STUPIDA RAZZA

giovedì 29 marzo 2018

Sta arrivando la vendetta dei poteri forti ?



Inutile girarci troppo attorno: l’ombra di un governo italiano euroscettico e favorevole all’intervento pubblico in economia sta agitando i sonni dei potentati liberisti. Non è dato sapere se questa inquietudine sia ben riposta da parte dei diretti interessati, ma, nel dubbio, l’attacco è stato preparato fin nei minimi dettagli e, secondo qualche esperto, è già partito.
Il diavolo si nasconde nei dettagli, di solito. In questa occasione, però, pare tutto fin troppo chiaro e non è nemmeno un caso che il fondo del miliardario Ray Dalio, il più grande hedge fund al mondo, dallo scorso ottobre abbia triplicato le sue posizioni al ribasso sulle società italiane.
LEGGI TUTTO:

Bagnai, batti un colpo!



Alla fine, con l’elezioni dei Presidenti di Camera e Senato abbiamo avuto la conferma che le carte le danno Di Maio e Salvini, e che i berluscones hanno dovuto abbassare la cresta.
La ragione è semplice: hanno vinto le elezioni e da soli godono di una solida maggioranza in entrambi i rami del Parlamento. Sono quindi loro che dettano le regole del gioco.
La partita dei Presidenti delle due camere fa storia a sé oppure è propedeutica alla formazione del governo? La risposta per chi scrive è sì, poiché tutto congiura a favore della tesi che ci sia già un patto tra Salvini e Di Maio per dare vita ad un governo giallo-verde. Ciò che, fino a prova contraria, conferma quanto abbiamo detto e previsto.
LEGGI TUTTO:

Il bacio



La foto del bacio fraterno socialista tra Erich Honecker e Leonid Brezhnev, fotografati durante i festeggiamenti del 30° anniversario della DDR nel 1979, ebbe diffusione mondiale e venne immediatamente utilizzata da una moltitudine di riviste, alla quale attribuirono il sottotitolo «Il bacio».
Quella fotografia divenne il ritratto immediato e profondo di tutto il mondo comunista. Rito ricorrente della chiesa ortodossa, il bacio era visto come una questione di formalità tra i leader politici comunisti. Alla caduta del muro di Berlino nel 1989, l’artista sovietico Dmitri Vrubel decise di dipingere l’immagine iconica sul lato est del muro di Berlino. La didascalia che scrisse sotto il murales diceva: «Dio mi aiuti a sopravvivere a questa storia d’amore mortale»
LEGGI TUTTO:

Guerra Commerciale di Trump o De-Globalizzazione?



L’audace mossa “protezionistica” del presidente Trump di introdurre il 25%  di dazio sull’importazione dell’acciaio e il 10% su quella dell’alluminio – ma non è detto che si fermi qui – forse più che un semplice atto di “populismo” serve a mettere in atto la promessa fatta in campagna elettorale. Ma perché il termine “populismo” è sempre usato con un taglio tanto sminuente? Come se fosse molto sotto il livello  intellettivo di chi lo deride, come se fosse espressione del comportamento sconsiderato e primitivo del popolo? I politici non dovrebbero lavorare per il popolo? Non dovrebbero educarlo, raccontando loro la verità, invece di ridicolizzarli; non dovrebbero dare loro notizie vere invece di  “fake-news”?  Non dovrebbero dare al popolo lavoro e mezzi di sussistenza decenti? – Stiamo parlando di “populismo”?
LEGGI TUTTO:
https://comedonchisciotte.org/guerra-commerciale-di-trump-o-de-globalizzazione/

