Internet doveva essere il luogo della libera informazione, ed invece è diventato un luogo di oppressione della libertà di parola. Il caso Trump è stato esemplare; tre piattaforme si mettono d’accoro e cercano di mettergli la museruola non solo a lui, ma anche a chi vuole lasciarlo esprimere, almeno fino a quando non lo arresteranno per aver veramente violato la legge.
Prima di tutto vediamo l’enorme doppiopesismo applicato dai famosi “Social mainstream”, quelli ricercati dai media pigri e svogliati. Basta guardare Twitter, che censura Trump e tutti gli account a lui allegati, ma permette questi trend:
LEGGI TUTTO:
Nessun commento:
Posta un commento