“Mio figlio è morto 18 mesi fa, ma oggi l’Asl mi ha recapitato l’esito del suo tampone per Covid-19”: la storia di Lorenzo Vieri in esclusiva su Notizie.it.
Cento, centodieci, centoventi, centotrenta tamponi al giorno. Rispetto al mese di marzo, quando se ne processavano circa 30mila al giorno, oggi la capacità del Servizio sanitario nazionale supera i 100mila esami. E si viaggia su questi numeri da un mese a questa parte.
Tutte analisi pagate dallo Stato, naturalmente. Ma così come il numero di morti, di o per Coronavirus, rilasciati dal ministero della Salute e dalla Protezione civile, aveva fatto sorgere dubbi sulla loro veridicità, così anche il numero di tamponi eseguiti dalle varie Asl italiane e dai laboratori pubblici, lascia oggi perplessi, soprattutto perché non viene specificato mai quante di queste persone analizzate e risultate positive, abbiano poi i sintomi gravi della malattia, siano finite in ospedale, o peggio, in terapia intensiva.
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