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La campagna elettorale che volge al termine è stata dominata dal tema della “minaccia fascista”, spauracchio agitato dalla sinistra liberal e dai suoi media di riferimento. C’è chi dice che il pericolo del fascismo sia stato resuscitato per soccorre una sinistra in profonda crisi, senza idee e destinata ad una storica sconfitta alle elezioni del 4 marzo: in realtà, è probabile che lo spauracchio fascista sia tornato per restare ed occupi la scena politica italiana ed europea anche nei prossimi anni. Demolito lo Stato a vantaggio dei poteri euro-atlantici, in economia come nella sicurezza, qualsiasi tentativo di restaurarlo sarà infatti bollato come “fascismo” dall’élite liberal. Lo Stato è l’ultimo baluardo contro la globalizzazione e la dissoluzione delle nazioni nella società cosmopolita.
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