mettere in luce: finanziarizzazione dell'economia, de-democratizzazione dei sistemi politici, ristrutturazione tecnologica, guerra di classe dall'alto contro sindacati, movimenti e ogni forma di resistenza organizzata delle classi subordinate, crescita oscena delle disuguaglianze, immiserimento di settori sempre più ampi della popolazione mondiale, ecc.
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http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=127242&typeb=0&la-globalizzazione-e-morta

Chi è Trump e dove ci porterà (se resterà)



CONDIVIDO IN PIENO L'ANALISI DI GIULIETTO !


[Rispondo qui collettivamente a molte lettere, e-mail e altri messaggi, tutti incentrati su come valutare il nuovo presidente statunitense Donald J. Trump]

Non ho mai pensato, né detto dunque, che Trump sia "contro il sistema". Del resto non so bene cosa significhi la parola "sistema". Se per "sistema" s'intende il capitalismo, la risposta è no. Trump mi pare semmai un capitalista tradizionale. Mentre il turbocapitalismo impersonato da Wall Street è una cosa ormai sostanzialmente diversa. Trump è comunque un miliardario plurimo. Come potrebbe essere contro il capitalismo?
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Gli stregoni dei numeri di Bruxelles



E così gli "stregoni dei numeri" di Bruxelles ci chiedono altri tre miliardi e mezzo di manovra correttiva, lo 0,2% del Pil. Altrimenti - dicono - devieremmo dalle regole europee. In politica e diplomazia è sempre sbagliato dare rispostacce, ma certo che questa volta lo sforzo per trattenersi è grande, e le prime cose che vengono in mente sono alcune frasi molto usate nel dialetto romanesco quando si vuole esprimere all'interlocutore un giudizio netto su quello che ha detto.
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Costruire la Sovranità (Parte 1/2)



C'è una matrice che ci imprigiona, una rete mondiale di istituzioni finanziarie stratificatasi nel corso dei decenni che non ha più collegamenti con l'economia reale ed ha preso la forma di un organismo autonomo dotato di proprie logiche di azione ed in grado di controllare la massa monetaria in circolazione. Attraverso questa massa monetaria indebita i Paesi, le famiglie, le imprese ed esercita un'attività di governo etero-diretto, principalmente finalizzato all'assorbimento di risorse dall'economia reale.
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Il giorno più pesante per l’informazione libera da dieci anni

mesora adsense

Stampatevi bene questa data nella testa: 27 gennaio 2017. Il giorno in cui gli effetti della campagna contro le cosiddette “fake news” (ma in realtà con l’obiettivo di colpire l’informazione libera e indipendente), orchestrata da Hillary Clinton, dal Parlamento Europeo, da Laura Boldrini, da Angela Merkel e da tutti quelli che hanno paura che l’informazione libera possa scalzare i loro privilegi e la loro posizione di forza, hanno iniziato a colpire anche in Italia, togliendo la linfa vitale della monetizzazione Adsense, con motivazioni che avrebbero del ridicolo o del tragicomico, se non rappresentassero qualcosa di ben più grave.
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Un Trump in Italia? Perché il protezionismo servirebbe anche qui

made in italy crisi dazi protezionismo

Quando gli storici del futuro analizzeranno il caso Italia rimarranno sbalorditi e increduli su come sia stato possibile portare un grande Paese, dotato di infrastrutture ed economia avanzate, di Università e corpi sociali intermedi, ad uno stadio così prossimo al collasso sociale ed economico come quello attuale. Ciò che sorprenderà di più sarà vedere l’assoluta mancanza di una visione strategica degli interessi nazionali e della difesa degli stessi da parte delle dirigenze politiche ed economiche che si sono succedute in Italia nei primi due decenni del XXI secolo. E ancor di più sorprenderà lo spirito di sopportazione e la pazienza con cui le classi medie italiane hanno vissuto la cosa.
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venerdì 27 gennaio 2017

L’eurozona scricchiola … a quando il crack ?

