Sei mesi dopo la prima manifestazione di massa contro la sfortunata legge sull’estradizione, Hong Kong resta nel caos. Ma che cosa succederebbe se, semplicemente, i capi di Hong Kong e di Pechino dovessero scegliere di non far niente e di aspettare che passi la tempesta?
Sei mesi dopo l’inizio della stagione del malcontento e delle proteste di massa, delle violenze e dei blocchi che paralizzano le strade di Hong Kong non c’è ancora nessun segnale su come o quando finirà tutto.
La cosiddetta rivoluzione senza leader che ha provocato il caos in tutta la città – su strade del centro e della periferia, negli aeroporti e nelle stazioni della metropolitana, nei centri commerciali e nei campus universitari – non è ancora finita.
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