STUPIDA RAZZA

venerdì 29 aprile 2016

ITA­LIA: DE­RI­VA­TI 6,8 MI­LIAR­DI LA VO­RA­GI­NE CON IL PAESE IN­TOR­NO

Oggi più che mai, chiun­que di­men­ti­ca il pro­prio pas­sa­to è de­sti­na­to a ri­vi­ver­lo fino in fondo in que­sta ne­me­si che non guar­da in fac­cia nes­su­no…
Vi ri­cor­da­te lo scor­so au­tun­no…

De­ri­va­ti, Te­so­ro nega a de­pu­ta­ti di ve­de­re i con­trat­ti: “Non c’è in­te­res­se di­ret­to”

Il mo­ti­vo? Non c’è “un in­te­res­se per­so­na­ledi­ret­tocon­cre­to e at­tua­le cor­ri­spon­den­te a una si­tua­zio­ne giu­ri­di­ca­men­te tu­te­la­ta e col­le­ga­ta al do­cu­men­to del quale è chie­sto l’ac­ces­so”.
Per chi non sa di cosa stia­mo par­lan­do qui al­cu­ne ra­pi­de sin­te­si
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ITA­LIA: LA VO­RA­GI­NE NA­ZIO­NA­LIZ­ZA­TA CON TUTTO L’EU­RO IN­TOR­NO!

Sono pas­sa­ti ormai sette anni da quan­do uno sco­no­sciu­to Ice­berg­fi­nan­za quo­ti­dia­na­men­te vi rac­con­ta­va quel­lo che la Sto­ria sug­ge­ri­va at­tra­ver­so la crisi nor­di­ca degli anni ’90, ov­ve­ro l’im­me­dia­ta na­zio­na­liz­za­zio­ne di tutte le ban­che tra­vol­te dalla crisi del 2008.
Non sto qui a ri­pe­ter­vi cosa scris­si, chi vuole può fare una ra­pi­da ri­cer­ca su Goo­gle, ma la so­stan­za oggi è tutta qui…
Sai se lo scri­ve da 7 anni  è un pes­si­mi­sta co­smi­co che se­mi­na pa­ni­co se lo scri­ve il Sole in­ve­ce … 
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http://icebergfinanza.finanza.com/2016/04/28/italia-la-voragine-nazionalizzata-con-tutto-leuro-intorno/

FAL­CHI SU WA­SHING­TON

Diamo una ra­pi­da oc­chia­ta alle de­ci­sio­ni del FOMC ov­ve­ro la riu­nio­ne della Banca cen­tra­le di ieri nella quale oltre ad aver ov­via­men­te la­scia­to in­va­ria­ta la po­li­ti­ca mo­ne­ta­ria, è spa­ri­to il ri­fe­ri­men­to ai ri­schi de­ri­van­ti dagli squi­li­bri glo­ba­li sug­ge­ren­do che è op­por­tu­no ri­pren­de­re un gra­dua­le au­men­to dei tassi.
La­scia­te per­de­re se da qual­che parte leg­ge­te che le co­lom­be con­ti­nua­no a vo­la­re a Wa­shing­ton la real­tà è que­sta …
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NIK­KEI CRASH!

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Ab­bia­mo ap­pe­na fi­ni­to di con­di­vi­de­re con Voi la no­ti­zia che la Banca cen­tra­le giap­po­ne­se è tra i primi 10 azio­ni­sti del­l’e­co­no­mia del sol le­van­te JAPAN: BANCA CEN­TRA­LE TRA I MAG­GIO­RI AZIO­NI­STI DEL NIK­KEI che su­bi­to ar­ri­va la no­ti­zia …
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http://icebergfinanza.finanza.com/2016/04/28/nikkei-crash/

WEID­MANN BUN­DE­SBANK: AR­REN­DE­TE­VI SIETE CIR­CON­DA­TI!

