I toni di monsignor Carlo Maria Viganò sono i consueti. Quelli che hanno avuto modo di palesarsi già in altre occasioni. L’uomo che ha chiesto le dimissioni del pontefice argentino per via del caso McCarrick continua la sua battaglia, che è volta a quella che potrebbe essere definita “restaurazione”. La “rivoluzione” di papa Francesco non piace al cosiddetto “fronte tradizionale”. E l’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti è forse la voce più decisa in questo che appare davvero alla stregua di un combattimento tra due “schieramenti”.
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