STUPIDA RAZZA

lunedì 3 marzo 2014

Sfide impossibili: la disoccupazione


Gli economisti bocconiani con master a Chicago e i renzini dai sorrisi smaglianti ci assicurano che sburocratizzando, alleviando le imprese dalle tasse sul lavoro e organizzando corsi di formazione lo sviluppo dispiegherà le sue ali radiose nel cielo della Ripresa della Crescita.
Diamoci una calmata e ragioniamo.
Magari gli intoppi che impediscono l’uscita dalla crisi occupazionale fossero tutti qui.
Magari bastasse qualche pratica in meno e qualche corso in più per saldatori o tornitori.
Nel mercato globale sopravvive chi è competitivo.
Nella competizione ci sono vincenti e perdenti.
Per essere vincenti occorre aumentare la produttività. Si è più produttivi in tre modi: abbassando salari e stipendi; aumentando l’orario di lavoro a parità di salario o stipendio; producendo come o più di prima ma con minore personale dipendente, vale a dire puntando sullo sviluppo tecnologico a scapito dell’occupazione.
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La decentralizzazione è la vera politica energetica

Avere grosse centrali alimentate da combustibili fossili con rendimenti ridicoli in cui oltre la metà dell’energia prodotta viene letteralmente buttata e che inviano la corrente a chilometri di distanza con le conseguenti dispersioni in rete è fra le cose più dementi e primitive che si possano concepire. Tutto ciò ancor più nel famoso paese del sole dove ognuno potrebbe autoprodursi senza grandi sforzi economici e tecnici la maggior parte dell’energia termica ed elettrica di cui ha bisogno.
La centralizzazione dell’energia non ha niente di sensato ma risponde solo a logiche di guadagno dei grossi gruppi energetici a discapito dei cittadini e dell’ambiente. I cittadini continuano a pagare bollette in costante aumento per colpa dei combustibili fossili di cui in grandissima parte non avrebbero bisogno e l’ambiente paga pegno a causa delle emissioni inquinanti.

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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=47686

Spartaco Puttini sul "più Europa"

La crisi ha mostrato il vero volto del processo d’integrazione europeo. A dispetto di tanta pubblicità, oggi la Ue non gode di grande reputazione presso i popoli europei. Quando si parla di Europa occorre evitare i facili equivoci. L’Unione europea non è infatti l’Europa, ma una sua parte e l’Eurozona è, a sua volta, una parte della Ue. Ciononostante nel linguaggio corrente i termini sono interscambiabili.
Il processo di integrazione europeo si è ammantato di nobili ideali e anche di qualche utopia, rincorrendo il sogno federale degli Stati Uniti d’Europa ma realizzando l’incubo sovranazionale della Ue, cioè dell’Europa degli Stati Uniti.
Europa degli Stati Uniti sia nel senso che ad integrarsi sono stati i paesi di quella parte d’Europa soggetta all’egemonia Usa (significativo che l’allargamento dell’Ue ad est avvenga parallelamente all’espansione ad est della Nato), sia nel senso che la costruzione dell’unione avviene sotto la tutela americana, all’insegna dell’accettazione piena della reazione neoliberista già in voga nel mondo anglosassone e, in definitiva, come ulteriore tappa del processo di mondializzazione1.

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 http://il-main-stream.blogspot.it/2014/02/spartaco-puttini-sul-piu-europa.html#more

IL CROLLO DEI BITCOIN

Il Bitcoin è una moneta elettronica che di per sé non valore intrinseco. Quello che dà valore al bitcoin è solo la fiducia che le persone vi ripongono e adesso quella stessa fiducia è andata in frantumi. Questa settimana il bitcoin preminente scambiato in tutto il mondo, il Mt. Goax, è completamente crollato.

Al tempo Mt. Gox ha vantato più di un milione di clienti e contava per circa il 25% del commercio globale in bitcoin. Ma ora anche il suo sito internet ha subito un calo, si parla di una perdita catastrofica, e molti investitori sono preoccupati di poter perdere tutti i loro soldi.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13015

RENZI CI CONFISCHERA' I DEPOSITI (CE LO CHIEDE L'EUROPA)

«I risparmi dei 500 milioni di cittadini dell’Unione Europea saranno usati per finanziare investimenti a lungo termine per stimolare l’economia e contribuire a riempire il vuoto lasciato dalle banche dall’inizio della crisi finanziaria». Così si legge in un documento riservato della Commissione Europea, che però la Reuters ha potuto leggere. Tradotto dalla lingua di legno, significa questo: la confisca dei risparmi depositati in banca. Ossia la «cura» usata per Cipro a danno dei depositanti, estesa all’Europa. Ma non alla Germania, ovviamente: soltanto a quella parte dell’Europa dove i privati hanno tanti soldi da parte, eppure non li investono nelle loro economie reali (perché le banche preferiscono mettere i soldi in titoli di Stato senza rischio); Paesi che, inoltre, nonostante questo tesoro in cassa, sono in stato di indebitamento astronomico.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13013

