STUPIDA RAZZA

domenica 22 dicembre 2019

Le elezioni perfette



La scorsa domenica si sono svolte le elezioni nella Provincia di Viterbo.
Con tutti i crismi (crisma è l’unzione dei Sacramenti, qui come sacramenti civili): convocazione dei comizi, liste, comitati elettorali, approvazioni, conteggi, riverbero dei conteggi sull’assegnazione dei seggi et cetera.
Nessuno ne era al corrente. O meglio: pochissimi. Queste, infatti, sono state elezioni perfette. Prefigurazioni del futuro. Elezioni senza elettori. O meglio: gli elettori c’erano, ma consistevano in individui già eletti. Da chi? Dagli elettori, ovviamente, quelli veri, cioè i tipi come voi, voi che mi state leggendo (almeno: la maggior parte d’essi). Si è, insomma, in pieno gnosticismo (la purezza di Dio, come la democrazia, si deteriora a mano a mano che cola giù verso l’Ignobile Materia): l’elettorato attivo elegge democraticamente alcuni rappresentanti (ai consigli comunali); tali rappresentanti divengono, a loro volta, sul vento del democraticissimo aire iniziale, un novello elettorato attivo che elegge, altrettanto democraticamente, par di capire, ulteriori rappresentanti (provinciali, stavolta).
Il primo elettorato attivo è composto da micchi, il secondo da compari.
Il funzionamento delle elezioni provinciali lo metto in calce, copiato e incollato dal sito del TG Sky: non voglio, infatti, rimestare la melma di tale tecnicismo causidico.
Le elezioni senza elettori sono state un successone tanto che il quorum ha sfiorato l’88%; una cifra che, una volta che si tien conto dell’assenteismo naturale (raffreddori, missioni all’estero – la porchetta di Viterbo di Sotto ha da esser presentata a un vernissage a Oslo – litigi per una tangente) vanta la consistenza dell’approvazione totale.
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