martedì 20 marzo 2018

La piovra del rating: ecco chi ha vinto (davvero) le elezioni



La questione cruciale elusa da tutti: l’Italia non ha più alcuna sovranità. Come stabilito all’estero nei piani alti del sistema di dominio, la colonia Italia ha votato con una legge truffaldina (incostituzionale) e ora si ritrova alcuni aspiranti inquilini di Palazzo Chigi senza arte né parte, razzisti e analfabeti funzionali che in economia si sono affidati ai soliti esperti allineati di regime. Così dalla padella del piddì si cadrà nella brace. Le agenzie di rating, nate agli inizi del Novecento negli Stati Uniti, analizzano la solidità finanziaria di soggetti quali Stati, enti, governi, imprese, banche, assicurazioni. Le principali agenzie sono tutte statunitensi: Moody’s, Standard & Poors e Fitch. Il 19 ottobre 2006, due delle tre agenzie di rating internazionali che agiscono in regime di oligopolio, avevano deciso di declassare l’Italia, dando un voto negativo alla capacità dell’Italia di gestire la sua economia. Non era la prima volta che questo accadeva, anche in presenza di governi di differente orientamento politico e le motivazioni della “pagella” sono sempre di una ripetitività e di una banalità quasi disarmanti: i tagli nelle spese di bilancio non sono sufficienti e la “riforma delle pensioni” (leggi privatizzazione delle pensioni) va troppo a rilento.
LEGGI TUTTO:
https://comedonchisciotte.org/la-piovra-del-rating-ecco-chi-ha-vinto-davvero-le-elezioni/

La speranza perduta



Ho preso a prestito parte del titolo di un bel libro di Costanzo Preve e Luigi Tedeschi, che ben si presta per dare qualche risposta ai giorni che stiamo vivendo: se il responso degli elettori è stato chiaro – l’unica vera maggioranza politica è quella fra il M5S e la Lega, le altre profumano d’inciucio lontano un miglio – perché, negli ambienti di “palazzo” e sui giornali, si ha così paura a pronunciarla?
La risposta non è così semplice come pensiamo, e nemmeno riposa in una generica (anche se ovvia) “opposizione” dell’UE ad una simile soluzione della crisi politica italiana, poiché quando i birilli saltano è inutile cianciare – come fa Draghi – che “l’euro è una via senza ritorno” (o roba del genere), poiché le istituzioni comunitarie stanno in piedi finché le oligarchie delle singole nazioni ne hanno beneficio e, a loro volta, le oligarchie devono fare i conti con la volontà popolare. Possono cercare di dirigerla, ma mai possono negarla.
LEGGI TUTTO:

mercoledì 7 marzo 2018

I piani della Trilaterale e l’incognita della maggioranza parlamentare





Terminati gli scrutini, è emerso il nuovo Parlamento: il Movimento 5 Stelle ha riportato, grazie alla rapida decomposizione del Partito Democratico, un risultato superiore alle previsioni, mentre la coalizione di centrodestra, pur risultando prima, è lontana dalla maggioranza. Come prevedibile, è già iniziata la manovra per defenestrare il segretario del PD, maggiore ostacolo ad un governo con i 5 Stelle: “architetti” dell’operazione sono Sergio Mattarella e Giorgio Napolitano, massimi esponenti dell’establishment liberal, talvolta chiamato “gruppo Bilderberg” o “commissione Trilaterale”. Se il progetto andasse in porto, l’Italia sarebbe sottoposta ad un ultimo saccheggio prima di essere spinta al default e/o balcanizzata. L’unica incognita è la maggioranza in Parlamento, dove una resistenza di Renzi al Senato impedirebbe la nascita dell’esecutivo M5S-PD.
LEGGI TUTTO:
https://comedonchisciotte.org/i-piani-della-trilaterale-e-lincognita-della-maggioranza-parlamentare/

Governo: perché non consegnare il mandato esplorativo a Takeshi Kovacs ?



