Il Consiglio dei Ministri delibera lo stato di emergenza della durata di sei mesi, fino al 31 luglio 2020. Sono i giorni in cui dalla Cina arrivano le immagini di una Wuhan deserta, coi suoi abitanti in quarantena per via del Coronavirus. Il governo italiano, che conosceva il problema quantomeno dal 5 gennaio (esiste un documento del Ministero della Salute che parla già in quella data di “polmonite da eziologia sconosciuta – Cina”), non fa nulla fino a fine mese, quando delibera lo stato di emergenza e blocca i voli diretti con la Cina. La durata dello stato di emergenza è regolato dal D. Lgs. n. 1/2018 che all’art. 24 disciplina lo stato d’emergenza di rilievo nazionale, prevedendo che la decisione sia assunta dal Consiglio dei Ministri per una durata non superiore a dodici mesi, prorogabile per non più di ulteriori dodici mesi. Una modifica rispetto alla previsione originaria introdotta dalla Legge n. 225/1992 che invece prevedeva la dichiarazione dello stato di emergenza per un massimo di sei mesi, prorogabile per non più di ulteriori sei mesi.
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