STUPIDA RAZZA

venerdì 31 dicembre 2010

Conversazione con Maurizio Pallante. Terza parte

Ritieni che la gente capisca cosa significa decrescita?
Si avvicinano a questi ideali coloro che hanno già delle motivazioni. Se io vado per strada e parlo di decrescita, le persone mi guarderanno come un marziano. Però tutte le persone che vivono diversamente e che sentono un disagio nel muoversi nella società contemporanea questo discorso lo percepiscono bene cogliendone anche la valenza esistenziale e non solo di carattere politico.

La decrescita sta diventando dunque una calamita che attrae e attira tutte le persone che non sono contente di come si vive, che fino adesso avevano delle intuizioni ma non avevano chiara una prospettiva alternativa. La cosa importante è che attrae individui di tutte le fasce d’età.
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http://www.ilcambiamento.it/decrescita_felice/intervista_maurizio_pallante_terza_parte.html

TU SEI IN AZIENDA E TU IN MIRAFIORI

Sia chiaro che io sto parlando a te, tu che stai a Ospedaletto in provincia di Treviso, e che sei appena stato al bar a discutere con un amico sul piano di mobilità presentato ieri nell’azienda dove lavori, gran brutto clima, hai detto. Mi spiace per gli altri lettori, sta roba non è per loro. E sto parlando a te, che abiti a Lodi e hai passato il pomeriggio all’agenzia interinale a litigare con quella sciapa impiegata sul tuo curriculum di lavoro, poi dal padrone di casa a chiedere 15 giorni di pazienza per l’affitto. Tu, se accendi il pc, lo fai al massimo per un quarto d’ora dopo le dieci di sera ad ascoltare Ligabue o un video di Madonna, e Paolo Barnard… ma chi è?... Belpietro? Minzolini? Booo… E sono qui a scrivere per te, sì proprio tu che hai finito il turno a Mirafiori, nella bolgia della Newco di Marchionne e stasera ti ronza la testa. Per forza, per ogni parola che ti dicono te ne nascondono cinquecento. Parlo anche a voi due, che stavate a 1.400 euro al mese al commerciale e al magazzino in un’azienda di Fossatone di Budrio, ora siete a casa dai genitori di lui col bambino; e sua madre, vecchia santa, vi passa la sua invalidità, Dio grazie che c’è quella. Non che disdegni gli altri lettori, ma chi non è voi queste righe non le ‘sente’, non le ‘sentono’ quelli del web dell’informazione, quelli ancora all’università, quelli che la crisi la leggono sui giornali. Voi invece sì dell’Italia. che la toccate, siete cinque, moltiplicati per un milione, per due, per tre, e per molto di più se si valicano in confini

dell'italia.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7816

mercoledì 29 dicembre 2010

Conversazione con Maurizio Pallante. Seconda parte

Maurizio Pallante, come è nato il vostro movimento e come pensi possa svilupparsi
Tutto è cominciato da un’esigenza diffusa tra i fondatori del movimento: quella di confrontarsi in maniera più sistematica con persone che stavano ragionando su questa idea e la stavano di fatto già praticando.
Abbiamo quindi organizzato degli incontri tra di noi ma anche con gli imprenditori perché riteniamo fondamentale, per gli obiettivi del nostro movimento, la nascita di aziende che sviluppino tecnologie che riducano il consumo di risorse a parità di servizi.
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http://www.ilcambiamento.it/decrescita_felice/intervista_maurizio_pallante_seconda_parte.html

Conversazione con Maurizio Pallante. Prima parte

Il 15 dicembre 2010 l’Associazione Movimento per la Decrescita Felice ha compiuto 3 anni. Il 12 gennaio 2011 si celebreranno quattro anni da quando Maurizio Pallante ha proposto ad un primo gruppo di persone la formazione del Movimento.
A pochi anni dal suo concepimento, questo Movimento e questa corrente culturale si stanno diffondendo a macchia d’olio in tutta Italia, ricevendo consensi sempre crescenti e presenziando a tutti i più importanti eventi legati all’ecologia, all’ambiente, alle energie, ai rifiuti, ai nuovi stili di vita.
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http://www.ilcambiamento.it/decrescita_felice/intervista_pallante_prima_parte.html

domenica 26 dicembre 2010

La sostenibilità diventerà la protagonista centrale delle politiche economiche dell'immediato futuro

