Molti anni sono passati da quando, adolescente con scarsi mezzi culturali, scoprivo, su un manuale di psichiatria, l’esistenza di una patologia mentale a me oscura, che costringeva il malato all’odio per una parte del proprio corpo e, di conseguenza, a modificare i propri comportamenti, per celare la propria inadeguatezza. Quella che mi sembrava una stortura di pochi squinternati, oggi ho l’impressione sia diventata la modalità prevalente di controllo delle masse.
Provo a immaginare come sia successo.
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