Stesse dimensioni cyberpunk della serie tv di fantascienza «Altered Carbon» corredano la politica italiana di questi tempi, dove Takeshi Kovacs, guerriero centenario che si risveglia nella pelle di un altro dopo due secoli e mezzo, vive nell’universo dell’anno 2384, in cui la morte non è più la fine, perché gli esseri umani riescono ad immagazzinare coscienza e ricordi in piccole pile corticali inserite nella nuca e per di più cambiano facilmente identità mutando all’occasione le loro «custodie» (nuovi corpi). La stessa paranoia bidimensionale la troviamo nell’attuale cyberspazio politico, che mischia indifferentemente realtà empirica a iperrealtà virtuale, riguardo alle mutazioni identitarie.
LEGGI TUTTO:
https://comedonchisciotte.org/governo-perche-non-consegnare-il-mandato-esplorativo-a-takeshi-kovacs/

Elezioni 2018, qualche considerazione



Benvenuti a Ten Talking Fava, l’unica rubrica che esce solo il 5 marzo 2018. Vincitori indiscussi: M5S e Lega. Sconfitto indiscusso: Matteo Renzi. Non c’è alcuna maggioranza, quindi o si torna al voto entro un anno con una nuova legge elettorale oppure l’unica strada è chiedere a Dario Nardella di essere il nuovo Chuck Norris.
Altre considerazioni.
1. Renzi è sempre stata la più grande sbornia politica inspiegabile nella storia dell’Italia repubblicana. Un uomo politicamente senza pregi, privo di qualsivoglia qualità, goffo e caricaturale, arrogante e vendicativo, tronfio e circondato da una classe dirigente terrificante al cui confronto la Carfagna è Nilde Iotti. Eppure, se lo criticavi nel 2014, ti lapidavano. Da allora, com’era naturale che fosse, le ha perse tutte. Ma proprio tutte. Se avesse smesso dopo il 4 dicembre 2016, come del resto aveva promesso (come Boschi, Carbone, Fedeli e altri intellettuali), avrebbe fatto bene anzitutto a se stesso. Ma non ha smesso. E la slavina si è fatta gogna, e poi martirio, e poi strazio, e poi Armageddon. Una cosa meravigliosa. Rinfrancante. Persino esaltante, nella sua comicità. Ora però basta. Scendere sotto il 20 – anzi il 19 alla Camera – è una roba da annali dell’insipienza. Torna a Rignano e non farti vedere mai più, Matteo: c’è un limite anche all’andrearomano, cioè al ridicolo.
LEGGI TUTTO:

Il neoliberismo è morto, viva Keynes!

comedonchisciotte-controinformazione-alternativa-keynes

Per la prima volta esiste un vincitore certo delle elezioni in Italia, ed è John Maynard Keynes, che ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti e dei seggi.
Nelle elezioni appena concluse, hanno vinto le uniche due forze politiche di ispirazione keynesiana, il M5S e la Lega. Infatti nonno Keynes è sicuramente un punto di riferimento della coppia di economisti del M5S,  Andrea Roventini e Lorenzo Fioramonti, ma lo è anche della coppia di economisti della Lega, Claudio Borghi e Alberto Bagnai.  Non so se sarà possibile una alleanza programmatica sulle politiche espansive, ma intanto è importante che parlino la stessa lingua. E il popolo, che è sovrano, finalmente ha dato una indicazione chiara in questo senso.
LEGGI TUTTO:

Dead Men Walking



Ho spento la Tv ed ho fermato il collegamento Internet: mai, come in questo momento, c’è bisogno di ragionare su quanto è capitato in una notte – onomatopeico – molto “stellata”. Il successo del M5S non è una novità, non sappiamo ancora quanti parlamentari avrà con precisione, ma il dato è certo: nessuna maggioranza (coerente) ci potrà essere senza di loro, e questo sarà un problema per Di Maio & soci, ma diamo tempo al tempo.
L’altro dato è l’affermazione della Lega, che vede ora Salvini – un ottimo capopopolo – alle prese con una partita difficile, poiché dovrà pensare come uno statista.
LEGGI TUTTO:

Salvini e Di Maio, che trionfo! L’ondata “populista” non è affatto finita, a dispetto delle élite e dei media