domenica 2 marzo 2014

L’EUROPA AL BIVIO

Sul cammino dell’alta finanza
L’Europa è a un bivio. Da una parte c’è una strada già segnata e intensamente frequentata dagli organi centrali dell’Unione europea (Commissione, Consiglio e BCE), dal Fondo Monetario Internazionale (IMF), dai Governi dei paesi membri, dai partiti che li sostengono e, soprattutto, dall’alta finanza che domina il mondo, che governa un’economia ormai globalizzata, che detta i principi e impone le scelte a cui tutti – comprese le costituzioni democratiche che intralciano le sue attività – devono adeguarsi. Forse non è stata prestata sufficiente attenzione allo slittamento semantico implicito nella graduale sostituzione del termine “mercato” (al singolare), fino a ieri presentato come l’ambiente ideale per risolvere, nel senso di una loro ottimizzare, i problemi di tutti e di ciascuno, con il termine “mercati” (al plurale), che indica invece, in ultima analisi, un numero molto ristretto di attori: i protagonisti dell’alta finanza internazionale, che “votano” al posto nostro, cioè che decidono che cosa debbano fare i governi di ogni paese e come debbano essere riformate leggi e costituzioni. Quello slittamento allude alla transizione da un meccanismo anonimo, perché agito da tutti e da ciascuno, ma in teoria perfettamente trasparente (un meccanismo che in realtà non è mai esistito allo stato “puro”) a un potere opaco – e anonimo solo perché i suoi detentori preferiscono agire nell’ombra – che ha finito per polarizzare in misura crescente la società verso le punte estreme di una ricchezza e un potere immensi, da un lato, e di una povertà e ricattabilità crescenti dall’altro. In questo scivolamento semantico si riflette cioè il passaggio da una versione ottimistica del liberismo, che vede nel trionfo dell’economia di mercato in tutti gli ambiti della vita sociale la strada del progresso e del benessere, a una visione cupa e pessimistica, che presenta “i mercati” come potenze oscure a cui bisogna però sottomettersi per non incorrere nella catastrofe (il default) che esse possono provocare in ogni momento.
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 http://www.guidoviale.it/

LE MORTI MISTERIOSE DI DIRIGENTI BANCARI: FRODE E MANIPOLAZIONE FINANZIARIA

JPMorgan Chase è architetto segreto di frode, di 
corruzione nella più grande truffa finanziaria della storia, seguendo lo Schema Ponzi. Lo scopo è quello di appropriarsi della ricchezza altrui, manipolando il mercato:
Il mese scorso JPMorgan Chase, seguendo il modello Ponzi, ha ammesso di aver facilitato la più grande truffa finanziaria della storia. Sono passate inosservate le attività di Bernie Madoff, che ha sfacciatamente trasformato il suo conto bancario alla JPMorgan Chase in un’operazione di riciclaggio di denaro senza precedenti. Una simile manovra avrebbe fatto scattare l’allarme in qualsiasi altra banca.
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LA SAGA DI GEORGE SOROS, IL POPPERIANO TRIONFANTE GLOBAL-IMPERIALISTA

Stiamo parlando di pagine di pubblicità occulta "global-imperialista", direttamente o indirettamente sovvenzionate, oppure di informazioni rigorose intervallate da qualche nota critica e non servile, o di una concrezione ininterrotta di illazioni informative, sempre confermative, riguardo una cosmovisione neoliberista ogni giorno sempre più interiorizzata nei leucociti del sangue, una sorta di postulato geometrico-economico, parte del nucleo di alcuni Elementi inalterabili della cosiddetta economia della "libera impresa"?
Diamo allora un esempio tratto dallo scorso martedì 11 febbraio, che ci consenta di scegliere tra queste coordinate. Stiamo parlando di George Soros, il filantropico popperiano. [1]
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M5S, UN ANNO DOPO: UN'OCCASIONE PERSA

 questo è da vedere.
A un anno dall’irrompere di M5S sulla scena politica italiana ed europea, si impone un bilancio.
Intanto va rilevato che la strategia di Grillo-Casaleggio è chiara, evidente e di una coerenza assoluta. I due capi del Movimento sono convinti che l’Italia precipiterà nell’abisso trascinando con sé tutta l’attuale classe politica e azzerando i partiti vigenti.
Da questa convinzione deriva tutto il resto: il rifiuto di qualunque dialogo, il linguaggio costantemente sprezzante e aggressivo, la durezza con cui viene messa a tacere ogni voce dissenziente all’interno. Il calcolo è che nel disastro prossimo venturo emerga il Movimento come la nuova forza egemone, a ricostruire sulle macerie. Si tratta di una logica rivoluzionaria, pienamente coerente e forse lungimirante.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13004

LA CINA E LA SUA PRIMA MOSSA VINCENTE CONTRO IL DOLLARO AMERICANO

Affinché possa continuare il nostro attuale livello di prosperità alimentata dal debito, i paesi del resto del mondo devono continuare ad utilizzare il nostro dollaro per commerciare tra di loro e a comprare il nostro debito a tassi di interesse irrisori. Naturalmente la nazione numero uno su cui maggiormente contiamo perché il sistema continui è la Cina.

La Cina rappresenta la gran parte del commercio mondiale (compresi gli Stati Uniti) (1) gran parte del commercio mondiale avviene in dollari statunitensi. E’ questo che mantiene alta la domanda dei nostri dollari, oltre ad assicurare che possiamo continuare ad importare massicce quantità di merci provenienti dall'estero a costi contenuti.

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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12999