STUPIDA RAZZA

domenica 30 dicembre 2018

Lo Spread fa bene alle banche



Nel 2011 ci fu la famosa “Crisi dello Spread” che portò alla sostituzione del governo Berlusconi che si dimise con quello di Mario Monti. Lo Spread era salito a 500 punti cioè il rendimento dei Btp era salito fino al 7% (contro un rendimento dei Bund tedeschi intorno al 2%). Bene, dopo l’arrivo di Monti la BCE prestò 400 miliardi alle banche a tasso zero perchè comprassero BTP (operazione “LTRO”) e poi BCE più Bankitalia comprò altri 360 mid di BTP (operazione “QE”). Ovviamente con questa massa enorme di 800 miliardi di acquisti i prezzi dei BTP schizzarono in su del 30% e oltre. Le banche italiane che avevano comprato sui loro 400 miliardi e rotti di acquisti alcune guadagnaronodecine di miliardi. Lo Spread alla fine fu una bonanza con cui fecero i loro bilanci dal 2013 al 2017. La cifra esatta dei guadagni non è stata calcolata e non è indicata nei bilanci bancari e non è facile farlo dall’esterno perchè si comprarono titoli di scadenze diverse in momenti diversi e dal 2017 le banche ridussero di quasi 100 miliardi gli acquisti. Si può ipotizzare che su una media di acquisti di 400 miliardi complessivamente, un guadagno del 10% medio sono 40 miliardi che spalmati su quattro anni sono 10 miliardi di euro di profitti all’anno per l’insieme delle banche. A questo poi va aggiunto che le banche comprarono titoli nel momento in cui pagavano interessi più alti, dal 3 al 7% (“lo spread” appunto significa tassi puiù alti) a seconda delle scadenze. Non è esagerato dire che i bilanci bancari dal 2013 sono stati fatti grazie allo Spread.
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