Durante questi primi cinque anni di crisi economica e finanziaria 
internazionale, la ricetta dei tagli alla spesa pubblica (per ridurre 
il debito) è stata al centro delle politiche e delle richieste avanzate 
dalle istituzioni internazionali, dai governi dei paesi più forti e dai 
mercati finanziari. Nell’elenco delle spese pubbliche da ridurre sono 
entrate le pensioni, l’istruzione, il sistema sanitario, il trattamento
 dei dipendenti pubblici, i servizi sociali. Quasi mai o solo di 
sfuggita sono state inserite nell’elenco le spese militari. […] Eppure 
nel mondo si spendono ogni anno più di 1.600 miliardi di dollari per le 
armi: la riduzione del 10% a livello globale della spesa militare 
avrebbe liberato risorse necessarie a fermare la speculazione in Grecia
 e si sarebbe potuto salvare tempestivamente il paese dal crack 
finanziario, senza ulteriori conseguenze per l’Europa e l’economia 
mondiale. Eppure la strada scelta è stata un’altra, complici la 
resistenza della lobby dell’industria bellica, della casta dei militari,
 degli interessi consolidati di una parte del mondo politico nel 
business militare. È anche questa la ragione, non l’unica, di tante 
guerre degli ultimi 20 anni: tenere fiorente l’industria e il mercato 
delle armi, legittimare il potere della casta politico-militare, 
consolidare la costruzione di un sostanziale unipolarismo geopolitico 
incentrato sul ruolo della Nato. […]
leggi tutto: 
 http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/Svuotare-gli-arsenali-riempire-i-granai-13862
 
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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