I fornitori cinesi nelle zone affette da coronavirus potrebbero dichiarare lo stato di “forza maggiore” per bloccare legalmente le spedizioni del materiale da assemblare e questo potrebbe far sì che le scorte di molte fabbriche in tutto il mondo inizino ad esaurirsi entro tre settimane, ha avvertito IHS Markit.
Con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) delle Nazioni Unite che, il 30 gennaio, aveva definito la potenziale diffusione della pandemia della forma di coronavirus 2019-nCoV come un’emergenza sanitaria globale, le aziende nazionali cinesi possono, secondo la legge cinese, appellarsi alla clausola di “forza maggiore” (Atto di Dio) per sottrarsi alla responsabilità finanziaria per la mancata consegna, nei tempi prestabiliti, delle spedizioni ai propri clienti. La definizione dell’OMS cancella, dal mese di dicembre, anche la responsabilità delle mancate consegne a causa delle disposizioni del Consiglio di Stato Nazionale Cinese di prolungare le vacanze, implementare le quarantene e interrompere i trasporti per rallentare la diffusione del virus, in atto dalla fine di dicembre.
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