Dopo i pandemic bonds, emessi dalla Banca Mondiale e dalla BIRS nel 2017 e piazzati da due assicurazioni, che danno un dividendo dell’11% solo in caso di un certo numero di morti e a condizione che la pandemia da coronavirus duri almeno 12 settimane, ecco da poche ore la cryptomoneta CoronaToken.
Dal pincipio morale ineccepibile: emesso nel numero della popolazione mondiale, 7 604 953 650, esso decresce per ogni persona infettata/morta. Così basandosi come il bitcoin sulla “deflazione” per costruire il valore, questa crypto ha il vantaggio di dimostrare nero su bianco, per chi ancora non lo avesse visto, che il meccanismo di creazione di valore di BTC e crypto è quello di puntare sulla scarsità artificiale che, spinta agli estremi, come qua, arriva alla morte.
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