Nonostante la gravissima crisi finanziaria ed economica che attanaglia le nostre società dal 2008, la crescita economica continua a procedere, a spese dei sistemi ecologici che costituiscono la base della nostra stessa sopravvivenza.
Abbiamo più volte analizzato, nelle pagine di questa rubrica, la crisi economico finanziaria attuale, cercando sempre di contestualizzarla e collocarla correttamente rispetto al gravissimo e crescente deficit ecologico che i nostri sistemi sociali stanno pericolosamente aggravando nei confronti dei sistemi naturali che ci "supportano e sopportano".
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http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=8225&cat=Economia ecologica&sez=Verso la scienza della sostenibilità

venerdì 24 dicembre 2010

Pallante: ma la crescita non è il rimedio, è il male


Se il mondo sta franando, è perché ha preteso di crescere in modo folle. La grande crisi? E’ quella della crescita. Finisce un ciclo di 250 anni, quello dell’industria. La politica? Si è limitata a servire l’economia della crescita esponenziale. E adesso che la crescita è finita, perché stanno finendo le risorse planetarie, ecco lo spettacolo del collasso globale: crisi economica, sociale, ecologica, morale. Il denaro come unico valore, la guerra come unica soluzione. La società occidentale sbanda, si disintegra, senza che l’economia riesca a trovare vie d’uscita. Siamo alla vigilia di una catastrofe? Forse. A meno che non si capovolga lo scenario: la crisi è un’occasione d’oro per la rivoluzione culturale di cui il mondo ha bisogno.

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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=36453






Rapinare i risparmiatori: truffa decisa da banche e governi

Titoli tossici, divenuti carta straccia una volta scoppiata la bolla immobiliare; il bluff di mutui senza copertura, di quote azionarie senza capitali e senza più valore commerciale né relazioni con l’economia reale. Grande crisi? No, grande truffa. Organizzata dagli Stati, con la complicità delle banche centrali. Obiettivo: derubare i cittadini. Letteralmente: espropriarli dei loro risparmi, per alimentare il grande flusso del capitalismoBruno Amoroso, docente all’università danese di Roskilde. finanziario globale: hi-tech e spese militari in primis. Tutto legale, naturalmente. Perché sono stati gli stessi “truffatori” a manipolare le leggi per agevolare il grande saccheggio. Lo afferma un importante economista,



Allievo del professor Federico Caffè, grande economista italiano scomparso nel nulla il 15 aprile 1987, Amoroso è reduce da conferenze e incontri pubblici nei quali non ha esistato a denunciare il capitalismo finanziario che sta scatenando la più grave crisi sociale nella storia delle democrazie occidentali. «Alla parola crisi, generalmente, diamo questo significato: la crisi è qualcosa di difettoso, legato al non-funzionamento dei meccanismi dell’economia o dei sistemi politici. Qualcosa di non voluto, qualcosa che è sfuggito di mano», premette Amoroso, in una video-intervista girata da “Radio dal basso” e collocata su YouTube. Secondo la tesi corrente, è «come se l’intenzione della finanza e dell’econimia fosse equa e però qualcosa è sfuggito o qualcuno ha imbrogliato. Be’, secondo me non è così».
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=36479

mercoledì 22 dicembre 2010

I furbetti del rating

Quasi non ha fatto in tempo a entrare in vigore, il primo dicembre scorso, il regolamento Ue sulle agenzie di rating, che già pochi giorni fa, il 15 dicembre, il Parlamento europeo ne ha approvato a larghissima maggioranza (611 voti a favore, 15 contrari e 26 astensioni) una serie di modifiche in senso restrittivo, che entreranno in vigore nel luglio prossimo. C’è voglia di regole in Europa, regole che dovranno essere interpretate e applicate severamente.

Proprio questa volontà politica sembra assicurare che nel continente l'assalto regolamentare a un settore dominato dall'oligopolio delle Big Three americane - Standard & Poor's, Fitch e Moody's, che sono in grado di far muovere i mercati più o meno a loro piacimento - promette di non fermarsi qui. In cantiere c'è già l'idea di presentare nuove proposte in primavera sempre con l'obiettivo di sottoporre queste agenzie a una sorveglianza sempre più attenta e a una trasparenza cristallina. Come? Non solo fissando precisi paletti quando si cimentano nella valutazione di debiti sovrani e credit default swaps (Cds), ma anche aprendone l'attività alla libera concorrenza.
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http://www.altrenotizie.org/economia/3681-i-furbetti-del-rating.html

 


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martedì 21 dicembre 2010

La quantità e la qualità, ovvero: viviamo davvero in un mondo migliore?

