Michael Bloomberg è un miliardario sfondato. A 77 anni, è il titolare di un impero mediatico dove non tramonta mail il sole. Ora punta anche al trono più ambito del mondo contemporaneo: quello di Presidente degli Stati Uniti d’America. In effetti, se ci è riuscito Trump, perché non dovrebbe riuscirci Bloomberg? Il nostro ha speso qualcosa come 314 milioni di dollari per finanziare la sua campagna elettorale alle primarie del partito democratico.
La più grande “democrazia” del mondo, davvero, ultimamente ha un debole per gli ultraricchi. Anzi, la più grande democrazia del mondo – il modello “platonico”, per così dire, di ogni sedicente democrazia del globo – vuole solo gli ultraricchi al vertice. La “democrazia” – viene il sospetto – si è ridotta a una sorta di foglia di fico, per gli ingenui, stesa come un velo pietoso su una realtà deprimente.
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