Il Segretario di Stato Mike Pompeo ha annunciato ieri che gli Stati Uniti stanno ammorbidendo la loro posizione sugli insediamenti israeliani in Cisgiordania. Il Segretario Pompeo ha ripudiato il parere legale del Dipartimento di Stato del 1978, secondo cui gli insediamenti ebraici nei territori occupati sono “incompatibili con il diritto internazionale.”
È difficile capire se la mossa sia intesa a salvare la carriera politica di Benjamin Netanyahu o a far arrivare il sostegno della lobby ebraica al presidente Trump in un momento a lui critico. È ragionevole supporre che questa politica sia stata messa in atto per favorire entrambi gli obiettivi.
La dichiarazione di Pompeo è stata, prevedibilmente, accolta con favore dal Primo Ministro Netanyahu e denunciata dai funzionari palestinesi e da tutti quelli che ancora credono nella delirante Soluzione dei Due Stati. Proprio come il Segretario Pompeo, il sottoscritto è ben lungi dall’essere un esperto di diritto internazionale, ma sembra che il concetto di diritto internazionale sia abbastanza vago ed elastico da consentire al segretario di (mal)interpretarlo in modo radicale. Tuttavia, a differenza della maggior parte degli attivisti della solidarietà palestinese, considero Trump, la sua amministrazione e questa recente mossa uno sviluppo positivo.
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