STUPIDA RAZZA

martedì 22 giugno 2021

Il gioco più brutto del mondo

 

Il calcio è stato l’ultima rappresentazione sacra di un tempo che se n’è appena andato. Negli ultimi trent’anni se lo sono mangiucchiato, brano a brano, i soliti noti, fino a trasformarlo in un sottoprodotto della televisione da un lato e in una terra di conquista per l’alta finanza dall’altro: in definitiva, un’articolazione del Sistema. Questo processo ha spogliato il calcio di tutto ciò che lo rendeva genuino fattore di aggregazione popolare, rimodellandolo ed adattandolo alle esigenze della  società “liquida” messa in piedi da lor signori, quella della fine della storia e del consumo assoluto. Eppure, un’ineffabile aura di sacralità sopravviveva fra l’erba sintetica ed il VAR, specie nella memoria nostalgica dei più vecchi. Il Grande Reset s’è portato via pure quella. Nell’epoca del distanziamento sociale innalzato a Primo Comandamento, il pallone può rotolare solo attraverso uno schermo piatto, e le partite al campetto rappresentano un sacrilegio. Perché il calcio è, per definizione, contatto, “assembramento”, vita: le marcature strette, le mischie furibonde, gli spalti gremiti, le folle festanti…Tutto questo è in avanzata fase di resettazione. Ogni regime che si rispetti, tuttavia, ha bisogno di elargire i suoi circenses alla plebe, specie quando sta per mancare il pane. Lo spettacolo è dunque continuato, malgrado tutto, dando vita alla prima stagione del Nuovo Telecalcio Sanificato.

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