Ar­ren­de­te­vi siete cir­con­da­ti, l’in­va­sio­ne te­de­sca è ini­zia­ta!
Non c’è nulla da fare, solo in un Paese di fessi come il no­stro si manda dei cro­ni­sti al­l’am­ba­scia­ta te­de­sca a Roma per ascol­ta­re la le­zio­ne del go­ver­na­to­re della Bun­de­sbank, prin­ci­pa­le col­pe­vo­le di omis­sio­ne di con­trol­lo e vi­gi­lan­za sul­l’in­te­ro si­ste­ma fi­nan­zia­rio te­de­sco, a meno che qual­cu­no non abbia di­men­ti­ca­to cosa è ac­ca­du­to in que­sti anni.
Solo le volpi te­de­sche po­te­va­no in­ven­tar­si un si­mi­le show pres­so l’am­ba­scia­ta te­de­sca, con un ban­chie­re che si per­met­te di spa­ra­re a zero con­tro un’in­te­ra na­zio­ne! Cha­peau!
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giovedì 28 aprile 2016

La verità sulle banche


COME RUSSIA E CINA STANNO PENSANDO DI REAGIRE ALLA GUERRA ECONOMICA USA

Get_in_Touch
Non c’è miglior esempio di “guerra ibrida” della guerra economico-finanziaria di Washington contro Mosca.
Questa domenica la guida suprema dell’Iran Ali Khamenei ha dichiarato ad una vasta folla riunita nella città santa di Mashad che “Gli americani non hanno agito come promesso nell’accordo sul nucleare (JCPOA); essi non hanno fatto ciò che avrebbero dovuto. Secondo il ministro degli esteri (Javad Zarif), essi hanno messo nero su bianco ma alla fine hanno impedito il concretizzarsi degli obiettivi della Repubblica Islamica per mezzo di svariati diversivi.”
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16460

LIBIA: PER PIEGARE L'OPINIONE PUBBLICA ALLA GUERRA MANCA SOLO UNA STRAGE IN ITALIA ?

Libia. Per piegare l'opinione pubblica alla guerra manca solo una strage in Italia?
Una strage in Italia per fare accettare ad una riluttante opinione pubblica una ennesima guerra in Libia? Anche perché - state pur certi - poche ore l’attentato, già “filtrerebbero” sui mass media “notizie” sulla identità degli attentatori e, sopratutto, delle loro postazioni in Libia. Subito dopo, il decollo dei cacciabombardieri. Nessuna “guerra” per carità: solo una “operazione chirurgica” contro i covi degli assassini. Poi, da cosa nasce cosa. Altri bombardamenti di qua e di là. E per “bonificare” il terreno dai terroristi ancora in circolazione, un numeroso contingente militare italiano in Libia. Roba da manuale di guerra psicologica, altro che “Tripoli, bel suol d’amore” o l’omicidio di qualche nostro connazionale (magari, in un davvero strano assalto) o un davvero improbabile assalto alla nostra Guardia Costiera.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16461

martedì 26 aprile 2016

CLIN­TON E RENZI …FONTE DI ISPI­RA­ZIO­NE!


In que­sti gior­ni ab­bia­mo as­si­sti­to ad una spet­ta­co­la­re usci­ta del no­stro pre­mier Renzi su twit­ter con un omag­gio al Pre­si­den­te Clin­ton…
Giu­sto per rin­fre­sca­re la me­mo­ria di Mat­teo Renzi un breve ac­cen­no trat­to dal no­stro libro, sulle re­spon­sa­bi­li­tà di uno dei padri della de­re­gu­la­tion, de­re­go­la­men­ta­zio­ne ban­ca­ria tra le prin­ci­pa­li re­spon­sa­bi­li della crisi del 2008, della cri­mi­na­le ge­stio­ne della fi­nan­za mon­dia­le tut­to­ra in atto…
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http://icebergfinanza.finanza.com/2016/04/26/clinton-e-renzi-fonte-di-ispirazione/

AME­RI­CA: THE GREAT WALL!

Fi­nal­men­te una buona no­ti­zia!
Ora sap­pia­mo che l’e­co­no­mia ame­ri­ca­na è tor­na­ta a li­vel­li che non si ve­de­va­no dal 2009, anno suc­ces­si­vo al fal­li­men­to di Leh­man Bro­thers e che mer­co­le­dì sera la Fe­de­ral Re­ser­ve co­mu­ni­che­rà al mondo che i ri­schi glo­ba­li stan­no rie­qui­li­bran­do­si e che l’e­co­no­mia ame­ri­ca­na con­ti­nua a cre­sce­re.
In ef­fet­ti se­con­do Mar­kit, tutto bene nel set­to­re ma­ni­fat­tu­rie­ro, ma si sa que­sto ormai è in re­ces­sio­ne da tempo e non serve più a nulla…
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CHI­NA’S UN­SU­STAI­NA­BLE DEBT!

