NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
martedì 26 gennaio 2016
L’ideologia del «lavoro per il lavoro» come male moderno
Sempre più di frequente si sente da più parti esaltare il lavoro, qualunque esso sia ed in qualsiasi modo lo si compia, quasi a voler fare di esso, avulso da un ordine di cause superiori, un valore a sé; il lavoro è infatti il soggetto di innumerevoli declamazioni, tanto ampollose quanto vuote, come quella contenuta nell’articolo primo della Costituzione italiana che addirittura fonda lo stesso ordinamento repubblicano su di esso. È facile capire come quest’ordine d’idee sia in rapporto diretto con l’esagerata necessità d’azione che caratterizza gli occidentali moderni. È a Voltaire, uno dei filosofi che più ha influito sullo stato di cose presenti dell’Occidente, che si deve questa massima: «Il lavoro allontana da noi tre grandi mali: la noia, il vizio, il bisogno».
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