Cosa possiamo imparare da tutto questo?
Che le dichiarazioni sul terribile pericolo rappresentato dalle nuove varianti non hanno solide basi scientifiche.
Che sembrano essere finalizzate più a spaventare il pubblico per condizionarlo a restrizioni sempre più dure e persistenti, piuttosto che a creare politiche veramente basate sull’evidenza.
Secondo quello che sentiamo dire dai rappresentanti ufficiali e dai media mainstream, le nuove varianti [del Sars-Cov-2] sarebbero le entità più pericolose e imprevedibili dopo Osama bin Laden.
Tutti dovrebbero mettersi al sicuro da questi microbi invisibili ma assolutamente letali, evitando il contatto con chi non si lava, non si maschera e non è vaccinato.
Ma questo approccio così drastico, che è accompagnato da una grave limitazione delle libertà civili e dei diritti costituzionali, è giustificato?
Si scopre che la tanto decantata contagiosità e pericolosità delle varianti si basa, in gran parte, sulle conseguenze, teoriche, di un solo cambiamento [nella struttura proteica virale] che sembrerebbe derivare da una mutazione genica. E, come mostrerò in questo articolo, questa tesi è molto traballante.
LEGGI TUTTO:
Nessun commento:
Posta un commento