Ci voleva il ritorno di Alessandro Di Battista per ridare slancio alle certezze nella guerra dei titoli e dei tweet che si gioca quotidianamente, e soprattutto per stabilire la differenza tra M5S e Lega: “Per l’establishment l’obiettivo è far credere che Salvini sia Churchill e noi gli sfigatelli che non riusciamo a fare politica. Ma non è così e si vedrà anche sul tema autostrade, che per me è la cosa principale”.
Di Battista torna in capo a dire la sua e in un intervento alla Festa del Fatto Quotidiano, parla con Peter Gomez del governo gialloverde senza risparmiare critiche al Carroccio. “La correttezza della Lega, la voglia di cambiare radicalmente le cose si vedrà sul tema della nazionalizzazione autostrade”, dice Di Battista. “Le autostrade devono ritornare a essere gestite dal popolo italiano. È la cosa più grande che può fare questo governo e Luigi ci sta alla grande su questo”. Quindi rimarca: “Con la Lega salviniana credo si possano rigarantire diritti economici e sociali che sono stati smantellati”. Infine osserva: “Vedremo se è una Lega diversa o se è una Lega maroniana nascosta sotto il volto di Salvini” dice Di Battista. Poi l’affondo: “Io i sondaggi non li ho mai guardati ma vedremo se la Lega sarà ancora al 30%”.
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