Dopo essermi soffermato sulla questione del trasferimento alla Bce delle riserve auree delle banche centrali nazionali, tra cui anche la Banca d’Italia, quali altre affermazioni contenute nel parere della Banca centrale europea mi lasciano perplesso? Passo in rassegna, nell’ordine seguito dalla stessa Bce nella stesura del parere.
A) La Bce ritiene importante che l’articolo 5, commi 1 e 2, del decreto legge 133/2013 non siano abrogati. In effetti, per le stesse considerazioni formulate dall’istituto, non vi ravvedo motivi logici o pratici per il mantenimento di detti commi. Lo Statuto stesso della Banca d’Italia ha sempre garantito la piena autonomia e indipendenza degli organi responsabili, Governatore e Direttorio, rispetto ai soggetti che ne avevano la proprietà e, addirittura, rispetto ai soggetti che li rappresentavano, Assemblea dei partecipanti e Consiglio superiore.
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