“Chi combatte con i mostri deve guardarsi dal non diventare egli stesso un mostro. E se guarderai a lungo nell’abisso, l’abisso guarderà dentro di te.”
– Friedrich Nietzsche, Al di là del bene e del male
– Friedrich Nietzsche, Al di là del bene e del male
“Sei sicuro di saper scuoiare un orso?”
– battuta dal film Jeremiah Johnson [Corvo Rosso non avrai il mio scalpo]
– battuta dal film Jeremiah Johnson [Corvo Rosso non avrai il mio scalpo]
Il nuovo libro di memorie di Edward Snowden, Permanent Record, è un puntuale e benvenuto protagonista nell’attuale, clownesco dibattito sul whistleblowing [1], che ha già riempito il grande tendone del circo di Washington di aria calda, vecchie scoregge e logori leoni che passano il tempo a mangiare caramelle e a leggere, in francese, L’essere e il nulla di Sartre. Perché, tra le altre cose, il libro di Snowden si sforza di innescare una sia pure egoistica “conversazione nazionale” sul whistleblowing, in che modo esso si differenzi dalla semplice delazione e perché è giusto offrire protezione a coloro che mettono in piazza gli abusi del governo. In effetti, non discute solo delle proprie virtù patriottiche, ma invita anche altri “nerd” che lavorano per il governo, come nel suo caso, a risvegliarsi dalla loro idiozia slogmatica e a fischiare per la squadra, come Humphrey Bogart. Volete un po ‘di libertà, si o no?
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