Crediti e debiti nel sistema Target2 – in verde la Germania e in rosso l’Italia – dal 2003 al 2016

Sì lo so … i profeti laureati lo hanno pronosticato già dal 2012, ma nulla è ancora successo. Però forse l’armageddon è ormai  imminente, un anno o due, ma è sempre più chiaro che l’Italia sta giocando col fuoco e se non si muove presto, probabilmente resterà con il cerino in mano.
Intanto il dogmawhatever it takesdi Mario Draghi, che sanciva l’immortalità dell’Euro, non sarebbe più valido … basterebbe pagare i debiti e un Paese membro potrebbe uscire dall’Eurozona. Il Gran Maestro dell’Ordine, sacerdote officiante della liturgia dell’euro rivela un segreto, molto più misterioso del terzo di Fatima, per di più a seguito di un’interrogazione a firma M5S, aggiunge che gli Stati sovrani possono rescindere da questo scriteriato contratto, naturalmente pagando il pizzo, direttamente proporzionale ai debiti imposti loro dalla tirannia del cambio fisso.
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La CIA rilascia 13 milioni di documenti classificati che includono esperimenti psichici e documenti sugli UFO

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La Central Intelligence Agency ha pubblicato quasi 13 milioni di pagine di documenti declassificati online, i documenti che in precedenza erano fisicamente accessibili solo da quattro terminali del National Archives del College Park nel Maryland.
I documenti includono informazioni sui crimini di guerra nazisti, la crisi missilistica cubana,avvistamenti UFO, telepatia umana (“Progetto Stargate”) e molto altro. Il rilascio è stato rimandato per un lungo periodo: Bill Clinton prima ha ordinato che tutti i documenti di almeno 25 anni con “valore storico” fossero declassificati nel 1995. I documenti furono resi disponibili solo presso US National Archives di Washington DC.
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Ora ci divertiamo

Virginia Raggi Marra

Evviva evviva! Da 23 anni, da quando B. scese in campo, martelliamo la classe politica perché proibisca duramente per legge i conflitti d’interessi. E ora scopriamo che non c’è bisogno di leggi: il conflitto d’interessi è già severamente punito. E sul piano penale. È infatti per non aver impedito il conflitto d’interessi di Raffaele Marra, capo del Personale che seguiva i concorsi e le promozioni dei dirigenti comunali, compreso il fratello Renato, cheVirginia Raggi è indagata con lui per abuso d’ufficio: lui per aver violato il Codice deontologico dei dipendenti comunali, lei il Regolamento di Roma Capitale. Abuso che, per l’accusa, si trascina dietro anche un falso: infatti la sindaca dichiarò all’Anticorruzione di aver deciso in totale autonomia di promuovere Renato Marra da dirigente dei vigili (fascia 1) a capo della Direzione Turismo (fascia 3), per risarcirlo della rinuncia alla sua vera aspirazione – il comando della Polizia municipale (fascia 5) – ed evitare un suo ricorso al Tar per l’ingiusta esclusione. E questa sarebbe una bugia, perché Raffaele avrebbe avuto un ruolo attivo nella nomina di Renato.
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Il bivio

don t panic organise

L’anno che verrà porterà una serie di cambiamenti, anche se continuasse la politica dell’austerità imposta dall’élite attuale. Oltre ai limiti dello sviluppo, siamo giunti ai limiti della pazienza ed ai limiti della sopravvivenza quotidiana.
La scelta volontaria di vivere diversamente dagli schemi mentali imposti dal potere attuale si fa sempre più diffusa. Aumentano i cittadini sani, quelli che decidono di cambiare stile di vita ed optano ad un ritorno al buon senso. Aumenta la crisi di nervi dei cittadini non sani, quelli che rimangono nell’obsoleto paradigma culturale e che continuano a servire il sistema attuale. Fuori dalla crisi di nervi, accelerata dall’insicurezza economica, gli abitanti riscoprono le opportunità suggerite anche dalle proposte del Movimento per la Decrescita Felice che ha la virtù di mettere insieme tutte quelle categorie di persone che ritengono prioritario il benessere delle persone, l’uomo al centro della polis.
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Tecnologie del buon senso.

