NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
lunedì 11 gennaio 2016
La Russia spezza il monopolio di Wall Street sul prezzo del petrolio
La Russia ha appena compiuto passi significativi rompendo l’attuale monopolio di Wall Street sul prezzo del petrolio, almeno per una parte enorme del mercato mondiale del petrolio. La mossa è parte di una strategia a lungo termine per dissociare l’economia russa, e soprattutto la notevole esportazione di petrolio, dal dollaro, tallone d’Achille dell’economia russa. A novembre il Ministero dell’Energia russo annunciava la negoziazione di un nuovo punto di riferimento del petrolio russo. Anche se questo potrebbe sembrare poca cosa a molti, è enorme. In caso di successo, e non vi è alcuna ragione che non accada, i futuri contratti di riferimento del greggio russo negoziati in borsa russa saranno in rubli e non più in dollari USA. Rientra nella de-dollarizzazione che Russia, Cina e un numero crescente di altri Paesi hanno iniziato. L’imposizione del prezzo di riferimento del petrolio è al centro del metodo utilizzato dalle grandi banche di Wall Street per controllare i prezzi mondiali del petrolio. Il petrolio è il più grande dei prodotti del mondo in dollari. Oggi, il prezzo del greggio russo fa riferimento a ciò che viene chiamato prezzo del Brent. Il problema è che il Brent, insieme ad altri importanti giacimenti di petrolio del Mare del Nord, è in grave declino, il che significa che Wall Street può usare un punto di riferimento evanescente controllando quantità di petrolio di gran lunga superiori. L’altro problema è che il contratto Brent è controllato essenzialmente da Wall Street i cui derivati sono manipolati da banche come Goldman Sachs, Morgan Stanley, JP MorganChase e Citibank.
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