Il Pensiero Unificato vuole che oggi viviamo in un mondo migliore.

E' facile rispondere secondo la modalità tutto/niente: SI oppure NO, etc etc. Ma come sanno gli affezionati lettori, il periodo del bianco e del nero sta tramontando (per noi è finito da un pezzo, ma questa è un'altra storia) ed è tempo di analisi più articolate.

In prima battuta, si puo' dire che alcune cose sono migliorate, altre sono peggiorate.
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http://informazionescorretta.blogspot.com/2010/12/la-quantita-e-la-qualita-ovvero-viviamo.html

lunedì 20 dicembre 2010

Se si ascoltasse anche Cassandra, ogni tanto

Si sente dire in questo periodo che la crisi economica degli ultimi anni non rappresenti solo la fine di un’era, ma anche la fine degli stili di vita a cui ci eravamo abituati. Speriamo solo sia vero. Il “feticismo delle merci”, per dirla con Marx, ci ha fatto completamente uscire di senno. Fare debiti per comprare una casa, un’auto o una moto non era più sufficiente. Si è sentita (o è stata fatta sentire) la necessità di contrarne addirittura per andare in vacanza, in modo da poter far vedere ai colleghi quanto si era abbronzati al rientro da una noiosissima permanenza dall’altra parte del mondo in un villaggio all-inclusive, magari senza nemmeno essersi presi la briga, dopo venti ore di aereo, di uscire dal recinto di animazione preconfezionata in cui si era per visitare le bellezze e le popolazioni locali.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=36375

domenica 19 dicembre 2010

UNITI e DIVERSI - Per la formazione di un nuovo soggetto politico che governi la transizione


1. La fase storica, che si è aperta con la rivoluzione industriale e in poco più di due secoli ha trasformato completamente il mondo, si sta avviando alla sua conclusione. La crescita della produzione di merci che l’ha contraddistinta, e la progressiva estensione della mercificazione a percentuali sempre maggiori della popolazione mondiale e a settori sempre più ampi della vita umana, si stanno scontrando con i limiti fisici della biosfera a fornire le quantità crescenti di energia e materie prime di cui questo processo ha bisogno e a metabolizzare gli scarti liquidi, solidi e gassosi che genera. Numerosi contributi scientifici lo documentano.
LEGGI TUTTO:
http://www.megachipdue.info/tematiche/beni-comuni/5151-uniti-e-diversi-per-la-formazione-di-un-nuovo-soggetto-politico-che-governi-la-transizione.html

Beppe Grillo - I vaccini

Beppe Grillo: siamo bestie schiavi delle multinazionali

Beppe Grillo - La medicina italiana

Beppe Grillo - La ricerca non esiste

Beppe Grillo spiega il Signoraggio

SVENDITA ITALIA: L'ABC - PANFILO BRITANNIA

Dalla lettura di un articolo del Corriere di qualche giorno fa (vedi sotto), la Goldman Sachs sarebbe sul punto di prendere il controllo della rete Wimax italiana; del resto non c’è nessuna sorpresa, visto il ruolo cruciale che la Goldman, azionista della Federal Reserve americana, ha svolto sin dall’inizio nella svendita dell’Italia, di cui si può ragionevolmente affermare che sia iniziata con esattezza il 2 giugno 1992 – nonostante alcuni precedenti inutili tentativi - con l’accordo preso sul panfilo Britannia, onori di casa fatti dalla Regina d’Inghilterra, al largo di Civitavecchia, tra Draghi, allora direttore generale del Tesoro, Azeglio Ciampi, in qualità di governatore della Banca d’Italia, e un centinaio tra rappresentanti della finanza anglosassone americana (Barclays, Warburg, azionista della Federal Reserve, PricewaterhouseCoopers – ex Coopers & Lybrand – Barings – oltre alla Goldman ecc.) e degli ambienti industriali e politici italiani. Era presente anche Costamagna, che diventerà dirigente della Goldman quando sua moglie finanzierà l'ultima campagna elettorale di Prodi.