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Idrocarburi addio? Nel periodo del “picco del petrolio“, non ci sono più dubbi o incertezze, l’epoca che finisce lascia spazio all’impiego in larga scala alle tecnologie nascoste per circa un secolo. I brevetti di Tesla e le relative evoluzioni sono l’esempio più noto di come si possa migliorare l’esistenza di interi popoli. Pensate che l’industria automobilistica vende a caro prezzo auto elettriche già obsolete, poiché è tecnicamente possibile avere mezzi di trasporto molto più efficienti e migliori. La cultura occidentale come noi la vediamo oggi cambierà stile di vita. Un esempio? La mobilitàun italiano, in Cina, testa una batteria che con una sola carica spinge un auto per ben ottocento chilometri, 800 km. Le biciclette di oggi, pedelec, montano motori elettrici che aiutano a superare salite senza sudare. L’uso dei motori elettrici cancella i costi del carburante e le ricariche possono essere effettuate con le fonti alternative. In Europa, per rendere un favore a qualcuno, si sono diffusi gli obsoleti treni ad alta velocità, mentre Cina e Giappone hanno sviluppato la tecnologia del treno a levitazione magnetica, più efficiente e sicuro.
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https://peppecarpentieri.wordpress.com/2013/01/06/tecnologie-del-buon-senso/

Politica industriale

La politica delle risorse sostituirà l’obsoleta religione della crescita infinita, ossia il neoliberismo. L’Italia sembra essere un paese saccheggiato e colonizzato da un’élite degenerata che ha teleguidato una classe dirigente psico programmata per accentrare poteri e ricchezze virtuali nelle mani di pochi. Alla luce dei disastri attuali prodotti da trent’anni di politiche sbagliate, oggi esiste l’opportunità di cambiare grazie all’impiego di nuove strategie e nuove tecnologie che consentono una migliore distribuzione delle ricchezza reale ed applicare un minimo di democrazia economica.
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https://peppecarpentieri.wordpress.com/2013/02/15/politica-industriale/

Decrescita e lavoro

la decrescita equilibrio rapporto attività e auto produzioni

La fine dell’industrialismo in Europa, in corso d’opera da circa un trentennio, produce diversi effetti: dalla trasformazione dei luoghi urbani fino ai rapporti “sociali” poiché la fine del lavoro salariato non è sostituito con nuova occupazione utile. La ricetta proposta da tutte le forze politiche che controllano le istituzioni è nota: la crescita. Sono almeno trent’anni che i media ripetono gli stessi slogan che non generano effetti positivi per il semplice motivo che la crescita è la causa della disgregazione sociale che subisce il mondo occidentale costruito sull’ideologia del capitalismo.
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https://peppecarpentieri.wordpress.com/2015/11/27/decrescita-e-lavoro2/

Cancellare il precariato, si può fare!



Come ho scritto diverse volte per vivere da esseri umani bisogna cambiare paradigma culturale ed anche sul tema del lavoro è necessario ribaltare schemi mentali obsoleti e sbagliati che hanno distrutto la società. Negli ultimi decenni abbiamo assistito alla cronicizzazione dei livelli di disoccupazione e l’introduzione del precariato.
Per introdurre forme legalizzate di schiavitù la scusa dei Governi, sotto dettatura delle SpA, è stata la ripetizione ossessiva nei media e nelle scuole circa un dogma religioso: “aumentare la competitività nei mercati globali“, etc.
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La fine e l’inizio



Siamo a cavallo di un’epoca storica e stiamo assistendo a cambiamenti politici, sociali, culturali ed economici nuovi e straordinari. Una religione – neoliberismo – sta morendo, essa implode (PIL, petrolio, espansione monetaria) da sola mentre un’altra potrebbe nascere. Il clima di incertezza che vivono i popoli è direttamente proporzionale al loro grado di coscienza, più i popoli sono apatici e disinformati maggiore è l’insicurezza, più c’è resilienza minore è l’insicurezza con la possibilità di progettare nuove comunità. L’accesso a internet offre una straordinaria opportunità ai popoli connessi: conoscere le esperienze altrui e prevedere scenari a seconda del grado di conoscenze acquisite.
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https://peppecarpentieri.wordpress.com/2012/09/12/la-fine-e-linizio/

