Il rapporto tra l’uomo e la macchina resta irrisolto dai tempi di Frankenstein. Oggi però la tecnologia fa meno paura. Qualcuno sostiene persino che in futuro gli umani si innamoreranno dei robot. Difficile a credersi. Ma di certo il confine tra naturale e artificiale è meno chiaro. Qualche distinzione andrebbe fatta: tra la tecnologia che libera le capacità dell’umanità e quella che le limita. È la preoccupazione del saggista e critico culturale americano Lee Siegel. In un polemico libro “contro le macchine”, come recita il titolo originale, egli prende di mira Internet e ancor più gli acritici entusiasti della Rete. Con una prefazione del giornalista esperto di multimedialità Luca De Biase, esce ora la traduzione italiana del testo di Siegel: “Homo Interneticus. Restare umani nell’era dell’ossessione digitale” (Edizioni Piano B).
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=42843
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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