Af­fa­sci­na os­ser­va­re come i par­te­ci­pan­ti al mer­ca­to hanno sem­pre la me­mo­ria corta, basta dav­ve­ro poco per di­men­ti­ca­re quel­lo che è ac­ca­du­to negli ul­ti­mi sei mesi…

China debt load rea­ches re­cord high as risk to eco­no­my

Chi­na’s Un­su­stai­na­ble Debt can Lead to Fi­nan­cial Out­bur­st

Ogni tanto a cor­ren­te al­ter­na­ta qual­cu­no torna ad oc­cu­par­si del ri­schio Cina.
Il de­bi­to to­ta­le della Cina è au­men­ta­to al 249 per cento del suo pro­dot­to in­ter­no lordo (PIL) nel primo tri­me­stre di que­st’an­no. Se­con­do al­cu­ni eco­no­mi­sti, ciò po­treb­be com­por­ta­re un ral­len­ta­men­to pro­lun­ga­to della cre­sci­ta eco­no­mi­ca del paese. Da tempo noi di Ice­berg­fi­nan­za at­tra­ver­so le ana­li­si di Ma­chia­vel­li, vi rac­con­tia­mo che il de­bi­to è una seria ipo­te­ca sulla cre­sci­ta fu­tu­ra e che in una de­fla­zio­ne da de­bi­ti l’ul­ti­ma op­zio­ne sono i de­fault e le ri­strut­tu­ra­zio­ni di massa.
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LO SCHIAVISMO DELL'IMMAGINARIO E LA COLONIZZAZIONE DELLE COSCIENZE

Le considerazioni di Eugenio Orso nel suo ultimo post sulla crisi della controinformazione sono molto interessanti e offrono molti spunti di riflessione ... ci si chiede infatti cosa possa essere successo di così efficace da decerebrare le coscienze degli italiani, che pure hanno reagito in tanti momenti della storia (siamo in prossimità del 25 aprile, retroscena capitalistici americani esclusi). Che cosa impedisce oggi agli italiani di organizzarsi in movimenti extrasistemici ? Che cosa impedisce agli strumenti della controinformazione di resistere al buco nero che la sta fatalmente attraendo ? Ma soprattutto perché non riusciamo a tener vivo un pensiero critico determinante per il cambiamento ? Credo che l'analisi debba essere necessariamente complessa e toccare molti punti nevralgici del sistema geopolitico attuale, sia sul piano sociale, politico, finanziario, economico, culturale ... 
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=95025

venerdì 22 aprile 2016

DRA­GHI E LA GER­MA­NIA PIAN­GI ME­REN­DA!

Per una volta tanto mi tocca dare ra­gio­ne a Dra­ghi, non certo per le so­li­te cose trit­te e ri­trit­te dette ieri sulla cre­sci­ta, sul­l’in­fla­zio­ne o altre ame­ni­tà varie, ma sul fatto che i te­de­schi sono dei pian­gi me­ren­da…
«La Bce la­vo­ra per tutta l’Eu­ro­zo­na, non solo per la Ger­ma­nia»
C’era molta at­te­sa in par­ti­co­la­re per le ri­spo­ste che Dra­ghi avreb­be dato al­l’e­sta­blish­ment po­li­ti­co te­de­sco, ca­peg­gia­to dal mi­ni­stro delle Fi­nan­ze Schaeu­ble, che lo ha ac­cu­sa­to di dan­neg­gia­re i ri­spar­mia­to­ri te­de­schi con la pro­lun­ga­ta po­li­ti­ca dei tassi a zero e ad­di­rit­tu­ra di aver in­di­ret­ta­men­te fa­vo­ri­to l’af­fer­ma­zio­ne del par­ti­to eu­ro­scet­ti­co Al­ter­na­ti­va per la Ger­ma­nia. La ri­spo­sta è ar­ri­va­ta: i ver­ti­ci della Bce, ha detto Dra­ghi, ob­be­di­sco­no «alle leggi» e non ai po­li­ti­ci, ag­giun­gen­do che «il con­si­glio di­ret­ti­vo di­fen­de una­ni­me­men­te l’in­di­pen­den­za della banca cen­tra­le e l’a­de­gua­tez­za» della sua at­tua­le po­li­ti­ca mo­ne­ta­ria. La Bce, ha chia­ri­to, ha un man­da­to «per l’in­te­ra Eu­ro­zo­na», non per la sola Ger­ma­nia.
Ma so­prat­tut­to …
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giovedì 21 aprile 2016