Domande per cambiare

Oxfam distribuzione ricchezza Italia 2015

Cos’è la decrescita felice?
Prima di parlare di decrescita felice è necessario fare una premessa circa il nostro sistema economico, poiché crescita e decrescita sono termini economici, non hanno un’accezione negativa o positiva in sé e pertanto vanno declinati. Ad esempio, la crescita di un tumore è negativa. Grazie alla programmazione mentale dei media l’immaginario collettivo crede che la crescita del PIL sia sinonimo di benessere ma questo non solo è falso, ed ahimé, è vero il contrario.
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Destra e sinistra appartengono ormai al passato



L’ultimo saggio di Maurizio Pallante, Destra e sinistra addio, è il sedimentato culturale di un processo di evoluzione teorica cominciato dall’autore ormai vent’anni fa, con Le tecnologie d’armonia (Bollati Boringhieri, Torino 1994), e proseguito con l’elaborazione della sua “decrescita felice”, che si caratterizza per i richiami all’autoproduzione e alla proposta di riduzione selettiva di tutte quelle merci che non sono beni e che non possono diventarlo in alcun modo.
Da decenni Pallante critica il modo di produzione industriale della società tecnologico-capitalista, che si sta dirigendo – ormai, forse, senza alcuna possibilità di recupero – verso la catastrofe. Tuttavia in questa sua ultima fatica, non si limita a osservare gli aspetti critici della razionalità economica occidentale, ma si spinge fino al cuore. Al centro.
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lunedì 23 gennaio 2017

TRUMP: LA FORZA DEL DOLLARO… DOLLAR FALLACY!

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http://icebergfinanza.finanza.com/2017/01/19/trump-la-forza-del-dollaro-dollar-fallacy/

EUROPA NON SOPRAVVIVERA’ : INFLAZIONE DI GUFI!

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http://icebergfinanza.finanza.com/2017/01/19/europa-non-sopravvivera-inflazione-di-gufi/

L’uhttp://icebergfinanza.finanza.com/2017/01/19/europa-non-sopravvivera-inflazione-di-gufi/nica indicatore che sta seriamente salendo in Europa con il rischio di trasformarsi in iperiflazione è l’inflazione da gufi, mai come nelle ultime settimane abbiamo assistito ad un’escalation simile di pessimismo eurista.
Questa mattina ha cominciato padre Prodi in una sua intervista, il pianto disperato di chi per anni ha fatto finta di non vedere la realtà, ovvero l’insostenibilità di una moneta unica…

THERESA MAY E LA STERLINA: IL RITORNO DELLA COMPAGNIA DELLE INDIE!

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http://icebergfinanza.finanza.com/2017/01/18/theresa-may-e-la-sterlina-il-ritorno-della-compagnia-delle-indie/
Giusto per far comprendere a tutti quelli che in questi anni hanno profondamente dormito o si sono cullati sull’illusione della globalizzazione, ieri l’Inghilterra è tornata indietro di almeno quattrocento anni, ai tempi della British East India Company, la leggendaria Compagnia britannica delle Indie, o a quelli del Commonwealth of Nations come meglio preferite…
Giusto per far comprendere a tutti quelli che in questi anni hanno profondamente dormito o si sono cullati sull’illusione della globalizzazione, ieri l’Inghilterra è tornata indietro di almeno quattrocento anni, ai tempi della British East India Company, la leggendaria Compagnia britannica delle Indie, o a quelli del Commonwealth of Nations come meglio preferite…
Giusto per far comprendere a tutti quelli che in questi anni hanno profondamente dormito o si sono cullati sull’illusione della globalizzazione, ieri l’Inghilterra è tornata indietro di almeno quattrocento anni, ai tempi della British East India Company, la leggendaria Compagnia britannica delle Indie, o a quelli del Commonwealth of Nations come meglio preferite…

Ecco come sarà la presidenza Trump

Donald Trump

Comincia l’era Trump – con uno scenario geopolitico e geoeconomico pronto a una serie di imminenti e imprevedibili momenti di suspance.
Ho detto che la strategia del guru della politica estera di Trump Henry Kissinger di vedersela con il formidabile trio dell’integrazione eurasiatica – Russia, Cina e Iran – è un remix di divide et impera: sedurre la Russia per allontanarla dalla partnership strategica con la Cina, mentre se la prende con il più debole Iran.
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venerdì 20 gennaio 2017