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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=5040

LA CATASTROFE DEL PARTITO DEMOCRATICO

La sconfitta elettorale riportata lo scorso 2 Novembre dal partito democratico americano non può essere attribuita solamente al fallimento delle politiche del presidente Obama, della leadership del Congresso o dei loro consiglieri economici di lunga data. E nemmeno la sconfitta di quello che passa per il ‘centro-sinistra’ americano è limitata agli Stati Uniti: è un percorso che si sta sviluppando a livello mondiale, in paesi così diversi tra loro come Grecia, Portogallo, Spagna, Inghilterra e Giappone.
La domanda centrale è: perché i partiti di sinistra e di centrosinistra che sono al governo si trovano in crisi dappertutto, e lo saranno anche nel prossimo futuro?

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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7778




LA SCIENZA,ORIZZONTE DELLA MODERNITA'


DIFFIDATE DELLA TECNO/SCIENZA
Se oggi andassimo in cerca dell’orizzonte di senso che sorregge la moderna way of life andremmo senz’altro a verificare che esso è per lo più quello fornito dalla divulgazione scientifica più becera. La giustificazione ultima per l’uomo comune di tutte le sue credenze, azioni e della propria progettualità è in ultima analisi la fede nella scienza. Invano si andrebbe a cercare nell’agire dell’uomo moderno un orizzonte religioso che non sia semplice facciata o una professione filosofica, politica o spirituale che fondi la sua dimensione dell’esistenza. La giustificazione di tutta la modernità è la fede nella scienza e soprattutto nella tecnologia. Già dalle elementari i libri di scuola pontificano sulle conquiste del progresso e forniscono un’immagine scientifica banalizzata del mondo funzionale a fondare tutto il pensiero moderno: dalla giustificazione dell’economia capitalista, alla fede nella medicina tecnologica e nelle teorie fisiche e biologiche che dovrebbero rendere conto di ogni mistero e dare ogni spiegazione possibile.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=27755

Beppe Grillo - Apocalisse Morbida - Milano - 1998

QUESTO SPETTACOLO "APOCALISSE MORBIDA" E' STATO TRASMESSO NEL 1998.
PERO' RISPECCHIA LA REALTA' ODIERNA.

OLTRE IL PETROLIO

Sin dai primordi della storia umana, il raggiungimento di un maggior benessere materiale si è accompagnato ad un incremento nell'uso di energia. Al giorno d'oggi l'uomo ha bisogno di energia meccanica per i macchinari agricoli, per quelli industriali, e per i trasporti, di energia termica per scaldarsi, per cucinare e per gli usi industriali, nonché, in misura minore, di energia elettrica per l'illuminazione e per l'elaborazione dell'informazione.

In effetti, il prodotto interno lordo (PIL) di una nazione, che pur non costituendo una buona quantificazione dell'effettivo livello di benessere di un popolo è, per definizione, una misura del livello di produzione di beni e servizi, risulta estremamente ben correlato con i consumi di energia. Ciò è vero sia quando si consideri un medesimo paese in diverse epoche storiche, sia quando si confrontino nazioni differenti.

Mentre fino al 1800 la principale fonte di energia era costituita dalle biomasse e dalla forza muscolare animale ed umana, l'inizio della rivoluzione industriale ha segnato l'affermazione dell'uso delle fonti di energia di origine fossile. In particolare, il carbon fossile è stata la fonte energetica che ha alimentato le macchine a vapore che hanno costituito il motore della rivoluzione industriale.
Il secolo appena trascorso ha successivamente visto un progressivo aumento dell'importanza del petrolio come fonte energetica, fino a fargli superare per importanza il carbone, grazie alle sue doti di maggiore facilità di estrazione, di più facile trasportabilità e di maggior quantità di energia fornita per unità di massa di combustibile. Centrale in questo spostamento di paradigma è stato il motore a combustione interna, che ha rivoluzionato il modo di intendere la mobilità di persone e merci.
Oggi, il petrolio fornisce il 35% dei consumi mondiali di energia, contro il 23% del carbone e il 21% del gas naturale. Questa quota è inferiore rispetto a quella del 45% che si aveva nel 1973, al tempo del primo choc petrolifero, in quanto nel frattempo si è avuto un aumento delle quote di gas naturale e nucleare. Tuttavia, in termini assoluti si consuma più petrolio oggi che nel 1973, a causa del fatto che nel frattempo i consumi energetici mondiali sono aumentati del 66%.
Più rilevante ancora è il fatto che il petrolio fornisce il 95% dell'energia utilizzata per i trasporti, il che equivale a dire che questo settore è completamente dipendente dal petrolio. Non va poi sottovalutato il fatto che anche la moderna agricoltura intensiva è pesantemente dipendente dal petrolio, sia per il funzionamento dei macchinari che per la produzione di fertilizzanti e pesticidi.
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http://martines.org/pages/it/divulgazione/oltre-il-petrolio.php

































