STUPIDA RAZZA

venerdì 25 agosto 2017

Le manovre pericolose di Draghi

Mario Draghi (Lapresse)

Un vero e proprio equilibrista. Mario Draghi può stare tranquillo: gli andasse male come salvatore politico dell'italica patria o come conferenziere, un futuro nel mondo circense è assicurato. Il discorso che il numero uno della Bce ha tenuto ieri al Lindau Nobel Laureate Meeting in corso a Lindau, Germania, dedicato al rapporto tra ricerca e policy making, è stato un capolavoro assoluto del dire tutto e niente. Con punte di assoluto imbarazzo, quando la difficile arte dell'arrampicarsi sugli specchi lo ha portato a vertici come la seguente supercazzola, degna del compianto Conte Mascetti di Amici miei: «La riscoperta della nozione che le politiche possano avere un ruolo nel coordinare le attese dei privati in momenti di grande incertezza ha avuto un ruolo di primo piano nella transizione verso l'attuale mondo post-crisi». Bellissima frase, peccato che - in concreto - non voglia dire proprio niente. Ma niente davvero. Quantomeno, niente che interessi ai mercati. I quali non hanno mai avuto tanto le antenne dritte come ieri mattina, visto che l'intervento di Draghi precedeva quello attesissimo che il banchiere centrale terrà negli Stati Uniti, in occasione del simposio della Federal Reserve in programma a Jackson Hole da oggi al 26 agosto. 
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