La fabbricazione della normalità

fakenews

Non sarà sfuggito a nessuno che il postulato democratico afferma che i media sono indipendenti, determinati a scoprire la verità e a farla conoscere ; e non che essi passano la maggior parte del tempo a dare l’immagine di un mondo tale che i potenti desiderano che noi ci rappresentiamo, che sono in una posizione d’imporre la trama dei discorsi, di decidere ciò che il buon popolo ha il diritto di vedere, di sentire o di pensare, e di “gestire” l’opinione a colpi di campagne di propaganda. –Noam Chomsky Edward Herman – “La fabbricazione del consenso”
Intorno alla metà di novembre, a seguito della disfatta di Hillary Clinton (cioè all’inizio della fine della democrazia), i sedicenti Guardiani della Realtà, meglio conosciuti con il nome di “media” gestiti dal mondo degli affari, hanno lanciato una campagna mondiale di marketing contro il malefico e perfido flagello delle “fake news”. Questa campagna ha attualmente raggiunto lo stadio di isteria. I media dell’insieme dell’Impero diffondono quotidianamente degli avvertimenti terrificanti sulla minaccia imminente ed esistenziale contro le nostre libertà, la minaccia delle “post verità” .
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Otto miliardari ricchi quanto mezzo pianeta. L’incubo del capitalismo è realtà

Amancio Ortega

Il noto non è conosciuto. Così diceva Hegel. E non è conosciuto perché lo diamo per scontato o rinunciamo a ragionarvi serenamente, complice la distrazione di massa che regna a ogni latitudine. Lo sappiamo da anni. Anche da prima che ce lo ricordasse Thomas Piketty nel suo studio sul capitalismo nel ventunesimo secolo.
Il mondo post-1989 non è il mondo della libertà, come ripetono i suoi ditirambici cantori: a meno che per libertà non si intenda quella del capitale e dei suoi agenti. Per il 99% della popolazione mondiale il post-1989 è e resta un incubo: un incubo di disuguaglianza e miseria.
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sabato 14 gennaio 2017

“Abbiamo fatto tremare il sistema come mai prima”…

Come tremano

Dopo la colossale figura di palta, anziché una letterina di scuse per avere esposto tutto il Movimento 5 Stelle al pubblico ludibrio, a un fallimento politico colossale e avere rovinato irrimediabilmente i rapporti nel Gruppo Politico dove M5S Europa risiede, l’Efdd, arriva questo testo sul blog di beppe grillo:
L’establishment ha deciso di fermare l’ingresso del MoVimento 5 Stelle nel terzo gruppo più grande del Parlamento Europeo. Questa posizione ci avrebbe consentito di rendere molto più efficace la realizzazione del nostro programma. Tutte le forze possibili si sono mosse contro di noi.Abbiamo fatto tremare il sistema come mai prima. Grazie a tutti coloro che ci hanno supportato e sono stati al nostro fianco. La delegazione del MoVimento 5 Stelle in Parlamento Europeo continuerà la sua attività per creare un gruppo politico autonomo per la prossima legislatura europea: il DDM (Direct Democracy Movement)“.
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Germania, le nuove bordate contro Draghi (e l'Italia)

SPY FINANZA/ Germania, le nuove bordate contro Draghi (e l'Italia)

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http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2017/1/14/SPY-FINANZA-Germania-le-nuove-bordate-contro-Draghi-e-l-Italia-/742317/

Violante: sarà Lega e M5s contro Renzi e Berlusconi

SCENARIO/ Violante: sarà Lega e M5s contro Renzi e Berlusconi

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http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2017/1/10/SCENARIO-Violante-sara-Lega-e-M5s-contro-Renzi-e-Berlusconi/741711/

Poste Italiane: uno scandalo finanziario non si nega a nessuno

Poste Italiane: uno scandalo finanziario non si nega a nessuno

Dopo le vicende delle quattro banche popolari e di Mps, che hanno visto nel Partito Democratico il protagonista assoluto (in negativo), da qualche giorno anche Poste Italiane ha il suo scandalo finanziario, scaricato come sempre sulle spalle dei risparmiatori. Da quando Poste ha venduto alla clientela le quote di quattro fondi di investimento immobiliare, tra il 2002 e il 2005, il valore delle stesse è letteralmente crollato. Il 31 dicembre 2016 è scaduto il primo dei quattro fondi trattati dall'azienda postale, Invest Real Security, provocando perdite ai risparmiatori superiori all'80% di quanto investito. Le singole quote, infatti, costavano 2500 euro nel 2003 e sono state liquidate a 390 euro qualche giorno fa.
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http://www.beppegrillo.it/2017/01/poste_italiane_uno_scandalo_finanziario_non_si_nega_a_nessuno.html

Dieci portaerei tutte in fila… come a Pearl Harbor ?