 













 
















 








sabato 18 dicembre 2010

DESTINO MANIFESTO

Grecia, Portogallo, Irlanda e Spagna ormai stanno diventando il leitmotiv delle riflessioni delle comunità finanziarie internazionali, come se l'unica preoccupazione su cui ci dovremmo soffermare fosse la tenuta nel breve dei conti pubblici di questi paesi. Il cosa scegliere ed il dove posizionarsi a livello di investimento è stato da me ampiamente trattato in svariate occasioni e contesti mediatici, tuttavia l'interrogativo principe cui ci dovremmo porre in questo momento non è se il tal titolo di stato è a rischio default, ma piuttosto quale non lo sarà. Cercherò di trasmettervi questo mio pensiero nel modo più comprensibile possibile.
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http://www.eugeniobenetazzo.com/event/destino_manifesto.htm

giovedì 16 dicembre 2010

CONSUMATORI DIFETTOSI

Un’automobile che viaggia. A bordo c’è solo il tachimetro che segna la velocità, e basta. Niente spie del carburante, dell’olio, nessun indicatore per segnalare una gomma bucata, un guasto del motore, uno sportello chiuso male. I passeggeri a bordo sono soddisfatti quando la velocità aumenta ma nessuno saprà mai che il viaggio finirà perché il carburante sarà esaurito o il motore si sarà fuso senza più olio. La nostra società viaggia allo stesso modo. Il Pil, il prodotto interno lordo, è l’unico indicatore che gli stati utilizzano per la contabilità nazionale. La ricchezza delle nazioni si misura calcolando solo tutte le attività dove c’è scambio di danaro. Tutto il resto non esiste: condivisione di saperi, volontariato, autoproduzione di beni. Se le persone si organizzano e condividono le proprie automobili, coltivano orti, fanno il pane a casa, o utilizzano software liberi per far funzionare i computer che altre persone hanno sviluppato e messo gratuitamente a disposizione, il Pil tutto questo e altro ancora non lo vede. Non fa niente che si sia prodotto benessere sociale, queste persone hanno consumato di meno e tanto basta per il calcolo del Pil. Queste famiglie vivono bene ma per il Pil non sono dei buoni consumatori e se l’indicatore non vede crescita delle merci e passaggi di danaro segnala che si sta diventando più poveri. Che l’attività economica intacchi beni comuni come la qualità dell’aria, delle acque, il territorio, le fonti energetiche non rinnovabili, la salute delle persone, la coesione sociale, non importa perché si misura solo ciò che cresce senza calcolare il magazzino che si esaurisce. E ciò che si esaurisce è il capitale umano e naturale sacrificato in nome dell’economia.
serge latouche e maurizio pallante sone teorici della "decredcita felice", rob hopkins e' il fondatore di
"Transition Italia".
utopia o realta'?
se ne inizia a parlare anche report.......
guarda video:
http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-d34b9d93-2ee7-4728-bde2-9e8c1358254a.html?refresh_ce

TUTTO BENE,SCONTRI A PARTE

Dopo la felice avventura del sempiterno cavaliere che sappiamo come andrà a finire, i media continuano a menarla alquanto con la nascita del terzo polo. Continua la lunga marcia per la restaurazione del partito dello scudocrociato, iniziata all'indomani della disgregazione della democrazia cristiana quasi 15 anni orsono. Vedremo come procederà.
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http://informazionescorretta.blogspot.com/

mercoledì 15 dicembre 2010

ROMA 14 DICEMBRE 2010: INSURREZIONE ?


Piazza del popolo, piazzale Flaminio, una parte del cuore della città è rimasto a lungo sotto stress, investito dall’onda d’urto dei disordini di piazza.
Poi mi racconta, brevemente, di scontri che continuano in periferia, episodi forse isolati e legati al deflusso dei manifestanti, mi avverte che qualcuno ha notato strani figuri, con passamontagna o comunque “in borghese”, che nel pieno degli scontri si aggirano con tanto di trasmittente e di manette, mi parla di una situazione diventata improvvisamente esplosiva, tanto da far pensare a qualche intervento esterno, mirato, che ha favorito l’accensione della miccia, o che forse l’ha accesa direttamente.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7768