A furia di tagliare la spesa pubblica ci è arrivato il conto da pagare.Non è bastato preannunciarlo per anni interi.
Adesso il popolo si lamenta, ma giustamente ne paga il conto lasciato dal virus.
Adesso il popolo si lamenta, ma giustamente ne paga il conto lasciato dal virus.
L’emergenza non si chiama coronavirus, ma tagli alla spesa pubblica; il virus che non abbiamo importato dalla Cina, ma dall’Europa.
Viviamo in un Paese costantemente in emergenza: emergenza rifiuti, emergenza terremoti, emergenza strade e ponti, emergenza idrogeologica ed ora,emergenza sanitaria.
Viviamo in un Paese costantemente in emergenza: emergenza rifiuti, emergenza terremoti, emergenza strade e ponti, emergenza idrogeologica ed ora,emergenza sanitaria.
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