George H.W. Bush (CVN 77) is underway in the Atlantic Ocean

Molti lettori mi hanno chiesto perché 10 delle 11 portaerei degli Stati Uniti sono allineate, in fila,  in  rada probabilmente per manutenzione. Questo fatto fa ricordare le corazzate di Pearl Harbor e i lettori mi chiedono se questo possa essere un segno che lo Stato profondo stia progettando un attacco false flag contro le sue navi -come accadde con il World Trade Center e con il Pentagono, con l’intento di riuscire a far entrare in guerra gli Stati Uniti contro il mondo musulmano indipendente  – questa volta per far entrare in guerra gli Stati Uniti con la Russia, prima che Trump possa ripristinare le normali relazioni.
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http://comedonchisciotte.org/dieci-portaerei-tutte-in-fila/

Il 70% degli italiani è analfabeta strutturale, cioè: legge, guarda, ascolta, ma non capisce

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Non è affatto un titolo sparato, per impressionare; anzi, è un titolo riduttivo rispetto alla realtà, che avvicina la cifra autentica all’80 per cento. E questo vuol dire che tra la gente che abbiamo attorno a noi, al caffè, negli uffici, nella metropolitana, nel bar, nel negozio sotto casa, più di 3 di loro su 4 sono analfabeti: sembrano “normali” anch’essi, discutono con noi, fanno il loro lavoro, parlano di politica e di sport, sbrigano le loro faccende senza apparenti difficoltà, non li distinguiamo con alcuna evidenza da quell’unico di loro che non è analfabeta, e però sono “diversi”.
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La bolla di Donald Trump

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SONO CONTENTO DI TRUMP PER LA POLITICA ESTERA,MA NON PER LA POLITICA ECONOMICA !

Donald Trump ha un piano per contrastare la bolla borsistica. Ingigantirla.
Prima che Trump criticasse aspramente il Governatore della Federal Reserve Janet Yellen per aver mantenuto i tassi di interesse troppo bassi, e per troppo a lungo, solo per mantenere l’economia artificialmente in vita mentre Obama era in carica. Il presidente-eletto ha accusato la Yellen  di essere politicamente motivata, suggerendo che le politiche della FED hanno messo il paese a rischio di un’altra bolla del mercato borsistico analoga al crash del 2008.
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I crimini senza fine di Israele: non si tratta solo di insediamenti

An Israeli man shows his son how to work a machine gun during a traditional military weapon display to mark the 66th anniversary of Israel's Independence at the West Bank settlement of Efrat on May 6, 2014 near the biblical city of Bethlehem. Israelis are marking Independence Day, celebrating the 66th year since the founding of the Jewish State in 1948 according to the Jewish calendar. AFP PHOTO/GALI TIBBONGALI TIBBON/AFP/Getty Images (Newscom TagID: afplivefive782729.jpg) [Photo via Newscom]

DI STANLEY COHEN aljazeera.com Israele non ha solo commesso atti indicibili di genocidio, ma lo ha fatto con assoluta trasparenza. La scorsa settimana, l’attenzione del mondo è stata catalizzata da un gesto soprattutto simbolico da parte delle Nazioni Unite, con il quale è stata riscontrata l’illegalità della continua occupazione israeliana della Cisgiordania. Non è forse vero? Anche se il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, con insolita uniformità, ha castigato Israele per aversi fatto beffe della legge di occupazione, la …
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Dal “PipìGate” verrà il crollo di Casa CIA ? Certo di CNN