La prima: l’establishment si era illuso che con la vittoria di Macron, la cosiddetta onda “populista”, alzatasi in occasione della Brexit e della vittoria di Trump, avesse esaurito la sua forza propulsiva. Il simultaneo successo del Movimento 5 Stelle e della Lega dimostra che non è così per una ragione molto semplice: quando il malcontento sociale è profondo e duraturo non basta un po’ di cosmesi per controllare l’elettorato. I calcoli sono presto fatti: M5S 32%, Lega 18%, Fratelli d’Italia quasi 5%. Totale: 55% ovvero la maggioranza degli italiani ha votato contro le forze che hanno governato fino ad oggi l’Italia, contro i Monti, i Letta, i Renzi, i Gentiloni ma anche contro Berlusconi, che, a quasi 82 anni, si è illuso di poter sedurre l’elettorato. Non è un voto di protesta è, sulla carta, una maggioranza schiacciante.
LEGGI TUTTO:
https://comedonchisciotte.org/salvini-e-di-maio-che-trionfo-londata-populista-non-e-affatto-finita-a-dispetto-delle-elite-e-dei-media/

domenica 4 marzo 2018

TRUMP: STEEL NEW COMMERCIAL WAR!

Risultati immagini per acciaierie

LEGGI TUTTO :

http://icebergfinanza.finanza.com/2018/03/02/trump-steel-new-commercial-war/
hhttp://icebergfinanza.finanza.com/2018/03/02/trump-steel-new-commercial-war/ttp://icebergfinanza.finanza.com/2018/03/02/trump-steel-new-commercial-war/mmagine è emblematica, la bocca di fuoco di un’acciaieria, la stessa bocca dove è in procinto di esplodere una gra commerciale globale.
Ieri su twitter ho preannunciato il ritorno del fant

Godetevi le ultime settimane di relativa normalità



Personalmente, credo che il laborioso ed implacabile Robert Mueller, il cavaliere bianco del Deep State, farà sparire il Golden Golem of Greatness, probabilmente con una sorta di accusa di riciclaggio di denaro che nulla ha a che fare con “l’ingerenza russa”. Anderson Cooper avrà un orgasmo multiplo. Rachel Maddow indosserà un elmetto giallo e taglierà con una motosega un modellino in scala della villa di Mar-a-Lago, per la gioia dei suoi adoratori. La #Resistenza farà festa. Ma poi cosa?
LEGGI TUTTO:
https://comedonchisciotte.org/godetevi-le-ultime-settimane-di-relativa-normalita/

Perchè sono tutti terrorizzati dal M5S?

comedonchisciotte-controinformazione-alternativa-fuori-onda-Salvini-Meloni

Perchè sono tutti terrorizzati dal M5S? Il motivo può essere dovuto al fatto che non si riesce a capire perchè seguitano a crescere.
Nonostante tutte le critiche esagerate e le accuse di incompetenza. Nonostante le fantasiose ricostruzioni sulla loro origine. Nonostante tutti gli scandali inesistenti gonfiati dai media e gli errori veniali commessi per inesperienza dove già governano. I “grillini” sono comunque diventati la prima forza politica del paese e possono ambire a governarlo.
LEGGI TUTTO:

“Imminente” crollo del mercato azionario USA : fino al “50%?”



Secondo gli addetti ai lavori della finanza  nel 2018 si prevede un “imminente” crollo del mercato azionario USA, fino al  50%.
Il crollo improvviso dei prezzi delle azioni USA potrebbe scatenare una recessione globale: le fosche previsioni degli economisti USA saranno studiate ad una tavola rotonda ospitata da un think-tank dei servizi finanziari britannici
Una recente analisi pubblicata sul sito web di un think-tank  di Londra, finanziato dalle più grandi istituzioni bancarie e finanziarie del mondo, lancia l’allarme su un  imminente incidente sul mercato azionario USA che potrebbe scatenare un’altra recessione globale.
Il documento, di un esperto economista USA ed ex Houblon-Norman Fellow alla Bank of England, è pubblicato sul sito web del Centre for the Study of Financial Innovation (CSFI), che ogni anno organizza un centinaio di tavole rotonde invitando esperti di servizi finanziari provenienti dal Regno Unito e dall’estero.
LEGGI TUTTO:

