Mi pare chiaro che la vicenda TAV sarà la fine di questo governo, perché una cosa del genere è la fine del M5S, ma va bene così. Non si poteva fare molto per l’Italsider e per la TAP, ma per la TAV sì, ed hanno calato le braghe. Salvini esulta, e mi chiedo il perché: non ha capito che questo atto è il de profundis del Governo?
La votazione in Parlamento sarà all’insegna di fischi, frizzi, motteggi e male parole, da una parte e dall’altra – perché anche i media devono magnare – ma l’esito è scontato, perché i “Sì” TAV sono l’accozzaglia dei dipendenti degli (im)prenditori italioti, che si solluccherano all’idea della pioggia di miliardi: PD, FI, Lega e FdI uniti nella lotta per le poltrone che contano, che rendono. Come ha detto Arata, intercettato dalla Guardia di Finanza, “I politici li devi pagare”.
Il bello verrà dopo.
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