Republican presidential candidate, businessman Donald Trump  enters the debate hall during the Republican presidential debate sponsored by CNN, Salem Media Group and the Washington Times at the University of Miami,  Thursday, March 10, 2016, in Coral Gables, Fla. (AP Photo/Alan Diaz)

“James Clapper condanna la fuga di notizie ed assicura Trump della sua lealtà: la intelligence community è pronta a servire questa amministrazione”.  Così Politico.com   rende nota la capitolazione.
James Clapper è il direttore della National Intelligence  (l’organo unificatore dei numerosi servizi quando parlano alla Casa Bianca)  che qualche giorno fa aveva confermato l’influenza di Mosca nell’elezione di Trump. E l’altro ieri aveva fatto sapere ai media che “l’intelligence” (ossia lui) aveva avvisato discretamente Trump che i russi avevano documenticompromettenti su di lui, tali da ricattarlo.
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venerdì 13 gennaio 2017

Il MoVimento 5 Stelle: in Europa per l'Italia


Il MoVimento 5 Stelle: in Europa per l'Italia


E' STATO UN ERRORE CERCARE DI ENTRARE NELL'ALDE,MA L'UNICA ALTERNATIVA E' IL M5S......!


Nel primo pomeriggio io e Davide Casaleggio abbiamo avuto una Skype call con Nigel Farage, ex leader della delegazione inglese Ukip e presidente del gruppo Efdd. Abbiamo rinnovato l’accordo, rinunciando alla carica della co-presidenza che fino ad oggi è stata occupata da David Borrelli. Fallito l’accordo con il gruppo ALDE, abbiamo rispettato la volontà espressa dalla rete applicando la seconda scelta più votata dai certificati: rimanere nel gruppo Efdd. Smentiamo le false informazioni che circolano da ieri: le carte fatte circolare non ci appartengono, non abbiamo firmato nessun contratto, si tratta di un elenco di punti comuni e di contrasto. Dopo i risultati della votazione è scoppiato il caso mediatico. Un intero sistema ha tremato. Verhostadt, che oggi si propone come negoziatore per la Brexit dovrebbe solo vergognarsi, perché da meschino si è piegato alle pressioni dell’establishment. "In Europa per l'Italia" era il nostro slogan per le elezioni del 2014, il nostro programma non cambia di una virgola e non sarebbe cambiato con l'ingresso in un altro gruppo. Dispiace per quei pochi portavoce, che probabilmente non sanno come funziona il Parlamento Europeo, che hanno parlato di "cercare di entrare nell'establishment". David Borrelli, che ringrazio, ha portato avanti una trattativa per cercare di rendere più efficace la realizzazione del nostro programma, che continueremo a portare avanti in EFDD. Di seguito trovate un compendio delle battaglie che abbiamo combattuto continueremo a combattere in Europa, per l'Italia!
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http://www.beppegrillo.it/2017/01/il_movimento_5_stelle_in_europa_per_litalia.html

giovedì 12 gennaio 2017

Il mondo di George Soros sta cadendo a pezzi e lui incolpa tutti tranni che se stesso

george soros rt

George Soros, il miliardario di origini ungheresi che per decenni ha imperversato nelle politiche europee e americane, è arrabbiato. E cerca disperatamente qualcuno da incolpare.
Secondo Soros, in tutto il mondo occidentale la democrazia liberale è fallita. Questo perché, a quanto pare, quella che lui definisce la “società aperta” è in crisi. Ora, si può anche avere ragione su questo punto, ma dare la colpa a Angela Merkel sembra un po’ bizzarro; soprattutto quando girano voci che lei sia – inavvertitamente – in combutta con Putin. Tuttavia, è proprio al cancelliere tedesco che Soros attribuisce la gran parte della colpa del fatto che l’elettorato ha perso ogni fiducia nella democrazia moderna.
In un articolo di Capodanno che ha avuto ampia diffusione, Soros ripercorre l’attuale crisi europea fin dal crollo del 2008. In esso si lamenta di come “la Germania, anche se affermatasi potenza egemone in Europa, non è stata in grado di assolvere i compiti che solitamente competono agli egemoni di successo, e cioè guardare al di là dei propri interessi, nell’interesse delle persone che da essi dipendono.”
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Occhionero, Occhio-Piramide, Occhio a Ravasi. Ma è ancora presto

occhionero

Mi hanno telefonato in cento: il mio parere sui fratelli spioni Occhionero, che hanno infiltrato le mail di Mario Draghi, Ravasi, Monti, massoni sciolti e a pacchetti. Cosa ne penso. Cosa volete ne pensi. E’ troppo presto per capire i media riempiono il vuoto con fuffa e polvere negli occhi, interviste a  Genchi e altri depassés,   il consueto rumore di fondo utilissimo.
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http://comedonchisciotte.org/occhionero-occhio-piramide-occhio-a-ravasi-ma-e-ancora-presto/

