Come avevo sottolineato nel mio precedente articolo sullo scontro dei due sistemi, la fine del XIX secolo aveva assistito ad un grande confronto tra due paradigmi opposti di economia politica, confronto in gran parte cancellato dai libri di storia.
Proprio come oggi, questi due sistemi contrapposti erano caratterizzati, da un lato, da una volontà di controllo centralizzato del mondo da parte di un’élite unipolare desiderosa di ergersi al di sopra dell’influenza degli stati nazionali sovrani, quasi come moderni dei dell’Olimpo, mentre l’altro si fondava su un disegno “multipolare” di una comunità di stati nazionali sovrani cooperanti allo sviluppo di infrastrutture e progressi tecnologici su larga scala. Uno presupponeva standard economici malthusiani a sistema chiuso adattati a rendimenti decrescenti, mentre l’altro era fondato su uno standard di progresso scientifico continuo che portava a salti creativi svincolati da panieri di risorse limitate.
LEGGI TUTTO:
Nessun commento:
Posta un commento