La scelta della più celebre rivista dell’oligarchia finanziaria, The Economist, di sostenere il “no” al referendum del 4 dicembre, ha lasciato molti interdetti: ma come, i poteri forti, dopo aver scritto la riforma, consigliano ora di affossarla? La decisione del potente settimanale inglese nasce dall’imprevisto esito delle elezioni americane e dalla condotta, sempre più imprevedibile, di Matteo Renzi nei confronti di Bruxelles: la vittoria del “no” e la formazione di un successivo governo tecnico, docile a malleabile, è considerata la soluzione migliore affinché l’Italia non disturbi le decisive elezioni in Francia e, soprattutto, Germania. La mossa è rischiosissima e testimonia, soprattutto, il caos che regna ai vertici del sistema.
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http://comedonchisciotte.org/perche-the-economist-disperato-vota-no-al-referendum/
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