Il colpo di stato in Bolivia è devastante per la maggior parte della sua popolazione. Che cosa possiamo imparare da una cosa del genere?
Andrea Lobo scrive sul WSWS [World Socialist Web Site]:
Il presidente boliviano, Evo Morales del partito Movimento Verso il Socialismo (MAS), è stato costretto a dimettersi, domenica sera, dai militari boliviani, dopo un colpo di stato appoggiato dagli Stati Uniti. Ieri sera, Morales ha twittato che “stava partendo per il Messico,” dopo che il paese aveva accettato di concedergli l’asilo politico.
Dopo tre settimane di proteste a seguito delle contestate elezioni presidenziali del 20 ottobre, le potenze imperialiste e la loro elite clientelari boliviane hanno rovesciato il governo Morales. Nel contesto di una crescente crisi del capitalismo globale e di una ripresa della lotta di classe a livello internazionale, compresi i recenti scioperi generali in Bolivia dei minatori e dei medici, la classe dirigente aveva perso la fiducia sul fatto che Morales e l’apparato del MAS potessero continuare a reprimere l’opposizione sociale.
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