giovedì 1 marzo 2018

Un nuovo Salvini e un nuovo Di Maio: comunque vada, l’Italia è in mano loro



Da qualche anno le elezioni si decidono allo sprint finale, nell’ultima settimana, confidando negli umori del cosiddetto “elettore liquido” ovvero quella parte dell’elettorato che è decisa ad andare alle urne ma non è motivata da convinzioni profonde. L’altro giorno, ad esempio, in un bar di Milano sentivo due giovani , seduti di fianco a me, che erano indecisi se votare Salvini o la Bonino. Com’è possibile? Direte voi. L’alternativa è estrema e profondamente contraddittoria ma plausibile in quella parte dell’elettorato che non segue costantemente la politica ma matura i giudizi orecchiandoli qui e là e che alla fine, senza ammetterlo pubblicamente e men che meno a se stesso, vota in maniera istintiva e subliminale, convinta dalla personalità del leader politico, più che dalle sue idee, dalla capacità di riconoscersi in lui o da un solo aspetto del suo programma.
LEGGI TUTTO:
https://comedonchisciotte.org/sondaggi-riservati-shock-se-il-cdx-e-oltre-il-40-e-il-pd-verso-il-15-16-cosa-manca-o-il-m5s-e-ben-oltre-il-30-o-e-casapound-e-vicina-al-5-sorprese-in-vista/

Dietro lo spauracchio del “fascismo” il timore dello Stato



La campagna elettorale che volge al termine è stata dominata dal tema della “minaccia fascista”, spauracchio agitato dalla sinistra liberal e dai suoi media di riferimento. C’è chi dice che il pericolo del fascismo sia stato resuscitato per soccorre una sinistra in profonda crisi, senza idee e destinata ad una storica sconfitta alle elezioni del 4 marzo: in realtà, è probabile che lo spauracchio fascista sia tornato per restare ed occupi la scena politica italiana ed europea anche nei prossimi anni. Demolito lo Stato a vantaggio dei poteri euro-atlantici, in economia come nella sicurezza, qualsiasi tentativo di restaurarlo sarà infatti bollato come “fascismo” dall’élite liberal. Lo Stato è l’ultimo baluardo contro la globalizzazione e la dissoluzione delle nazioni nella società cosmopolita.
LEGGI TUTTO:
https://comedonchisciotte.org/dietro-lo-spauracchio-del-fascismo-il-timore-dello-stato/

Elezioni in un Paese occupato

Elezioni in un Paese occupato

Era il 1908 quando Gilbert K. Chesterton osservava acutamente: “Stiamo procedendo nella direzione che porterà a creare una razza di persone troppo modesta intellettualmente per credere nella tavola pitagorica.” Più di un secolo dopo, possiamo dire che era un ottimista. É questa la ragione per cui non ho dubbi che questo mio pezzo non circolerà quanto dovrebbe.
Tuttavia, considerando la faccenda con il distacco dello studioso di propaganda, non si può fare a meno di notare come anche all’interno del cosiddetto “anti-sistema” il frame, la cornice interpretativa, all’interno della quale le elezioni italiane sono presentate, manchi del dato fondamentale: le elezioni avvengono in un Paese occupato militarmente da più di settanta anni.
LEGGI TUTTO:

La Rivolta dei Robot



Come possiamo trovare un senso, una ragione o l’orgoglio per un lavoro non ne ha più da offrire?
Perché preoccuparsi di progettare robot quando si possono ridurre gli stessi esseri umani a macchine? La scorsa settimana, Amazon ha acquisito un brevetto per un braccialetto  che può tracciare i movimenti fatti dalle mani dei lavoratori. Se questa tecnologia fosse sviluppata, potrebbe garantire alle aziende un controllo quasi totale sulla propria forza lavoro.
Quindici giorni fa  The Guardian ha intervistato il giovane Aaron Callaway, che fa il turno di notte in un magazzino di Amazon. Ogni ora deve mettere 250 articoli nei carrelli giusti. Il suo lavoro, dice, è così ripetitivo, asociale e alienante che “Mi sento come non fossi più quello che ero … La mia interazione principale è con i robot.” E questo prima che si cominciasse a parlare dei braccialetti.
LEGGI TUTTO: