Che l’Italia possa, sul piano squisitamente giuridico, uscire dall’euro lo riconoscono tutti, europeisti e antieuropeisti. Ma sono anche tutti d’accordo che non si possa uscire dall’euro, sul piano brutalmente fattuale, se non a un prezzo che pochissimi sono disposti a pagare. Quindi, l’ingresso nell’euro ha rappresentato una scelta teoricamente reversibile, ma praticamente irreversibile. Lo dimostra il sentire comune del popolo, tanto caro ai populisti. Infatti, una larga maggioranza degli italiani continua a dirsi contraria alla prospettiva. E se ne fanno interpreti non solo le forze politiche a sostegno dell’attuale maggioranza (Pd, 5Stelle, Leu e Italia Viva), ma anche quelle dell’area sedicente sovranista.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/02/15/uscire-dalleuro-se-pure-i-sovranisti-di-casa-nostra-ci-rinunciano/5707090/
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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