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NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
martedì 17 marzo 2020
Boris Johnson: una scelta obbligata?
A differenza dei nostri nonni, e di tutti i nostri avi nei secoli, non abbiamo mai vissuto situazioni di drammatica emergenza: guerre, pestilenze, carestie. Lo sappiamo benissimo e, qualora ci sfuggisse, in questi giorni ci viene continuamente ripetuto. C’è anche un’altra enorme differenza con il passato, però: neppure ai governi dei nostri Paesi viene ormai più richiesto di prendere decisioni drammatiche di vita o di morte. Noi siamo da tempo abituati ad eleggere leaderini che fanno bella figura in tv, e che al massimo dovranno fronteggiare un’alluvione locale; i brillanti candidati, per quel che loro concerne, sanno di non avere praticamente altra responsabilità che spostare qualche soldino qua e là e al massimo inviare letterine di supplica al preside di Bruxelles. E’ così in tutto il mondo occidentale, nessun Renzi o Macron ha mai dovuto fare scelte da far tremare i polsi come ad esempio è toccato di recente al leader siriano Bashar Al Assad (che infatti era tacciato da “dittatore”: scommetto ora che molti dei nostri capetti cominciano a capire la situazione che si è trovato a fronteggiare).
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