PO­PO­LA­RE DI VI­CEN­ZA: LA RA­PI­NA DEL SE­CO­LO

Cre­de­te­mi non è esa­ge­ra­to de­fi­nir­la la ra­pi­na del se­co­lo, al con­fron­to gli in­nu­me­re­vo­li au­men­ti di ca­pi­ta­le fal­li­ti del Monte dei Fia­schi di Siena che nulla hanno in­se­gna­to sono una bar­zel­let­ta. Vi as­si­cu­ro che il campo dei mi­ra­co­li di Pi­noc­chio e la sua fa­vo­la sono nulla in con­fron­to a que­sta.
La no­ti­zia di que­sta set­ti­ma­na è la se­guen­te…
La for­chet­ta di prez­zo con cui Po­po­la­re di Vi­cen­za da do­ma­ni of­fri­rà al mer­ca­to il suo au­men­to sarà molto ampia: tra 0,1 e 3 euro, due va­lo­ri lon­ta­nis­si­mi non solo dai 62 euro di due anni fa, ma anche solo dai 6,3 euro del re­ces­so (teo­ri­co) sta­bi­li­to nei mesi scor­si. E molto bassa è anche la va­lo­riz­za­zio­ne della banca: die­tro alla de­ci­sio­ne presa ieri sera dal con­si­glio – e co­mu­ni­ca­ta solo sta­mat­ti­na – c’è una stima sul va­lo­re com­ples­si­vo che oscil­la tra 1,51 e 1,8 mi­liar­di post au­men­to.
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http://icebergfinanza.finanza.com/2016/04/21/popolare-di-vicenza-la-rapina-del-secolo/

martedì 19 aprile 2016

Il nuovo fordismo individualizzato


Davvero il lavoro è cambiato, oggi, in tempi di terza (o già di quarta, con la digitalizzazione) rivoluzione industriale, rispetto alla prima di fine Settecento? Davvero siamo felicemente (e finalmente!) usciti dal fordismo greve e pesante del '900 per approdare al post-fordismo leggero, flessibile e virtuoso, alla produzione snella, all'economia della conoscenza e all'era dell'accesso, alla new economy degli anni '90 e ora alla sharing economy e agli smart jobs - e qualcuno (Paul Mason) immagina persino un favoloso post-capitalismo? Oppure siamo semplicemente (e drammaticamente) dentro a una nuova fase della Grande Narrazione tecnica e capitalista?
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http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=125716&typeb=0&Loid=315&il-nuovo-fordismo-individualizzato

Oltre la condivisione


Si assiste, negli ultimi tempi, allo sviluppo di forme inedite di cooperazione e mutualismo: cohousingcoworkingsharing economycrowdfunding, ecc. Tali esperienze non solo nascono spontaneamente sul terreno della cooperazione, creando spazi di condivisione e di autogestione e producendo autonomamente valore economico nella crisi, ma suppliscono sempre più spesso, attraverso la solidarietà e il mutualismo, alla strutturale insufficienza di un welfare tarato sul lavoratore salariato, subordinato, proprietario almeno della forza-lavoro.
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http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=125414&typeb=0&Loid=315&oltre-la-condivisione

L'Era del Crescitocene

Facciamo chiarezza su quale tipo di crescita è necessario mettere in discussione con la decrescita: è l'aumento dei flussi globali di materia e di energia, è l'accumulazione di capitali e il produttivismo; sono i tentativi irragionevoli di continuare a far crescere il PIL. In altre parole, mettiamo in discussione l'era della crescita materiale (growthcene). 

Ultimamente è aumentato l'interesse per la decrescita - un termine generico che include le critiche alla narrativa dominante della crescita economica nelle nostre società e comprende varie alternative per la sostenibilità ecologica e la giustizia sociale. Questo approccio è condiviso non solo dai proponenti della decrescita, ma anche dai suoi critici, che spesso sono favorevoli a molte delle idee di questo movimento ma esprimono delle riserve sul termine 'decrescita'.
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TI­TO­LI DI STATO E EU­RO­BOND: NEIN NEIN NEIN…!

Ieri tanto per cam­bia­re è ar­ri­va­to l’en­ne­si­mo ri­fiu­to dai ge­rar­chi d’Eu­ro­pa…
Al Bren­ne­ro i ni­po­ti­ni di Chec­co­Bep­pe stan­no co­struen­do con il sec­chiel­lo un muro di sab­bia che verrà tra­vol­to dalla sto­ria e in giro per l’Eu­ro­pa re­ti­co­la­ri e filo spi­na­to ovun­que.
L’al­tra no­ti­zia ar­ri­va di­ret­ta­men­te dal­l’E­CO­FIN, il suono della cam­pa­nel­la è fi­ni­ta la ri­crea­zio­ne….
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