Netanyahu è forte della protezione e della strettissima alleanza con gli USA, dietro alla quale si nasconde una fitta rete di interessi economici comuni e attività di lobbing.Un rapporto d’amicizia quello con Washington quasi incondizionato e che ha radici profonde. La ricerca e l’assicurazione di un solido appoggio politico bipartisan al Congresso USA nei confronti di Israele, avviene anche e soprattutto attraverso un attento lavoro di lobbing. Dove uno dei gruppi di pressioni più influenti è l’AIPAC, American Israel Public Affairs Committee, una lobby israelo-americana fondata negli Anni Cinquanta. Nota per il suo forte sostegno allo Stato di Israele, è considerata il più potente e influente gruppo d’interesse dell’intero panorama politico americano, i cui componenti comprendono democratici e repubblicani. Il suo “appoggio” consegna una buona fetta di elettorato, non a caso molti dei politici corteggiati oggi sono governatori degli Stati americani.Dal principio questa lobby in realtà portava il nome di American Zionist Committee for Public Affairs. Che lascia ben intendere dunque a quale scopo e per quale linea politica da decenni tesse le fila. L’AIPAC esercita difatti da sempre una pressione sui membri del Congresso, e sulle alte sfere del potere americano, affinché gli Stati Uniti perseguano in Medio Oriente gli stessi obbiettivi di Israele. E ammorbidiscano le numerose critiche della comunità internazionale contro i crescenti insediamenti dei coloni israeliani nei territori palestinesi.L’alleanza e la protezione incondizionata degli USA dunque avviene da anni e per motivi ben specifici. Ed è anche per questo che il Congresso americano ha “le mani legate” nel gestire la questione israelo-palestinese.
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https://www.velvetmag.it/2023/12/07/israele-e-le-lobby-negli-usa-che-cose-laipac/
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