La Corte Costituzionale – prendendo spunto da un caso verificatosi in Puglia relativo ad una donna a suo tempo sottoposta alla vaccinazione contro il virus dell’epatite A e che, in conseguenza di ciò, era poi risultata affetta da lupus eritematoso sistemico – ha emesso di recente una nuova importante sentenza, la numero 118/2020, ribadendo un principio che già negli scorsi anni ha avuto modo di sottolineare più volte: la persona che, in seguito a un trattamento sanitario, obbligatorio o raccomandato che sia, ha avuto conseguenze negative per la sua integrità psico-fisica, ha diritto ad essere risarcita.
Prima di entrare nello specifico di questa ultima pronuncia facciamo però un rapido passo indietro, tanto per aver più chiara la situazione.
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