Pare strano per un milanese “doc”,
ma tutto iniziò a Torino. Più di quarant’anni fa. La parabola del
professor Mario Monti, da giovane e promettente docente di Economia a
presidente del Consiglio di un’Italia commissariata e messa in svendita
dalla finanza internazionale, prende infatti le mosse dall’arrivo del
ventisettenne economista alla facoltà universitaria subalpina. Monti
viene invitato dal suo “mentore” Onorato Castellino, che
successivamente sarebbe diventato preside di Economia e Commercio e
presidente della Compagnia di San Paolo, la potentissima fondazione
dell’omonimo istituto bancario. E fin dall’inizio già si scorge una delle
costanti della vita professionale del “nostro”: la cooptazione. Uno
strumento tipico delle élite di cui il professore ha sempre usufruito in
prima persona e che, a sua volta, ha usato per tessere intorno a sé una fitta rete di rapporti umani e professionali.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43557
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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