STUPIDA RAZZA

martedì 2 gennaio 2018

Fake news al quadrato



Ieri, come sempre, abbiamo letto su Repubblica con l’attenzione che merita il report di Ilvo Diamanti su un sondaggio Demos-Coop dedicato agli effetti delle fake news sulla quantità sempre maggiore di cittadini che si informano sui social media. A incuriosirci, oltre alla firma di Diamanti, erano i titoli sulla prima pagina di Repubblica (“Fake news sul web: metà degli italiani è stata ingannata”) e sulla seconda (“Fake news, cresce l’allarme. Beffato un italiano su due”). Poi abbiamo letto Diamanti e abbiamo scoperto che la “metà” degli “ingannati” non si riferiva agli “italiani”, ma a quel 63% di loro che dicono di informarsi sul web. Quindi gli “ingannati” o “beffati” sarebbero il 31,5 e non il 50% degli italiani: non “un italiano su due”, ma meno di uno su tre. Poi naturalmente bisogna intendersi su chi siano gli “ingannati” o “beffati”: si tratta di quel 56% (sul 63% degli italiani che si informano in Rete) che dichiara di aver considerato vera almeno una notizia poi rivelatasi falsa nell’ultimo anno. Repubblica affianca al sondaggio un riepilogo dell’“escalation”, anzi dell’“emergenza” fake news coi soliti riferimenti a 5Stelle e Lega (B. e Renzi invece dicono sempre la verità): una falsa frase di Gentiloni (“Italiani, fate sacrifici e non lamentatevi”), due bufale su fratello e sorella della Boldrini; l’ormai celeberrimo fotomontaggio sull’inesistente funerale di Riina con Boldrini&Boschi; la “rivelazione” di Biden sugli interventi di Putin contro il referendum di Renzi e pro M5S&Lega (smentiti dai capi dei servizi segreti italiani al Copasir, anche se Repubblica non se n’è accorta).
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