Dov’era Meryl Streep quando Obama andava a caccia degli informatori e bombardava le feste di matrimonio ?

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Bene, prima di rischiare qualche malinteso, premetto una cosa: io adoro Meryl Streep.  potete dire tutto quello che volete, ma “Il diavolo veste Prada” è un classico e non dovrò mai pentirmi di averlo detto ed il discorso anti-Trump  della Streep nella notte di Domenica ai Golden Globes è stata un’altra performance sublime,  recitata con emozione e con grazia. Un vero e proprio strappalacrime per tutti quelli che si sentono preoccupati per l’inizio della prossima epoca-Trump.
Eppure … si sentiva un cattivo odore. In effetti qualcosa puzzava:  era vera ipocrisia allo stato puro. Perché la Streep, purtroppo, viene da una razza di ipocriti della Hollywood- Liberal.  Parlo di quelli che, quando l’inquilino della Casa Bianca è un democratico, che si è appena fatto un giretto con Beyoncè, non sentono che il loro cuore sanguina, anzi, diventano improvvisamente introvabili.
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mercoledì 11 gennaio 2017

La disoccupazione tecnologica

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PUO' ESSERE UN PROBLEMA O PUO' ESSERE UN'OPPORTUNITA' !

“L’etica del lavoro è l’etica degli schiavi, e il mondo moderno non ha bisogno di schiavi”
Nel sogno illuminista la tecnologia e l’innovazione avrebbero affrancato l’uomo dalle fatiche del lavoro manuale, migliorato il suo tenore di vita e reso i consumi accessibili a tutti. Per il filosofo e scienziato B. Russell l’abbattimento dei tempi di lavoro impiegati per la produzione avrebbe permesso a ognuno di disporre del proprio tempo libero, impiegandolo nell’istruzione e nello sviluppo della propria persona.
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Italia, la "via di fuga" dalla schiavitù della Germania

FINANZA/ Italia, la via di fuga dalla schiavitù della Germania

STIAMO ASSISTENDO ALL'INIZIO DELLA DEGLOBALIZZAZIONE......!

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La corsa col trucco dei big dell'auto negli Usa


SPY FINANZA/ La corsa col trucco dei big dell'auto negli Usa


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RETROSCENA M5S/ Gli affari della Casaleggio Associati dietro il blitz europeo

RETROSCENA M5S/ Gli affari della Casaleggio Associati dietro il blitz europeo

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POSTE: RI­SPAR­MIO TRA­DI­TO!

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Io ogni tanto scher­zo, ma non trop­po, di­cen­do che vi am­mi­ro, per­chè non so come fate a stare calmi in mezzo alla più co­los­sa­le truf­fa si­ste­ma­ti­ca della sto­ria della fi­nan­za, anche se tutto in­co­min­ciò con un tu­li­pa­no, ma que­sta è un’al­tra sto­ria che chi ha letto il no­stro libro co­no­sce alla per­fe­zio­ne.
Di que­sti tempi si trova sem­pre qual­che buo­na­ni­ma in­tri­sa di con­flit­ti di in­te­res­se che si pro­di­ga a ri­cor­dar­vi che la colpa è solo vo­stra, se non co­no­sce­te quel­lo che fir­ma­te non do­ve­te farlo, vo­stra e della man­can­za di cul­tu­ra fi­nan­zia­ria che spes­so e vo­len­tie­ri è som­mi­ni­stra­ta dalle stes­se volpi for­ni­te da ban­che o fondi di in­ve­sti­men­to che gi­ra­no in­di­stur­ba­te nei vari pol­lai.
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