George Soros, il miliardario di origini ungheresi che per decenni ha imperversato nelle politiche europee e americane, è arrabbiato. E cerca disperatamente qualcuno da incolpare.
Secondo Soros, in tutto il mondo occidentale la democrazia liberale è fallita. Questo perché, a quanto pare, quella che lui definisce la “società aperta” è in crisi. Ora, si può anche avere ragione su questo punto, ma dare la colpa a Angela Merkel sembra un po’ bizzarro; soprattutto quando girano voci che lei sia – inavvertitamente – in combutta con Putin. Tuttavia, è proprio al cancelliere tedesco che Soros attribuisce la gran parte della colpa del fatto che l’elettorato ha perso ogni fiducia nella democrazia moderna.
In un articolo di Capodanno che ha avuto ampia diffusione, Soros ripercorre l’attuale crisi europea fin dal crollo del 2008. In esso si lamenta di come “la Germania, anche se affermatasi potenza egemone in Europa, non è stata in grado di assolvere i compiti che solitamente competono agli egemoni di successo, e cioè guardare al di là dei propri interessi, nell’interesse delle persone che da essi dipendono.”
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