Per la prima volta dalla seconda guerra mondiale, una buona parte della popolazione europea è a rischio di sopravvivenza.
L’Italia, come spesso è stato nella storia, fa da apripista.
Le aziende sono forzosamente chiuse, la gente è costretta in casa a pena di denuncia penale e di multe salate.
l’Italia, salvo ridottissime eccezioni, è ferma.
Non c’è domanda, non c’è offerta.
Per ogni mese così si registra una perdita quasi integrale del Pil, pari a circa 130 miliardi di euro.
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